Recensioni per
L'ultima porta
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 123 recensioni.
Positive : 123
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
10/02/19, ore 18:25
Cap. 6:

La prima parte del commento si deve a Bvunilde Vedegonda Calibana V von Vichtenstein (la signora vittoriana con l'erre moscia).
Oh! Questi giovani! Possibile non abbiano nulla di meglio da fave che intvallazzavsi uno con l'altvo?!
Mio cavissimo Jason, come hai potuto cadeve così nella tvappola di quell'andvogino infame?! Ovsù, un po' di contegno!

Come ti ho detto, devo fare ironia e distaccarmi per non farmi coinvolgere troppo.
Conosco il disturbo Borderline di personalità, e sono veramente colpita per quanto bene sei riuscito a renderlo, facendo emergere un'aspetto per volta e soprattutto concentrandoti sul narcisisimo, perchè c'è sempre un aspetto prevalente. Questo rende il racconto davvero interessante e, nonostante le tematiche stiano venendo portate all' estremo, realistico.

Bvavo figliolo!

Recensore Veterano
10/02/19, ore 17:40
Cap. 5:

Beh, carissimo. Non so che dirti se non complimentarmi per l'ottimo lavoro.

La storia è un po' inquietante, è vero, ma è anche molto coinvolgente ed interessante: sai dosare l'angst e il mistero nel modo giusto per catturare l'attenzione di chi legge e coinvolgerlo nel racconto, senza strafare.

Ti ho già detto altre volte che adoro come caratterizzi i tuoi personaggi e qui, veramente, sono superbi: Melanie è simpatica come un pugno in un occhio ma non è assolutamente stereotipata, anzi. E' di un realismo incredibile perché ho visto persone comportarsi in quel modo e vessare gli astanti con le proprie, spropositate richieste d'attenzione.

Mi vorrei inoltre scusare per la pioggia di recensioni, che non vorrei fosse troppo invadente, e se il tono ti sembra scortese o irritato.
In realtà la storia mi sta piacendo molto ma sto cercando di restare distaccata per non farmi coinvolgere troppo, perché sono un po' sensibile, e adotto un approccio più freddo del solito.

In ogni caso, sappi che ti ammiro molto per come hai gestito questo racconto: bravissimo ^^

Recensore Veterano
09/02/19, ore 20:22
Cap. 4:

Eh, caro Jason, a chi non verrebbero dubbi in una situazione del genere?

Kyle è un personaggio con un'aura oscura, se mi passi il termine. Difficile da individuare e valutare, oscuro e sfuggente. In una parola: inquietante.
Ha dalla sua il sublime kantiano: qualcosa che fa paura e non si comprende è anche terribilmente affascinante.
E Jason, preda di questo fascino, lo segue in questa discesa nel buio, quasi come in una cripta, che ci fa intuire come le cose non potranno andare a finire bene perché questo ragazzo, forse, dentro è già morto e la battaglia di Jason è persa in partenza.

Di nuovo complimenti, sopratutto per la descrizione degli ambienti che sono sempre la ciliegina sulla torta, e per la splendida citazione di Keats.

Neanche a farlo apposta, stavo ascoltando questa canzone e te la allego perché mi pare si accompagni bene alla storia: https://www.youtube.com/watch?v=bJzPuOmAwNw

Come sempre, bravissimo perché ti muovi con disinvoltura in situazioni estremamente complesse e difficili da rendere ^^

Recensore Veterano
09/02/19, ore 20:12
Cap. 3:

"Non ti improvvisare psicoterapeuta senza averne i mezzi, o finirai invischiato nella follia che stai cercando di curare. " ovvero la Bibbia del piccolo assistente sociale. La prendo un po' con ironia, perché altrimenti è devastante.

