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Autore: Liquid King    09/04/2012    2 recensioni
In seguito a un sogno ho deciso di scrivere questa storia e vi chiedo di recensire. Walter riceve una lettera che lo porterà a compiere nuovi crudeli omicidi. Solo per fan di Sullivan.
Gli aggiornamenti avveranno ogni fine settimana.
Genere: Drammatico, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Walter Sullivan
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Quinto capitolo! Non ci credo! Pensavo che la mia voglia di scrivere fosse andata a quel paese ma, a quanto pare, non è così! Ecco il nuovo capitolo. Buon divertimento.

Immagine di Walter Sullivan, spero che vi piaccia



Walter Sullivan: A casa.

Walter si svegliò con una forte emicrania, la prima cosa che vide erano gli intonachi anneriti del suo appartamento.

"Come... come? Come sono finito qui?" Si osservò in giro: Tutto normale... Anzi no. Una piccola palla arrotolata su sé stessa, a spirale, dormiva beatamente.

-Il cucciolo?- Walter si alzò facendo leva sulla schiena e con delicatezza prese in braccio il cucciolo, che ancora dormiva.

"La cosa non mi è chiara... come ho fatto a tornare a casa? Non ho attraversato alcun buco... e in più, la bestiola mi ha seguito? Come ha fatto?" Walter si alzò dal letto e si diresse in cucina, con l'intenzione di preparare qualcosa. Lasciato il cucciolo sul divano davanti alla TV, si apprestò a cercare qualcosa di commestibile negli scaffali e nello sgabuzzino del suo appartamento.

Il rumore prodotto dallo spostamento di numerose scatole e pacchi che Walter muoveva fece svegliare il cane che, preso dalla curiosità, zampettò nella zona da pranzo per vedere se il padrone gli desse qualcosa di commestibile ma visto che quest’ultimo non lo prendeva in considerazione decise di esplorare la sua nuova casa. Il baule accanto alla TV gli suscitò il maggior interesse, tanto che  iniziò ad annusare intorno al contenitore. Alzandosi sulle zampe posteriori e con alcuni colpi di zampa riuscì ad aprire il baule e vi gettò dentro. Walter, nel frattempo aveva trovato una scatola di biscotti un po’ rovinata per il cane.



Walter tornò dove si trovava il cane, ma non lo trovò. Si grattò con vigore i suoi lunghi capelli e, lasciata la scatola sul divano vuoto, iniziò a cercare il cucciolo e non ci volle molto a tirarlo fuori dal baule.

-Ti eri nascosto? È ora di mangiare.- Walter ricevette una leccata in piena faccia dal cane, lui non si arrabbiò anzi aggiunse:-Mi sono già lavato il viso, non fare il monello…-

Sorridendo lasciò che il cucciolo iniziasse a mangiare i biscotti sul divano. Ma qualcosa lo spinse a frugare all’interno del baule.

-“Una pala, una motosega, un frustino e… ma questo? Non può essere.”- Walter provò un brivido percorrergli la schiena, era molto turbato da quello che stringeva tra le mani.

-Eileen…- Walter scorrendo la superficie del viso del pupazzo di stoffa con il dito, iniziò a vagare con la memoria ghiacciata dalla troppa violenza provata da bambino. Lo ricordava chiaramente, non dovette fare molti sforzi.



Aveva 16 anni quando tornò nell’appartamento 302 come sua abitudine, vide quella piccola bambina di 3 anni, fu colpito dal suo sorriso, dai suoi occhi gentili e dalla sua voce. Il più bell’evento fu quando ella gli donò una piccola, semplice e fragile bambola di pezza ma dal significato profondo. Ormai quella ragazza era morta dopo atroci sofferenze all’ospedale St. Jerome per mano sua, per mano dello stesso che aveva accettato il suo regalo.

“Questa bambola… la terrò con me, visto che Henry non l’ha voluta.” Così pensando si mise la bambola in tasca e colto da un improvviso colpo di sonno, fece in tempo a tornare nella camera da letto per addormentarsi sprofondando  la testa bionda sul cuscino.

Una notte e 5 ore più tardi Walter fu svegliato dal sonno profondo da un trillo molto familiare. Senza perdere tempo, sollevò la cornetta del telefono, pronto a imprecare come ogni comune essere mortale.

-Allora chi scoccia alle 5 mattino?- La cornetta era semi bagnata di saliva che era uscita dalla sua bocca quando aveva pronunciato la parola “Scoccia”.

Tututututu

Il biondo sbuffò e posata la cornetta stava per ritornare nel mondo dei sogni.

-Ciao Walter… come sta il mio compagno di merende preferito?- Una voce femminea, da dietro, raggelò ogni singola vena nel corpo del biondo.

-A.. a… a… Alessa!- La gola si seccò subito dopo pronunciato quell’infausto nome.



Eh eh… che sorpresa! Come mai la signora di Silent Hill è qui? Che mai vorrà da Walter? Nota interessante: Lei è ormai adulta… (niente bunga bunga, sia chiaro.) Cosa succederà? A fine settimana lo scopriremo!
E un’altra cosa: R-e-c-e-n-s-i-t-e!! Ci vuole così tanto per capirlo? Voi otto che leggete prima di tutti, fate sentire la vostra voce! Fate come Waltersullivan24, come golden_skans (si scrive così?), che ringrazio molto. Alla prossima!  
   
 
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