[Faye/Cassie - future!fic]
L'eco dei tacchi di Faye lungo il corridoio deserto è un suono inusuale, quasi irreale, nel silenzio sommesso di quel pomeriggio di giugno.
La scuola è terminata, gli anni del liceo sembrano quasi volati via in un soffio, e un cerchio si chiude, mentre un altro invece si scioglie, forse per sempre...

[Faye/Cassie]
Ripulirsi i vestiti dai pezzi del demone che Blackwell ha fatto saltare in aria: quella, pensa Faye, dovrebbe essere la priorità, al momento.
E invece, una volta in salvo, la prima cosa che fa è strattonare Cassie per le spalle e tirarsela contro.
"Stronza”, ringhia ad un soffio dal suo viso, i pugni stretti attorno bavero della sua giacca.

[Faye/Cassie; pwp]
Non la sopporta quando si atteggia a santarellina e tira fuori le sue migliori espressioni da cucciolo bastonato.
Non la sopporta quando si rifiuta di usare la magia come dovrebbe, maledizione, senza farsi tanti scrupoli morali.
Non la sopporta in quei momenti in cui fa cadere per sbaglio praticamente qualunque cosa abbia tra le mani.
Ma i giorni in cui Faye detesta seriamente Cassie sono quelli in cui lei si raccoglie i capelli lasciando scoperta la nuca.

[Faye/Cassie]
Faye ci prova sempre ad essere essere stronza, anzi no, una vera e propria testa di cazzo, nei confronti di Cassie – cosa che per natura le riesce benissimo - , eppure con lei non ha effetto. Non come Faye vorrebbe, per lo meno, e d'altra parte a volte le sembra impossibile che esista qualcuno di così semplice, dolce e inumanamente tenero da perdonarle ogni cosa.
Qualcuno che non la respinge, che la fa sentire forte, debole, felice, spaventata, invincibile e sconfitta, tutto nello stesso tempo.
Anche se, ovviamente, Faye non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.
E Cassie rimane all'oscuro. Non capisce.
Stupida, stupida Cassie.
Rimane lì a guardarla con le labbra - dio, quelle labbra, pensa Faye mordendo le proprie - lievemente socchiuse e l'espressione di un cucciolo.