Il nostro piccolo amico Kyle è un narcisista con i fiocchi, ne ha il modus operandi: ti sento tutto il giorno, tutti i giorni, ti metto al centro del mio mondo e poi ti scarico come un cane a bordo strada e sono ç@££! tuoi.
Devo dirti che questa storia mi sorprende: hai davvero una straordinaria competenza riguardo le psicopatologie e le loro conseguenze.
Le rendi davvero molto bene, bravo!

Ti dirò la verità: questa storia mi urta, e come potrebbe non farlo?
Come il fumetto giapponese che da il titolo alla storia e di cui presto sapremo di più, immagino: è disturbante ma leggerlo attira.
Se non altro posso riversare su questa storia tutto il mio male di vivere e sfogarlo, da questo punto di vista è eccezionale.

Recensore Veterano
09/02/19, ore 20:03
Cap. 2:

Ecco appunto, transfert negativo.

La cosa più sbagliata da fare, in un rapporto di terapia, è lasciarsi coinvolgere emotivamente. Bisogna riuscire a farlo con il giusto distacco.
Se a farlo è un ragazzo che, con tutta la buona volontà, è fragile e ancora in formazione le premesse non sono ottimali.
Eccolo dunque che casca come una pera cotta nella spirale del suo "paziente" e si fa coinvolgere eccessivamente.

Non ho mai sopportato le stupidate del tipo 'il mio amore ti salverà' perché l'amore non salva proprio nessuno, semmai rischi tu facendoti influenzare dalle persone sbagliate.

Recensore Veterano
09/02/19, ore 19:53
Cap. 1:

Eccomi anche qui, mio caro. Non ne potrai più di sentirmi, immagino.
A mia discolpa, mi hai invitato tu ^^

Ho sempre avuto molto rispetto per gli operatori delle hotline: possono davvero fare la differenza nella vita di una persona e salvarla.
Questa situazione però pone due problemi:

1) Chi chiama vuole effettivamente essere salvato?
Non mi riferisco solo ai perditempo (a proposito, la gattara è divertentissima), ma al fatto che ci sono persone che minacciano il suicidio o simili solo per manipolare chi le ascolta e le ama. Vesper mi sembra uno di questi.

2) Chi salva loro e chi li protegge dalla loro fragilità?
Certo la teoria è una cosa, ma la pratica è un'altra ed è difficile non farsi coinvolgere. Soprattutto al telefono, o davanti ad uno schermo, è difficile capire chi si ha di fronte e quali siano realmente le sue intenzioni.

Visti i precedenti, immagino non andrà a finire bene, per nessuno, ma mi interessa vedere come le cose andranno a farsi benedire, quindi proseguo. Con la lentezza di una tartaruga ma proseguo ^^

Nuovo recensore
03/02/18, ore 22:19
Cap. 10:

Sto piangendo peggio di una fontana. Mi sono ripetuta fino alla fine che Kyle si sarebbe tolto la vita, proprio per non rimanerne così distrutta. Ma, alla fine, è successo comunque. Lui non voleva essere salvato e questo è talmente triste, perché la vita anche se difficile, merita di essere vissuta sempre. Spero che chiunque si trovi in queste condizioni, abbia la forza di lottare e di non abbandonare mai la speranza.

Recensore Master
25/01/18, ore 20:04
Cap. 10:

Ciao Old^^
ti dovevo questa recensione, forse te ne dovevo una per ogni capitolo, ma sai com'è: ho letto tutto di seguito. Niente, cosa posso dirti? Le tue storie mi tengono compagnia e le amo molto. Tutte cose che sai già. Ammiro la scorrevolezza delle tue trame, cosa che io sono ben lontano dal saper realizzare, per cui per me leggerti è anche istruttivo. Complimenti per tutto. La storia è un crescendo di angoscia magistralmente descritto e reso.  

