Recensioni per
1FraseFic Challenge
di titania76

Questa storia ha ottenuto 58 recensioni.
Positive : 58
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/06/19, ore 13:29
Cap. 17:

Oh, un cambio di prospettiva! (O di personalità)

Se da una parte c'è il rimorso, dall'altra la tipica reazione da "Fatti sotto!" del villain di turno. Me lo vedo Saga in posa alla Bruce Lee, facendo cenno agli altri Gold di provare anche solo ad avvicinarsi. D'altronde, se non si suicidava lui, la questione delle Dodici Case non finiva proprio bene per Saori ...

Dopo anni dalla prima visione dell'anime e lettura del manga, ancora mi domando perché cacchio il resto dei cavalieri d'oro non si sia letteralmente scagliato contro Saga per fermarlo, visto che nell'arco di Hades li hanno dovuti invece staccare col piede di porco, tanto si stavano menando con gusto.
Forse per evitare di distruggere il Santuario? O perché lo spettacolo di Seiya & Co. sfilettati e trasformati in amebe provocava conturbarti brividi di piacere, sottile vendetta per averli sconfitti in combattimento? O.o Non lo sapremo mai.

Domande esistenziali a parte, mi piace assai quest'ultimo colpo di coda di EvilSaga, quel godere come un riccio della rabbia dei suoi camerati, quasi gongolando del male cui li ha sottoposti, conscio che, per quanto sia grande la loro furia, la sua forza li supera doppiamente e che nulla possono fare contro di lui, sguazzando felice nella loro impotenza.

Hé, Saga caro, mi sa che dovevi cambiare manga ...

All'ultima drabble!

Bisous,
H.

Recensore Veterano
18/06/19, ore 13:08
Cap. 16:

Mi domando a chi appartenga quella mano cicciotella: ho le mie teorie, siccome però tu sei Miss Bastian Contrario e lo fai apposta a farmi piangere, me le tengo per me, gnè gnè.

Tenera, tenerissima, mi pizzica i miei istinti materni e ora vorrei pigliare i due, stringerli forte,forte e spedirli direttamente in lavatrice (le mani sporche proprio no!)

Il calore dell'infanzia, la bellezza quando ogni cosa appare logica e semplice, senza il disincanto della maturità dove il mondo aspetta fuori e ogni sogno sembra realizzabile.

Forse, uno dei periodi più felici di Saga, quando il suo male non lo tormentava e non provava vergogna per esserne afflitto? Quale disgusto per se stesso deve aver provato riguardando indietro, riflettendo su come da fanciullo puro e devoto alla causa di Atena abbia permesso di trasformarsi in un assassino traditore.

Eppure, Mano Paffutella è ancora lì, forse nei suoi ricordi (o nel suo cosmo, chissà) ma è lì e non lo giudica, pronta a soccorrerlo e ad accoglierlo, immutata e fiduciosa. Nulla di quanto Saga abbia compiuto cambierà mai l'affetto che prova nei suoi confronti e questa costanza nel mare d'instabilità che è la psiche di Gemini è davvero l'unica consolazione.

*si asciuga una lacrimuccia*

Piccola pausa per tagliarsi una fetta di torta, mi hai fatto venir voglia, e via alla prossima drabble!

Bisous,
H.

Recensore Master
18/06/19, ore 13:07
Cap. 11:

Questo capitolo è davvero bellissimo ed esprime mistero, vanità, sadismo, tutto giocato mediante una maschera,tematica che amo molto. Forse solo DeathMask può pungolare il nobile Saga in un simile modo, ma deve stare attento se non vuole ritrovarsi in un'altra dimensione. Adoro la descrizione che hai fatto del Cavaliere dei Gemelli, riesco ad immaginarla perfettamente e questa volta è davvero stupenda. Saga che lucida la maschera,fra il divertito ed il narciso,fiero della sua indecifrabilitá,come ben dici con quei suoi occhi cupi e spietati. Davvero bellissima.
(Recensione modificata il 18/06/2019 - 01:09 pm)

Recensore Veterano
18/06/19, ore 12:55
Cap. 15:

Sono sicura come tu sia già informata a riguardo, ma leggendo questa drabble mi viene in mente come il Kuru, dall'alto della sua saggezza (sarcasm mode on) abbia voluto propinarci la spiegazione che Saga invece di soffrire di schizofrenia e di un fratello mascalzone (Kanon, luv ya lo stesso!) in realtà sia stato posseduto da una sorta di terzo gemello demone inviato dalla dea Ker.

