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Autore: June_    06/04/2012    4 recensioni
Lexi e Megan. Americane, Baby-sitter improvvisate e sul set di un film che non scorderanno mai. Sopratutto per i protagonisti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sognando 3
* Ti-ti-ti-tiiii-ti-ti-ti-tiiiiiii*
Uno strano rumore squillante mi entrò in testa fino a farmi svegliare.
« Mmh... oddio Meg ma cos'è?»
« La sveglia fava, è ora di svegliarsi!»
« Ma è ancora notte!»
« Sono le sei e mezza, per me è giorno.» Sono ufficialmente partita con una pazza.
« PERCHÉ DIAMINE HAI MESSO LA SVEGLIA COSì PRESTO?!»
« Almeno abbiamo il tempo di fare colazione in hotel!» Mi rispose acidamente mentre mi tirava via la coperta di dosso.
Borbottai qualcosa che non riuscii a capire nemmeno io e andai verso il bagno, neanche entrata la sentii urlarmi di muovermi.
A momenti mi addormentavo sotto la doccia ma con grande sforzo riuscii a prepararmi in tempo decente, quando anche lei fu pronta scendemmo nella sala dell'hotel, acchiappammo tutto quello che era o sembrava cibo e ci sedemmo al tavolo.
« Hey guarda, quello è Mr. Stench!» Mi fece notare Megan indicando l'uomo che era appena entrato nella sala
« Già... hey ma, ODDIO! -Mi misi una mano sulla bocca e continuai a parlare sottovoce- se quello è Stench io sono la statua della libertà! Ma non noti proprio niente?!» Meg strinse gli occhi per vedere meglio e li spalancò tre secondi dopo notando finalmente le due presenze bionde vicino all'uomo.
« Non sarà?»
« E' lui! Ma che ci fa qui? Oddio si stanno sedendo, li, li vedi?!»
« Certo che li vedo scema, datti una calmata... Mmh, che stia qui anche lui?»
« No guarda è venuto in sperimentazione! E' ovvio che sta qui, e tu che ieri sera mi prendevi per pazza!» Continuavo a blaterare senza staccare gli occhi di dosso a Johnny, secondo la mia mente malata prima o poi si sarebbe sentito osservato e si sarebbe girato verso di me. Povera illusa.
« Se continui così lo sciupi Lex.» La zittii con la mano per non farmi deconcentrare mentre attivavo i raggi a ultra suoni, sempre in cerca di farlo girare.
« Tanto non si gira, accettalo!»
« Dai vieni.» Mi alzai di punto in bianco trascinando Megan dietro di me, sinceramente non sapevo neanche io cosa stavo facendo.
Ci inginocchiammo dietro un carrello pieno di ogni tipo di torte proprio davanti al tavolo di Joh, non si sa come non ci vide.
« Cavolo, questa torta è in mezzo non riesco a vederlo!»
« Spiarlo semmai...»
« Magari se la sposto un pochino...»
« FERMA!!»
Splash.
In un nano secondo la torta finì sul pavimento e mentre cercavo di rialzarmi facendo completamente saltare l'operazione "Spia Johnny e non farti notare" ci scivolai allegramente sopra tirando Megan giù con me.
« Ma che-» Johnny ci aveva ufficialmente scoperto.
« LEX! IO TI UCCIDO»
« Oh scusa se non pensavo che fossi fatta di pasta frolla e mi reggessi!»
« Ehm... ragazze?»
Ci girammo all'unisono quasi fulminando Johnny che alzò le mani in segno di resa per non essere attaccato
« Questa è tutta colpa tua caro Adone dei miei stivali!» Ditemi che Megan non sta per dire quello penso...
« Davvero? E che ho fatto?»
« Se tu non fossi così maledettamente bello a questa povera anima in pena non sarebbe mai venuta l'idea di nascondersi dietro un carrello di torte per spiarti!» Ok, datemi una pala per favore. No, non per sotterrarmi, ma per colpire quella sciagurata in faccia.
« Quindi è stata una tua idea?» Il "maledettamente bello" si girò verso di me con un sorrisino furbo che mi fece andare in fiamme le guance
« Ehm... si, ma in mia difesa posso dire che Megan ha ragione, se tu non fossi stato tu non mi sarebbe mai venuto in mente.»
