Recensioni per
NIGHTHAWKS
di Amantea
Il tuo scrivere mi fa sempre bene e male, al tempo stesso, perché tocca corde nascoste e le scuote come pochissime altre sanno fare. Con questo racconto ancora più del solito... Perché ci sono tante cose in cui posso riconoscermi, in cui mi ritrovo a vivere o ad aver vissuto. Sensazioni e paure e scoramento che il cuore ha alienato, per continuare. È fin'ora il più vero dei tuoi lavori, e attendo con ansia di capire come e dove ci porterà. Una cosa sola mi auguro. Che Lidia sia donna nel senso completo del termine, che non rinunci alla sua integrità, alla sua essenza più vera, quella che ci porta ad agire, sempre, soltanto in base a ciò che proviamo. Un grandissimo abbraccio. |
Mi spiazzi all'inizio: un altro bar, un altra persona; per una frazione di secondo ho pensato che fosse un racconto corale, un po' come quei film tipo Magnolia in cui vengono introdotti vari personaggi apparentemente slegati, per poi scoprire solo alla fine che sono in qualche mabiera correlati l'un l'altro. Scopro invece che forse lo spunto è quello, ma ci fai capire subito quale sia il legame tra lui e Lidia: ilmarito. E qui senza banalizzazioni, ma con uno stile che cattura dalla prima all'ultima parola, ci porti a vivere il loro legame di coppia ormai stanco e sfilacciato, i motivi che li hanno allontanati, le scuse che si sono reciprocamente dati per giustificare se stessi, soprattutto lui. Ed ecco che di fronte al tradimento cercato di lui, quello eventuale di Lidia, ancora relegato nel mondo delle possibilità (tipico di noi donne!) diventa quasi il meritato contrappasso. Bravissima a calarti nella psicologia maschile, a trascinarci nel suo essere uomo. Sei un cavallo di razza, amica mia...ti auguro di cuore di poter scrivere davvero, non solo su efp. Un bacio |
Non è colpa mia, sei tu che mi istighi. |
Cara socia, che sorpresa! |
Ma che bella! Una ne fai e cento ne pensi..... |
Sei una folle!! Ma una folle bravissima e coraggiosa....non so come fai ad avere una mente così prolifica, a passare da un genere all'altro (e anche da uno stile all'altro:.qui è più asciutto, più immediato), ma questo inizio è folgorante. Di lei mi colpisce la noia, il rimpianto per una gioventù che le è sfuggita di mano(in fondo leit motiv di noi ''ragazze dei Settanta''), la scelta di andare avanti con un matrimonio che forse non è più tale...ma se c'è erotico tra le note, se quella porta si chiude e si accendobo le luci soffuse...be', immagino che la nostra nottambula stia per imbarcarsi in una pericolosa e inattesa (per lei) avventura. Vorrà dire che peccheremo anche qui!! Un bacio Silvia |
Te l'ho appena detto, di tuo leggerei anche la lista della spesa, ma qui c'è molto di più. Ci sono due solitudini che si incontrano, in una sera che potrebbe esaurirsi di fronte alla tv, come tante altre, ma che invece prende un'altra direzione. Perché non ci si lascia morire dentro senza fare nemmeno un tentativo per provare ad evitarlo. Non ha importanza il modo in cui si prova a farlo, serve semplicemente avete la forza di provarci. Un abbraccio fortissimo. |
Ciao, sono stata immediatamente colpita dall'introduzione, che svela uno stile elegante e scorrevole. Aprendo la storia, sono stata poi attratta dal dipinto di Hopper che, leggendo, ha reso maggiormente concreta la solitudine vissuta dalla protagonista e, immagino, anche da Dario. Solo che mentre la solitudine rappresentata dal dipinto è più di tipo "sociale", quella di Lidia è personale, la solitudine di una donna che si è lasciata trascinare da scelte di vita che inizialmente potevano apparirle entusiasmanti, ma che poi le hanno lasciato il vuoto dentro: un marito spesso assente, la mancanza di un lavoro stimolante, la routine di madre. Per una sera, grazie alla compagnia di Dario, sembra riacquistare la vita che le manca, ricordandosi addirittura della ragazza che era tanti anni prima e che aveva preferito dimenticare. Apprezzo molto il realismo con cui hai descritto la scena, che sembra un altro dipinto, simile a quello di Hopper. Sono curiosa di scoprire come si evolverà la serata e di conoscere meglio i due protagonisti... |
Galeotto fu un certo bancone di una certa fotografia che ha scatenato qualche chiacchiera notturna, e non solo! |
Orbene, eccomi in approdo qui, cara...il tuo stile resta inconfondibile, comunque, nell'"asse del tempo" tu puoi muoverti ovunque, tanto nel passato che nel presente, che sai dosare l'introspezione e la cruda realtà con disinvoltura sorprendente. |
Amantea! Mi piace. ...oh yes, questa storia promette bene, moooolto bene! Lei è una persona la cui anima desidera una vita diversa e lei non ha ancora il coraggio di guardarsi dentro. ...Dario le aprirà gli occhi, vero? |