Recensioni per
Suryan - l'occhio della Strega
di Testechevolano

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 24
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
20/09/16, ore 17:50
Cap. 3:

Ciao :)
Ho trovato la tua storia per caso e ho riconosciuto il tuo nickname poiché hai recensito una storia che sto seguendo anche io. La tua recensione era estremamente critica, per cui ho immaginato che non ti dispiacesse riceverne di critiche a tua volta ^^

Dunque, parto con quello che mi è piaciuto: Il tuo punto di forza è senza dubbio l'atmosfera.
Dalle prime righe del prologo fino a metà del terzo capitolo, si respira un'aria irreale e ovattata che calza a pennello con le ambientazioni e con i personaggi da te descritti. Si intuisce il mistero, e che ci sia qualcosa di molto più profondo rispetto a quello che svela la narrazione. La cosa tiene il lettore con il fiato sospeso e con il desiderio di saperne di più, per cui ti faccio i miei complimenti.
Te la cavi molto bene anche con le descrizioni, soprattutto degli ambienti. L'idea di spazio enorme ma opprimente è perfettamente comunicata con le scelte lessicali che hai operato, e le descrizioni fisiche non scendono troppo nel dettaglio com'è giusto che sia, senza annoiare il lettore con inutili particolari su quanto allungate sono le ciglia di un personaggio che appare per trenta secondi di narrazione.

Quello su cui invece tendi a fare confusione principalmente sono i POV.
Non è ben chiaro chi sta pensando, quando, come e perché. Si intuisce che i punti di vista siano quelli di Suryan, dato che è la protagonista, ma più e più volte nella narrazione vengono dati dettagli che escono completamente dai suoi pensieri, o che comunque non possono che venire da un narratore onnisciente.
Ti faccio qualche esempio:

"Amava la pace, lo stare insieme, la solidarietà. Era un uomo buono e sempre ottimista in ogni cosa; nonostante i suoi appena quarant'anni, era anche un uomo saggio che sapeva trattare quasi ogni argomento posto con grande destrezza e attenzione."
Qui stai parlando di Padre John. Non è ovviamente possibile che delle riflessioni del genere partano dalla mente di Suryan, e non è possibile in effetti che partano dalla mente di nessuno dato che non ci sono personaggi che conoscono approfonditamente Padre John. Il narratore perciò, scollegandosi dall'opinione dei suoi personaggi, fa dei "complimenti" al pastore che non hanno nessuna rilevanza con la trama, dato che, visto che il pastore pronuncia sì e no tre frasi in due capitoli, il lettore non ha modo di confermare o confutare se in effetti Padre John era o non era "anche un uomo saggio che sapeva trattare quasi ogni argomento posto con grande destrezza e attenzione."
Se scegli una narrazione non onnisciente, come hai fatto nella maggioranza della stesura, una frase del genere tende a spezzare completamente l'atmosfera.

Un altro esempio:
"- Dai, Suryan, perché no? - Judit la guardò implorante, provava ammirazione per quella ragazza dai capelli corvini, Beatrix. Era quello che aveva sempre desiderato, le piaceva respirare quell'aria, anche solo sotto l'abito che portava con sé mille obblighi. Solo respirare un po', chiedeva solo questo. Suryan però non lo comprese e arrabbiata si alzò per spostarsi lontano ma non abbastanza da non perdere la visuale sull'amica."
Qui, come molte altre volte durante la narrazione, sei passata dal POV Suryan al POV Judit in maniera repentina, descrivendo prima i pensieri e le reazioni intime di una e poi dell'altra. Ovviamente c'è una tecnica (che penso solo i grandi autori sappiano mettere in pratica) che prevede i POV misti, ma se non la si padroneggia la narrazione tende solo a diventare confusa e a far perdere focus sul personaggio di interesse.
Ti consiglio di "dividere" i POV in paragrafetti, in modo da avere anche più spazio per concentrarti sulle emozioni di tutti i personaggi senza incorrere in problemi di fruibilità :)

Passando avanti, ma parlando anche di POV, la parte in cui comincia l'"attacco" al treno di questi uomini misteriosi, va controllata con molta attenzione.
Te la sei cavata bene nelle scene "calme", ma quando l'atmosfera si è scaldata la fruibilità della storia è venuta a mancare.
Mi spiego: le descrizioni diventano confusionarie ed è impossibile concentrarsi su cosa sta succedendo esattamente, poiché letteralmente non si capisce. Non è chiaro quante persone ci siano, cosa stiano esattamente facendo, dove si trovano fisicamente i personaggi che agiscono e quali sono le reazioni dei protagonisti. Suryan è a terra, poi si alza, ma non si capisce in che prospettiva si trova rispetto agli altri. Judit sembra scomparire per tutta la prima parte dell'azione, per poi riapparire al fianco di Suryan e... uccidere una persona? Dopo che le è stato "premuto" un pugnale sul petto...? Per un attimo ho creduto che Bea l'avesse addirittura pugnalata.
Ti faccio un esempio anche qui:

"Un sedile azzurro fece un volo da dietro e la raggiunse. Judit non poteva voltarsi per vedere lo sguardo incoraggiante di Beatrix, il ginocchio proteso verso di loro reduce dell'incantesimo fluttuante.
La mora fu veloce e afferrò il sedile per spingerlo in petto all'uomo, che fu circondato dai suoi stessi fulmini. Con il cuore in gola e la mente a chiedere perdono per il gesto che avrebbe compiuto, impugnò il pugnale e lo conficcò in grembo al nemico sotto lo sguardo di Suryan.
- Judit - mormorò, gli occhi lucidi e il naso chiuso."
Non è chiaro il sedile da dove parte e chi raggiunge. Non è chiaro chi abbia lanciato l'incantesimo e perché, e di chi sia il ginocchio proteso verso di loro (loro chi, poi? Judit e Suryan? O Bea e Judit?). La "mora" potrebbe essere Bea, poi diventa chiaro che è Judit per via del "gesto che avrebbe compiuto", che poi fa inorridire Suryan. Ma è necessario soffermarsi per capirlo, poiché la narrazione non è pulita. Tra l'altro, se Judit prende un sedile e lo getta addosso a qualcuno, come fa subito dopo a conficcare un pugnale in grembo a qualcuno? Da dove lo ha preso?
Capisco perfettamente che le scene "action" sono estremamente difficili da descrivere, io mi ci scapiglio sempre. Ma già se ti concentri meglio sui POV puoi ottenere ottimi risultati.

Un'ultima precisazione, ma ti avverto che questa è una sciocchezza:
Prima del 1962 le suore dovevano obbligatoriamente tenere i capelli corti sotto al velo, con un taglio maschile che non lasciasse scappare le ciocche. Te lo dico giusto come informazione che potrebbe tornarti utile :)

In conclusione, credo che tu abbia tantissimo spazio per migliorare. La trama della tua storia mi interessa e come dicevo ne ho apprezzato moltissimo le atmosfere, per cui la seguirò in attesa del prossimo aggiornamento. E sono sicura che le mie prossime recensioni saranno positive ^^
A presto!

~Sky