Fece un sorriso un po' imbarazzato e mettendosi le mani sui fianchi finse di rimproverarmi
« Ora dovrai andare a cambiarti e arriverai in ritardo a lavoro...» Era così dolce che avrei anche potuto mangiarlo.
« Però seriamente, io devo fuggire agli studios, i bambini li lascio a voi?»
« Certo, poi appena Lex si cambia ti raggiungiamo»
« Perfetto, mi raccomando eh...» Abbassò la voce e col dito prese un po' di panna che avevo sul viso facendomi completamente sciogliere, poi salutò i bambini e uscì.
« E chi si lava più adesso!»
« Ma smettila scema e fila a lavarti!»
« Mangi limoni per hobby?!»
Senza aspettare una risposta presi i bimbi e andai verso l'ascensore per raggiungere la nostra stanza e infine la doccia, tutto questo senza smettere neanche un secondo di pensare al dito di Joh che mi accarezzava la guancia.
Mentre ero sotto la doccia era partito il solito discorso - ovviamente in italiano- sugli sbalzi di umore di quell'uomo, senza però trovare una motivazione logica se non la scomparsa di Vanessa che per non farci capire dai bimbi avevamo chiamato "ferrovia". Lo so, ironizziamo anche quando è meno opportuno ma che ci volete fare, non l'abbiamo mai sopportata quella.
Non si sa perché -o forse si sa e non ve lo voglio dire- si cambiò anche Megan mettendosi tutta in tiro, e visto che non avevamo proprio niente da fare acconciammo al meglio anche quei poveri bambini che erano diventati i nostri Barbie e Ken.
Finalmente con ben tre ore di ritardo ci decidemmo ad andare agli studios cantando/fischiando la colonna sonora del film che stavano girando, quando arrivammo però trovammo Johnny su tutte le furie e Orlando che cercava di tranquillizzarlo poi come ci videro arrivare si bloccarono di colpo e venirono verso di noi.
« Ero preoccupatissimo, ma quando mai ci mettete tre ore per una doccia?! VI RENDETE CONTO CHE HO PENSATO IL PEGGIO?!»
« Johnny cerca di capirle, sono ragazze, è normale che ci mettano più tempo a prepararsi» Fatelo santo quest'uomo!
« Stavo veramente per impazzire, non ho nemmeno un modo per contattarvi cazzo!» Ok, l'unica cosa che ho pensato è stata: da adesso avrò il numero di Johnny Depp nella rubrica del cellulare! Insomma non me ne fregava proprio niente se stava per impazzire, avrei avuto il suo numero!!
Dopo la breve danza euforica dei miei neuroni invece iniziai davvero a preoccuparmi: ma che son scema a far arrabbiare Johnny?
Stranamente non ricevetti nessuna risposta da Goffarda e sperai se ne fosse andata del tutto dalla mia mente.
« Hey?! Sto parlando con te!» Johnny mi schioccò le dita davanti per farmi riprendere dallo stato sognante in cui ero
« Eh, si dimmi... Ah già, scusa.» Ero ancora in stato confusionale, oppure pregavo in aramaico perché mi desse il suo numero.
Johnny tirò un sospiro seccato e dalla tasca dei jeans tirò fuori un foglietto tutto stropicciato che mi mise in mano
« In caso di emergenza. Ora vado a lavorare.» E andò.
« Ragazze... sul serio fate attenzione la prossima volta»
« Non ci sarà una prossima volta Orlando, tranquillo» Megan gli fece l'occhiolino e anche OB tornò a lavorare.
Mi aspettavo la predica più lunga di tutta la mia vita ma Meg lasciò stare e si mise quasi a sbavare fissando il foglietto che avevo in mano.
Lo aprimmo e dentro ovviamente c'era un numero di telefono. Inutile dire che saltammo per la gioia come due deficienti emettendo strilli talmente acuti che se ci fosse stato un cane nei dintorni sarebbe impazzito.
« Forse dovremmo far capitare qualcosa a loro... Così puoi chiamarlo...» La mia pazza amica fissò i bambini tramando chissà cosa
« Così avrei la scusa per farmi dire al telefono che siamo licenziate!»
« Si, se dovesse capitare anche io preferirei sentirmelo dire di persona» E beh, dopo tutto è sempre Johnny Depp.
Dopo svariati quarti d'ora passati a fare ogni tipo di acrobazia per far divertire i biondini il più piccolo sentiva la mancanza del padre quindi per evitare che piangesse e scatenasse l'inferno entrammo dentro, dove stavano girando l'ennesima scena con ogni genere di pirata.
