Recensioni per
L'Ultima Sfida
di Manucom69

Questa storia ha ottenuto 61 recensioni.
Positive : 61
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/08/23, ore 05:26

Questa storia mi ha preso molto, letta tutta in un fiato, il generale alla fine ha capito sua figlia. Spero che Oscar guarisca, che André torni a vedere e che tutti partono per la Svizzera. Mi spiace che non e' terminata

Recensore Junior
17/06/23, ore 16:38

Cara Manu ho letto questa storia nel giro di una mattina e di questo primo pomeriggio. Non ti conoscevo in veste di Autrice e ti dico che me la sono goduta davvero molto. Bravissima. Ritmo ed azione non sono mai mancati in un solo capitolo.
Ma vedo che non è conclusa, sebbene, in apparenza, potrebbe esserlo. Dobbiamo dunque attenderci la cronaca del viaggio di Oscar a Ginevra?

Felice serata

Fabian

Recensore Master
02/09/22, ore 10:44

Un altro capitolo davvero denso di emozioni, e a tratti commovente, proprio per le sensazioni rimandate dalle tue parole e che hai fatto vivere ai tuoi personaggi, e che rivive anche il lettore leggendo di quei momenti.
E’, sì, un capitolo che forse ci traghetta dalle situazioni drammatiche appena vissute ad un futuro che è ancora tutto da scrivere: occorrerà disegnarne i contorni, apprendendo da ciò che si è passato per poterlo, forse, mettere a frutto per quel futuro che, in taluni momenti, sembrava quanto mai impossibile che si verificasse.
Bello il momento del risveglio di André, il quale ha trovato la sua Oscar, preoccupata e stanca, lì accanto a lui. Lui che non sa ancora cosa sia accaduto e che ha voglia di conoscere lo svolgimento dei fatti in quel lasso di tempo durante il quale non sono stati assieme. Il rimando alla puntata dell’anime è palese, ma molto in linea con quello che stai raccontando. Veramente non avrebbe potuto morire André per non lasciare la sua donna ora che si erano trovati e l’amore li univa. Quel filo indissolubile continua ad essere il trait d’union di queste due anime.
E dopo essersi accertata della salute di suo marito, chiedendo ai medici, è venuta per lei l’ora del suo ritorno a casa, dal luogo dal quale era quasi fuggita tempo prima, lasciando solo un biglietto di addio a quel genitore che sapeva avrebbe deluso con la sua decisione.
E anche in questo tratto del racconto mi sono immedesimata in Oscar che, durante il tragitto, riflette su cosa troverà una volta rientrata a casa, anche se solo temporaneamente, perché è ben conscia del destino che la attende. E, anche in questo caso, è travolta dalle emozioni, non solo sue ma di tutti coloro che la accolgono e che non aspettavano altro che lei rientrasse, sana e salva. La nonna di André, con il suo fare gioviale le corre incontro per farle sentire il calore di casa, ma ho apprezzato molto la tenerezza con cui Madame Jarjayes accoglie e si rivolge a sua figlia, proprio come una madre che ha dovuto reprimere dentro di sé tutta una serie di sentimenti che in quel momento riemergono in superficie. Il loro abbraccio, il bacio sulla fronte, lo stringersi reciproco delle mani e gli sguardi silenziosi, ma al contempo pieni di parole, che si sono scambiate.
Un vero tornado di emozioni per tutti gli abitanti di palazzo, i quali ritrovano una parvenza di serenità.
Manca solo all’appello il Generale, che si è dovuto recare ad Arras per alcuni problemi sorti con i contadini, ma che le ha lasciato un messaggio.
Madame le conferma che il padre stia predisponendo il tutto per lei, ancora una volta pianificando la sua vita senza discuterne con la diretta interessata. Ma per il momento Oscar ha bisogno di ritrovarsi dentro quel luogo che le appare distante, dove nonostante non si ostentino la ricchezza e il titolo, è comunque motivo di distacco da quel mondo a cui lei, per gli accadimenti occorsi e per le decisioni prese, non sente più di appartenere pienamente.
Un altro capitolo narrato con la consueta bravura, mettendo in risalto i vari personaggi sia nei loro pensieri che nelle azioni intraprese.
Attendo con curiosità il seguito. Un caro saluto.