Ora, cioè, parliamone.

Dov'è finito, allora, quel senso di tragedia che aveva caratterizzato l'arco delle Dodici Case? Quella storia di tradimento e redenzione che tanto ci aveva commosso?
Soprattutto, dov'è finita la complessa caratterizzazione del personaggio di Saga? (si sente in lontananza lo scarico dello sciacquone).

Come scritto in questa drabble, Saori conosce con quale strazio Saga abbia convissuto per tutta la vita, quella tremenda sensazione di combattere contro un nemico che non è fisico (e quindi facilmente affrontabile) bensì nascosto nella propria mente, in se stessi, abbastanza infido da mescolarsi alla personalità ufficiale.

Lei sa quanto pesante sia il senso di colpa in Gemini, lui che è il suo primo giudice e carnefice. Cedendo al suo lato oscuro, ha mancato al giuramento di proteggere la dea e perciò non sussiste altra soluzione onorevole se non uccidersi per espiare la sua colpa, giacché anche se Saori /Atena non lo giudica, i suoi compagni sicuramente sì e non potrà mai essere considerato di nuovo uno di loro.

E tutto questo, ce lo svilite con una semplice possessione?

Con questa domanda passiamo alla drabble n.16!

Bisous,

H.

Recensore Veterano
18/06/19, ore 12:37

Eh, lo so, durante il weekend sono una sorta di Hyoga di bosco; inoltre, ieri ho dato una presentazione tutto il santo giorno più ho voluto dare un'accelerata alla pubblicazione del capitolo, mancando quindi al gran recupero del lunedì.
Quoique, c'è anche il martedì e siccome oggi si è tranquilli, eccomi qua con la mug di caffè (doppio), tutte le drabble aperte, pronti alla grande impresa!

Il tassello mancante, aka quella sgradevole sensazione di "ma ho chiuso il gas?" prima di uscire di casa. Anche i migliori piani e ciambelle purtroppo non sempre escono coi buchi e c'è sempre quel piccolo, insignificante dettaglio che fa crollare però l'intero castello. Chi è pratico di racconti gialli, lo sa. Ah! La frustrazione del vedersi rovinato il delitto perfetto!

E soprattutto, quella fastidioso arrovellarsi di "ma? forse? e se?" nel tentativo di trovare una soluzione a quel piccolo errore commesso, cercando di minimizzarlo, con la sgradevole consapevolezza che, invece, sarà proprio quello a determinare la caduta.

Se non ricordo male, era stato Aiolos a portarsi via la Nike, oltre alla pupetta e l'armatura? Poveraccio, ovvio che alla fine è schiattato, è corso via più carico di uno sherpa, scommetto che dentro il contenitore aveva pure il cambio di pannolini e il biberon!

E con il suggerimento a Saga di comprare un allarme antifurto e una CCTV nella sua prossima reincarnazione, passiamo alla prossima drabble! ^^

Bisous,

H.

Recensore Master
17/06/19, ore 14:54
Cap. 10:

Mi piace molto la scena di Saga seduto sullo scranno d'oro nella sala della Tredicesima Casa a notte fonda. Spesso lo immagino così,mente sorseggia del vino. Chissà quali sono questa volta i fantasmi che lo tormentano come suo solito, in questa bella descrizione. Vi potrebbero essere delle ipotesi ma,data la volubilitá del Cavaliere,potrebbe trattarsi di qualsiasi cosa, per noi insignificante mentre per lui un macigno insostenibile nella sua coscienza. Molto d'impatto la catena di parole quali verità scomoda, spaccatura profonda e qualcosa di indomabile che sembra trascinare il guerriero dei Gemelli nel baratro più nero.

