Recensioni per
L'ultima porta
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 123 recensioni.
Positive : 123
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/12/16, ore 12:28
Cap. 6:

Affezionarsi a uno come Kyle è possibile, purché tu riesca a conservare intatta la tua identità, senza farti trascinare a picco. Il che presuppone una forza di carattere e una sicurezza in sé stessi che va oltre la media. Jason non ce l'ha: quando Kyle sbatte i suoi begli occhi azzurri si scioglie, gli perdonerebbe tutto. Ma Kyle è una mina vagante, più gli dai amore, più ne pretende e più ti mette alla prova. Ha continuamente bisogno di certezze e ti fracassa il cazzo con la sua insicurezza mascherata da ribellione. È egoista, narcista nella misura in cui non si rende conto che le sue azioni danneggiano Kyle: personalmente e in ambito sociale.
So che Kyle si comporta in questo modo perché ha dei problemi, e che necessita dell'aiuto di un esperto, ma detto tra noi, io uno come Kyle lo avrei preso a sberle. Ma io sarei stata una pessima psicologa.
Jason non è la persona giusta per aiutare Kyle perché l'amore non serve a nulla in questi casi se non hai gli strumenti e non è detto che Kyle possa essere aiutato. Ci illudiamo che con il potere dell'amore si possano salvare le persone, che lui è così perché non ha mai ricevuto affetto, nessuno gli ha insegnato la bellezza della vita e forse è vero. Ma purtroppo non sempre una persona può essere salvata, se non lo vuole, se non riesce a volerlo.
Kyle ne fa una di troppo e Jason s'incazza. Il suo errore madornale è stato cominciare a considerare Kyle come una persona normale, solo molto capricciosa, uno che metti a posto con una strigliata.
Ma Kyle non è come gli altri e Jason è troppo giovane per capirlo, così come un adulto commetterebbe l'errore di portarlo in ospedale.
Ora comincerà la fase, vivere senza Kyle, ma noi sappiamo che non durerà, non con Jason.

Recensore Master
28/12/16, ore 12:24
Cap. 5:

Le donne. Sono terribili. Se non vogliono vedere, non vedono; se vogliono vedere, sono in grado di elencarti tutto ciò che hai fatto nelle ultime 24 ore semplicemente guardandoti in faccia.
Per fortuna sono una donna. Non invidio gli uomini che devono aver a che fare con loro!

Melanie ha già capito tutto; certo ha sbagliato il sesso di Kyle, ma ha inteso chiaramente che il sentimento di Jason nei confronti di questa persona non può essere definito amicizia. Per lei è plausibile che Kyle sia una donna. Quale donna penserebbe mai che il suo ragazzo la stia tradendo con un uomo?
Ah, ovviamente, a me Melanie sta sulle balle. Incarna quella categoria di donne con le quali io non vado assolutamente d'accordo: apparentemente perfette che ti guardano con la puzza sotto il naso, che ti vogliono perfetto in tutto e per tutto. Ergo, astio profondo astio.

Il rapporto tra Jason e Kyle procede. Jason ha incontrato Kyle e ne è rimasto colpito. Sono indecisa tra due opzioni: Jason vede Kyle come una ragazza e quindi ne è attratto in questo senso; c'è dell'omosessualità latente in Jason. Se Kyle fosse stato una specie di marcantonio, non avrei avuto dubbi, ma così ...
Il desiderio di Jason continua ad essere quello di salvare Kyle e, in questo senso, compie uno dei più grandi errori che siamo portati a fare in situazioni simili: la convinzione che tutti i problemi di una persona siano legati al fatto che viva in un ambiente cupo, malato, inadatto alla felicità. Ed eccolo Jason convinto che Kyle stia male perché non c'è mai stato nessuno che gli ha mostrato quanto bello possa essere il sole; che no, non devi isolarti, devi stare insieme agli altri; devi uscire, vedere gente ...
Insomma, Jason, è convinto di avere la soluzione in tasca. Ci penserà lui a mostrare a Kyle la bellezza del mondo. Certo. Peccato che, innanzitutto, la tanto decantata bellezza che Jason vorrebbe mostrare a Kyle gronda ipocrisia da tutti i pori; e, peccato, che Jason compia l'errore madornale di pretendere di cambiare gli occhi di Kyle.
La reazione di Kyle è plausibilissima e terribile. Mostra l'errore gravissimo di Jason, quello che lo ha spinto a voler dipingere un Kyle diverso da quello che realmente è.

