Allora, premetto che in genere sono una fan del canon (le Dramione e le Wolfstar escluse), ma avevo già letto una Dramione e una Harmony partecipante a questo concorso e, di conseguenza, ho voluto dare una possibilità anche alla tua Drarry per chiudere il ciclo. Mi è piaciuta e, siccome sono in vena (pensare alla scuola chiusa mi mette sempre di buon umore), voglio farti una recensione come si deve: ci credi che ho addirttura preso appunti? O.o Comunque, mi sono segnata le parti che ho trovato più significative, divertenti o originali e che, secondo me, danno alla tua storia un qualcosa di speciale. Ma partiamo dall'inizio.
Innanzitutto, complimenti per aver scelto questa tematica: l'omofobia è un problema molto attuale e che credo dovrebbe essere superato... Insomma, andiamo sulla Luna, ma non riusciamo ad accettare che la gente possa amare persone dello stesso sesso... Non è perversione, è una forma di amore, che casomai fatichiamo a capire, ma è pur sempre amore. E l'amore è la più grande magia, è la forza che tiene in piedi il mondo. Silente docet.
All'inizio abbiamo un Harry chiaramente confuso, stanco di Ginny (petulante come l'hai descritta tu, l'ho odiata pure io!) e, stranamente, amico di Nott. Ho apprezzato la scelta del personaggio di Theodore per fargli riallacciare i rapporti con i Serpeverde, perché spesso è sottovalutato, ma credo sia il più adatto, in quanto, come hai specificato anche te, moderato. Harry che cerca rifugio nel dialogo con Nott è qualcosa di fantastico: finalmente qualcuno che comprende il suo bisogno di spaziare le sue amicizie al di là del gruppo storico (nessuna offesa per Ron, però a volte, con i suoi pregiudizi e le sue idee quadrate, non si tollera...)
“Robustamente eterosessuale?” ripeté perplesso.
Theo si strinse nelle spalle.
“È una citazione, l'ha usata l'altro giorno un conoscente,” spiegò brevemente. “Che, per inciso, non è robustamente eterosessuale, ma gli piace pensarlo, e chi sono io per disilluderlo?”
“Questa conversazione non sta realmente avendo luogo,” commentò Harry assorto. Gli capitava abbastanza spesso di pensare che, dopotutto, lui era molto più portato a trovarsi nel bel mezzo di una crisi nazionale e ad affrontare pazzi omicidi che ad avere a che fare con le persone in un contesto normale.
Ti faccio i complimenti per l'espressione "robustamente eterosessuale", che dà anche il titolo alla tua One-Shot, perché è originale e... azzeccata, molto alla Draco. La reazione di Harry alle allusioni di Theo è esilarante, anche se ho provato pena per lui, sia perché confondergli le idee a ridosso del matrimonio è pura cattiveria (o un tentativo da amico di aprirgli gli occhi, dipende dai punti di vista), sia perché risulta davvero essere un disadattato nei contesti normali.
“Gli svantaggi dell'essere robustamente eterosessuale.”
Il whisky di Harry gli s'incastrò in gola per la sorpresa, provocandogli un immediato quanto violento attacco di tosse. Quell'espressione, il conoscente di Nott... Puntò sul collega due occhi sgranati per lo stupore, senza riuscire a smettere di tossire. Theo trattenne a stento una risata.
“Dici bene, Malfoy...” commentò, comprensivo.
“Che fai, Potter? Dimmi che muori,” domandò l'interpellato speranzoso, mentre lui continuava a gorgogliare.
“S'è fatta...l'ora che rientri...” esalò Harry, posando il bicchiere vuoto con mano malferma.
“Naturalmente,” assentì Theo, alzandosi per tornare a sedere con gli amici. “È stato un piacere, Potter,” concluse.
“Sì, siamo tutti elettrizzati,” confermò Malfoy sarcastico.
Harry lo ignorò.
“Buona serata,” salutò, rivolgendosi a Theo. “E buon compleanno, Zabini.”
“Grazie,” rispose urbanamente il festeggiato. “Ci si vede.”