Johnny a.k.a Adone a.k.a Jack Sparrow era bello come non mai sdraiato sulla finta sabbia fingendosi ubriaco.
Noi eravamo appostate ai piedi della nave che era talmente realistica da sembrare vera, io tenevo Jack in braccio e giocherellavo con il suo nasino a patata e Megan giocava a battere le mani con Lily, quando Johnny ci notò si sciolse in un sorriso guardando Jack e fece dei gesti al regista che accordò una pausa generale urlando nel megafono così il più bel capitano del secolo e il suo amico Will Turner ci raggiunsero con la loro camminata sexy.
« Che bei pirati...» Commentò subito Meg
« Dite che mi dona quest'abbigliamento?» Scherzò Orlando improvvisandosi gay e facendo nascere una risata generale, perfino dei tecnici.
« Oh si parecchio, ma mi dispiace dirtelo, come Sparrow non c'è nessuno!» Dissi tirando un'occhiata maliziosa a Joh
« Il mio papà è il migliore, vero?»
« Ovviamente Lily»
« Quindi un pover uomo come me non è gradito a confronto con il capitano della Perla Nera?»
« Macché, lascia perdere Lex ha altri gusti, io ti gradisco eccome!»
Momento, momento, momento. Che diamine sta succedendo ai nostri ormoni? Aiuto.
« Io gradisco i gusti di Lex!» Ma Johnny! Così mi fai arrossire...
« Così non vale però...» Orlando si finse offeso e poi tirò una gomitata a Joh, ma quanto sono BELLI!
« Allora capitano, anticipaci qualche scena» Ripresi io guardando Johnny
« Mi spiace a tutto top secret donzella» Fece con tutto il Jack Sparrow che c'era in lui
« Mh, posso anche farne a meno, ti ho già visto con quella splendida tutina blu e nera che ti atteggiavi tutto... com'era, così?» Lo imitai quasi alla perfezione pur avendo ancora Jack in braccio e lui scoppiò a ridere dicendo che forse avrebbero dovuto prendere me per quel ruolo.
« Rinuncia Lexi, non hai neanche la spada, che razza di pirata sei?» Mi prese in giro Meg
« La spada ce l'ho io, eccola qua!» Johnny la tirò fuori, me la mise in mano e io improvvisai un duello solitario,
feci per puntarla alla gola di Joh ma lui si tirò indietro di colpo tirandosi di tutto peso alla nave, non sembrava nulla di grave finché non urlò per il dolore.
« OMMIODDIO JOHNNY!» Lui non mi rispose e non si mosse così Orlando si avvicinò di più per vedere cosa si fosse fatto
« Ha una fiocina infilata dietro la spalla sinistra!»
« Da quando usate fiocine qui?!?» Domandò Megan sull'orlo di una crisi
« E' di plastica, ma a quanto pare ci si è sbattuto contro proprio forte, è pur sempre affilata.»
« MACHISSENEFREGA! AIUTATELO! Toglietelo da li cazzo!» Se Meg era sull'orlo di una crisi io ci ero dentro già da un bel po'
Sentendomi urlare si scatenò l'inferno, Jack si mise a piangere e quelli presenti nella sala corsero da noi allarmati, urlavano tutti di chiamare un'ambulanza in preda al panico più totale. Oddio ma che cavolo avevo fatto?
« No, niente ambulanze niente di niente!» Alla voce dolorante di Johnny si bloccarono tutti a chiedere il perché e a dire che era indispensabile
« No, non voglio che i miei figli si spaventino li avete terrorizzati già abbastanza voi, andate via.» Si riferisce a me? Mmh...
Quando tecnici, troupe e compagnia bella si erano già allontanati, a Megan scattò il lampo di genio.
« Ma Lex! Tu hai seguito un corso di infermieristica, pensaci tu no?» Cazzo me l'ero scordata!
« Si beh... s-se non hai niente in contrario» Balbettai guardando Johnny che perdeva sempre più sangue ed era ancora attaccato alla nave
« Fai piano però...» Stavo sul serio per piangere a vederlo così
Diedi Jack a Megan e notai che teneva una mano sugli occhi di Lily, le sussurrai di portarli via da li e mandai Orlando a cercare qualsiasi cosa che assomigliasse a una valigetta del pronto soccorso. Rimasi da sola con Johnny che mi guardava con gli occhi di un cane bastonato.
