Con mio dispiacere ho scoperto questa raccolta di drabble solo alla fine. Dico dispiacere perché è stato davvero un piacere leggerla,e nonostante i tuoi commenti su come tu ti senta nervosa,ti dico che non devi affatto esserlo...perché i complimenti te li meriti davvero!^^ Insomma,ogni capitolo è scorrevole e leggero,ma al contempo ogni drabble ha un significato. Davvero,le ho lette tutte d'un fiato,e ho molto appezzato quest'ultima su Edward( in effetti l'ultima frase è davvero azzeccata),e anche quella su Alice,che ho trovato molto originale. Mi è piaciuta molto quella su Rosalie...oddio,sto cominciando a diventare monotona: è lo stesso se dico che mi sono piaciute tutte? =)
Spero di leggere altre tue storie,e di risentirti presto.
un bacio
LMS*
(Recensione modificata il 07/10/2009 - 06:50 pm)

Jasper è il mio personaggio preferito. Perché? I motivi sono tanti.
"Perché è cariiiiiino", potrebbe urlare qualche fangirl ossessionata. Va bene, lo ammetto, c'entra. Ma è una cosa secondaria.
Jasper mi piace perché è complesso. Sempre. In tutto.
M'interessa il suo potere, che peraltro ha un'origine piuttosto particolare. Ahimè - e dico "ahimè" perché non è piacevole ammettere un'imperfezione del mio preferito -, credo sia un errore pensare che in versione vampiro sia diventato empatico perché da umano era particolarmente sensibile. Mi pare di aver letto chiaro e tondo che ciò è dovuto alla sua grande capacità di influenzare gli altri. Non per niente stiamo parlando di un giovanotto che ha fatto carriera nell'esercito a una velocità impressionante e che si è trovato chissà quante volte a incitare i suoi soldati poco prima di un momento decisivo... ricorda qualcosa? Cito pari pari, Twilight, capitolo 14, pagina 260: "Jasper è molto interessante. Nella sua prima vita era molto carismatico, capace di convincere gli altri delle sue opinioni. Adesso riesce a manipolare le emozioni di chi lo circonda: calmare una folla inferocita, per esempio, o al contrario suscitare entusiasmo in un pubblico apatico."
L'immagine di Jasper che traspare da questa drabble a mio parere è troppo malvagia: vero, stiamo parlando di un giovane uomo - giovane per sempre, a dirla tutta - indurito dalla vita militare, ma "sete di morte" è un'esagerazione. Se da umano non era particolarmente sensibile - e questo non è certo, non possiamo saperlo con sicurezza assoluta - di sicuro lo è diventato proprio grazie alla sua abilità speciale che, ricordiamolo, è di manipolazione ma anche e soprattutto di percezione dei sentimenti altrui. Ha accettato di sopportare mille sacrifici per essere "vegetariano", e l'ha fatto per ragioni più che valide. Primo, per Alice. Secondo, perché - c'è scritto in modo più che chiaro in Eclipse, quando finalmente Steph (spero si sia capito che è la Meyer, quanta confidenza!) approfondisce degnamente la sua storia - sentire ogni volta il terrore e il dolore degli umani che uccideva l'aveva portato ad una sorta di depressione. E questa è indubbiamente sensibilità allo stato puro. Se non avesse un'indole fondamentalmente buona sepolta sotto tutti quegli strati di abitudine alla guerra, avrebbe semplicemente imparato a infischiarsene, indurendosi ancora di più. Ma non l'ha fatto.
Tutto questo non per dire semplicemente che la drabble in sé non va bene. Amo questo stile. Sto solo dicendo che, a parte il passo "mettere costantemente alla prova la sua forza di volontà", c'è troppa enfasi su quanto sia meraviglioso per lui nutrirsi di sangue, e poca su quanto sia terribile per il caro Jasper sentirsi sempre "l'anello debole della catena", il "diverso", "l'outsider di turno". Sembra quasi qualcosa di volontario, frutto di un'indole malvagia che a mio parere, ripeto, proprio non esiste. Vorrei sottolineare che, invece, la sete è un elemento insito nella natura stessa del vampiro, qualcosa di inevitabile e controllabile solo con uno sforzo immane, che nel caso di Jasper, poco abituato alla vita "vegetariana", è ancora più accentuato.
In sintesi, il Jasper di questa drabble è un guerriero che lotta per il sangue, assecondando troppo un desiderio che invece gli causa una forte repulsione, e non combatte abbastanza contro la sete (cosa che invece dovrebbe ritrovarsi a fare ogni santo giorno, per esempio a scuola).