Harry se ne andò via di fretta, completamente scombussolato dalla piega presa dalla serata. Rientrò in casa ancora allibito, i nervi tesi e la testa in confusione. Prima Theo lo prendeva per gay non ammesso, poi saltava fuori che pensava lo stesso di Draco Malfoy... Poteva aver preso un abbaglio, anzi, l'aveva preso sicuramente... ma due?
Ed ecco che arriviamo al fatidico momento in cui Harry viene immancabilmente accostato a Draco. Il suo sconcerto può essere dettato da due fattori: essere come Malfoy, l'acerrimo nemico di sempre, o realizzare che forse, sotto sotto, lui non è poi così robusto... Mi è piaciuto il modo in cui Draco si sia nascosto dietro a un dito, dietro ad affermazioni tanto spavalde, perché hai dimostrato che anche nella vita vera spesso sono i campi nei quali ci mostriamo più sicuri quelli in cui siamo più "deboli". Harry è tormentato dalla situazione e quindi sente la necessità di sfogarsi con Nott, che sta diventando il suo nuovo confidente, il nuovo Ron (o Hermione, vedi chi preferisci).
“Andiamo! Quante persone conosci che dicano robustamente eterosessuale, Nott?” chiese, logico.
“Te lo dico, se tu in cambio dici a me da dove spunta quest'ossessione per l'inclinazione sessuale di Malfoy. Se non sapessi che tu sei robustamente eterosessuale direi che mi dà da pensare,” replicò Theo per le rime, nient'affatto turbato.
“Cos...Cosa? Che schifo!” protestò Harry con orrore.
“Non è così male, sai...” commentò Nott a mezza voce.
“...Ora comincio a pensare che alla fin fine sia tu a non essere robustamente eterosessuale, Nott,” borbottò Harry scettico.
Theo sorrise compiacente.
“Lo vedi? Ora quest'espressione è entrata anche nel tuo lessico. Lo dice un sacco di gente, e Malfoy non c'entra nulla,” disse in tono soddisfatto.
Il confronto con Theo fa capire al lettore che Harry è davvero omosessuale: l'accusa a Nott, il continuo tornare sull'argomento con fare quasi ossessivo... Sai, adesso che ci penso, io ho un compagno di classe che dice di essere "fermamente eterosessuale", un'espressione simile a quella che usi tu: forse dovrei iniziare a pormi delledomande, che dici? Comunque, alla fine della discussione scoppia il putiferio: naturalmente Ron non può fare a meno di sputtanare (scusa il linguaggio) il caro Draco, il nemico di sempre, perché, detta come va detta, è ancora molto infantile e non può fare a meno di legarsi al dito ogni sciocchezza. E così scoppia lo scandalo, la notizia esce sul giornale (troppo bello Dra che si scusa per non essere finito sul quotidiano nazionale XD troppo poco il giornale di Londra per gli standard di Harry, eh...) e i due protagonisti, grazie a Dio, iniziano ad incontrarsi. In tutti i dialoghi ho visto Harry abbastanza impacciato e ciò mi ha trasmesso una tenerezza unica! Il suo malcelato amore nei confronti di Malfoy si intuisce dalla leggerezza delle sue azioni, come quella di andare al Paiolo, che prova a giustificare, ma non hanno proprio senso: dare meno nell'occhio, sì, sì... Per me, inconsciamente, voleva farsi beccare... Draco, sarcastico come sempre, è un idolo: il bello delle fan fiction è che gli mettono in bocca tante di quelle battute sarcastiche che c'è da piangere dalle risate!
“Come, non smetterò mai chiedermi, come hai fatto a vincere la guerra, Potter?” sospirò Draco in una mezza cantilena, prima di raggiungerlo.
“Non ne ho idea,” rispose lui onestamente. “Cosa vuoi mangiare?”
Draco fece spallucce.
“Qualunque cosa servano qui non mi piacerà, quindi fa lo stesso,” spiegò noncurante. “Ci stanno guardando tutti,” aggiunse infastidito.
“Fai finta di niente, smetteranno,” suggerì Harry.
“...Disse colui che compariva sui giornali un giorno sì e l'altro pure da anni,” mormorò Draco.