Commento da fine capitolo... in bocca al lupo, Jason. Sei fottuto!

Recensore Master
27/12/16, ore 13:56
Cap. 4:

Ed eccolo Kyle.
Vabbé, io sono di parte, in quanto adoro l'estetica dark.
Kyle è androgino, un essere esteticamente perfetto, fragile, e privo di virilità.
In parole povere, come fai a non desiderarlo?
Ci sono persone che sostengono che dentro ciascuno di noi ci sia una certa propensione all'omosessualità: poi decidiamo di orientarci verso l'uno o verso l'altro, inconsciamente, per una questione di educazione e di abitudine, nel rispetto delle questioni sociali.
Jason aveva già una certa predisposizione, non all'omosessualità, ma a nutrire un interesse attivo nei confronti di Kyle. Un interesse naturale che maturiamo per chi non conosciamo, sia esso del nostro sesso o di sesso diverso, sia un potenziale amico, un potenziale amante, non importa. C'è anche sempre il desiderio di apparire al meglio, di farsi belli, quando incontriamo qualcuno di nuovo.
Kyle è delicato come una fanciulla; sospetto affetto da disturbo borderline - dati certi comportamenti illogici - amante di Keats e Baudelaire; affascinato dall'estetica decadente, quasi come se impersonasse un ruolo. Il personaggio di Kyle è in tal senso un clichè, ma questa mia osservazione non deve essere presa come critica - spesso lo è, ma non in questo caso, perché il personaggio di Kyle rispetta tutti i canoni che noi troviamo nella realtà. Se incontri una persona vestita di nero, piuttosto pallida, con gli occhi cerchiati di nero ... è probabile un suo interesse per i poeti decadenti francesi, il cinema muto possibilmente l'espressionismo germanico, i romanzi gotici, s'identificherà con i vampiri di riceniana memoria, musicalmente potrebbe essere affascinato da sonorità post-punk o gotiche oppure affacciarsi al metal, senza scordare virate nell'ambiente classico.
C'è un desiderio profondo di rispettare le regole, quasi come se tu bevessi la Fanta invece dell'assenzio potresti essere tacciato di falsità oppure è la tua stessa personalità a portarti verso queste cose?
Diatriba che è sempre stata molto in voga e sollevava polveroni per stabilire l'autenticità.
Kyle è autodistruttivo ed è uno di quei tipi da tener lontano, se non lo sai gestire. Io Jason non lo vedo adatto a gestire Kyle: non so che impronta tu darai all'evoluzione del loro rapporto, ma io temo un precipitare di Jason negli abissi di Kyle. Mi viene in mente l'immagine di uno che è imprigionato nelle sabbie mobili; tu non sai che quelle sono sabbie mobili e se lo soccorri senza aggrapparti a un ramo, senza avere un appiglio che possa aiutarti, nel tentativo di salvare lui, rischi di venire sommerso anche tu.
Mi chiedo se Jason ce l'abbia questo appiglio ...
Storia meravigliosa, sappilo.
Da fissata con il fandom saintseiyano io negli altri fandom ci bazzico solo se ho appigli: qualcuno mi lascia un commento, suggerimenti da parte di amici; cose così ...
E sono proprio contenta di esser incappata in te e nella tua storia. ^^

Recensore Master
27/12/16, ore 13:53
Cap. 3:

Con il terzo capitolo, Jason compie un lungo passo verso Kyle. Avrebbe potuto far finta di nulla, il rapporto si è deteriorato. Kyle non è uno che avrebbe richiamato. La "rottura" con Jason sarebbe stata l'ennesima tacca nella sua vita. Ho il timore che ci sia una sorta di rassegnazione nelle persone come Kyle, come se l'oscurità non potesse diventare più scura di quanto già non sia.
Entrambi sarebbero potuti tornare alla normalità: Kyle ai suoi incubi; Jason alla sua vita perfetta: me lo immagino Jason, alto, i muscoli ben definiti grazie allo sport; apprezzato da insegnanti e compagni perché è un tipo equilibrato, ma non troppo; uno di quelli che va d'accordo con tutti; i capelli tagliati corti, il bel volto da bravo ragazzo; una fidanzata perfetta per i pranzi di famiglia e in tutta questa perfezione, entra Kyle con tutto il suo mondo appresso.
Vesper, il manga ,mostra a Jason parte del mondo di Kyle che lui immagina solo dalle parole dell'altro, dalle poche informazioni che gli da. Il manga gli offre un mondo devastato, terribile, autodistruttivo... un mondo dal quale Jason deve assolutamente salvarlo.
Il contatto avviene. Jason potrebbe far finta di nulla, passare oltre, tornare alla sua vita, ma non lo fa. Non sarebbe Jason se lo facesse. Noi sappiamo fin dal primo capitolo che Jason avrebbe cercato di recuperare il rapporto con Kyle in tutti i modi.
Quel "Ti voglio bene." detto alla fine, che per molti sono solo parole vuote che si scrivono/dicono come se stessi dicendo: "Buona giornata!" hanno per Kyle un significato ben più profondo; Jason dovrebbe fuggire di fronte a quel ti voglio bene, prima di perdersi. Ma è ingenuo, non ha capito nulla. Si sente protetto dalla sua eterosessualità.

