Recensioni per
Pokémon (Ultra) sole e luna: the advent of the Chosen
di stardust94

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Nuovo recensore
04/11/16, ore 16:22

Mi trovo davanti ad una di quelle storie con una trama che mi attira, ma che purtroppo non é scritta molto bene.

Sono una ragazza sincera, ho bisogno di dirti che se una storia non viene scritta nel migliore dei modi, impegnandosi ecc...
Le persone tendono a lasciare perdere, siccome preferirebbero avere una bella storia, scritta non perfettamente, ma che almeno rispetti la grammatica e la punteggiatura.
Non sono una scrittrice ci mancherebbe, cerco solo di aiutare chi magari non ci sa molto fare nello scrivere.

Secondo il mio parere dovresti in primis, fare una piccola introduzione prima di iniziare a raccontare la storia.
Secundis, tutto il resto.
Parlo di usare la punteggiatura.
Ho visto che le frasi spesso terminano senza punto, e che le virgole sono un optional.
Non sono una che sta a polemizzare su ogni virgola che manca, ma in molte parole mancano addirittura le doppie.

Insomma, in 63838 righe che ho scritto volevo solo dirti di curare un pochetto di più i capitoli e di farli più lunghi, per il resto spero nei miglioramenti, a presto!

#Kilar🌙

Recensore Junior
03/11/16, ore 17:46

Ciao!
È da qualche giorno che ho addocchiato la tua storia ed oggi avevo pensato di passare a darle un'occhiata più profonda, into the wild. Non è stato piacevole, ma lo è mai?
La cosa che più colpisce di questa storia è l'assenza, curiosa ed allo stesso tempo, azzarderei, poetica, della punteggiatura dove andrebbe messa. Intravedo una sorta di aulicità in questa tua incapacità nel mettere i punti o le virgole, contrariamente alle più basilari regole ortografiche, ma non nascondo la mia curiosità: con una lettura più approfondita potrei arrivare a dire che sia poesia, per ora ci limiteremo a chiamarla puttanata.
L'intera storia, più nel dettaglio l'esperienza di lettura che si ha di essa, è una sorta di trance intellettuale, una dimensione onirica dove le parole scorrono senza un ordine, una tenica o la benchéminima coscienza di esse: fluttuano, galleggiano, come dei petali di loto sulla superficie dell'acqua. E noi lettori ci avviciniamo a queste frasi, così poetiche e dadaiste allo stesso tempo, con l'amletico dubbio di cosa esattamente si stia leggendo, ma ben presto diviene chiaro che non è la trama il fine di questa storia bensì l'allegoria che vuole trasmettere. E allora abbandoniamoci a questo mare di nebbia e lasciamoci cullare dalla melodia che ci riserverà Pokémon Z, ebbri di poesia.
Bonus
"Dormivo beatamente, ormai il pokedex era stato completato, quindi potevo stare tranquillo" Eh, cosa? Se il narratore dorme, mi spieghi come fa a dire di star dormendo? È letteralmente impossibile.
"mesaggio" messaggio 

"sotto-forma" sottoforma
"Sbadigliai, passando la mano tra i capelli poi sorrisi sganchendomi un po" eh, cosa? Po' con l'apostrofo. Lui fa venti azioni in una frase, ti rendi conto? Sbadiglia, mentre si passa la mano tra i capelli e poi sorride mentre si sgranchisce, è un polpo? Ha otto braccia?
"Ero curioso, qualche mese prima avevo spedito Dexio e Sina in una nuova regione, con un dispositivo che avevo da poco inventato" Il narratore interno in prima persona passa dal raccontare a fare delle considerazioni? Non è affatto realistico né corretto sotto alcun punto di vista. Fa schifo.
"Sentì" sentii
"Sembrava un po triste, forse per non avermi dato le notizie che mi aspettavo" ancora con le considerazioni, non si è mai sentito un narratore interno che parla a sé stesso.
"dissi E sbuffai appena, mentre mi spostavo al computer
Aprendo dozzine di file e controllando, per l'ennesima volta i calcoli. Apportando migliorie quà e là, modificando la struttura della teca e altre cose, sperando...
Che funzionasse corettamente, questa volta" 
questa frase è un what the fuck unico così l'ho raggruppata tutta con il colore oro. Non ha senso e basta, è completamente da riscrivere.
"annuì" annuii
"Come una doccia fredda, le parole della mia assistente, sembrarono ridestarmi dal lieve torpore" poesia.
"Non era molto alta, con un viso infantile dai lineamenti semplici" viso infantile? Cosa significa "non era molto alta"? Che razza di descrizione è?
"Gli occhi, che mi osservavno curiosi, erano viola i capelli, legati in due code laterali, erano di un color panna inusuale" eh, cosa? Che descrizione è?
"Dopo di che" dopodiché
Giudizio
Non sai scrivere. Fine. Potrei perdere tempo a dirti perché è così ma ho capito che se tu stessa, alla luce di questa storia, non hai capito di non saperlo fare, mi dispiace ma potrei anche essere Dante Alighieri e tu comunque non riusciresti a farlo. Non metti la punteggiatura, le frasi non hanno senso, la consecutio temporum è introvabile, i discorsi sono assurdi, la narrazione fa pena, il punto di vista del narratore è gestito malissimo, le poche figure retoriche che usi fanno ridere (per non piangere), non saprei proprio da dove partire. Io la butto sul ridere perché è l'unica cosa che si può fare ma sinceramente non me la sento di dirti di continuare a scrivere, sarebbe una presa in giro prima di tutto a te. Chiunque ti abbia recensito positivamente o non ha mai letto un libro, e può darsi dato che nemmeno loro sanno scrivere, o ti sta prendendo in giro dicendo che quello che scrivi è buono. E io, che non sembra ma sono buono, voglio dirti una cosa: smettila. Non scrivere una parola in più, datti all'ippica, fai qualsiasi altra cosa ma non scrivere, non lo sai fare: chiunque ti dica il contrario mente sapendo di mentire e non c'è peggior cosa che vivere in una bugia, nel tuo caso quella di saper scrivere.
Mi dispiace di essere così diretto e, sotto un certo punto di vista, cattivo, ma è quello che direbbe chiunque abbia mai aperto un libro. 
That's the way it is, honey.

