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Autore: Pixel    11/08/2017    4 recensioni
Raccolta di storie (Flash e OS) incentrata su John Murphy, personaggio dal carattere talmente controverso da risultare interessante in qualsiasi tipo di situazione o relazione.
I. "Sleep sweetly, my little commender. - Dormi dolcemente, mio piccolo comandante."
II. "Never mine. - Mai mia."
III. "Mad about you. - Pazza di te."
IV. "Same eyes. - Gli stessi occhi."
V. "Abby's Lullaby. - La ninna nanna di Abby."
VI. "Raise a glass to Bellamy Blake. - In alto il bicchiere per Bellamy Blake."
VII. "Thanks for surviving. - Grazie per essere sopravvissuto." ( “Storia partecipante al contest The crack- The ship - The canon! Get ready! indetto da missredlights sul forum di EFP”.)
VIII. "Among all these heroes. - Tra tutti questi eroi." ( “Storia partecipante al contest Shippate lo Shippabile indetto da milla4 sul forum di EFP”.)
IX. "What remains. - Cosa rimane."
X. "Nina (not everybody hates John Murphy). - Nina (non tutti quanti odiano John Murphy). "
[John MurphyxOntari, John MurphyxRaven Rayes, John MurphyxOctavia Blake, John MurphyxClarke Griffin, John MurphyxEmori, John MurphyxBellamy Blake (Brotp) etc...]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarke Griffin, John Murphy, Octavia Blake, Ontari, Raven Reyes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Thanks for surviving"
Con la punta del naso attaccato al vetro della finestra osservi la magia dell'inverno, i fiocchi di neve si depositano, imbiancano ogni cosa, il mondo tace sotto quel manto e tu sei felice. Sei felice perché ti rendi conto del privilegio che è poter godere degli spettacoli che la terra è in gradi di offrire senza più doversi difendere da essa. Sono passati quasi trent’anni da quando avete abbandonato il cielo per tornare a casa. Sembra trascorso molto più tempo, da allora è tutto diverso. Avete ricostruito una società, avete fatto quello che sembrava impossibile, dal nulla avete creato pace. Sai benissimo che nel libro di storia di tua figlia ci sarà un capitolo intitolato “I Cento” e un po’ ti spaventa dover ripercorrere tutto quello che è successo attraverso l’angelica voce di Abigail che ripete a memoria le pagine per l’interrogazione. Quando sarà abbastanza grande e tu abbastanza forte, ti sei ripromessa che sarai tu a raccontarle tutto. Ma per ora vuoi che si goda a pieno ogni briciolo di spensieratezza, hai imparato a tue spese che una volta che viene strappata via è quasi impossibile da ritrovare, eppure ci state riuscendo anche voi, tutti, quelli che sono rimasti. Nella monotonia della quotidianità, nella fatica del lavoro, nella sicurezza delle mura delle case che avete edificato, state ritrovando serenità.
Senti qualcuno cingerti i fianchi e sorridi vedendo nel riflesso del vetro il viso di tuo marito
“Cosa pensa questa testolina bionda?” ti domanda dopo averti lasciato un dolce bacio sulla nuca
“Niente” gli rispondi dedicandogli un sorriso che anche lui non può vedere che attraverso il riflesso “solo che sono felice”
“Clarke Griffin che fa la sdolcinata...non mi ci abituerò mai”
“E io non mi abituerò mai al fatto di essere sposata con te, John Murphy” dici decidendoti a voltarti facendo mischiare l’azzurro dei vostri occhi. Mare, oceano, fiumi, acqua nell’acqua e sai che in realtà non c’è niente di più giusto di questo. Non c’è niente di più giusto di voi.
“Prima o poi dovrai rassegnarti” afferma con l’aria strafottente che ha custodito gelosamente da quando era solo un ragazzo “ti ho rapita principessa” ti bacia, tu senti le guance avvampare. Questo è il potere di John, con lui ogni cosa è inaspettata come la prima volta.
Qualsiasi persona sulla terra era rimasta sbalordita da voi due e pensi che anche nel cielo abbia riecheggiato il vostro scandalo. Tu sola sai quante volte ti sei trovata ad immaginare le facce sgomente di Wells e Finn che squotono la testa mentre parlano tra di loro e dicono "Impossibile, quella non è Clarke, non è la nostra Clarke" nella tua immaginazione hanno le stesse facce giovani e fresche di una volta, perchè li ricordi così e i ricordi, almeno quelli, non invecchiano. Ma ogni volta che lo vedi cantare la ninnananna mentre accarezza i capelli color grano della vostra piccola Abigail sai che insieme alle facce stupite dei due ragazzi, c'è quella dolce di tuo padre che ti sorride attraverso l'azzurro limpido dei suo occhi che è lo stesso che ritrovi ogni volta che John ti guarda.
Certo, a diciasette anni anche tu non ti saresti capita. John Murphy allora meritava solo il tuo disprezzo, per te era un parassita che pensava a nient'altro che alla sua sopravvivenza. Eppure quando le notti si rigira nel letto perchè non riesce a prendere sonno, quando i fantasmi del passato lo tormentano sottoforma di insonnia, tu gli accarezzi le guance che ti sorpendi sempre a trovare bagnate di lacrime e gli sussurri all'orecchio "Grazie per essere sopravvissuto John, grazie per essere qui."
La prima volta che lo avevi pensato era stato molto tempo fa. Era la prima festa di capodanno che organizzavate, vi eravate messi in testa di rispolverare le vecchie tradizioni, in realtà era solo una scusa per poter fare di nuovo qualcosa tutti insieme. Quella sera Monty aveva annunciato la dolce attesa di Harper, e Bellamy e Raven si erano si erano abbracciati con quell'intensità che non poteva che voler dire "Saremo noi i prossimi". Tu, che avevi passato parte della tua vita a vagare nei boschi con i tuoi sensi di colpa come tuoi unici compagni, ricordi di non esserti mai sentita più sola di quel momento. Poi alzando lo sguardo avevi trovato lui. La tua stessa espressione, gli stessi occhi di chi vorrebbe essere felice per i suoi amici ma non riesce a nascondere un pizzico di invidia e malinconia. Quando si era accorto che lo stavi guardando ti aveva regalato un mezzo sorriso e al momento di brindare per la bella notizia lui aveva allungato il braccio nella tua direzione e ti aveva fatto un cenno col capo come a dire che ormai eravate rimasti solo voi due, allora lo avevi pensato"Grazie per essere sopravvissuto John, grazie per essere qui."
La notte stessa, dopo che tutti gli altri erano tornati ai loro nidi, voi eravate rimasti a parlare. Prima di cose noiose, quelle che si usano da adulti per trovare un buon pretesto per trattenersi insieme a qualcuno più dell’opportuno. Dopo un’oretta passata a discutere di lavoro lui si era alzato dal divano di casa tua per andare via, ma tu gli avevi offerto di rimanere a bere qualcosa di caldo e lui aveva accettato. Davanti ad una tazza di tè bollente è molto più facile diventare amici, anche per due tipi diversi come voi. Certo, non avresti mai immaginato che quella sarebbe diventata la tazza del tuo migliore amico prima e di tuo marito poi. Ogni giorno di quell’anno tu e John vi eravate incontrati per ricominciare a conoscervi da zero, avevate scoperto che l’antidoto alla vostra solitudine era condividerla con l’altro. Entrambi ridevate di quanto fosse assurda quell’amicizia e lo facevate insieme, stretti sul divano di caso tua, sempre più stetti, finché esattamente un anno dopo, su quel divano, tra quelle risate, John ti aveva rubato un bacio che ti eri scoperta aver desiderato per tutto quel tempo. Eri rimasta sorpresa da quanto potessero essere morbide e dolci quelle labbra da cui solitamente uscivano le sue parole taglienti, eri sicura che con quelle labbra John fosse riuscito a baciarti il cuore, ma nonostante quello ti eri ritratta da lui