Recensore Veterano
01/09/22, ore 22:43

Commovente ed intenso! Un capitolo pieno di emozioni che evocano ricordi passati e fiducia per una nuova vita futura.
Ma anche rassicurante in cui si intuisce che da questo momento in poi la storia cambia.
Sono d’accordo con Kiara, l’affermazione di Andrè dove dice “non posso morire adesso che il nostro amore è appena iniziato” rimanda a un altro momento, quello tragico della sua morte e che tu in questa storia sei riuscita a ribaltare completamente in modo credibile.
Il matrimonio al posto del funerale nei primi capitoli e la sua guarigione adesso, sono la seconda possibilità che queste due meravigliose anime si sarebbero meritati.
Grazie!

Recensore Master
01/09/22, ore 21:52

Un capitolo direi quasi di transizione, ma doveroso, ove finalmente Oscar ritrova André. Commovente il passaggio che ricorda l' anime nell'episodio 39!
Quanti fiumi di lacrime versati per quel tragico epilogo? Il loro amore era appena cominciato, André non poteva e non doveva morire.....nella tua rivisitazione si sono salvati entrambi, lei ha lasciato il comando dei soldati della Guardia, deve solo pensare a guarire ed iniziare col suo amato un nuovo cammino di vita. Finalmente insieme.
Oscar dopo tanto tempo ritorna a casa, anche questo ritorno è emozionante, la nostalgia e la malinconia del passato riaffiorano. Ad accoglierla c'è Madame Jarjayes, qui è molto diversa dalla dama composta e anaffettiva che conosciamo....finalmente fra madre e figlia Il gelo si scioglie così pure sembra lo stesso col generale, la cui lettera sorprende Oscar benché ancora una volta si rende conto che sta decidendo per lei.....ciò che conta di più è che finalmente le incomprensioni del passato e i vecchi rancori e/ o rammarici si siano dissolti.
Tornare a casa è dunque sinonimo di serenità e speranza.....ma cosa succederà adesso?
Attendo il seguito con viva curiosità , spero di ritrovarti presto.
Buona serata
(Recensione modificata il 01/09/2022 - 09:55 pm)

Recensore Master
01/09/22, ore 19:50

Il rientro a casa per Oscar ha il sapore confortante della normalità, soprattutto perché André è di nuovo pronto a tornare accanto a lei.

Recensore Veterano
27/08/22, ore 16:04

Anche se in ritardo, ho il piacere di lasciarti due parole per questo capitolo che è emozionante ed intenso. Le righe con cui il capitolo si conclude davvero fanno fare al nostro cuore una capriola!
A presto.
Octave

Recensore Master
14/08/22, ore 21:52

Ciao Manuela, è strano, sono certa di aver recensito questo capitolo l' avevo letto tempo fa , invece oggi mi sono accorta che non è stato pubblicato nulla. Pazienza. Temo però che non riuscirò ad esprimere neanche un quarto dei concetti e le considerazioni che avevo elaborato la prima volta.
Questo episodio è un po' diverso dal solito, più fantasioso , meno realistico dei precedenti, addirittura i nostri sono protagonisti di sogni paralleli e analoghe modalità di riprendere conoscenza e tornare, in qualche modo alla vita , al presente da affrontare eil futuro da vivere, certamente come coppia.
Quali saranno i prossimi passaggi?
I momenti peggiori sono definitivamente alle spalle? Non direi : la tisi di Oscar non fa ben sperare e anche André è in condizioni ancora molto precarie, anche se sembra fuori pericolo.
Sono molto curiosa di sapere cosa ci riserverà di nuovo questa storia così interessante , originale ma molto IC per quanto riguarda i personaggi.
Buon ferragosto!
(Recensione modificata il 14/08/2022 - 09:57 pm)

Recensore Veterano
14/08/22, ore 15:17

Bellissimo questo capitolo, cara Manucom! Molte cose mi hanno colpito: il Generale che cerca disperatamente di salvare Oscar anche se alla fine combatte con se stesso e con gli strascichi di una mentalità obsoleta.
Oscar che viene descritta come una fenice che quasi risorge dalle sue ceneri in quel percorso verso l’ospedale e verso il suo nuovo futuro.
Il sogno, macabro e ambiguo che si dimostrerà rivelatore di un fine capitolo che ci fa tornare tutti, finalmente, a respirare! ❤️

