Eccomi, scusami per il ritardo! Ho avuto problemi con la connessione internet, ma finalmente ho trovato il modo di venire a leggere questo bellissimo capitolo.
Ecco, bellissimo veramente. Si fa fatica a immaginare un futuro così sereno per i sopravvissuti di The 100, che ormai sono legati tra loro, indissolubilmente, e stanno cercando di ricostruire qualcosa.
È stupendo il modo in cui ha reso questo concetto di "ricostruire", nel particolare. Non solo per quello che riguarda il lato pratico della questione, ma anche per il fatto che ognuno di loro deve scendere a patti con i propri demoni, lasciandosi alle spalle il passato, combattendo con le colpe e cercando di guardare sempre avanti - anche per il bene dei loro figli.
Monty e Harper hanno avuto un bambino, Bellamy e Raven non vedono l'ora (mi sono immaginata la scena e l'ho trovata dolcissima, mi è spuntato un sorriso da un lato all'altro della faccia), e Clarke... Clarke era sola, sola con le responsabilità e con le colpe che si porta sulla schiena. Anche John era solo. Due anime tormentatissime, così tanto assurdamente diverse, che si sono incontrate.
Ecco parliamo della ship. La shiiiiiip *comincio a delirare XD*
Io ormai shippo John con qualsiasi essere umano me lo proponi, tanto lo rendi così meraviglioso e così stupendamente IC che mi sciolgo in un brodo(?) tutte le volte.
John è l'unico, in un certo modo, che ha la reale possibilità di avvicinarsi a Clarke. L'unico che sa cosa vuol dire sbagliare, ma sbagliare per davvero... mi spiego: tutti i personaggi di The 100 hanno le loro colpe, ma in qualche modo riescono a "nobilitarle" dietro il raggiungimento dell'obiettivo. Bellamy protegge le persone che ama, Raven riesce sempre a risolvere le situazioni, Monty è semplicemente un angelo, Harper si fa forza con il compagno, e via così.
Clarke invece no. Clarke accumula sensi di colpa sulle spalle, facendosi sempre più pesante. Affronta le situazioni sempre con la stessa forza d'animo, ma si vede che ne soffre. E per John la parabola è simile; nonostante i due abbiano un carattere diametralmente opposto, hanno un modo simile di gestire il senso di colpa.
Per cui il loro avvicinamento, vissuto in questo modo, è delicato, reale e quasi poetico. E sfrnnzknbegvrbr sono bellissimi :')
È una cosa dolce e triste il fatto che John chiami "principessa" Clarke, come faceva Finn. Sembra poterle dare quel tipo di affetto e dolcezza di cui lei aveva bisogno all'inizio, e adesso che siamo "alla fine" lei li accetta nuovamente, anche perché lui glieli offre in questa maniera così... abgweufh così BELLA. John è splendido, tutto quello che fa è così bello, così delicato. Il modo in cui si comporta quando tiene a qualcosa, a qualcuno... è eccezionale come lo rendi.
La bimba si chiama Abigail... Abby :') che cosa bellissima. Mi è piaciuto molto il modo in cui una serie di cose sono lasciate nel dubbio - dov'è Abby? Cosa le è successo? E Emori? E gli altri?
Non ci è dato saperlo, ma si possono immaginare una miriade di diverse opzioni. La solitudine di Clarke, la maniera in cui la vive, e il fatto che ha chiamato la bimba "Abigail" mi fa supporre che Abby non sia "rimasta", e così una serie di altre cose. Bisognerebbe scrivere una long su questo What If?, ecco XD
E sappi che il tuo headcanon, quello per cui John e Jake si somigliano per molti versi, mi sta piacendo sempre di più. Sto cominciando seriamente a condividerlo :3
Chiudo che mi sa che ho delirato anche troppo XD e niente, complimenti veramente per questa OS stupenda e dolcissima, e complimenti anche alla disegnatrice, quel disegno è bellissimo!
A presto ♥
~Sky |