« Allora, al mio tre ti devi spingere in avanti ok? Io ti tengo la spalla e tengo anche la fiocina così non si spezza.»
« Va bene...»
« Oddio c'è un sacco di sangue qui dietro... Mh. Uno, due, tre!» Si spinse in avanti e per poco non mi cadde addosso ma andò tutto bene a parte il fatto che era debolissimo per via del troppo sangue perso.
« Ti devi stendere o mi svieni davanti!»
« Mi sento molto una femminuccia...» Accennò un sorriso ma gli si leggeva in faccia che stava soffrendo.
Mentre lo portavo in un camerino vuoto ci raggiunse Orlando con cerotti, garze e tutto quello che era riuscito a trovare, avrei avuto bisogno di aiuto ma gli chiesi di andare prima da Megan per vedere come stavano i bambini, anche perché praticamente era come se fossero da soli.
Arrivati nel camerino Johnny si sedette su un divanetto, sempre più debolmente si passò una mano sul viso, io mi misi dietro di lui
« La devo togliere, è impregnata di sangue e comunque ti devo medicare» Dissi accennando alla maglietta
« Non riesco ad alzare il braccio scusa»
« Vorrà dire che Jack Sparrow se ne troverà un'altra» La strappai direttamente e la buttai a terra
Aveva uno squarcio orribilmente profondo, avrebbe sul serio avuto bisogno di un medico, testardo che non è altro.
« Com'è?»
« Profonda. Sul serio non so s-»
« Vai. Mi fido di te...»
« Non dovresti, è colpa mia.»
« Ma no, sono io che da stupido mi son buttato indietro...»
Non gli risposi e iniziai a disinfettargli la ferita mentre lui stringeva i denti, gli tolsi anche la parrucca con i dread perché erano di intralcio.
Era terribilmente sexy a petto nudo e con i pantaloni da pirata ma scacciai subito questi pensieri, non era il caso.
« Per fortuna non è arrivata al cuore...» Quel pensiero mi sfiorò leggermente facendo salire ancora di più i sensi di colpa.
« Già...»
« Adesso ti brucerà, ma serve a far chiudere la ferita più in fretta»
« Ok» Sospirò e chiuse gli occhi mettendosi ancora la mano sul viso
Gli versai un po' del liquido e sentirlo mugolare faceva più male a me, solo a sapere che gli facevo male mi si stringeva lo stomaco.
Tu non hai veramente più speranze.
E mi sa che stavolta hai proprio ragione Goffà.
Tagliai una garza e coprii la ferita che nonostante tutto sanguinava ancora, ora rimaneva da vedere solo se aveva qualcosa di fratturato.
« Ti fa male qui?» Dissi toccandogli la punta della spalla
« Un po'...» Mi guardò con quella faccia da cucciolo
« E qui?»
Non fece in tempo neanche a rispondere tanto fu rapido il suo scatto.
« Qui invece?» Passai davanti e gli toccai il petto, proprio sopra al cuore avvicinandomi un po' per sentirne i battiti
« Quello fa sempre male Lex...» Accennò dolcemente una risata un po' affannata
Alzai la testa e i nostri occhi si incontrarono a pochi centimetri gli uni dagli altri, restammo a guardarci per quella che sembrò un'infinità di tempo senza nessun rumore intorno se non i nostri respiri, non so cosa mi facesse perdere di più la testa se i suoi occhi così profondi da poterci cadere dentro in stile Alice nella tana del Bianconiglio o il suo profumo inebriante. Avevo ancora la mano sul suo petto e sentivo il suo cuore battere forte quasi quanto il mio che sembrava proprio voler uscire fuori, ci stavamo avvicinando sempre di più millimetro dopo millimetro i nostri nasi si sfiorarono fino ad arrivare alle labbra con una delicatezza fuori dal normale, ma anche quelle ahimè si sfiorarono e basta.
« No... Johnny, non posso, non possiamo.» Non avevo neanche il coraggio di guardarlo in faccia quindi fissavo il pavimento, bella codarda.
Lui non mi rispose ma mise la sua mano sopra la mia e con il dito mi alzò il mento finendo per ristabilire il contatto visivo
« Non... insomma, tu stai ancora male per Vanessa e... non voglio essere il tuo passatempo, non farmi questo ti prego.» Ecco, con quelle poche parole avevo ammesso tutto.
