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Autore: Jeo 95    28/03/2012    7 recensioni
Salve a tutti ^.^
Questa è la prima storia che scrivo in questa sezione, spero possa piacervi.
In questa fic Ikuto è un famoso pirata, mentre Amu è una ragazza senza un passato. Il destino porterà i due ad incontrarsi, come se la caverà Amu in una ciurma di pazzi scatenati e con un affascinante capitano? Riuscirà a chiarire i misteri del suo passato? Per saperlo leggete.
Avviso che per questa storia mi sono ispirata un pò a One Piece XP
Fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio Jeo =3
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 The Magic Of The Sea

 
Capitolo 9

(pov. Ikuto)

La reazione di Amu mi ha lasciato stupito, non avrei mai immaginato che potesse reagire così. Non appena ebbe finito di sfogarsi, corse via nella foresta, seguita subito dopo da quel biondino irritante, mentre io e la mia ciurma eravamo rimasti shoccati.

Ormai è già passata una settimana da quando è successo, e non l’ho più rivista da quel giorno. Viene solamente il biondino a portarci i viveri, quando gli ho chiesto di Amu, ha risposto che non voleva vederci, era ancora troppo arrabbiata.

È notte fonda, ma non riesco a dormire, continuo a pensare a lei.

Mi rigiro e rigiro nel letto, cercando la posizione migliore per dormire, ma non riesco proprio a prendere sonno. Mi ritornano alla mente le sue parole, la sua espressione, l’odio e il dolore che trasmetteva.

In casi come questi mi ci vuole una passeggiata in riva al mare, al chiaro di luna. Servirà a distrarmi ed a schiarirmi le idee.

Indosso velocemente una camicia bianca, lasciata aperta, i pantaloni neri e m’infilo gli stivali.

Attivo il potere del mio frutto e, furtivo come un gatto, esco dalla finestra, cercando di non svegliare gl’altri.


Si stà davvero bene in spiaggia e la luna piena riflessa nell’immensa distesa blu è uno spettacolo davvero favoloso. Ho sempre amato il mare, sin da piccolo, e crescendo questa mia passione non è mai sparita, anzi, è addirittura aumentata.

Ho preso il largo come pirata 3 anni fa, a 15 anni, ormai ne ho 18 e sono diventato uno dei più ricercati della marina. Ho sempre odiato la marina, è soltanto colpa loro se io e i miei fratelli siamo rimasti orfani.

Distratto come sono dai miei pensieri, sento soltanto ora che qualcuno stà cantando una canzone, e direi che è anche molto bravo, anzi brava, dato che è una voce femminile.

Corro più velocemente, voglio sapere chi è che canta con una voce così melodiosa. Finalmente scorgo un ombra in lontananza, è seduta su uno scoglio e stà cantando alla luna.

Quando sono abbastanza vicino da poter vedere chi è, resto abbagliato da tanta bellezza, e non riesco a credere ai miei occhi: lunghissimi capelli color confetto, ondulati e un po’ umidi, un sorriso stupendo mentre canta alla luna ed una coda viola al posto delle gambe, che brillava illuminata dalla luce lunare.

Una sirena.


(pov. Amu)

Sin da piccola ho l’abitudine di andare tutte le notti in riva al mare, per controllare che finalmente tornino a prendermi, ed è proprio qui che ho scoperto cosa sono.

Amo il mare, con tutta me stessa, una notte ho desiderato ardentemente diventare una sua creatura, un abitante di quel fantastico oceano, e come se la luna piena avesse voluto esaudire il mio desiderio non appena misi piede in acqua le mie gambe si tramutarono in una coda di pesce, viola, un reggiseno di conchiglie rosa e una stella come fermaglio per i capelli, dandomi la possibilità di vivere nel luogo che più amo.

Da allora, ogni notte vengo qui, a cantare per la luna, ringraziandola per quello che ha fatto per me. Mi basta entrare in acqua e desiderare di diventare una sirena per esserlo, stessa cosa per tornare umana, dipende tutto dalla mia volontà. Se potessi, sarei già andata a cercare i miei compagni, ma ho promesso loro che li avrei aspettati qui, ed o mantengo le promesse.

Solo Tadase sa della mia capacità di trasformarmi, avendolo scoperto per caso, ma non l’ha mai detto a nessuno.

Trasformarmi però non è la mia sola capacità, ho anche un altro potere, derivante da uno dei frutti magici; il vero motivo per cui tutti mi temono e mi odiano.