Recensore Master
26/12/16, ore 21:01
Cap. 2:

Dopo il primo capitolo, ho iniziato a divorare i successivi senza fermarmi, poi mi sono ricordata: "Miseriaccia! Le recensioni!" E sono tornata indietro. Ho il vago timore che Jason sia caduto nella trappola della Crocerossina. Non ci si dovrebbe mai farsi coinvolgere sul piano personale, perchè, nel momento in cui l'altra persona diventa importante per te, rischi di farti assorbire nel suo circolo vizioso, smetti di essere obiettivo. Ed è un controsenso, a ben pensarci. E' richiesta empatia, ma non troppa. C'è la necessità della giusta misura. Il volontariato è del tempo che tu sottrai a te stesso per darlo agli altri, ed è cosa buona e giusta, ma ... Paradossalmente, le persone che si fanno troppo coinvolgere non sono adatte a fare volontariato. Jason è uno di questi. Si è fatto coinvolgere. E' una persona gentile, bisognosa di fare la cosa giusta e di fronte alla richiesta d'aiuto di Kyle, non ha saputo mettere i limiti necessari a non farsi travolgere.
Questo bisogno-ansia che Jason ha di sentire Kyle è, secondo me, descritto molto bene in questo capitolo. Jason ha paura di aver commesso un errore: da una parte c'è il suo bisogno di fare la cosa giusta, che gli fa temere di aver detto accidentalmente una cazzata e di aver portato Kyle al suicidio o quantomeno a farsi del male; dall'altra, c'è il bisogno e la voglia di sentirlo, perché lo sappiamo Jason si sta lentamente affezionando a Kyle. Gli sta dando un'identità, lo sta facendo emergere dalla massa di sconosciuti problematici che chiamano alle 3 di notte con le richieste più assurde. Kyle agli occhi di Jason sta diventando una persona di cui bisogna aver cura.

Recensore Master
26/12/16, ore 20:58
Cap. 1:

Ciao :)
Era da un po' che volevo leggere una tua storia, ma il tempo ti impedisce sempre di fare quello che vuoi. Così ho deciso di iniziare da questa per casualità, sebbene l'interesse per la Germania di cui mi avevi accennato qualche tempo fa mi faceva propendere più verso le storie ambientatate nella II Guerra Mondiale.
Ammetto anche di non essere una da storie slash, o meglio mi infastidisce molto l'idea che siano scritte da autrici. Ho sempre l'impressione che non sappiano di quello che stanno parlando, salvo rarissime eccezioni. Ma ammetto che questo è un pregiudizio ...
Comunque, ho dato scontato che tu fossi un autore, viste le concordanze maschili che usi, sebbene non si possa mai dire ...
Ma veniamo alla storia.
Lo stile di scrittura mi piace molto e secondo me scrivi molto bene, e soprattutto, scrivi in un modo che piace a me. In tal senso sono molto selettiva, e se le prime due frasi sono scritte male, non perdo tempo. Ma se sono qui, significa che sono arrivata alla fine del capitolo ^^
Jason mi piace. È un bel personaggio, caratterizzato molto bene fin da questo capitolo. È un bravo ragazzo, Jason, e vuole fare del bene, ma è ancora troppo orientato su stesso. C'è questo forte desiderio di dire la cosa giusta, secondo gli insegnamenti della sua coordinatrice, quasi come se fosse un esame e la vita salvata un voto in trentesimi.
Quando segui i corsi per fare volontariato, uno dei pericoli di cui ti parlano, quello più subdulo, è l'ego, il farlo per sé stessi, per sentirsi migliori.
Mi è piaciuto il fatto che hai stemperato l'argomento difficile con quelle telefonate che non c'entravano nulla, ma effettivamente l'arcobaleno o ti evoca i My Little pony, o - se sei biblico - L'arca dell'Alleanza o l acronimo LGBT. Mi sembra che esista una linea prevenzione suicidi, ma non ricordo come si chiami.
Vesper, invece, è distruttivo verso se stesso, verso gli altri. Non sappiamo ancora se abbia avuto dei traumi, ma secondo me no. È semplicemente figlio di questa epoca. Un'epoca di abbandono e dimenticanza e di tanto tempo libero e si sa, i nostri demoni hanno bisogno di spazio per venire fuori. E a me uno come Vesper privo di reali cause al suo dolore preoccuperebbe parecchio, perché non ha altro nemico se non sé stesso.
Leggerò volentieri anche il resto della storia, incuriosita dall'evoluzione del rapporto tra Jason e Vesper.
E.

