Alla fine Bastian avrebbe davvero sparato a Ivan Bykov? Non lo sapremo mai. Anche se non sembrava in vena di farlo.
Per sua fortuna, dato che Bastian è l'uomo più fortunato di tutto il fronte orientale, Ivan ha deciso per il suicidio d'onore invece di tentare di sgozzarlo e darsi alla macchia.
Ma a parte tutto, rinchiuso nella sua bolla di sapone che gli tiene la realtà lontana, per quanto possibile, il capitano non mi sembra una cattiva persona. Nonostante le vanterie, nonostante il cipiglio da signor-so-tutto, la sua incontenibile voglia di venire servito e riverito.
Mi sembrano tutti meccanismi di difesa, ecco.
Alla fine della festa, l'impressione che ho è che Bastian stia cercando di restare umano, in un modo un po' bizzarro. Gli sto volendo un gran bene in questo momento, sallo.
Sicuramente mi è apparso più umano del Maggiore a cui non era mai importato molto il suo grado e che non era mai stato promosso in venticinque anni di non-rispetto, che gli fa "scegliere" di fucilare il prigioniero e poi gli ordina di eseguire.
I diversi volti dell'umano, esplorati in maniera semplice e concisa ma più diretta di una palla di cannone.
"C'erano davvero fantasmi in quel campo."
Capitano, ti sono vicina.
Tornerò presto a leggere i prossimi capitoli, e ti faccio i miei complimenti per questo piccolo capolavoro che sta venendo su.
~Sky |