Tranquillo Draco, tutti (o almeno io sì) ci siamo chiesti sotto quale particolare combinazione astronomica sia nato Harry e dove abbia preso tutta quella Fortuna, che la metà basterebbe per salvare il Mondo da fame, guerre e siccità. Inoltre, è proprio vero che non si può permettere di parlare di discrezione il Salvatore del Mondo Magico, che fa notizia anche solo andando in bagno.
“Siete la love story del secolo,” affermò Theo asciutto. “Oltre a essere due perfetti imbecilli, se mi è consentito esprimere un'opinione.”
Bene, se prima Harry era confuso, ora è definitivamente perso! Sì, due imbecilli, perché come si fa a non capire che la loro, come direbbe la mia ex prof. di scienze, è "tensione sessuale repressa"?(Ti prego, non fare commenti sulla mia prof....) Ma passiamo al confronto con Ron: ho pianto dalle risate! Harry si fa ancora una volta paladino della giustizia... Bah, questi eroi che soffrono di manie di protagonismo... Dopo un po' sentono la mancanza della fama e trovano un modo per tornare alla ribalta...
"Oh, no, amico. Conosco quella faccia,” si allarmò Ron. “Harry, tu non puoi, non puoi diventare il paladino dei gay.”
“Sì che posso!” eruppe lui, fuori di sé. “Sono stato il Paladino dei Muggleborn, il paladino degli Half-blood, il paladino di Dumbledore, il paladino degli spostati, il paladino dell'Order e posso essere anche il paladino degli stramaledetti finocchi, porco... Elfo!”
“Se ti sente Hermione...” commentò automaticamente Ron.
Dopo questo confronto, il nostro caro protagonista inizia ad avvicinarsi sempre di più a Draco ed abbiamo delle conversazioni sempre molto chiarificatorie ed illuminanti, che evidenziano quanto interesse ci sia nei confronti dell'altro da parte di entrambi. Ad esempio la seguente:
“Ma non è colpa mia! Non sono stato io, non dirigo la Gazzetta!” esclamò Harry con foga. “Io cerco solo di farmi i fatti miei, non...”
“Non è colpa mia se finisco sempre in questi casini giganteschi, sono un bravo ragazzo,” continuò Draco per lui, facendogli un'altra volta perfettamente il verso.
“Ma è proprio quello che... Come cavolo ci riesci?” chiese Harry indispettito.
“A fare cosa?” ribatté Draco, preso alla sprovvista.
“Quello. La mia voce. Sembra... È identica,” spiegò lui perplesso.
“Potter, ti prego, ho passato anni a farti l'imitazione,” lo liquidò lo Slytherin con noncuranza. “Hai altro da dirmi?”
Eh già, a quanto pare il caro Draco osserva Harry e pensa ad Harry più di quanto ci voglia far credere e sin dai tempi della scuola... Inquietante, direi... Non è che lo spiava di notte? No, dai, tornando ad essere seri... Si vede come cerchi di celare il suo interesse, ma non ci riesca e anche Theo non può fare a meno di notare che l'amico sta diventando strano quando c'è Potter intorno. L'amore, infatti, è la saggezza dello sciocco e la stoltezza del saggio. Silente (o qualcuno che non conosco) docet.
“Tu sei ingenuo, non Malfoy! Malfoy è una delle persone più intelligenti e più caute che conosco e non riuscirò mai a capire come ogni volta che ci sei di mezzo tu finisca col diventare un essere a malapena senziente!”
Sorvolando sull'insulto non troppo velato all'intelligenza di Harry, che ci sta, Nott ha ragione al 200%!!! Ma qui succede il danno: Draco viene picchiato da una banda di persone veramente non commentabili, ma che purtroppo rispecchiano la societ odierna. Il povero Dra è ridotto male, e come commenta lui stesso:
“Così. Ho un ginocchio rotto e un ematoma in testa, ma vuoi mettere con la soddisfazione di sentirmi accusare di aver traviato San Potter? Li avrei abbracciati, se non fossero stati così poco inclini a fare amicizia,” rispose Draco, caustico.