Recensore Master
17/01/18, ore 13:07
Cap. 3:

Ciao^^
questo racconto è un autentico viaggio all'interno della mente di Jason, e un compendio di tutti gli errori che si possono fare quando si desidera tanto "aiutare gli altri" e si finisce nella trappola dei sensi di colpa.
Direi che è proprio il senso di colpa strisciante a portare Jason fuori dal seminato, oltre al fatto che (come un altro commentatore prima di me ha già notato) il ragazzo sceglie di fronteggiare la situazione da solo, senza confrontarsi con chi ha più esperienza (e per quel che ne so, persino gli psicoterapeuti di professione fanno riferimento a un supervisore nel corso della loro attività professionale... perchè è sicuramente vero che non ci si può improvvisare psicoterapeuti senza averne i mezzi, salvo rimanere invischiati in maniera pericolosa nella patologia e nei meandri mentali dell'altro". E' quello che sta accadendo a Jason, nè più nè meno, e tu sei assolutamente un maestro nel descrivere questa strana ossessione che lo lega sempre più saldamente a Kyle: qualcosa che somiglia a una sorta di innamoramento, dove coesistono la necessità di soddisfare un bisogno profondo di sentirsi utili e indispensabili, la convinzione che dalla propria condotta potrà dipendere la vita di qualcuno... tutte istanze che sicuramente dovevano essere presenti in Jason a livello profondo, e che grazie (si fa per dire) a questo rapporto malato stanno uscendo alla scoperto... e io a questo punto avrei così bisogno di rannicchiarmi tra le braccia amoprevoli e protettive della signora Paula...
Menzione d'onore per il modo in cui hai descritto la fascinazione oscura che spinge Jason al primo fuoripista "non consentito", a uscire dal seminato infrangendo il primo (di una lunga serie) di divieti che sono posti a protezione dei volontari e del loro lavoro: quando Jason s'insinua nell'ufficio della signora Paula e si impossessa dell'elenco delle chiamate per rilevare il numero di telefono di Kyle, il modo in cui cede a un impulso irrazionale e più forte di lui è descritto magistralmente:
"Ecco il numero, è lì. È come se lo stesse aspettando. Eccita con entusiasmo i coni della retina, corre dentro il nervo ottico più veloce di un bob alle Olimpiadi, salta di neurone in neurone come uno stambecco felice e prima ancora che lui si renda conto di quello che sta succedendo si è ben annidato nei suoi RNA di memoria, indelebile come il ricordo della sua prima vittoria a Football": divertente e terribile al tempo stesso. Sei sempre un grande e io ti adoro.

Recensore Master
17/01/18, ore 00:54
Cap. 2:

Ciao,^^
rieccomi sulle pagine di questa tua bellissima storia. Passo spesso sulle tue pagine quando sento il bisogno di momenti speciali e ormai, quando inizio a leggere qualcosa di tuo so già cosa troverò, trame appassionanti, occasioni anche per sorridere, mondi nuovi da conoscere, spunti di riflessione. Ogni volta mi porti a conoscere ambienti e realtà nuove, e ogni volta rimango piacevolmente sorpreso, perchè non solo mi conduci in mondi nuovi, ma di questi mondi dimostri di possedere un'approfondita conoscenza. Da questa e da altre tue storie da me lette in precedenza (ma anche dai commenti che mi hanno preceduto) emerge un tuo particolare interesse per la psicologia, e come accade per tanti tuoi racconti, ogni volta che ti addentri su un terreno specifico e specialistico, non lasci nulla al caso e ti documenti in maniera accurata. Questo rende le tue storie ancora più preziose ed anche utili, perchè ricche di insegnamenti di cui fare tesoro. Questo racconto, in particolare, parla delle difficoltà di confrontarsi con una mente disturbata ma anche palesemente abile, manipolatrice, che richiederebbe, per poter essere adeguatamente contenuta e gestita, ben altra preparazione e competenza di quella che si può ordinariamente esigere da un volontario. Questo mi fa ripensare a tutte le volte in cui mi sono detto "io a lavorare in psichiatria non ci andrei neanche morto", perchè l'equilibrio e il distacco, purtroppo, sono qualità che non mi appartengono, mentre mi appartengono sin troppo l'insicurezza e l'ansia, l'aggressività come meccanismo di difesa, tutti fattori che chi manipola per malattia o per abitudine è in grado di sfruttare sin troppo bene. E' indubbiamente molto più facile affrontare una patologia organica (infarto, scompenso, edema polmonare e chi più ne ha peggio ne metta) che addentrarsi nei meandri pericolosi della mente umana. Questa storia è ricca di insegnamenti, entrambi i personaggi sono delineati in maniera interessante non solo dal punto di vista letterario, ma anche e soprattutto sotto il profilo umano e delle meccaniche di interazione umana. Continuo a leggerti e non temere - so badare a me stesso, essendo molto meno fragile di quel che sembra. 
Alla prossima^^

