Appoggiai la testa sul suo petto e chiusi gli occhi un istante. Mi sentii a casa, tra le braccia dell'unico uomo che mai avrei potuto amare. Di nuovo.
Mi focalizzai sulla sua mano che delicata mi carezzava la schiena: Era dolce.
Sentivo amore in quel gesto, ma non era possibile. Non ci amavamo più.
Lo guardai e lessi nei suoi occhi la stessa frustrazione che vedevo nei miei, ogni volta che ripensavo a tutto ciò che avevamo passato. Eppure eravamo ancora lì.
Ma perché eravamo ancora lì?
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Okay il mio è stato un esperimento, non mi ero mai cimentata in una storia del genere e il mio intento era quello di descrivere un atto esplicito di sesso. Poiché non volevo essere così tanto esplicita, alla fine ha vinto la parte romantica, attorno all’idea originale ho fatto una piccola cornice di una storia che può avere senso, quanto invece no. Sta a voi decidere.

Andrew si sta sposando e il suo ex amante, William, nascosto tra gli invitati, ripensa al suo più grande rimpianto, tornando indietro con i ricordi per ben 9 anni...
Dal quarto capitolo: “D’altronde anche Alessandro Magno aveva il suo Efestione.” Annuncio, pensieroso e non più preoccupato.
“E io sarei?”
“Mh, ancora devo scoprirlo.” Gli dico, accarezzandogli una guancia.
“Sono l’incontentabile Alessandro o il fedele Efestione?”
“Dalla cosa che preme insistente sulla mia coscia, direi l’incontentabile Ale…”
Ride, pizzicandomi un fianco e facendomi il solletico, mentre mi regala il suono dolce e profondo della sua voce.
“Tu saresti l’innamorato Efestione che farebbe di tutto per il suo migliore amico e fedele compagno?”
“Mh, sarei colui che ha il coraggio di tenergli testa, colui che per qualsiasi cosa ci sarà sempre. Colui per il quale vale la pena anche impazzire e morire…” Pronuncio in un soffio, lo vedo restare ammaliato ad ascoltarmi.
“Cosa c’è?” chiedo, dopo un paio di secondi di silenzio.
“Vorrei tornare a venerare il mio Efestione, ma ho paura di sembrare un maniaco…” Confessa, sorrido divertito.