Ciao.
Ho iniziato a leggere questa storia su un altro sito (dove ti ho lasciato la recensione al primo capitolo), sono contenta che sia anche qui.
Trovo tutti i tuoi personaggi di una simpatia strabordante, il "capobanda", con la sua eccessiva stima di se stesso, più di tutti, mi fa morire dal ridere.
Quello della prima e seconda guerra mondiale è un tema un po' abusato, sono contenta che qualcuno abbia avuto la genialità di scriverlo in chiave diversa, ironica.
Proseguirò senz'altro la lettura :)

Adoro il tono leggero e scanzonato con cui la storia affronta situazioni davvero drammatiche per i soldati, non lasciabdo in piedi nemmeno le brutte mprti dei soggetti nei villaggi. È un bellissimo humor nero!
Divertentissime le descrizioni del gruppo di Faust, carro armato compreso, che non si sa se sia pieno di graffi a ricordo dei nemico sconfitti o perché è passato tra i rami.
Ancora complimenti per un bel capitolo!

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Rieccomi!
Ahahah, ma Bastian e i suoi compagni fanno schiantare xD
La disquisizione sul significato di "tovarish" e quella sui fantomatici carri abbattuti mi hanno fatto morire.
Ho come l'impressione che tutte le mirabolanti imprese decantate dal nostro immaginifico carrista siano soltanto frutto della sua prodigiosa immaginazione... il carro russo abbandonato, il villaggio deserto... certo che anche loro sembra che le situazioni più surreali se le cerchino! XD
Sembra quasi di vedere uno di quei film in bianco e nero con la voce narrante (di Bastian Faust, che immagino un po' come la classica voce, enfatica e vagamente "stridula", dei filmati dell'Istituto Luce... non chiedermi perché xD) in primo piano, mentre le immagini traballanti scorrono.
E nulla, anche nella mia testa è partito il filmino.
Vado avanti a leggere :)

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Continua l'epopea del coraggioso Hauptmann Bastian Faust, un pirgopolinice della nostra epoca che dietro una maschera di boria cerca di nascondere, evidentemente, la sua paura. Il modo in cui descrive i suoi commilitoni e il mondo intorno a sé è specchio della sua voglia di rendere tutto divertente, di poter ridere di ogni cosa per esorcizzare il demonio che lo insegue.

E questo si vede alla fine del capitolo quando, magistralmente, tutto l'equipaggio che fino a quel momento era comodamente intento ad occupare un villaggio abbandonato scopre due soldati impiccati. Disertori, impiccati dagli stessi tedeschi.

Cambio di climax, momento di gelo, riuscito magistralmente.

Brava.

A presto
Morgengabe

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No okay d'accordo, anche Faust è un disgraziato XD
Mi fanno morire questi ragazzi. Sono delle macchiette ma sono anche assolutamente realistici; in una situazione di orrore viene fuori un'umanità altalenante e cinica, schietta fino a far ridere.
La scena del "E’ comunque una vittoria per il popolo tedesco" mi ha fatto sbellicare XD

Insomma, Bastian è convinto di essere il miglior capitano della storia, e anche il più ariano a quanto pare. Un mito XD. E sono sicura che abbia ragione lui sulla quantità di carri nemici abbattuti ;)

“Herr Faust, siamo finiti in un fosso!”
“Moriremo tutti”
“Me ne vado”
“Zitti tutti. C’è un russo all’orizzonte.”
RIDO. li sto amando tantissimo XD

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Ciao, sto leggendo la tua storia, spero di continuare col resto appena possibile.
E' molto bella, scritta bene e con questa "ironia" sulla guerra che mi fa sorridere e anche pensare, soprattutto alle persone che vengono coinvolte loro malgrado nei conflitti... e che con la loro umanità rendono l'orrore più sopportabile.
Una bella idea, e una narrazione veramente ben fatta e coinvolgente.

Seguirò appena riesco anche gli altri capitoli, complimenti

MiciaSissi

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Verdammt! Avevo scritto una lunga e particolareggiata recensione, ma il pc bastardo me l'ha cancellata!
Vediamo di ricostruirla, nei limiti del possibile...
La tua squadra mi ha fatto anche questa volta morire dal ridere. Il capitano, arciconvinto di essere il soldato più massiccio del Reich, è un personaggio divertentissimo, e gli uomini del suo equipaggio gli fanno da degno contrappunto.
Fantastico l'episodio in cui si scopre che l'unico Panzer nemico distrutto dalla Furia Nera era in realtà un relitto già abbandonato dai russi...
O anche quello della "conquista" del villaggio abbandonato.
Senti un po': tu li hai letti i libri di Sven Hassel? Perchè se non l'hai fatto te li consiglio^^

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