« Non lo sei, davvero.» Si avvicinò ancora ma lentamente, come per chiedermi il permesso.
A quel punto non potevo più resistergli era più forte di me, smisi di ragionare e chiusi gli occhi, il contatto con le sue labbra così morbide mi provocò brividi su tutto il corpo, quando poi la sua mano salì su per la mia schiena e la sua lingua accarezzò la mia giuro che sarei potuta morire felice.

Meantime, in the next room...

[ Dopo che Lex mi aveva dato i bambini ero andata in una stanzetta, non la più adatta si può dire, era la bottega dove tenevano attrezzi di scena e roba varia ma ormai ero li e volevo dare un'occhiata in giro, avevo appena visto una copia del cappello di Jack Sparrow e volevo assolutamente provarlo quindi posai Jack per terra. Mi specchiavo spensieratamente e quasi non mi ero accorta che Jack stava giocando con un pugnale più grande di lui.
« ODDIOSANTO!» In quel preciso momento Orlando entrò tirando un colpo alla porta, sicuramente per il mio urlo.
« Che succede?!»
Indicai Jack che era rimasto immobile davanti a quella scena ma aveva sempre il pugnale in mano, così Orlando si avvicinò, glielo prese dolcemente e scosse la testa mentre tornava verso di me.
« E' finto...» 
Scoppiai a ridere e lui subito dopo di me, non ci sono parole per un sorriso come il suo. Lo guardavo, guardavo i suoi occhi che avevano quella strana e affascinante scintilla di luce e credo di aver sperato che quell'attimo non finisse mai.
Senza accorgermene stavamo parlando del più e del meno e di come io e Lex fossimo una minaccia umana per ben due generazioni dei Depp.
« Per fortuna sei entrato tu a salvare almeno il più giovane!» Dissi ridacchiando
« Eh già, a proposito chissà come sta Johnny...»
« Sicuramente bene, Lex è un'infermiera doc! Al contrario di me che non so neanche mettere un cerotto.»
« Stranamente mi attirano le persone un po' imbranate...» Sbarrai gli occhi, non potevo credere che l'avesse detto o meglio, che l'avesse detto a me.
« Non dovevo dirlo?» Aggiunse sicuramente notando la mia reazione
« No, no, cioè si... Aspetta, il mio povero cervello sta andando in tilt. Forse questo non dovevo dirlo, insomma era solo un pensiero non pensavo di dirlo ad alta voce perché non è carino che ti dica che il mio cervello sta andando in tilt, perlomeno non è carino nei miei confronti perchè mi sto tirando la zappa sui piedi da sola e continuando a parlare così a raffica di certo non miglioro la situazione il bello è che non riesco proprio a fermarmi mi succede spesso quando sono nervosa oh ecco lo sto rifacendo mi sto di nuovo mettendo in imbarazzo da sola e a forza di parlare mi sta anche mancando il fiato quindi adesso mi fermo, tu però non prendermi per una pazza ti prego non farlo, ok basta, adesso mi blocco e mi scavo la fossa da sola.» Finii finalmente di auto lesionarmi psicologicamente e ripresi fiato diventando di un colore tra il porpora e il magenta.
« Hai parlato talmente veloce che non ho capito quasi niente, a parte il fatto che sei visibilmente nervosa» Disse ridendo, probabilmente di me.
« Non puoi farmene una colpa, insomma, tu che faresti avendo Orlando Bloom davanti che ti dice certe cose?!» Massì, continuiamo a auto lesionarci.
« Probabilmente niente, sai, sono io Orlando Bloom -fece spallucce e un mega sorriso- più che altro, credo avrei una reazione simile se me lo dicesse una ragazza, una in particolare. Anche se non credo parlerei così tanto nel giro di tre secondi!» Rise ancora e poi parve in imbarazzo.
Mi sembrò di tornare indietro nel tempo a quando ero ancora una bambina alle prime armi con l'amore.
Non essendoci sedie eravamo seduti sul pavimento a gambe incrociate e mi avvicinai leggermente col viso, sembravamo sul serio due bambini che stanno per dirsi un segreto per loro della massima importanza, ma che in realtà è solo il sapore della confettura all'interno della merendina.
« "Stranamente" mi attiri tu.» Fino a due secondi prima pensavo non ci fosse nulla di male o di sbagliato a dire quelle poche e ovvie parole, ma dopo averle dette me ne pentii subito, non so perché.
