Recensioni per
Darkness of Desire - Due teli di plastica
di Marlenae
Nel capitolo precedente ho cominciato a delirare, ma il modo in cui questa storia mi abbia trasmesso ogni tipo di emozione quasi mi spaventa. Il tuo stile è qualcosa di unico, è soprattutto grazie ad esso se son riuscita ad immergermi nella maggior parte delle situazioni, (complice anche la premura con la quale hai scelto canzoni che cascassero a pennello) quasi come se fossi lì con loro, ad osservare i personaggi interagire e scheggiarsi continuamente. Questa storia è stata una lotta, un susseguirsi di eventi sorprendenti e pensieri capaci di farti riflettere continuamente. Un insieme di paure, follie, perversioni, sentimenti, sbagli e, soprattutto, umanità. Questo è ciò che mi ha travolta e fatto godere questa storia in pochi giorni. Non posso far altro che ringraziarti per questo piccolo capolavoro al quale hai dato un finale agrodolce, ma puro. Grazie, davvero. |
A questo punto mi chiedo: e se Clarke fosse Lexa stessa? |
Questo è un capitolo degno di tutte le aspettative, sul loro rapporto, che avevo. Si sono scoperte totalmente, con angoscia, con fame, eppure in modo lento. Temevo un po' la loro riconciliazione, ma hai saputo regalarmi emozioni grado per grado, senza arrancare, senza esagerare. Lo hai reso dannatamente vero questo rapporto. In questo capitolo in particolare, scoprendo le cicatrici di Lexa, la sua gelosia, scoprendo entrambe le loro paure, scoprendone le verità. Un capitolo letto come se fossi tra le lenzuola, al buio, nonostante fossi prima nel treno e poi in aula all'università, con un mucchio di gente. Eppure per tante parti è come se fossimo esistite solo io e queste righe. Credimi, la tua storia mi ha fatto qualche incantesimo. Sono rare le volte in cui ci riesco e a sapere che manca poco alla fine mi vien già la malinconia. |
Questo è stato uno dei capitoli che più ha smosso qualcosa in me, immancabile la tua abilità nel svestire i sentimenti e cucirceli addosso, tramite un semplice schermo. Una bella parte delle emozioni è stata giocata dalla canzone, All of me, che ricollego ad un bel periodo della mia vita. Mi hai dato ciò che ho chiesto, qualche informazione in più su questa tortuosa e frangibile Lexa. In quella confessione ho trovato delle assonanze con tutto il percorso di Clarke, ma più estremo. Esattamente come ci è stata presentata fin dall'inizio. Molto spesso il vuoto porta a strade impensabili. La scena del bacio è stata spettacolare. Non sono solita usare paroloni, ma tu hai avuto le mie lacrime, sbalzi d'umore, qualche scaglio di parola, e forse forse, ci lascio un minuscolo pezzo di cuore in questa storia. |
Hanno sempre avuto ragione gli altri e il quadro emblematico che ci racconta Octavia lo racchiude perfettamente. Il fatto che Clarke sia uscita distrutta da questa (non) relazione, senza possibilità di liberarsi del suo fantasma per davvero neanche dopo mesi e mesi è perché forse qualcosa era rimasto incompiuto, perché non era finita sul serio, ed ora si ritrova con una responsabilità più grande di lei. La cosa, paragonata al passato, somiglia tanto ad un riscatto, ma diffido dal pensare che ci sarà un riconoscimento finale. Proprio non ci riesco, forse per il pessimismo cronico che ho respirato per tutta la storia. Ammiro la sua bontà, inizialmente mischiata ad un astio, un rancore, che hai saputo rappresentare perfettamente. Ammiro la sua pazienza e la speranza che alimenta ancora quella fiamma che non si è mai spenta, quella di vivere Lexa nel modo più normale possibile, così come ha fatto per un po' con Finn. Sento che non avverrà mai. Lexa è passata da opera d'arte devastante all'essere un'opera d'arte devastata. Nonostante ciò, attraverso gli occhi di Clarke, traspare bellezza e fragilità, pure mentre naviga nel suo stesso vomito. A questo punto, è lecito domandarmi: quanto sappiamo di questa Lexa? Quanto ne sa Clarke di Lexa? Vagamente qualcosina, troppo poco per dire