Ha dovuto aspettare quasi un secolo per incontrare qualcuno che non gli sbattesse i suoi pensieri in faccia.
L'ultima frase mi ha fatto sorridere. Quel potere può risultare assai molesto alle volte.
Be' complimenti per la raccolta. Mi è piaciuta molto.
A presto.
Jessica.

Dunque... una delle versioni 'comiche' di Twilight afferma che Edward non riesca a percepire i pensieri di Bella, timida adolescente con la propensione al suicidio involontario e all'amore spropositato per ciò che comunemente andrebbe evitato (non per nulla lei è l'unica che non si accontenta di un 'no, grazie', peraltro ricevuto, da parte di Edward e insiste sulle sue fantasie approcciandosi con lui), per il semplice fatto che Bella *non pensa*. Della serie: un neurone e pure muto... D'altro canto, la passione di Edward per lei, oltre a quella 'mangereccia' (ricordi il gelato... le torte... :-P) deriva anche dalla curiosità di non poter sondare la sua mente. Sono entrambi attratti dall'ignoto: lei dalla bellezza leggendaria del vampirone e dai suoi modi un po' rudi e -diciamolo- schizofrenici,bipolari, lui dal di lei silenzio e dalla totale negazione di ogni comportamento logico nel continuare a seguirlo e cercarlo. Riassumendo (che i miei commenti sono il triplo delle tue drabble...) devo dire che a questo giro ci hai davvero dato, secondo il mio modesto parere! E l'aspetto grafico del primo paragrafo visivamente serrato mi ha dato la sensazione di quel che sente nella sua testa Edward: un casino continuo e ininterrotto dalle fonti più disparate. Un casino del quale lui farebbe volentieri a meno. In Bella ha trovato il silenzio (il *suo* silenzio) e anche l'altra metà della mela (questa è dietetica!) *pazza*. Lui vuole la normalità, rinnega la vita cui è stato condannato, lei invece non si sente adeguata alla sua. Nel colmare le reciproche lacune, chi dando e chi prendendo, aprendosi al diverso (anche Bella è *diversa* ai suoi occhi, causa assenza di pensieri percebibili) trovo che la scintilla è stata spontanea. Per me hai concluso in bellezza. Complimenti. Le prime erano più -concedimi il termine- 'poetiche', ma questa è veramente azzeccata. Mi dispiace che non pubblicherai altro, perché sarei stata curiosa di leggere i tuoi commenti alle nostre recensioni e perché... beh, il mercoledì era un appuntamento fisso e atteso! Se trovi il modo di farci sapere altro, sarò ben felice di leggerti!

Io Jasper non l'avevo mai capito. Insomma, uno così empatico che ha addirittura il potere di percepire ed influenzare gli stati d'animo delle altre persone cosa ci faceva a combattere così con foga (peraltro per i sudisti, per la serie "io sarò anche empatico ma i campi di cotone non staranno certo lì a coltivarsi da soli"?) sia nelle guerre umane che in quelle di vampiri? Poi l'epifania è arrivata tramite un amico che avevamo costretto a leggere i libri: "Il mio personaggio preferito? Jasper, perchè è un guerriero". Cavolo, che oca, non avevo considerato Jasper da un punto di vista maschile. Un guerriero deve capire le emozioni, sia dei suoi che degli avversari, perchè le sfrutta. Un guerriero può essere una brava persona, amare sua moglie e la sua famiglia, ma ama anche combattere, e sappiamo dai libri che Jasper ama combattere. Razionalmente non vuole nuocere a degli innocenti, ma è un guerriero, e non può farci nulla. Da qui il suo dissidio. Era questo, più o meno, che intendevi, arrivandoci senza l'aiuto dell'amico maschio? A me questa drabble è piaciuta moltissimo, altro che tutta discesa!