Recensore Master
17/06/19, ore 12:10
Cap. 9:

Quanta sofferenza anche in questo capitolo. Con Saga non si può mai stare tranquilli. :) In questo bello scritto si evince perfettamente il suo ruolo di martire, per un'espiazione che in realtà forse non é mai avvenuta. Il rapporto con la sua Dea è sempre stato diverso da quello che aveva con gli altri, complesso, pieno di tormenti. La tematica della lama che ha generato questa ferita nel suo corpo perfetto per purificare la sua anima ritorna in Hades per dilaniarlo ancor di più, quando questa volta essa dovrà ferire tramite la mano del Cavaliere dei Gemelli la pelle delicata della Dea Atena. Ma proprio perché pieno di conflitti é sempre bello leggere di Saga e sviscerare ogni meandro nascosto della sua esistenza.

Recensore Master
17/06/19, ore 10:15
Cap. 8:

In questo capitolo il concetto di confusione nella mente devastata del Cavaliere dei Gemelli è del tutto tangibile ed è descritta molto bene. Nemico ed amico, amico e nemico, in una lotta continua contro se stesso sdoppiato e contro gli altri,dalle voci martellanti che non fanno che accentuare il suo senso di alienazione. La risata che esce dalla sua gola è terrificante e non può che abbandonarsi a quel che é realmente,un uomo dilaniato. Come sempre il canonico è bello da leggere,cercando sempre quella sfumatura che caratterizza questo guerriero così complesso. :)

Recensore Master
16/06/19, ore 14:48
Cap. 7:

Rieccoci nel canonico dove le parole sembrano davvero venirti naturalmente. La parola tradimento ha sempre accompagnato Saga ed il suo tormento e dalle parole ben scelte la sua condizione disperata è del tutto palpabile,facendomi soffrire con lui. Bellissima la frase "finché lui resisteva,l'altro avrebbe continuato a dormire e non avrebbe arrecato del male agli altri." Esprime davvero un pathos elevatissimo, un dramma senza fine per questo cavaliere sdoppiato, distrutto, afflitto. Davvero un capitolo molto intenso.

Recensore Master
16/06/19, ore 14:35
Cap. 6:

Che bello questo capitolo,che cambia il ritmo drammatico e canonico apportando un cambiamento di scenario molto interessante. Saga anche in contesti di vita più normali ed umani è sempre stressato e pensieroso ed ha il sistema nervoso a pezzi. Ma come si fa a vivere così? :) Lo immagino in giacca e cravatta in questa grande sala riunioni tutto composto,bellissimo ed elegante ma con le iridi che riflettono la sua follia, mentre muove nervosamente le mani. :) É stato davvero molto piacevole leggere di lui in una Au. Chissà chi sia quella lei, innanzitutto se una cosa animata od inanimata data la non convenzionalitá del personaggio,ma come al solito non ci è dato saperlo, solo Saga sa cosa passa davvero nei labirinti della sua mente. :)
(Recensione modificata il 16/06/2019 - 02:36 pm)

Recensore Master
16/06/19, ore 12:46
Cap. 5:

Eccomi,mi è mancato disquisire sul gemello maledetto e tormentato tramite le tue parole :) Il rosso è un colore molto ricorrente nella vita di Saga,il rosso del sangue, dell'ambizione, della sete, del vino, della morte, degli occhi, del fuoco,dell'amore, della forza, della luce del sole e della speranza. Tutte associazioni molto pertinenti che con poche parole fanno capire tantissimo. L'accostamento che mi è piaciuto di più è stato rosso come il velo che oscurava i suoi occhi malati di potere, davvero una frase bellissima e dal fortissimo impatto emotivo. Immagino Saga con occhi assetati di sangue,devastato dalla sua parte malvagia mentre si contorce in preda a pensieri spaventosi. Davvero un forte pathos anche nella parte finale,dove il rosso è associato al desiderio di porre fine ad una indicibile sofferenza. Questo splendido cavaliere con tutti i suoi tormenti devasta chi prova ad entrare nel suo mondo.
(Recensione modificata il 16/06/2019 - 12:47 pm)
(Recensione modificata il 16/06/2019 - 12:48 pm)

Recensore Veterano
13/06/19, ore 21:38
Cap. 13:

*corre in soccorso coi Kleenex*
No, Kanon, tesoro bello di Hoel, no! Vieni qui, porgimi il tuo visino paffuto da ceffo, vieni che ti pulisco il tuo bellissimo nasino all'insù che face girare l'ormone perfino ad un Giudice Infernale, vieni da Hoel che ti consola lei! A cuccia te, Saga, a cuccia! Cattivo, non si fa! A letto senza cena!
*ti lancia un'occhiataccia piena di rimproveri*

Ma ... me lo dicevi in maniera ironica che questa drabble mi sarebbe piaciuta? Perché sento le chiappe pizzicarmi un po' e non perché sono appena tornata dalla palestra, sai? Uhm ... e dopo affermi che sia io, la mente diabolica! O,o

"Un atto così vile" - si vabbè, Saguccio, tutto quello che vuoi, ma rimane comunque un atto di violenza domestica! Alle accuse (osservazioni! perché mica ti ha accusato, ti ha spiattellato in faccia la nuda e cruda verità, poi se tu non la vuoi accettare, cavoli tuoi!) di Kanon potevi ribattere con misurate e calme contro-argomentazioni, invece di ricorrere alla violenza. Mica Kanon ti ha preso a sberle, anche quando te le meritavi? Mai! Perciò chi è il più maturo dei due? Eh? Chi?

E pure provi soddisfazione! Tzé! Il Magnifico non ti merita, doveva fagocitarti in grembo!

Scherzi a parte, come giustamente dichiarato da un Magnifico troppo alto nel suo swag, quel pugno è stato l'inizio della fine. Forse perché, in normali circostanze e profilo psicologico, Saga mai e poi mai avrebbe colpito suo fratello, neanche quando gli nascondeva la carta igienica e il telecomando della televisione, evidenti crimini contro l'umanità che fanno piangere Atena.

D'altronde, in ogni relazione (di qualsiasi natura) quando incominciano a volare sberle, non è quello il primo segno che tutto finirà in tragedia? Come altrimenti giustificare il maltrattamento di una persona amata, da proteggere? No, in quel contesto non c'è amore, bensì egoismo e cattiveria.

Scusami, ma adesso devo andare a torturare un po' Aspros per la parcondicio, dopo aver corso per tutto il vicinato, così da sbollire ;)

Bravissima ma non maltrattarmi troppo il Magnifico (egli ti vede e ti giudica!)

Alla prossima!
Bisous,
H.

Recensore Veterano
12/06/19, ore 19:08
Cap. 12:

Premetto che ho il cervello in pappa per l'aggiornamento di ieri, perciò perdonami se la recensione non rende giustizia alle bellissime 79 parole appena lette.

"[...] ma quanto ci avrebbe messo il cuore di quegli impavidi combattenti a rimarginarsi dalla ferita profonda provocata dall'aver creduto a quell'accusa infamante?"
E io aggiungo:
"A quanto sarebbe ammontata la parcella dello psicologo per Aiolia, cui Saga fece fare un'infanzia di merdor, traumatizzandolo a vita?"

Scherzi a parte, dev'essere stato uno shock non da poco per i Golds vedersi scombussolare nell'arco di 12 ore tutta la loro vita: il Pontefice un impostore (ma anche tu, Saga, bruciare/seppellire/buttare in mare/sciogliere nell'acido il cadavere di Shion no?); il loro compagno che credevano un traditore in realtà è morto per salvare Saori; hanno dato dell'infame ad Aiolia per niente e dulcis in fundo, hanno seguito gli ordini di una dea che manco era lì. Ce n'è da sconvolgere la psiche di chiunque.
D'altronde, stando al Kuru, gli altri Golds erano o bambini o pre-adolescenti, quindi suppongo anche facilmente influenzabili e dalla memoria corta.

In ogni modo, più che la rivelazione sconvolgente, il peggio è il dopo. Perché Aiolos e Saga sono graziati dall'indifferenza di chi è morto e più nulla li tange; purtroppo per gli altri Golds, dovranno vivere col peso del rimorso per aver creduto ad una tremenda bugia senza mai averla messa in discussione, senza aver dato mai il beneficio del dubbio ad un compagno che si era sempre distinto per dedizione e lealtà.