« Potremo dire, allora... che ci attiriamo a vicenda...» Disse lui con una lentezza che mi fece rabbrividire mentre ancora più lentamente si avvicinava.
In quel momento dimenticai i bambini, dimenticai che eravamo al centro di una bottega degli attrezzi di scena degli Studios di Los Angeles e dimenticai chi avevo di fronte. Pensavo solo a quanto le sue labbra fossero sempre più vicine alle mie e a come il mio sguardo si intrecciava così magnificamente nel suo, fino a che gli occhi si chiusero e le labbra si unirono, delicatamente.
Era come sfiorare una piuma, nessuno dei due osava dar veramente inizio a quel bacio, ma quello sfiorarci mi faceva quasi impazzire. Gli mettei una mano dietro il collo e mentre lo accarezzavo, non so quando, non so come, mi ritrovai a baciarlo veramente, un bacio come si deve, uno scambio di emozioni che forse mi coinvolgevano più di quanto volessi.
« Megan?» Una vocina delicata mi chiamava e allora smisi di baciarlo, aprii gli occhi e il mio cervello tornò a funzionare facendomi capire che avevamo due bambini anche troppo piccoli davanti.
Orlando iniziò a ridere di gusto, ma penso fosse più una risata isterica o di imbarazzo, io diventai color pomodoro.
« Ehm, dovrei... tornare sul set.» E certo lui se la può svignare, ma se i bimbi fanno domande io che faccio?
Gli tirai un'occhiataccia per gioco e lui ricambio accarezzandomi la guancia per poi guizzare via con un mega sorriso stampato in faccia.
« Bene bambini, che volete fare? Andiamo a vedere come sta papà?» Non gli diedi il tempo per rispondere e li trascinai verso il camerino dov'erano andati Johnny e Lex, ma trovammo solo Lex... con gli occhi lucidi. Spalancai i miei e la portai nel corridoio lasciando i bambini dentro per farle una domanda piuttosto ovvia
« Sta così male che ti sei messa a piangere?!?!?» Lei si portò entrambe le mani alla bocca e mimò un no con la testa
« Allora che hai? E lui dov'è?»
« E' tornato sul set... ha detto che ce la fa lo stesso a lavorare»
« Bene! Hey, mi è successa una cosa alla quale non crederai mai!» Aggiunsi pronta a parlarle del favoloso bacio
« Anche a me!» Rispose con un sorriso un po' insicuro mentre i suoi occhi erano sempre più lucidi
« Ma mi spieghi perché hai le cascate del Niagara pronte a uscirti dagli occhi?!»
« Dai prima tu!»
« No, hai già sviato questa domanda due volte, adesso me lo dici!» Ignorai quello che avevo appena pronunciato perché ero troppo eccitata e mi decisi a parlare per prima 
« L'ho baciato!»
« L'ho baciato!»
Finimmo per parlare assieme, non potevo crederci, a nessuna delle due.
« COSA?»
« TU cosa!»
« Non ci posso credere...»
« Dillo a me...»
Improvvisamente avevo gli occhi lucidi anche io e ci ritrovammo a saltare urlacchiando come due sceme a cui probabilmente era capitata la cosa più bella di tutta la loro vita. ]


Ed ecco il terzo capitolo che nonostante sia corto ci ho messo una vita a scrivere. Ahimé.
Andiamo subito al sodo, qua praticamente tutti si sono confessati: Joh a Lex, Lex a Joh, Ob a Meg e Meg a Ob. Ora, dopo questo momento romantico - per quanto io riesca a scrivere di momenti romantici- Johnny cambierà? Smetterà di essere in menopausa?
E la situazione tra Megan e Orlando sarà sempre tutta rose e fiori oppure no?
Lexi invece combinerà qualche altro danno?
DITEMELO. - Mi sento molto Gerry Scotti, no?-
Okay, come sempre sono aperta a ogni critica perchè no, le mie non mi bastano.
Ringrazio ancora BlackPearl che dovrebbero far santa per tutte le volte che mi sopporta e supporta - se non si era capito, i miei vari e occasionali rigraziamenti a persone sono anche un invito ad andare a leggere qualche loro fic, in poche parole: pubblicità-. Bien, con questo credo e spero di aver detto tutto, se avete domande, critiche o consigli ditemi tutto spudoratamente, no problem. Un bacio June.































  
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