“Non vuoi?”
“No, non è questo...”
“E allora qual’è il problema?”
“Non penso sia la cosa giusta...” non avevi avuto il coraggio di guardarlo in faccia da quando lo avevi respinto, ma eri sicura che in quel momento avesse alzato gli occhi al cielo
“Dimenticavo che tu pensi troppo, Clarke” aveva detto prendendoti il mento tra le dita per costringerti dolcemente a far incontrare i vostri sguardi
“È che.. lo so che questa è la notte di capodanno, lo so che ti senti solo come io mi sento sola, ma...” avevi iniziato a fare ciò che ti veniva meglio, razionalizzare la situazione
“Aspetta, aspetta, aspetta...” ormai avevi imparato che John adorava interrompere i tuoi articolati ragionamenti con qualche battuta sarcastica, ed era proprio quello che ti aspettavi avrebbe fatto
“Pensi che lo stia facendo perché mi sento solo?”
“Si… almeno credo, insomma, tu… perché sennò?”
“Perchè ti amo” tra tutte le cose che ti saresti aspettata quella era l’unica che non avevi contemplato, ma come sempre ti eri dimenticata che John Murphy era, è e resterà, la variabile che nessuno può calcolare. Così non avevi detto niente, eri rimasta a fissarlo con sguardo attonito e lui aveva sorriso per essere riuscito a lasciare Clarke Griffin senza parole
“Ti amo perché sei così testarda e razionale che ti rifiuti di capirlo e mi costringi a dirlo ad alta voce.
Mi piace che a casa tua ci sia una tazza che usi solo per me, mi piace che questo divano sia abbastanza grande per entrambi eppure ogni volta siamo sempre più vicini.
Amo l’azzurro dei tuoi occhi che è così uguale al mio e che quando sorridi sembri ancora una bambina.
Ti amo tanto quanto ti ho odiato la prima volta che ti ho vista, ti amo perché quando siamo scesi dallo spazio eravamo dei condannati a morte ma tu ci ha tenuti in vita e hai reso possibile quello che abbiamo adesso. E sono qui non perché mi sento solo, e non perché è la notte di Capodanno, sono qui perché sei la mia principessa, perché lo sei sempre stata.”
Non ti aveva dato il tempo di rispondere, sapeva che non saresti stata in grado di farlo, così aveva posato nuovamente la bocca sulla tua e quella volta ormai eri certa che, sì, John Murphy riusciva a baciarti il cuore.


