QWERTYUIOP00,
Se il capitolo precedente era bene strutturato, questo presenza varie incongruenze. La prima cosa, più importante, che trovo assurda è che S'virr venga tenuto vivo: si era detto più volte che la contessa lo odiava e gli altri soldati lo disprezzavano, dunque perché curarlo e poi permettergli anche di seguire la carovana? Capisco la malignità, ma Alessa Caro non è stupida, doveva sapere che il khajiit tanto fedele a suo marito avrebbe cercato di vendicarsi. Fossi in lei lo avrei ucciso subito, o rinchiuso in una prigione e lasciato a morire. Avrebbe avuto più senso. Stessa cosa a rovescio, se fossi stato S'virr avrei provato a fuggire.
Poi, mi è parso strano che S'virr non rimpiagesse più di tanto la sua coda; essendo un khajiit è un arto molto importante per lui, anche per una questione di equilibrio. Trovarsela tagliata dovrebbe essere uno shock, una mutilazione grave quanto perdere un braccio, invece sembra quasi che non gli importi (la nomina una volta sola).
In definitiva quindi credo che avresti potuto descrivere meglio la disperazione e le 'reazioni umane' del nostro amico: il suo signore e la donna che amava sono morti, le persone che odia lo deridono, è senza coda.. avrebbe dovuto impazzire o compiere azioni sconsiderate, come saltare addosso ad Alessia al solo vederla. Il Sacramento Nero sarebbe stata una buona sostituzione se l'idea la avesse avuta S'virr. Ma purtroppo, nemmeno quello.
Spero di ricredermi coi prossimi capitoli
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