che sappiamo di conoscerla. Quali sono i motivi per i quali si è spinta così oltre? Sì, la fama e l'obbiettivo che la risucchiano, gli occhi avidi che la desiderano, la voglia di inebriarsi di qualcosa che non sia finto, in un mondo di plastica. Deve esserci qualcosa in più, quasi lo pretendo. Forse mi sbagliavo quando ho detto che Clarke è riuscita a far parte del loro mondo; lo ha semplicemente sfiorato con la mano, delicatamente e poi in modo violento, come travolta da un vortice, ma non ne ha mai fatto parte. C'è sempre stata una linea tra lei e gli altri. Probabilmente l'unica cosa che ha veramente toccato è Lexa. Adesso, credo che la paura di Lexa sia Lexa stessa. |
Clarke è sicuramente arrivata, ormai da un pezzo, ad un punto di non ritorno. Farebbe di tutto (e ce lo sta dimostrando!) per avere quel minimo contatto con Lexa, per scavare più a fondo nella sua anima, per farsene risucchiare viva. Diciamo che è partito tutto come una sfida, quindi dopo il primo assaggio, le è venuta voglia di divorare tutta la torta, pur sapendo che sarebbe stata male dopo. Era palpabile già dal capitolo del Cliff Jump: voglia di dimostrare, di essere all'altezza, di essere capace, di non farsi sottomettere. E alla fine è finita nel loro mondo, ribaltando se stessa. Un mondo che temeva e bramava. Desiderava tanto capire quella sintonia che li distingueva dagli altri e ora che ne fa parte (in parte) prevedo che toccherà il fondo, finirà a brandelli assieme a loro. Ce lo ha dimostrato Anya, pochi capitoli fa: non si scappa. Gira e rigira qualcuno doveva rimetterci la pelle, non solo metaforicamente. Io non credo che sarà l'ultima. Non immagino un lieto fine in questa storia, quasi lo troverei banale, a questo punto, un risveglio totale di Lexa che capisce che Clarke, in un modo o nell'altro, è diversa dagli altri. Lexa che si desta e ci meraviglia raccontandoci che in questi 36 capitoli c'è stato un innamoramento e che la potenza dell'amore abbatte ogni cosa: il sesso, la violenza, qualsiasi tipo di droga, l'avidità degli sguardi e del potere, la dominazione, il pensiero dominante, la solitudine, la libertà. La paura? Forse sono cieca anche io che sto ancora qui a chiedermi quale sia la sua più grande. |
Sono sempre più inebriata da questa storia e mi sembra lecito dirtelo. Questi ultimi tre/quattro capitoli hanno scoperto ogni (o quasi) carta, sono quelli che potremmo chiamare "capitoli verità". Una verità che Clarke aveva davanti agli occhi, come tutti noi, e non ha saputo accettare. Alla fine, pensando al mondo dello spettacolo, è facile associare determinate cose. Mi è piaciuto il percorso che hai stabilito, partendo dall'inizio. Una cosa che temo è che la prima immagine figurativa della storia possa essere anche l'ultima. Sono pochi i momenti in cui ho pensato a Clarke come possibile scelta di Lexa, il fatto che manchino pochi capitoli aumenta l'ansia. Credimi, in alcuni punti mi sento oppressa da Lexa, dai suoi silenzi, dai suoi occhi, quasi come se fossi io la protagonista. E voglio che vada avanti, che continui a cercarla, a sperarci, pur pensando ad uno schianto fatale. Ho già intenzione di rileggerla per notare tutti gli indizi che ci hai lasciato qua e là, ogni minimo passaggio. Ribadisco che la scelta delle canzoni è ottima, si crea un'atmosfera fantastica, ho apprezzato tanto quando sono partiti i Foo Fighters. Mi è parso davanti agli occhi un vero e proprio film. "The night we met" accende la mia malinconia sin dalle prime note e appena è partita ero in un misto di sentimenti; voglio abbracciare quest'autrice, sto odiando quest'autrice!! Clarke, vittima di Lexa (e Bellamy e Anya) si rifugia in Finn, che sarà la sua vittima. Tutto ciò è un vano tentativo, ne sono più che sicura. Non risolverà nulla buttandosi tra le sue braccia. Magari potrà smuovere qualcosa nella modella? Magari quegli elementi agonizzanti che abbiamo visto scorrere sui nostri schermi sono abbastanza per parlare di un sentimento represso, di voglia di proteggere, di paura di perdersi realmente in qualcosa di concreto? |