h

Recensore Junior
02/11/16, ore 21:25

Buonasera, sono Morning Musume aka Momo, e ho riscontrato numerosi problemi in questa storia già dal primo capitolo/prologo/quello che è. Ci tengo ad evidenziare questi difetti già da subito perché ormai la sezione Pokémon è affetta dalla malattia da trash incinsapevole e mi sembra giusto moralmente educare i nuovi (e chi ancora persiste) dal ripetere gli stessi errori all'infinito rendendo meno piacevole la lettura delle storie.
Punto primo, la grafica. È indistinta e incolore. Almeno un fint o un colore diverso per il titolo, sono assenti i corsivi e l'impaginazione risulta difficile da visualizzare su telefono. Basta smanettare dieci minuti con l'editor di efp, non ci vuole un tecnico grafico.
Ora la parte più dolorosa di aueste recensioni, quella mi fa realizzare quanto alla fine questo mio contributo sia importante: la storia in sé. È vero, potresti contestarmi dicendo che ci troviamo ancora ai primi capitoli, che non posso conoscere gli sviluppi... Ma una storia che hai già letto mille milioni di volte la riconosci dalle prime righe, secondo me. Allenatore, viaggio, Pokédex, basta... Non siete stanchi anche voi di queste storie? Magari possono piacere, okay, ma davvero non ci sono idee alternative a quelle sviluppate nei giochi? Quella che tu stai scrivendo è una fanfiction. "Fan" indica che il concept, l'idea e la trama della storia sono ideate dai fan, "fiction" che questa non è la trasposizione scritta del copione dei giochi. Certo, attenersi alle informazioni canoniche fa sempre comodo, ma... Inventare? Creare? Scrivere?
Se non ritieni che la tua storia possa interessare già dal principio per assenza di materiale da cui trarre ispirazione o per paura di plagi clamorosi aspetta prima di buttarla giù, fai solo un piacere al fandom.
E sai, mi andrebbe pure bene una storia trita e ritrita alla fine, pur di tenermi lontana dal trash che gira ogni tanto. Ma se vuoi raccontare una cosa banale devi per forza contare su una scrittura meravigliosa e coinvolgente, cosa che - serve dirlo? - qui non vedo assolutamente.
Hai mai letto un libro? Un libro vero? Lo sai che "scrivere", come ho detto prima, che palle, sto doventando ripetitiva, non significa fissare su carta solo le azioni dei personaggi? La scrittura è arte e come tutte le arti ha delle regole: provaci tu a comporre una canzone senza conoscere le sette note o a creare una coreografia senza sapere come si muovono i piedi a ritmo. Qui non solo infrangi le regole grammaticali più banali che esistono, non mi spreco neppure nel segnalarteli, ma impedisci di procedere verso quelle evoluzioni stilistiche che dovrebbero rendere la lettura un minimo interessante.
Insomma, capisci che qui c'è da lavorare seriamente. Senza dare la colpa agli altri, alla tastiera del computer, perché l'incompetenza non ha giustificazioni e a lungo andare porta solo fastidio più che commiserazione.

Perdona la mia durezza, ma è necessaria. Penso che per ogni cosa, anche piccola, bisogna puntare al meglio o astenersi dal trasformare il proprio contributo in un motivo di irritazione per gli altri. Spero di essere stata chiara.

Buona fortuna
Momo