Questo capitolo mi ha particolarmente emozionato, tanto che ho preferito prendermi il tempo di rileggerlo per meglio gustarmelo!
La gestione del punto di vista interno di Shiro è efficacissima: ottima coerenza psicologica, tanta abnegazione per la sua causa, una serietà e uno zelo immancabili, un'empatia "a doppio taglio" e tanta tenerezza verso un padawan che però non sa sempre come gestire, anche per il timore di non agire per il meglio... una versione più lacerata e dolce di Obi-Wan quando era un giovane master.
Allo stesso tempo, il modo in cui hai trattato il piccolo Keith fa letteralmente stringere il cuore... bastano degli accenni di ricordo, piccoli frammenti dei suoi gesti del passato per farti desiderare di prenderlo in braccio e confortarlo come un gattino spaventato!!! AWWWWWWWWw mimmooooo *ultrasuoni* sentire nitidamente l'abisso che gli incombe addosso.
Molto interessante il discorso della paura e i flash della misteriosa donna Galra, sono incentivi succosi che ti lasciano sempre più desideroso di sapere!!
Un dettaglio ha attirato la mia curiosità: "Gon hijgwal”, che hai tradotto come "non lo so", a quale lingua fa riferimento? E' uno degli idiomi della galassia di Star Wars? O viene da Voltron? Hai studiato Galra??? :O (no, perché a me VREPIT SA piace un sacco come saluto, penso di aver passato qualcosa come tre giorni a non dire altro)
cavolate a parte, L'elemento extra-linguistico mi ha flashato, spero che ne metterai altri! E' uno di quei particolari che rendono ancora più viva sia la narrazione che la caratterizzazione del mondo alternativo, in questa scena funzionava così bene perché sparava a mille il senso di estraneità del piccolo Keith e anche la sua disperazione.
Ben fatto, come sempre! Non potevi celebrare il 4th in maniera più forz...osa?
Forz....ata?
For......temente pertinente....?
Ok, facciamo DEGNA e non se ne parli più
Attendo con grande trepidazione il seguito -- pronta per un nuovo salto temporale! Apro il totoscommesse interiore: Shiro avrà già i capelli bianchi...? |