Pollice sempre in su! Alla prossima!
Bisous,
H.

Recensore Veterano
11/06/19, ore 20:36
Cap. 11:

Uh! Non puoi farmi questo!

1) Le maschere mi gustano assai. "Maschere e Hoel: una storia d'amore", a giugno al cinema;
2) Questa drabble è complessa, molto complessa, tenterò di usare i pochi neuroni rimastimi nell'impresa di recensire adeguatamente.

DeathMask, nella sua adorabilità, mi ricorda un poco il Dottor Isabel di God Child (non so se tu abbia letto il manga) ossessionato nella sua furia da collezionista di mettere sotto formaldeide gli occhi di Cain. Beh, su le mani chi non vuole la faccia di Saga attaccata alla parete del salotto? Fa così feng shui!

Collegamento a parte, un applauso al coraggio e/o sventatezza di Cancer, giacché parlare così al Boss in modalità Darth Vader in altre circostanze è una garanzia per un biglietto di sola andata all'altro mondo e sono sicura che Saga ha già una lista pronta di sostituti per la casa del Cancro e i fiori per la vedova.

Ma ora passiamo all'amore della mia vita, la maschera.

Memore di tutti i discorsi sulle altre drabble, sui rimorsi e sull'io nascosto e dilaniato, se con lo specchio Saga è posto forzatamente davanti a se stesso, al contrario incisivo è l'uso della maschera come barriera e protezione fisica contro i rimorsi, contro la sua stessa parte buona e pura. E' uno scudo e allo stesso tempo un cancello, dove nulla esce e nulla entra. Non vedendo la faccia che tanto detesta giacché gli ricorda i suoi errori e i suoi rimpianti, Evil!Saga può trastullarsi nella convinzione d'essersi liberato della sua ingombrante coscienza.

Dinanzi allo specchio, Saga è inerme ma con la maschera si sente maggiormente inattaccabile e inavvicinabile e recita alla perfezione la sua parte, quella del Pontefice, una parte relativamente facile, considerati i drammi interiori che lo tormentano. Perciò quando la maschera si è frantumata in quelle due occasioni, è come se anche l'illusione fosse stata distrutta, sbattendogli inclemente in faccia la realtà, crudelmente sottolineata dagli sguardi increduli di chi aveva scoperto quel suo terribile segreto.

Questa si colloca facilmente nei tredici anni dell'impero saghiano, anche se pollice ingiù al Kuru per la figura barbina fatta dal nostro connazionale. >.>

Alla prossima e sublime nella tua sintesi!
Bisous,
H.

Recensore Veterano
10/06/19, ore 19:46
Cap. 10:

Okay, adesso vediamo se ci azzecco o se la sparo grossa: l'episodio sul rifiuto di una verità scomoda è l'imprigionamento di Kanon? Io penso di sì, perché non sussiste niente di peggio di uno che ti fa i cosiddetti sgami interiori. Perché fanno male, malissimo, uno s'illude nella sua bolla d'essere così e così ed ecco che arriva uno che la spacca con "eh no, tu sei colà e colà".
Il brutto, poi, è che si sa che quest'altro ha ragione, perché ci conosce veramente, ci ha visto, ci ha studiato, non mente malgrado si affermi il contrario.
Sentirsi sbattere in faccia realtà che si vuole ignorare provoca spaccature, è la destabilizzazione dell'io e se non si ha una personalità forte (o menefreghista) questo distrugge.

Svarione a parte, Saga in versione Lady Macbeth è sempre qualcosa di gradevolissimo. Che sia l'immagine di Kanon, che sia l'immagine di Aiolos, di Shion o di chiunque abbia accoppato di persona o non, questi fantasmi non l'abbandoneranno mai, perché Saga sa di averli delusi profondamente cedendo alla sua parte malvagia, "qualcosa di indomabile", non potrebbe descriverlo meglio.
Le sue vittime sono morte (o imprigionate) non per la sua ambizione bensì debolezza e intima insicurezza.

Dai, ce l'ho fatta! Aspettando la prossima drabble! Bravissima come sempre :)

Bisous,
H.