Recensore Master
05/08/22, ore 15:06

Un altro capitolo intenso e coinvolgente per tutta la ridda di sentimenti che intercorrono fra le persone fatte oggetto di questi momenti delicati.
Qualcosa si è smosso, e non solo a livello materiale, bensì anche nelle coscienze di chi avrebbe ancora avuto l’opportunità di decidere: le loro Maestà hanno agito scientemente prendendo la decisione giusta. Nonostante il comportamento di Oscar, esse non hanno dimenticato tutti gli anni di onorato servizio speso presso di loro, anche se, da questo momento, i loro percorsi prenderanno vie nette e distinte. Ovviamente, la decisione di scarcerarla, e liberarla dalle accuse di tradimento, doveva avere un prezzo da pagare e, infatti, lei è stata esiliata a vita dal paese. Oscar quasi non crede che abbia potuto riacquistare la libertà, e tanto deve a tutti coloro che per lei si sono prodigati non lasciando niente di intentato. Oscar è quindi profondamente grata ad Alain e Bernard per aver sollecitato la folla, ai suoi soldati, ma anche al colonnello D’Agoult per aver dimostrato che lei non fosse più in forza nell’esercito quando aveva capitanato la rivolta alla Bastiglia, nonché il marchese Lafayette che si è opposto alle mire distruttive del cugino, il generale Bouillè, il quale così non è riuscito a vendicarsi di Oscar.
Ma molto è stato fatto anche da suo padre: ora sono lì in quella cella fatiscente e umida, e altamente deleteria per la sua salute precaria, tanto da non essere sfuggita all’attenzione dal suo inflessibile genitore, pronti per lasciarla definitivamente; però bastano pochi sguardi per comprendere che ci sia molto ancora di cui discutere, da argomentare sulle azioni intraprese, tanto di parole potranno dirsene in un secondo momento. Il generale si accorge di quanto quella figlia gli sia cara, pur non avendo ancora compreso per esteso le sue motivazioni, ma è ben felice di poterla stringere a sé e nel farlo si rende conto di quanto sia piccola, leggera, quasi fragile, mentre si è sempre dimostrata una roccia, in grado di contrastare ogni evento che le si presentasse sulla strada. Il suo pensiero è volto anche alla sua salute, in quanto, ora come mai prima, si rende veramente conto di quanto sia debilitata, soprattutto avendo ascoltato le parole del medico che l’ha avuta in cura prima e anche ora che è stata riportata a casa di Rosalie. Per la prima volta, forse, nella sua vita si sente un vero padre a tutti gli effetti e agisce come tale, sperando di alleviare le sofferenze di quella figlia, che è una donna a pieno titolo e che ha deciso e ha preso la sua strada senza cedimenti, con tutta se stessa, come sempre ha fatto nel corso della sua esistenza nei vari impegni che ha dovuto affrontare.
Tutti si sono fatti presso ad Oscar, affinché quella maledetta febbre riuscisse a calare: si era sentita male ed era svenuta appena usciti dalla prigione e, portata da Rosalie, ha avuto un incubo con vicende dalle tinte fosche a cui non riesce a dare una spiegazione. Ma quando si riprende il suo primo pensiero è rivolto al suo André. Da quando è stato ferito non è riuscita più a parlargli, in quanto era caduto in un sonno senza sogni. Lei è sua moglie, ancora difficile da digerire questo evento per il generale, il quale però le ha chiesto di tornare a casa, in quanto occorrerà stabilire come muoversi per abbandonare la Francia, e soprattutto perché possa riprendersi dalla malattia, in modo tale da essere in grado di affrontare l’ignoto che si spalanca di fronte a lei e suo marito e forse all’intera famiglia.
Oscar, però, non appena si è sentita meglio, si è voluta recare in solitaria presso l’Hotel Dieu, dove è ricoverato André, per sapere il più possibile sulla sua salute, in particolare se si riprenderà. Lei non potrebbe vivere senza il suo uomo a fianco, dopo aver condiviso così tanto nella loro vita, che finalmente ha preso una diversa piega da quando sono diventati una cosa sola.
Apprestandosi ad attendere che lui si risvegli, gli si stende accanto e ricade nel sogno: le immagini che aveva sognato si stanno facendo via via più chiare e, forse, quello che poteva parere un incubo era un sogno che voleva parlarle.
Ma colui del quale veramente vorrebbe sentire la voce, lentamente si sta risvegliando, dal suo sonno indotto dai farmaci utilizzati per l’operazione subita, e la sta osservando.
Non vedo l’ora di leggere il seguito, in particolare del loro ritrovarsi, dopo tutto ciò che è accaduto e in funzione del fatto che solo insieme potranno disegnare il loro futuro.
Nuovamente complimenti e alla prossima!

