2.GRIFONDORO.
Cammini impettita lungo il corridoio, fissando con ostinazione davanti a te. Sai che sono qui, ma non hai voglia di litigare oggi, lo so.
Stai per girare l'angolo, scomparire dalla mia vista: non ancora, è troppo presto.
La tua tracolla si rompe e i libri cadono a terra, mentre ripongo la bacchetta. Sbuffando ti chini a raccoglierli, e io ti osservo.
Ti guardi attorno con quel cipiglio da professoressa che assumi quando sei nervosa, i tuoi occhi si incupiscono quando mi vedi. Con aria noncurante ti passo accanto urtandoti, ma non mi fermo. Non temo che tu mi colpisca, sebbene vorresti farlo: non attaccheresti nemmeno me alle spalle, sempre così Grifondoro.