Lo capisco, anche io detesto la gente che mi chiede come sto quando si vede chiaramente che sono a pezzi. Harry è molto gentile a mostrarsi disponibile verso Malfoy nonostante i loro trascorsi e, fin dall'inizio, mi ha catturato quel suo desiderio morboso di scoprire i colpevoli, come se volesse proteggerlo, come se, tramite Draco, avessero ferito lui. La battuta di Draco in merito è da oscar.
“Eccomi sotto l’ala protettrice dell’eroe. Cara, non dobbiamo più preoccuparci di nulla,” commentò, sorridendo ad Astoria.
I tentativi di Harry sono vari e quasi tutti vani. Il più bello ho trovato fosse questo:
“Malfoy, dai, lo sai anche tu che questa cosa non ha senso. Ti hanno aggredito per una cosa che non è neanche vera, ma se pure la fosse… Seriamente? Ti sta bene pensare che gente simile rimanga in giro a piede libero?”
“Considerato che io stesso partecipavo a riunioni di gente incappucciata che voleva purificare la popolazione…” osservò Draco, sarcastico.
“E questo dovrebbe averti insegnato qualcosa, no?” lo pungolò Harry.
“Sì. Che sei un essere seccante.”
Gli incappucciati purificatori mi sono sembrati (poi casomai sbaglio e sono io che vedo sempre collegamenti dove non ce ne sono) un chiaro riferimento al Ku Klux Klan (non so se scriva così) anche se qui rappresentano ovviamente i Mangiamorte. Bella anche l'idea che Malfoy abbia imparato qualcosa dalle riunini di Mangiamorte, cioè che Harry non si tollera proprio quando parte a fare l'eroe salvatore del mondo e bla, bla, bla... Bello vedere come Draco, nonostante il suo palese interesse verso harry, continui ad insultarlo, come nelle migliori coppie: il battibecco è quasi sempre indice di un sentimento più profondo.
“Tu non mi interessavi. Ti volevo morto. Capiscilo, Potter, sono due cose estremamente diverse,” gli fece notare Draco in tono apprensivo.
“Ed era indispensabile, ad esempio, passare anni a studiare la mia imitazione, per questo?” replicò Harry senza demordere.
“No. Quello era per sfotterti.”
Morto, sì, come no, forse all'inizio, ma poi... Harry ha ragione, il fatto che abbia studiato l'imitazione così bene non era per sfotterlo, ma per trovare un pretesto per poterlo osservare senza dare dell'occhio. A volte il nostro subconscio agisce in maniera strana...
“Devi annoiarti parecchio,” constatò. “Magari Theo ha ragione. Può darsi che tu non sia così robustamente eterosessuale. Forse ti manca un uomo,” ipotizzò con aria canzonatoria.
“Forse mi manca non essere Harry Potter,” mormorò lui rifiutando di assecondare lo scherzo.
“Io ci ho provato a darti altri nomi, ma nessuno di quelli che ho proposto ti piaceva,” gli fece notare Draco.
Harry lo guardò storto.
“Sfregiato? San Potter? Potty?” elencò con un mezzo sorriso.
Draco levò il naso all’aria, compiaciuto.
“Sono tutti bellissimi. Il mio preferito è Potty,” annunciò con sussiego, mentre Harry scoppiava a ridere di cuore.
“Credo che per la verità Potty sia di Peeves,” commentò ilare.
Draco si affretto ad agitare la mano.
“La paternità è ancora da verificare,”
Questo credo sia il primo vero dialogo serio che hanno, nel quale si capisce che forse entrambi sono disposti ad accettarsi, a mettere da parte il passato. L'insinuazione di Draco dimostra solo che lui è interessato alle inclinazioni di Harry e così può capire se il suo è un terreno papabile. E per fortuna che la risposta è sì, non esplicita, ma c'è.
“A due Burrobirre e al Paiolo Magico. Ho finito il turno.”
Draco storse il naso con disapprovazione.