Recensore Master
05/08/22, ore 00:22

Che belle le tue descrizioni oniriche. Oscar è libera, finalmente, André fa un sogno direi complementare a quello di Oscar. Che emozione per quest'ultima svegliarsi e trovare André sveglio. Meno male che Bouillè non ha avuto la possibilità di infierire. Brava e a presto.

Recensore Master
04/08/22, ore 20:59

Meno male, Oscar è libera! È merito soprattutto del generale. Però questi sogni sono molto inquietanti..

Recensore Master
28/07/22, ore 01:24
Cap. 9:

Ciao Manuela, questa è una delle storie più belle e più centrate su Oscar pubblicate in quest' ultimo periodo. Periodo piuttosto lungo poiché sono arrivati da diverso tempo nuovi autori con racconti più o meno liberamente ispirati alla nostra Oscar ma che in realtà non me la stanno ricordando quasi per nulla, per cui passo avanti senza darci più di uno sguardo.
La tua storia è interessante, plausibile, la figura del generale Jarjayes, in particolare, quando va a far visita ad Oscar in carcere, mi è sembrata talmente realistica da sbalordirmi! Lui è esattamente così se da un lato sembra a volte duro e persino crudele nei riguardi della figlia, allo stesso tempo è un padre che si commuove e confida nella buona sorte.
Vorrebbe salvarla pur non comprendendone le sue scelte e condannando i suoi moti di ribellione, al tempo stesso anche il colonnello D' Agout e Lafayette che fanno parte di chi sta' decidendo della sua sorte, cercano di " calmare le acque ". Un eventuale condanna potrebbe scatenare soldati e cittadini in un" insurrezione generale che andrebbe ad alimentare gli animi già accesi dopo il 14 luglio.
Intanto di André non si sa nulla, sembra ancora in fin di vita, attendo di sapere qualcosa a riguardo nel prossimo capitolo!
Un ultima cosa: come Rosalie è riuscita a farsi dare le medicine dal dottor Lassone se non viveva più a Palazzo Jarjayes? Come aveva saputo della sua malattia? O forse, nella lettura,mi è sfuggito un qualche particolare di questa fiction che si distacca dall' originale?
Ti faccio i miei complimenti, anche per l' impaginazione ora è molto più fruibile e la lettura risulta anche più gradevole. A presto
(Recensione modificata il 28/07/2022 - 06:29 am)

Recensore Master
27/07/22, ore 21:05
Cap. 9:

Accidenti mi fai tremare. Maria Antonietta potrebbe non essere più dalla parte di Oscar...
Molto ben descritte le condizioni di Oscar. Spero che la situazione si sblocchi perché mi fai soffrire. Ma immagino e spero che questa volta il generale sarà dalla parte della figlia

Recensore Master
27/07/22, ore 10:14
Cap. 9:

Ciao Manuela, veramente un altro bel passaggio, pieno di pathos in alcuni punti, che ben hanno delineato tutto quanto sta accadendo.
Come non essere solidali in questi momenti tragici, con Oscar, che non sa cosa ne sarà di lei, e preoccupata, non tanto per la sua vita, che per via della malattia sa che potrebbe essere breve, ma per colui che ama e che è costretto a rimanere lontano da lei. In quella cella umida e maleodorante tanti sono i pensieri che le si accavallano nella mente. Ha persino provato a pensare ad un eventuale piano di fuga, comprendendo immediatamente che sarebbe stato impossibile. L’unico modo per uscire dalla prigione sarebbe stato dall’ingresso principale.
Quello che non si aspetta, visto che l’hanno lasciata sola, è che le venga recapitato un po’ di cibo con cui rifocillarsi e addirittura le medicine che la cara Rosalie è riuscita a farle pervenire, con la preghiera di utilizzarle, comprendendo quanta sia la preoccupazione nei suoi confronti.
Poi ecco qualcuno che viene a farle visita: suo padre. Non pensava che lo avrebbe mai più rivisto, soprattutto dopo l’addio tramite quelle poche righe scritte. Non pensava altresì di poter avere l’opportunità di spiegargli le sue decisioni e le mosse conseguenti. Ora sono uno di fronte all’altra, in quello che pare essere un ultimo colloquio del condannato a morte. Il generale è arrivato in quel luogo fatiscente con tutto l’orgoglio a sostenere le sue tesi, ma di fronte alla visione di sua figlia, che sembra così piccola e fragile, e scossa da una tosse, di cui mai si era accorto, ha un moto di tenerezza verso di lei, donandole un fazzoletto affinché possa asciugare quel filo di sangue uscito dalla sua bocca. Ma il confronto porta a certe verità che lui non immaginava, come l’aver sposato André, l’essere diventata una comune cittadina, l’essersi dimessa per tempo prima di mettersi alla testa di coloro che avevano attaccato la Bastiglia, proprio per non portare disonore alla famiglia, l’aver sentito l’esigenza di combattere per la libertà, per una nuova era che potesse donare al popolo nuove opportunità. Discorsi così lontani dai pensieri che sempre sono stati nella mente del generale e della nobiltà di cui fa parte.
Però sembra cominciare a comprendere quella figlia, di cui è sempre stato orgoglioso, che si è sempre comportata meglio di un qualsiasi uomo conosciuto, ed è sempre stata un ottimo soldato, prova ne è la sua prigionia per essere stata in grado di condurre l’assalto alla fortezza della Bastiglia. Nonostante ormai i loro destini sembrino viaggiare su binari differenti, lui non lascerà nulla di intentato pur di tirare fuori sua figlia da quel luogo infame, dove non merita di stare, pur avendo tradito i reali che ha servito per una vita.
E mentre lasciamo Oscar nella sua cella a soffrire e continuare a riflettere e ricordare il passato e i fatti recenti, un consesso di militari sta decidendo la sua sorte in quel di Versailles. Sono tutti riuniti con a capo il generale Bouillè, il quale vorrebbe sbrigare velocemente la faccenda e mettere la parola fine, liquidando e bollando Oscar come traditrice. Ma in suo soccorso sono intervenuti alcune voci che non può non ascoltare: oltre al padre di Oscar, ci sono il colonnello d’Agoult, il quale reca le dimissioni di Oscar avvenute il 13 luglio, quindi prima della caduta della Bastiglia, e il cugino di Bouillè, il generale La Fayette, che è ora il nuovo comandante della guardia nazionale, e che si oppone al trattamento che si vuole infliggere ad Oscar. Lei per il popolo è una eroina e non si possono toccare gli eroi del popolo senza temere che questo si sollevi contro. L’unica mossa che resta a Bouillè è demandare al Re la decisione sulla sorte di Oscar, magari sottoponendola ad un tribunale civile e non militare, avendo agito come privata cittadina. Ma lui continua ad essere certo che una punizione debba essere comminata per essersi macchiati di tradimento.
Intanto presso i cancelli dell’Abbazia una folla numerosa si sta riunendo, chiedendo a gran voce la liberazione di colei che è stata l’artefice, insieme ai soldati della guardia, di quella prima vittoria. Alain e Hulin stanno tenendo a bada, non senza qualche difficoltà, tutta quella gente, che viene anche arringata opportunamente da Bernard.
Il re però prima di decidere vuole confrontarsi con sua moglie, la quale, risentite tutte le voci e le notizie, ripensa a quanto la sua amica le aveva detto di fare, in tempi quando ancora forse era evitabile la catastrofe, e lei non aveva voluto ascoltarla. Si accorge di quanto sagge fossero state le parole espresse allora, in quel loro ultimo colloquio, ma arrivati a questo punto quale era la mossa giusta da fare?
Spero vivamente che la grande stima che hanno sempre avuto in Oscar guidi le loro Maestà nella giusta direzione.
A presto per scoprirlo! Un caro saluto e complimenti per questa narrazione così coinvolgente.

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