Recensore Veterano
25/12/16, ore 11:44
Cap. 10:

 Finita?!
Come hai finito? Com’è possibile che la storia sia finita qui?! Cavolo! Cavolo! Cavolo!
Ok, adesso torno in me. Intanto, scusa se arrivo così tardi ma… Ho iniziato un nuovo lavoro e il tempo per leggere e recensire e scrivere si è dimezzato. Buono, no. Il lavoro, intendo, ma ho un po’ allentato il ritmo.
Finiti questi preamboli, passiamo alla recensione seria.
 
Dunque, si parte dalla fine.
La chiusura è perfetta. Dana. Una madre, forse la madre. Dana che si dispera per il suicidio di Kyle. Vogliamo credere che sia il nostro Kyle e che questo cerchio sia chiuso per sempre. E’ un finale triste ma anche liberatorio. Penso al protagonista e penso al male che Kyle gli ha fatto, al modo cui è entrato nella sua vita, prendendo e basta, a causa di una malattia devastante.
Ammetto che mi sarebbe piaciuto affrontare meglio la psicologia di Jason, ovvero, scoprire perché uno come Kyle sia entrato così a fondo in lui. Qui, si capisce, ma molto viene lasciato alla sensibilità del lettore. Alla sua capacità di analizzare quelle poche parole che dicono i genitori.
Cioè, che brutti genitori! Quanta superficialità!
Io giuro, secondo me, Jason fra un anno è laureato ma sta con un uomo e ha mandato la famiglia in c…
Questa esperienza, indubbiamente, lo ha cambiato. Ha tirato fuori qualcosa che cì’era sempre stato in lui, ma che non poteva uscire, perché schiacciato dai doveri e da quell’immagine che per forza doveva tenere, e che non sapeva nemmeno di star tenendo per forza. da quanto le sbarre della sua prigione erano confortanti.
A me le prigioni dorate piacciono molto.
Sono satura di film dove i ricchi sono egoisti e cattivi e i poveri sono buoni e bravi. Avere soldi, poter studiare e fare sport non significa star per forza bene, spesso, uno è incastrato anche in una vita che apparentemente sembra perfetta. Anzi, è quando l’ambiente dove stai fa schifo che è più facile accorgerci dei disagi e di quello che non va.
Quindi, per me Jason non è mai stato bene. Jason aveva l’impressione di essere felice, sennò uno come Kyle non lo devastava in quel modo, o comunque, pur lasciandosi catturare da lui, si sarebbe fermato molto prima. Quelli come Kyle devono trovare un terreno fertile per attecchire.
Anche lo sport. Secondo me, Jason non lo faceva nemmeno per vera passione. Lo faceva per tradizione di famiglia, magari gli riusciva anche bene, e questo aiutava la facciata a reggere, ma poi… Non c’era molto altro. Anche se Kyle era Kyle, lui non ha mai messo in dubbio nulla.
Non ha mai detto: aspetta, ma è scocciante se l’allenamento…
Non si è mai domandato: ma questo esame io…
E quando non arrivi nemmeno ad angustiarti fra due cose, significa che dentro di te la risposta è fin troppo chiara. Lui è sempre stato prigioniero di un copione che parlava di un personaggio che DOVEVA ESSERE lui ma che in realtà NON ERA LUI.
Più che Dana, a me fa schifo la famiglia di Jason. Ok, puoi incazzarti perché ha mandato tutto a puttane, ma te dov’eri in questi mesi? Che facevi? Tenevi gli occhi chiusi davanti alle occhiaie di tuo figlio? Forse parlo da persona sensibile – cosa che fra l’altro viene sempre erroneamente etichettata come difetto – ma una persona sensibile se ne sarebbe accorta.
Lo percepisci quando le cose non vanno.
E loro lo sapevano ma hanno preferito non parlarne. Faceva troppo male. Era eccessivamente umiliante.
L’allenato invece è stato più che corretto, anche se, prima di buttarlo fuori, un colloquio con i genitori andava fatto. Mi sa che è stato l’allenatore ad avvertire il padre di Jason.
Comunque, se Jason non fosse stato lasciato solo in questa faccenda, magari non si arrivava a un finale tanto tragico. Melanie, dal canto suo, io non la vedo così negativa. Con i suoi limiti è stata l’unica ad accorgersi di come Jason si stesse rovinando, e c’era.
Lei c’era ed era insopportabile, ma porca miseria… C’Era!
C’era a differenza dei compagni di squadra dal giacchetto figo. C’era a differenza dei professori e della famiglia. Questo Jason che è uscito dai binari non ha avuto poi troppi freni. La mia sembra quasi una condanna alla società perbenista, non trovi?
Altro personaggio che mi è un po’ rimasto qui è Paula.
Fai un lavoro del genere e non ti fai prendere dal benché minimo sospetto… Uno dei tuoi ragazzi fissi, improvvisamente, ecco che sparisce. Poi lo richiami per farlo lavorare ancora. Forse, proverà a parlargli?
Magari, nella line futura che sto immaginando, Jason si aprirà proprio con lei.
 