Delizioso, delicato, avvincente, estenuante e radioso il modo in cui hai raccontato l'ennesima scena d'amore tra di loro. Solitamente questi momenti sono meccanici, tutti uguali, io stessa, mi ritrovo a non saperli descrivere adeguatamente, ma con te è stato una lettura più che piacevole. |
La tua storia ha ancora tanto da raccontare, ma voglio scriverti già ora. |
Scoprirti a storia ultimata non è poco, è consolante, lo è stato, non avrei retto di aspettarti...non con l'inquietudine del tuo "dark". |
ma scusa la mia ignoranza ...lexa é morta?non ho capito questo passaggio!!!! |
Ciao. È la prima volta c'è recensisco la tua storia, mi scuso. Il motivo per il quale non l'ho fatto prima è semplice.. ad ogni capitolo sono rimasta senza parole. Ho iniziato a leggere questa storia intorno al 30 esimo capitolo e da quel momento in poi ad ogni aggiornamento ho avuto un infarto.:D Inutile dire quanto tua sia stata brava, il tuo stile che non so come descrivere se non bellissimo mi ha davvero affascinata. La storia. Non saprei come descriverla. Bellissima, stupenda, meravigliosa, angosciante, triste, empatica. Empatica già. Perché in questo viaggio ho provato tutti i sentimenti che provato Clarke, disgusto,amore, vomito, pazzia, cecità . Tutto quello che sentiva Clarke lo sentivo anch'io. Ma allo stesso tempo ho compreso Lexa, la sua voglia costante di provare qualcosa, di sentire qualcosa. Di essere persa ma infondo sentire i sentimenti per Clarke , sempre. Anch'io come te non ho mai trovato qualcosa di simile o comunque minimamente paragonabile. La maggior parte del tempo mi perdo in me stessa ma questa storia mi ha fatto riflettere, mi ha fatto ragionare, sentire. Quindi grazie mille. PS. Potrebbe essere benissimo un best seller. Spero di rileggerti di nuovo. |
..anche stavolta letto tutto d’un fiato e rimango nuovamente con le lacrime ... sapevo che eravamo vicini alla conclusione della storia ..purtroppo !!! Bellissima .. unica nel suo genere.. l’ho odiata...amata...divorata .. emozionante ... che dire bravissima e un finale che davvero dimostra tanto..tutto l’amore che le unisce nel bene e nel male !!! Grazie!! Spero di leggerti ancora! B. |
Neanche stavolta scriverò una recensione. Le mie parole al termine di ogni lettura non lo sono mai state perché quello che ho ricevuto non è un racconto, una storia, va oltre. Attraverso le tue Lexa e Clarke, le tue parole e la musica, ho ritrovato un modo di sentire, di emozionarmi diverso, un percepire capovolto, quasi irriverente, che credevo sepolto. La “specialità”, la bellezza di questo dono e di chi lo ha fatto, sono difficili da spiegare a parole, o forse il definirle è inadeguato. Porto e porterò con me questi cinquanta capitoli, non mi limiterò a conservarli, ma avrò cura del loro contenuto come si fa con ciò che è prezioso, perché in qualche modo sarà presente in questo “sentire” che è inevitabilmente mutato da quando ho attraversato per la prima volta quei due teli di plastica con Clarke. |
Ok eccolo il momento che temevo.. era nell’aria, inizio con il dire grazie a te per aver condiviso con noi questo pezzo di te, ho amato e odiato questa storia, ho percepito tante di quelle emozioni che non credevo possibile tra le parole di una storia..ho amato questo finale che tanto temevo credo davvero sia una giusta fine alla loro storia.. noi sprechiamo gran parte della vita non siamo mai consapevoli di quello che abbiamo finché non ci viene portato via, ma avere qualcuno con cui condividerlo rende il tutto un po’ più semplice ed e quello che hanno fatto loro, si sono incontrate hanno combattuto odiato amato ogni cosa di loro ma hanno trovato un modo per vivere nella loro vita imperfetta..perché solo insieme hanno vissuto bene o male..non credo ci sia altro da dire se non grazie infinite ancora! Maybe life should be about more than just surviving. |