Eccomi qua <3
Oggi inizio commentando il nome della flashfic: adoro. Adoro le bambole di porcellana e la loro aria super macabra, quando ero piccola mia zia ne aveva un angolo della stanza intasato, era strapiena di queste piccole bambole dai vestiti colorati, e io ci giocavo sempre. Non mi inquietano come a molte persone, trovo che siano bellissime, e ci vedo il loro fascino macabro **
E' proprio come una bambola di porcellana che descrivi la protagonista. Penso che questa sia la prima volta nel corso della raccolta che descrivi fisicamente uno dei tuoi personaggi. La maggior parte delle volte ti soffermi sulle loro introspezioni - siamo nel genere introspettivo, che osservazioni argute le mie stamattina xD - ma questa volta ci racconti anche com'è fisicamente la protagonista, e la descrivi proprio come una bambola di porcellana, ho amato il contrasto fra i lunghi capelli neri e il vestito rosso, ho amato la scelta di farla piangere già dalle prime righe, viene fuori un'immagine un sacco angst e drammatica, sommata poi a questi due amanti che hanno finito per lasciarsi è ancora più triste. E considerando come va avanti, non potevi dipingere immagine più azzeccata per descriverla.
"Ho sempre saputo che eri troppo fragile per questo mondo" --> questa frase mi è piaciuta tantissimo <3
Lui la conosce, conosce ogni parte di lei, ogni pensiero rancido e tossico, quando stai vicino a qualcuno a lungo è inevitabile che ciò accada. Attraverso la visione di lui noi impariamo a conoscere lei, lei con le sue fragilità, con la sua empatia incondizionata verso chiunque, e quanto la capisco, io sono una persona super sensibile ed empatica, per quanto mi sforzi di sembrare tutt'altro e apparire solo come una cattivona minacciosa xD
La loro storia d'amore è finita da tempo, ormai, da tre anni, ma ha lasciato il vuoto dentro il cuore di entrambi, li ha distrutti; andare avanti è diventato difficile, soppressi dai ricordi di quell'attimo nell'auto, un momento prima a darsi amore e quello dopo a lasciarsi perché pare sia la scelta migliore per entrambi. E lei infatti non piange, quasi a simboleggiare un'assenza di vero affetto da parte sua nei confronti dell'altro, quasi come se non le importasse davvero di quella relazione, ma la verità è assai più amara e viene fuori solo proseguendo con la lettura.
Lei muore, e non è una morte casuale, non è una malattia, non è un incidente. E' la morte peggiore di tutte, forse solo l'omicidio può starle alla pari, ma secondo me neanche, perché è stata una sua scelta, una sua decisione, e nessuno l'ha aiutata a sufficienza per impedirle un gesto drastico come il suicidio. Mi piace come continui a sensibilizzare su certi argomenti, in questa raccolta, perché se ne parla spesso ma al tempo stesso non lo si fa mai abbastanza, perché sono spinosi e difficili da trattare, ma si vede che tu ci metti il cuore in quello che scrivi, le emozioni non possono fare a meno di travolgerti mentre leggi, e adoro che parli di questi emarginati, di queste persone che soffrono e soffrono tantissimo, e a volte non riescono a rialzarsi, non trovano la speranza di continuare a sopravvivere e compiono gesti drastici.
Vengono fuori le motivazioni. Motivazioni che lui per prima non vuole accettare, e mi piace che tu abbia narrato la flash dal punto di vista esterno, di chi vive il peso di quel suicidio, perché lei ha finito e forse starà meglio, ma il dolore in chi sta intorno rimane. Perché, quindi, lei si è uccisa? Per il maschilismo, per la società che si basa solo sull'aspetto fisico e non ti guarda dentro... motivazioni che per alcuni potrebbero sembrare assurde, ma che in realtà sono più che comprensibili, avere un bell'aspetto non significa non soffrire, non c'entra niente.
Lui avrebbe tanto voluto aiutarla, avrebbe voluto fare qualsiasi cosa per impedirlo, ma non ha potuto e ora si trova solo con lo spettro di lei, con il suo ricordo, con i rimpianti e il dolore che la perdita gli ha lasciato.
Bellissimi gli ultimi dialoghi, sapere che avesse solo venticinque anni mi ha spezzato il cuore, aveva ancora una vita davanti e sono certa che con il giusto aiuto avrebbe potuto rialzarsi, ma non avrà mai questa possibilità.
Ho amato che la sofferenza in questa storia non sia solo quella di lei, ma anche quella di lui, forse ancora più viscerale e profonda, lui che ha perso qualcosa di così importante e che vivrà con rimpianti e rancore.
Sapere che questa storia è ispirata a fatti realmente accaduti, poi, mi ha definitivamente spezzato il cuore. Tu ti riferisci a un caso in particolare, ma in realtà temo che di situazioni del genere se ne siano verificate anche troppe, negli anni.
Complimenti come al solito per la profondità di ogni tuo testo, anche con i più piccoli mi fai emozionare tanto e mi scavi dentro per tirarmi fuori le emozioni <3
A presto <3
fumoemiele |