E’ ora di chiudere qui questo commento, molto in ritardo ma anche tanto lungo.
La storia di per sé è stata profonda e toccante. Mi ha lasciato qualcosa e l’ho sempre seguita senza difficoltà. Forse l’ho detto anche sopra, ma ribadisco che il finale è perfetto.
Un Dio è crollato, e forse,a breve, ne nascerà un altro. Rinnovato.
Io ce lo vedo, Jason, in futuro, con un ragazzo equilibrato accanto, magari in un'altra città. Kyle sarà sempre una ferita aperta, un qualcosa che non scoderà mai, ma con il quale imparerà a convivere.
Una storia bellissima
 
Oshi-chan

Recensore Junior
24/12/16, ore 02:58
Cap. 1:

Il concetto di base dovrebbe essere che l'arcobaleno è ciò che vedi quando va via la pioggia e torna il sereno, ma probabilmente colui o colei che l'ha ideato proviene dalla luna, o da qualche posto sperduto del Borneo, e non sa che nella società moderna l'arcobaleno evoca invariabilmente qualcosa che ha a che fare con gli omosessuali. <------- prendiamoci un momento per riflettere su QUESTO.


adorabile. so che è dire poco in una recensione, ma semplicemente, lo spunto di questa storia lo trovo irresistibile. io adoro i trope! adoro le cose classiche! e adoro i format semplici ma buoni, proprio come questo! cosa succederà? jason salverà vesper? jason imparerà a gestire i suicidi? imparerà a fare il suo lavoro in modo quantomeno decente? com'è fatto jason? e vesper? si innamoreranno (questa domanda quasi fuori luogo è solo la mia perché io sono una creatura dedita allo ship in tutte le sue forme e non smetto mai di shippare, quindi vediti shippata anche tua nonna, il tuo cane e tutti i tuoi cugini)? si vedranno davvero? vesper riuscirà a trascinare jason nei suoi problemi e farlo stare male?


c'è un videogioco a riguardo, si chiama... "Don't take this risk", o qualcosa del genere. Sei un ragazzo del numero Arcobaleno, chiama un ragazzo e se finisci per farti trascinare da lui, lui finisce per ucciderti. oscuro. molto interessante. racconta qualcosa di insolito, originale.

insomma. al prossimo capitolo!
(Recensione modificata il 24/12/2016 - 02:58 am)

Nuovo recensore
17/12/16, ore 19:10
Cap. 10:

Ma... Ma... Ma non si fa così... Sono così O_O completamente senza parole, non mi aspettavo una fine così repentina e drammatica, non credevo fossimo già alla fine (ma quando "così" ho scritto?? Colpa dello shock...) Cmq, mi spiace davvero molto che la storia sia finita e mi spiace che sia finita così, ammetto che speravo non ci fosse la morte nel futuro di questi due ragazzi, ma mi rendo conto che Kyle era cmq un ragazzo corrotto, con gravi problemi, e almeno non ha tirato anche Jason nella sua follia. Mi auguro che ora riesca a fare chiarezza nel sua vita, a prendere in mano il suo futuro. Anche io ho fatto morire un protagonista, ma non pensavo proprio che ci si rimanesse così male... Cmq sei molto bravo e scrivi bene, mescoli il dramma con una punta di ironia e sai creare personaggi interessanti e molto ben caratterizzati. Davvero complimenti, alla prossima!