- Amu?-

Una voce alle mie spalle mi chiama, cogliendomi di sorpresa. Appena mi giro i miei occhi,  incontrano i suoi ametista, lasciandomi per un momento senza fiato.

- Amu, sei tu?- chiede.

Ripresa da quel momento magico, mi accorgo della gravità della cosa. Accidenti ma tra tutti proprio lui doveva scoprirmi?! Ikuto era proprio l'ultima persona che avrei voluto mi scoprisse.

- Cosa ci fai tu qui?-

Non mi accorgo nemmeno di aver pronunciato quelle parole, ma lui risponde comunque.

- Stavo facendo una passeggiata, ma non pensavo d’incontrarti. Tantomeno pensavo che tu fossi una sirena.-

- Lo sono solo per metà.- e raccontai anche a Ikuto come lo ero diventata.

- Capisco, quindi è stata la luna a farti questo “dono”, giusto?- chiede ancora.

- Sì, ma ti pregherei di non dirlo a nessuno.-

Ormai mi ha scoperta, ma non voglio che altri lo sappiano, non capirebbero.

- Ok, non lo dirò a nessuno.- promette.

Lo guardo stupita, non immaginavo che mi avrebbe ascoltata.

- A patto che mi racconti perché odi così tanto i pirati.- ghigna.

Ecco lo sapevo che c’era il trucco. Be in fondo non mi costa nulla raccontarglielo, anche se non credo possa capire.

- Ok d’accordo, dammi il tempo di uscire. E chiudi gl'occhi! Osa sbirciare e te ne pentirai!- lo minaccio.

L'unico incoveniente della mia trasformazione è che devo togliere i vestiti, per cui quando mi trasformo sono sempre nuda.

Ikuto sogghigna malizioso, ma si gira e chiude gl'occhi. Solo allora mi tuffai in acqua.

Desidero tornare umana, ed in poco tempo la coda si divide in 2 gambe, ed i capelli si accorciano, tornando al loro taglio normale; mi rivesto e lo raggiungo, dopo di che ci sediamo sulla spiaggia, uno accanto all’altra, ed inizio il mio racconto.

- È successo più o meno due anni fa, quando avevo 14 anni. Stavo giocando con Tadase quando……-

Inizio Flashback (pov. 3^persona)

In lontananza s’intravede una nave, la bandiera è nera con raffigurato sopra un teschio bianco, il simbolo dei pirati.

Molti degl’abitanti si spaventarono a quella vista improvvisa, ma una ragazza dagl’insoliti capelli rosa ne sembrava entusiasta.

- Hai visto Tadase, sono tornati!- esclamò sorridendo.

- Ma sei sicura Amu? La bandiera è diversa da come l’avevi descritta.- rispose un ragazzo dai capelli biondi e gl’occhi cremisi.

Ora che glielo faceva notare era vero, la loro bandiera aveva il teschio bianco con tre cicatrici rosse sull’occhio. Quella invece aveva un serpente disegnato in mezzo.

- Hai ragione. Dai andiamo a vedere.-

Ed entrambi corsero al molo.

Quando arrivarono, la scena che si presentò loro davanti fu questa: il capo villaggio a terra, con intorno una ventina di uomini, scesi da quella stessa nave pirata, con davanti un tipo dall’aria viscida.

Un uomo grosso e rozzo, coi capelli verde muschio e un ghigno malvagio stampato in faccia. Con un piede calpestava lo stomaco del capo, davanti agli sguardi impotenti e spaventati degl’abitanti.

- Ehi tu lascialo subito!- gridò Amu.

Il pirata rozzo si voltò verso di lei, sorpreso e divertito dalla sua reazione.

- Che cosa vuoi ragazzina?- chiese.

- Non conosci il codice d’onore dei pirati? Non si attaccano le persone che non possono difendersi!- urlò lei.

Il rozzo ed i suoi sottoposti scoppiarono a ridere, facendo arrabbiare ancora di più Amu.

- Onore? Ragazzina i pirati non hanno onore, chi ti ha messo in testa un idea tanto bizzarra?- le chiese con tono di scherno.

- Il più grande pirata dal mondo, ecco chi!- ormai la rosa era fuori di se, e furono vani i tentativi del biondo di convincerla a lasciar perdere.

Con una rapidità impressionante, che lasciò basiti i 2 giovani, il pirata gli fu davanti ed afferrò Amu per un polso, sollevandoglielo.