“Grazie...”
“Per cosa?”
"Grazie per essere sopravvissuto John, grazie per essere qui."
“Ti amo anch’io era troppo difficile da dire, principessa?”


Nda:
Eccomi tornta! 
Lo so, vi avevo detto che mancavano ancora 2 ship di cui ancora non ho scritto, e prima o poi scriverò anche su di loro, ma l'ispirazione mi indirizzava verso la mia super Crack (merito anche del pacchetto del contest a cui partecipa) e non ho potuto che seguire il consiglio che mi diede una volta di Spettro94, quello di seguire sempre l'ispirazione per poter scrivere qualcosa di gradevole. Spero che effettivamente sia così, che questa OS sia stata gradevole, questa volta troviamo Clarke e John come una vera e propria coppia (sposata per di più).

Sono passati circa trent'anni da quando I Cento hanno messo per la prima volta piede su una terra ostile e pericolosa, la storia ha fatto il suo corso e il mondo è tornato ad essere quello che era prima che venisse distrutto dalla bomba lanciata da ALIE, la società è tornata ad esistere così come la conosciamo noi. Non ci sono più guerre sanguinose o nemici stranieri da affrontare, c'è solo una vita da ricostruire e una quiete da ritrovare e pare che questi due personaggi siano riusciti a trovare la loro felicità solo nel rendere felice la loro nemesi. Nella storia non ho citato Emori in modo che siate voi a poter decidere cosa gli sia successo,  se lei e John si sono lasciati, se è venuta a mancare in seguito ad una malattia o ad un incidente o se è scappata in Messico XD
In più, non so se avete notato ma la parte finale è molto simile al film "Harry ti presento Sally" beh, la somiglianza è voluta perchè nel pacchetto del contest avevo come frase proprio il dialogo finale e ho pensato che adattarlo e riprendere la scena fianle sarebbe stato carino, poi se ci pensate Clarke è una biondina perfettina, programmatrice e rompiscatole mentre John inizialmente è un cinico strafottente ma che sa anche stupire scavando in fondo ai suoi sentimenti. 
Come avrete notato non potevo non inserire il mio Headcannon preferito: John Murphy ha gli stessi occhi di Jake Griffin <3
Non so bene come funzionino i crediti per le immagini (so solo che chiunque abbia creato quella fanart ha tutta la mia stima), io vi posto il link del luogo in cui l'ho trovata:
Credit Immage:http://globbyanimetears.tumblr.com/post/122053669981/murphy-is-just-so-shippable-you-know-ive-nearly

















 
  
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