Recensore Master
14/01/18, ore 21:08
Cap. 1:

Ciao^^
in un momento di difficoltà assoluta (tanto che avrei bisogno io, del telefono amico) inizio a leggere questa storia che avevo occhieggiato già da un po' di tempo. L'inizio è come sempre estremamente coinvolgente, incisivo, azzeccato: divertente a tratti, mette la voglia di andare avanti e vedere cosa succederà. Quello che mi ci vuole per non pensare.

Recensore Master
06/12/17, ore 23:44
Cap. 10:

...

Uno l'ha scampata, questa volta.

Ah. Per Kyle non c'era niente da fare.
Ci hanno provato tutti, in tutti i modi.
E non è servito.
Jason si è quasi rovinato la vita per lui, ma non è servito.
Kyle non voleva essere salvato.

Adesso spero che si metta l'anima in pace. Ha fatto tutto quello che poteva fare e anche quello che non poteva fare.
Lui più di tutti può essere orgoglioso di averci tentato.

Vero, c'era il super io che si lamentava che il suo era solo delirio di onnipotenza, ma non è vero. Se così fosse stato, gli altri sarebbero riusciti a salvare Kyle, giusto?

Certe battaglie non si possono vincere.
Però conforta che poi finisce.
Finisce sempre.
Non importa quanto brutto sia stato.

Ora potrà andare avanti.

E' giusto così, povero Jason. Non meritava di certo di finire male, dopo tutto quello che ha fatto.
Al resto si rimedia.

Lo ricorderà come un inverno particolarmente freddo.
Una cosa durata poco ma che rimarrà impressa nella memoria.

Almeno Kyle non soffrirà e non si farà mai più del male...

Triste, questa storia, però mi sento meglio, sapendo che è finita.
Stare vicino ad una persona simile e scoprire di non essere in grado di salvarla ti uccide giorno per giorno. La vita diventa un incubo dal quale non si sa come uscire.

Prima o poi finisce, per fortuna.
O muori anche tu.

Ho già adocchiato la prossima storia che leggerò, ma non ti dico qual è.
Lo vedrai quando ritornerò.

Ora Deviluccia se ne va a scrivere, sperando di non metterci ottanta anni un'altra volta...
Sto cercando di migliorare.

Noi ci sentiamo presto, non appena ottengo qualche risultato.

Ciaooo!!

Alla prossima storia!
(Recensione modificata il 07/12/2017 - 01:47 am)

Recensore Master
06/12/17, ore 23:19
Cap. 9:

Ecco, come dicevo. Uno dei due è cambiato, ma a cambiare è stato Jason.
Bene, era ora che si decidesse.
Non sto parteggiando per Kyle, eh, solo volevo che il nostro Jason trovasse la sua dimensione, qualunque fosse.

Ma perché la sua fidanzata mi dai ai nervi?
Eppure non stava facendo nulla di sbagliato... forse mi ha infastidito il modo in cui si è imposta, boh.
Di solito io reagisco molto male alle imposizioni.
Se ami cambi, non imponi agli altri di cambiare, certo, le cose stanno così.
Eppure la poveretta aveva ragione, gli ha solo chiesto di scegliere.
E lui l'ha fatto.