“Questo è molto perfido nei confronti della comunità magica, Potter,” osservò in tono di rimprovero, prima di sorridere. “Mi piace.”
e questa è la prova definitiva:insomma, è o non è un vero appuntamento di quelli seri??? Harry sta davvero subendo la cattiva influenza di Draco, è perfidia tormentare i poveri neuroni della comunità magica con il dilemma: Il bambino che è sopravvissuto è etero oppure no? Non che gliene debba fregare, però...
“Non credo mi coglieranno di sorpresa una seconda volta,” replicò Draco con durezza. “E poi l’hai letto il giornale, no? Noi due siamo robustamente eterosessuali.”
“Giusto. Ehilà, Tom,” salutò Harry all’indirizzo del bancone. “Due burrobirre per me e il signor Malfoy, grazie,” aggiunse a voce alta.
“Quanta audacia, Potter,” sussurrò Draco divertito. Harry ridacchiò di gusto.
“Sto cercando di fare in modo che tu venga ucciso,” ammise con fare cospiratorio.
Sì, sì, robustamente etero, ma a chi volete darla a bere? A Tom? E anche tu Harry, davvero sicuro di voler vedere morto Draco? No, perché mi sembravi di parere opposto qualche ora dopo quando, forse un po' alticcio, te lo sei portato a casa e quel che è stato è stato.
“Immagino dovrò togliere il robustamente dal mio eterosessuale, dopo oggi.”
Finalmente qualcuno di obiettivo e onesto con se stesso!!! Bravo Malfoy!!! Non c'è nulla di male ad essere gay!!! Ed è bello vedere che proprio quando accetta di non essere etero, decida di confessare il nome degli aggressori. Ed è bello vedere che, nonostante tutto, riesce a trovare lo stesso un pretesto per sfottere Harry, anche se in maniera più leggera.
"Perché è finito, il tempo degli incappucciati. E se non è finito, dovrà finire.” Accennò un sorriso strafottente. “È per questo che sei nato, no?”
“Così dicono,” assentì Harry senza convinzione.
E così, finalmente, tra i due nasce qualcosa. L'interrogatorio all'aggressore, stile film americano con poliziotto buono (Dean), poliziotto cattivo (Theo) e capo reparto (Harry) sadico e troppo coinvolto è coinvolgente e ben descritta, forse uno dei miei momenti preferiti, anche se non saprei bene dirti il perché. Credo sia semplicemente una questione di coinvolgimento emotivo: a questo punto della storia, mi sono affezionata troppo ai personaggi per reagire diversamente, forse per apprezzare di più il resto dovrei rileggerla con calma...
“Sei proprio un fenomeno, Malfoy,” sussurrò con un sorriso.
“Sto valutando se concederti l’onore di chiamarmi per nome,” annunciò Draco, magnanimo.
“Quanto sei altruista,” commentò Harry, ammirato.
L'amore è sbocciato. Forse ci sarebbe stato bene un finale triste, con loro due sposati e repressi, però capisco il tuo bisogno di un lieto fine: anche io, quando mi affeziono troppo ai personaggi di una mia storia, non riesco a farli patire e, alla fine, dopo un po' di sadismo in stile Rowling che è d'obbligo, regalo loro la felicità.
La conclusione è a dir poco geniale.
“Ho altro robusti progetti per l’avvenire,” ha dichiarato sibillino il Salvatore del mondo magico.
Al di là del piccolo errore di battitura (altro-altri) che forse ti peserà sul giudizio al contest, la frase conclude perfettamente la tua shot. Progetti robusti, sì come no, proprio robustissimi...
Bene, ora che ho ripercorso la tua shot passo passo e ti ho lasciato una recensione chilometrica (la prima veramente decente che scrivo, ed era ora, considerato che è la 120 o giù di lì) me ne vado, facendoti però un unico appunto negativo. Siamo in Italia, usiamo l'italiano! I maghi non sono Purebloood, ma Purosangue, esiste Serpeverde non Slytherin:capisco, anche io detesto dover scrivere solo Mezzosangue per dire Mudblood, ma che ci vuoi fare, abbiamo una lingua limitata noi italiani...
A presto, continua a scrivere su di loro: chissà che tu non mi faccia cambiare opinione sul canon e l'OOC...
Harry Potterish (Recensione modificata il 02/02/2012 - 11:58 am) |