Confesso di non essere mai riuscita a superare la pagina 50 del libro in questione, e di esssere arrivata qui un po' per caso, puramente affamata di quelle caramelline letterarie chiamate drabbles. Non conosco affatto, quindi, i personaggi di cui parli. Nonostante questo, ho trovato irresistibilmente piacevoli i ritratti che ne hai dato, e per quello che ho visto hai uno stile davvero bello, pulito ed equilibrato, maturo. Le drabbles hanno un bel ritmo, e la scelta di alcuni termini e paragoni mi è piaciuta davvero un sacco. Insomma, non appena avrò un po' di tempo leggerò senz'altro qualcos'altro di tuo! Nel frattempo inizio a farti i complimenti per questa raccolta. :)

Uhm... sono molto perplessa... non avevo mai visto la cosa in questi termini, piuttosto come una forzatura che il Jasper vampiro succube di Maria subisce per non perdere la fiducia dell'unica persona (vampira) che possa definire 'amica'. Non lo so. Però parli di guerra, e lui la guerra l'ha fatta come uomo, non come vampiro... Capisco quello che vuoi che passi: la voglia che ha il gatto non di mangiarsi il topo, ma di giocarci fino ad ammazzarlo... ma non sono sicura che si possa applicare a Jasper... Ovviamente la mia è solo un'interpretazione, però. La drabble è di un enorme impatto, le parole son stoccate una dopo l'altra, la chiusura è di una gravità unica... Allora, io penso questo dei personaggi Cullen: non hanno vincoli di sangue, si sono uniti perché accomunati da una cosa precisa: il disgusto di essere vampiri, di uccidere le persone. Questo stride un po' con la tua analisi... vero è che Jasper ha davvero sete, vedi New Moon... ma io l'ho sempre vista proprio come una sete di sangue... come se metti davanti a me un tiramisù o del gelato alla nocciola... inizio a sbavare e poi... yumm!!!! Ecco... non perchè adoro sentire le povere nocciole tremare di terrore all'avvicinarsi dei miei denti e godo nel sentirle esalare l'ultimo respiro... perché in quell'istante sono solo *nocciole*, non, magari, le mie amiche nocciole... Idem ho smepre visto Jasper: in quel momento s'è visto Bella stile pollo arrosto con tanto di cappellini da chef copri zampette! ^^ Ovviamente il bello di un libro è l'interpretazione che uno ne dà: magari sei andata a cogliere quel risvolto segreto di jasper... chissà! Cmq come sempre, complimenti a te e cenere a me... per il dono della sintesi!!! ç__ç

Mi scuso in primis per essermi fatta sfuggire la drabble precendete.
Ora commento questa, molto volentieri. È veramente molto bella e profonda. Esprime un concetto di cupezza elettrizzante. La frase finale, così carica di... sì, anche macabra, emozione, fra venire un brivido lungo la schiena.
Perché, effettivamente, un vmapiro caccia anche per quello: il gusto di uccidere, il gusto della morte.
Bravissima u_u

Se Jasper ha sempre sete, forse la sua è sete di morte.
Non l'avevo mai vista sotto questo aspetto, ma devo ammettere che come ragionamento è piuttosto lineare. Forse hai ragfione tu. Non è tanto il sangue umano in sè a tentare Jasper, ma è l'adrenalina che gli scorreva nel corpo ogni volta che se lo procurava. Bella (aggettivo) questa drabble, mi è piaciuta particolarmente.
Jessica.

Brava come sempre! Sono monotona, ma è colpa tua che scrivi sempre cose belle! Dribblando le solite cose sul temperamento vivace e sulla fissa per lo shopping del personaggio hai colto un aspetto di Alice molto particolare e sul quale di solito non ci si sofferma: lei considera il suo potere, così peculiare, come una cosa normale, perchè neppure si ricorda com'è vivere senza averlo. Complimenti ancora, e non stupirti per le Storie Scelte... te lo meriti!

"Che effetto fa" chiede Alice "vedere il passato?" Esordisco con una tua frase perché la trovo spettacolare. Questa drabble rappresenta la dolce e pazza Alice, che vede il futuro, ma non sa nulla del suo passato. Una 'contraddizione' questa che mi lascia ogni volta stupita. Complimenti ancora.
Jessica.

anche questa mi piace, dici che da qui in poi è discesa? voglio proprio scoprire come sarà...^_^

devo ammettere che questa mi lascia un pò senza parole non che nn sia scritta bene,ma secondo me non rende giustizia al personaggio in se, è visto solo in funzione di Rose,cmq mi piace il finale un vampiro è per sempre...sa tanto di diamante...^_^

ci sono poche parole da dire...davvero bella

questa su esme mi piace molto, la trovo dolce e poetica al punto giusto, descrive bene l'anima del personaggio che non e stato analizzato dalla meyer brava davvero, non è facile riuscire a racchiudere in poche parole tante sensazioni