Intanto Kyle si è quasi ammazzato.
Ehi! E' la prima volta che fa una cosa del genere per un altro.
Temeva di essere stato abbandonato, non l'ha fatto così, come faceva di solito.

Bene, è interessante che la cosa si sia risolta.

Ora speriamo che non muoia, altrimenti sarà stato tutto inutile.

Ma che carina la mammina del ragazzo, tutta impellicciata e menefreghista. Bah.

E ci avviciniamo al gran finale!
Vediamo se avremo un happy end, questa volta!

Recensore Master
06/12/17, ore 22:52
Cap. 8:

Patapunfete. Ci è ricaduto di nuovo.
Lo sai cosa ti dico? Io al suo posto non ci sarei ricaduta e lo sai perché?
Perché a Kyle gli ho preso le misure. E' un egoista e basta e ad amare bisogna essere in due e lui non mi pare ci metta tanto impegno.
Si limita a cercarlo quando è nei guai, ok, anche io andrei ad aiutarlo, ma poi fine, non mi farei di nuovo coinvolgere emotivamente.
Ha tutto da perdere e niente da guadagnare e non può buttar via la sua vita per un colpo di testa.

Secondo me il problema non è che lo frequenti o che ci vada a letto. Il problema è che si lascia sconvolgere mentalmente da lui.
Mentre sotto quel punto di vista Kyle non è minimamente coinvolto, lo prende e lo molla come se niente fosse.

Però... ora che Jason ha detto di amarlo cambierà qualcosa?

Ci si innamora quando si è pronti a cambiare, si dice. Di conseguenza, uno dei due dovrà cambiare modo di vivere.
Non importa chi, uno dei due, o non si troveranno e se non si troveranno non ha molto senso andare avanti così, giusto?
Devono essere sicuri e lo devono essere tutti e due, altrimenti è una perdita di tempo.

Riusciranno a fare un tentativo senza sbranarsi?
Mi vanno bene anche i finali tragici, speriamo solo che alla fine non decidano per il suicidio, però, almeno questa volta!

Recensore Master
06/12/17, ore 21:29
Cap. 7:

Meno male, dai.
Jason si sta ripigliando. Non va bene, questa situazione.
Il fatto che voglia aiutare Kyle non significa che debba annullarsi. Tutto questo lo sta facendo stare male e quel che è peggio l'altro non gliene è un minimo riconoscente!
La situazione è molto complicata. L'aiuto che Jason, ma chiunque altro, potrebbe dare a Kyle è di questo tipo, ovvero aiutarlo a smettere di drogarsi e ubriacarsi. Ma la cosa buffa è che proprio il tipo di aiuto che Kyle non ha chiesto!
Lui sta bene così.
L'unica cosa che vorrebbe è che qualcuno lo capisse.
Ma come si fa a capire una persona del genere?
Stando con qualcuno e volendogli bene è naturale cercare di aiutarla e desiderare che stia bene.
E' il corso naturale degli eventi.
Invece aiutarla a stare male e a farsi del male... beh, è un tantinello più difficile.
Anche se è questo che vuole.
E poi fa sul serio, cavolo, si fa male sul serio, possibile che non gli passi manco lontanamente per il cervello che potrebbe morire d'infezione facendosi quei tagli in tutto il corpo?
O morire per droga e prendersi qualche malattia andando con chi gli capita?
Non gli importa di se stesso, come fa a importargliene degli altri?
Eppure... sentendosi vuoto è in cerca di sensazioni, poiché sono le sensazioni a farci sentire vivi.
Ma se solo il dolore lo fa sentire vivo non va bene per niente!
Non ha un solo lato positivo questo Kyle, è solo bello e sensuale...
Incredibile come gli esseri umani si facciano ingannare dalle cose belle, non accorgendosi che magari sono pericolose, vero?

Mi dispiace, ma per me Kyle ha torto.
Tra l'altro comportandosi come si sta comportando davanti a tutti, da ad intendere che per lui uno vale l'altro, quindi che senso avrebbe rovinarsi la vita per un soggetto simile?