La maglietta che lei indossava era senza maniche, e ciò permise al pirata di notare il tatuaggio che le percorreva la spalla.

Quando identificò il simbolo del tatuaggio ghignò più malignamente di prima, e la guardò malizioso.

- Quindi tu fai parte della sua ciurma?-

Amu era rimasta bloccata, l’ultimo consiglio che le avevano dato prima di andarsene era stato quello di non dire mai a nessun pirata che apparteneva alla loro ciurma, per il suo bene e la sua sicurezza.

Ma dato che ormai l’avevano scoperto le sembrava inutile negare, quindi annui convinta.

- Bene allora mi divertirò molto con te.- e rise.

Ma quella risata si trasformò in un grido di dolore, quando il suo corpo prese misteriosamente fuoco.

- Credi che ti lascerò fare senza difendermi?- lo sfidò lei.

Il pirata si spense subito, dopo di che ghignò e le saltò addosso.

……………………………………………

Ormai erano già passate parecchie ore da quell’attacco, e i pirati se ne stavano andando, prendendo il largo in quel momento.

In mezzo alla piazza, una ragazza dai capelli rosa stava in ginocchio, a capo chino, e piangeva.

Piangeva di rabbia, di dolore, frustrazione e tristezza.

I suoi vestiti erano strappati, e i capelli scompigliati, era stata una dura battaglia, ma alla fine lei aveva perso e lui aveva avuto le sue labbra.

Pianse lacrime amare per svariati minuti, mentre le sue 4 sorelline e i suoi 2 amici la guardavano, dispiaciuti.

Si asciugò le lacrime e si rialzò in piedi. Era ferita un po’ ovunque, più o meno gravemente, la più evidente e profonda era il tagli alla pancia, che le sanguinava ancora, ed i vestiti erano da buttare, strappati dappertutto.

Guardò quella nave con odio e, con tutte le forze rimaste gridò:

- ME LA PAGHERAI COBRA MI HAI SENTITA?!?!?! GIURO CHE ME LA PAGHERAI!!!!-

Quella era la ciurma di Snake D Cobra, pirata spietato e violento, che ha ingerito del frutto Cobra-Cobra, che dona una velocità innata e rende i tuoi morsi velenosi come quelli di un serpente.

Da quel giorno sorrise sempre meno, ripromettendosi che avrebbe sorriso solo nel momento in cui avrebbe rivisto la sua famiglia, e che non si sarebbe mai più fidata dei pirati, all’infuori di loro.

Fine Flashback

(pov. Amu)

-…… e questo è quanto.-

Gli raccontai tutto, per filo e per segno, saltando la parte che parlava del tatuaggio e della mia ciurma ovviamente.

La sua reazione fu molto diversa da quella che mi aspettavo, si sporse verso di me e mi abbracciò. Di tutto mi sarei aspettata, tranne questo.

- Amu ti assicuro che non tutti i pirati sono come quel bastardo.-

Dicendo quella frase, puntò i suoi occhi ametista nei miei color miele, e di nuovo non riuscii a distogliere lo sguardo.

- Lo so bene- risposi- ma non sono sicura che tu sia tra quelli diversi.- ghignai.

Ma lui rimase serio, e continuò a fissarmi negl’occhi.

- Invece io sono diverso, non potrei mai farti del male.- sorrise, tornando a sedersi accanto a me.

Non so bene il perché, ma a quelle parole arrossi vistosamente, fortuna che era buio. Non so nemmeno perché appoggiai la testa alla sua spalla, e non mi spiegai nemmeno le parole che uscirono dopo dalla mia bocca.

- Ti credo, adesso so che posso fidarmi.-











































































*Note Autrice*
Spero  questo capitolo vi piaccia ^.^
Scommetto ke Amu sirena nn ve l'aspettavate vero? XD
Ok maleditemi pure, nn c'è problema, ma le sorprese nn finiscono qui XD
Spero che la direzione ke la storia ha preso vi piaccia, forse modificherò il 2° capitolo e se succederà nn mancherò di farvelo sapere ^.^
Cmq voglio darvi un indizio: x ki conosce One piece, la famiglia di Amu è una ciurma di quel mondo XD 
Siccome nn sono brava con i nomi (ved. Snake D Cobra nd. ma), e che questo è cmq un cross-over, ho deciso di usare quel personaggio.
Ci sarà solo quello però, nn aspettatevene altri XP
Un bacio a tutti e alla prossima =3
Jeo 95
   
 
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