Recensore Master
17/12/16, ore 12:19
Cap. 10:

Wow, il finale mi ha lasciato davvero a bocca aperta O.O
Non pensavo che le cose sarebbero degenerate così velocemente, povero Kyle!
Alla fine senza volere il rapporto con Jason lo ha sul serio spinto al suicidio, mi chiedo come sarebbe andata se Jason non lo avesse mai contattato, se sarebbe stato meglio o peggio per lui...
Immaginò che sia quel genere di cosa che non scoprirò mai xD
Arrivati a fine storia ti faccio i miei più sentiti complimenti, sei riuscito a mettere in piedi una vicenda interessante, con dei bei personaggi, soprattutto Kyle, a mio modesto parere, che rimane un personaggi controverso. Fa del male a se stesso ed a gli altri, ma non evitarlo.
Anche Jason è n bel personaggio, il suo modo di ironizzare e la sua testardaggine nel voler aiutare Jason alla fine mi hanno presa molto :3
Ancora i miei complimenti!
A presto :3

~ Emme

Recensore Junior
15/12/16, ore 21:58
Cap. 10:

Bonsoir,
passo di fretta, ma ci tenevo a scrivere un parere conclusivo. Sono felicissima che questa storia sia finita, era destabilizzante leggerla. Naturalmente non perchè sia scritta male - adoro la tua prosa asciutta eppure forbita - ma proprio perchè l'atmosfera della narrazione, di capitolo in capitolo, andava sempre più addensandosi; sembrava quasi di stare all'interno di una camera a gas, ad un certo punto. La morte prematura di un essere umano non è mai giusta, ma in fondo Kyle aveva ormai perso ogni concezione di humanitas. Sul finale sono rimasta con l'amaro in bocca: non ci sono nè vincitori nè vinti, nè angeli nè demoni, nè buoni nè cattivi. E' un'opera molto matura e pregna di significato, poichè da' uno spaccato profondamente naturalistico (nel senso letterario del termine) del disagio sociale moderno. Da un lato abbiamo Jason e la sua famiglia, che cercano di mascherare i problemi dietro l'apparenza borghese dell'ipocrisia e dell'ostentazione. Il figliol prodigo è quindi tornato al padre, o meglio, la pecorella smarrita è tornata all'ovile pronta nuovamente a diventare parte di un sistema sociale ben definito, che per qualche strana ragione - ahinoi! - si è scontrata con l'altra faccia della medaglia, ovvero il parto di una classe medio-borghese tanto quanto quella di Jason: il mondo di Kyle. La sua follia lucida gli ha permesso di intraprendere una strada divergente da quella del "sistema", e per un certo momento anche Jason si è ritrovato in bilico tra in e out. Lui ha deciso di riadattarsi alla "normalità sociale", ma Kyle era fin dall'inizio destinato a soccombere.
Siamo davvero liberi come crediamo..?

Buona serata!

Recensore Master
15/12/16, ore 10:29
Cap. 10:

Ecco, lo sapevo che non ci sarebbe stato un lieto fine, e devo dire che il colpo di scena finale è stato proprio azzeccato. Ma andiamo per ordine: Jason approfitta dell'impossibilità di vedere Kyle per liberarsene e mettere finalmente la testa a posto, complice anche il fatto di essere stato buttato fuori dalla squadra, quello mi sa che è stato il colpo di grazia XD La fidanzata invece mi ha delusa, forse perché se fossi stata io lo avrei accolto a legnate e parolacce, ma... io ho tutto un altro modo di concepire i rapporti amorosi. intanto lui si fa consolare dalle sue tette... Il discorso che invece gli fa il padre, Jason se lo aspettava parola per parola, e alla fine ammette i suoi errori deciso a non guardarsi più indietro. Ma il destino lo aspetta dietro l'angolo perché, il passato ritorna, sempre e ti mette davanti alla cruda realtà.
Ok anche io avevo capito già al "mio figlio si è suicidato ieri" che si trattava di Kyle, ma mi chiedo come abbia fatto Jason a non farsi venire nemmeno un minuscolo dubbio fino alla pronuncia del fatidico nome... sembra davvero che ora viva su un altro pianeta. Non ci hai raccontato come l'ha presa e come si comporterà ma spero vivamente che si contorca nei sensi di colpa, e qui la parte sadica di me ha preso il sopravvento ;)
Infine una cosa: possibile che Kyle sia riuscito a procurarsi un bisturi in un ospedale psichiatrico dove per altro ci è finito per aver tentato il suicidio? Insomma non avrebbero dovuto sorvegliarlo o tenerlo lontano da possibili oggetti potenzialmente pericolosi? Questo mio dubbio piccolo non toglie nulla alla bellezza e profondità della tua storia, sono io che sono una pignola maniaca amante del "tutto deve avere un senso e tornare".
Complimenti per tutto e grazie di averci regalato delle potenti emozioni :)

Nuovo recensore
11/12/16, ore 15:37
Cap. 10:

Intanto, buon pomeriggio a te!
Ho avuto occasione solo adesso di leggere questo ultimo (purtroppo) capitolo della tua storia.
Inutile dire che l'ho apprezzata davvero molto (come anche il resto delle tue storie).
Non è facile affrontare temi simili, e mi sento in dovere di farti i miei più sentiti complimenti per il modo in cui li hai presentati.
Il finale, lo ammetto, è stato uno smacco, per me.
Immagino quanto Jason si sia sentito male, una volta appreso che Kyle aveva avuto il coraggio di "varcare l'ultima porta", magari pensando che fosse colpa sua, perché non aveva fatto abbastanza per aiutarlo.
L'unica sua colpa, in effetti, è di aver pensato che il suo amore sarebbe stato sufficiente a salvare una persona come Kyle.
Parlando di quest'ultimo, leggere della sua morte mi ha lasciata senza parole.
Nonostante mi aspettassi un avvenimento simile, e sapessi che prima o poi l'avrebbe comunque fatta finita, contando i suoi molteplici problemi, non ho potuto fare a meno di dispiacermi.
L'ho trovato affascinante sin dalla sua prima apparizione, e nel momento della sua morte un velo di tristezza mi si è posato addosso, nonostante io sappia che vivere ancora gli avrebbe portato solo sofferenza.
Ti faccio ancora i miei complimenti, e attendo con ansia la prossima storia!

Recensore Master
09/12/16, ore 11:08
Cap. 10:

Ecco...mi hai stesa quando ho visto "completa"... speravo in altri capitoli, sigh!
Veniamo a noi: Jason per fortuna un po' sta tornando alla normalità, anche se spero che cambi fidanzata. E anche squadra sportiva... va be', la famiglia è quello che è e non si cambia.. al massimo si scappa, ihhhh!
Kyle non poteva che finire così, vivere per lui era troppo doloroso... ecco, quando la madre disperata al telefono dice a Jason l'età e della scuola di arte, ho pensato: è lui. E così è stato... bel colpo di scena, notevole.

Ti rinnovo i complimenti per questa storia, ho adorato Jason e un po' meno Kyle (gusti personali, le persone così mi spaventano...) però è tutto scritto in modo impeccabile, a volte ironico e a volte in tutta la sua crudezza.
Se pubblichi la storia fantasy avvisami, ti raccomando!

Bravissimo e a presto, allora!

Micia

Recensore Veterano
08/12/16, ore 19:57
Cap. 10:

E così la storia di Jason si è conclusa con un lieto fine, o comunque con qualcosa che ci si avvicina abbastanza. Sono infatti piuttosto convinta che niente e nessuno avrebbe potuto salvare Kyle da se stesso e, anzi, che più si tentava di tenerlo in vita tirandolo per i capelli, più il ragazzo si trasformasse in un enorme buco nero, pronto a inghiottire chiunque gli capitasse a tiro.

La tua storia mi è piaciuta molto e ti rinnovo i miei complimenti: non è facile riuscire a trattare un tema così delicato senza risultare morbosi o troppo pesanti, ma tu ce l'hai fatta alla grande! Spero di leggere ancora qualcos'altro di tuo in futuro e, anzi, se ti va, fammi sapere se pubblichi qualcosa di nuovo.
A presto!