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Autore: Felix_    12/04/2012    1 recensioni
Questa fan-fic è ambientata al settimo anno ad Hogwarts. La seconda battaglia magica non è mai avvenuta e Silente, Fred, Remus ,Tonks e Colin Canon sono ancora vivi. Il professor Lumacorno insegna ancora pozioni e Piton invece Difesa contro le Arti Oscure. Beh, spero davvero che questa fic vi piaccia! Vi prego di essere clementi con me, è una delle prime dramione che scrivo quindi, capitemi D:
Ah un’altra cosa, spolliciate recensioni e anche le critiche, non fanno mai male ;)
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger, Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Capitolo 8



Arrivai in sala grande e mi sedetti alla tavolata dei Grifondoro che ora era mezza vuota.
‘Saranno tutti a lezione’ pensai subito, ma un brontolio allo stomaco mi ricordò che dovevo mangiare qualcosa prima di cimentarmi a lezione.
Afferrai una caraffa di succo di zucca e me ne versai un po nel bicchiere, poi presi una brioche al cioccolato.
Prima di addentare la mia brioche un dito che picchiettava sulla mia spalla mi fece distogliere lo sguardo.
Mi girai e osservai questo ragazzo che mi guardava con mille emozioni sul viso.
“Serve qualcosa Louis?” chiesi cortesemente al mio amico Corvonero.
“In verità no, volevo solo scambiarti due parole. Posso?” mi rispose con le guance rosse ma senza perdere la sua decisione.
“Ok” decisi che il mio stomaco poteva resistere ancora qualche minuto, in fondo quel ragazzo sembrava deciso a dirmi qualcosa di importante.
Mi alzai dalla panca e aspettai che iniziasse a camminare.
Con un po di impaccio, mi sorpassò e in fila indiana uscimmo dalla sala grande e ci avvicinammo al cortile.
“Bene, che volevi dirmi Louis?” dissi sorridendogli.
Era un ottimo amico, lo vedevo molto spesso, soprattutto in biblioteca: anche lui amava i libri.
“Io, beh ecco, non so nemmeno da dove cominciare” disse ancora più impacciato di prima.
Tentai di facilitargli la situazione.
“Inizia da dove ti senti più pronto, ecco”
Louis abbassò lo sguardo a terra, per poi rialzarlo e tirare un respiro profondo.
“Andiamo in biblioteca? Così te ne parlo lì” mi disse, tentando una via di fuga.
“Certo, e così sei più tranquillo. Ma non credere di scapparmi” ci scherzai su per fargli alleggerire la tensione.
‘Chissà cosa deve dirmi di così importante, è così teso!’ pensai, cominciando a camminare verso la biblioteca affianco a lui.
Arrivammo e ci sedemmo al solito posto, al tavolo che confinava con la sezione proibita, lì non ci veniva nessuno e c’era un silenzio tombale quando uno leggeva o faceva i compiti.
Mi sedetti per prima e lui si sedette di fronte a me, incrociando le mani e iniziando a torturarsele.
Le presi nelle mie e gliele sciolsi fermamente e al mio tocco si fermarono subito.
Alzai lo sguardo su Louis e notai che mi stava già fissando con una leggera curva alle labbra.
Decisi di dargli il tempo che gli serviva per iniziare il discorso e aspettai, accomodandomi meglio sulla sedia.
“Ok, ci sono. Ma ti prego Hermione, non ridere quando te lo dirò” sembrava preoccupato sul mio giudizio.
“Non ti preoccupare Louis, non riderò di te” gli sorrisi teneramente, il che mi fece riflettere dopo, e lo incitai ad iniziare.
“Beh, prima di tutto volevo chiederti come stavi, si insomma..stai meglio vero?” sembrava davvero preoccupato, così mi affrettai a rassicurarlo.
“Si, la McGranitt mi ha fatta uscire questa mattina dall’infermeria. Insomma..il mal di testa e mal di schiena ci sono, tutti quei tagli bruciano ancora”
“Mi dispiace per la tua schiena e per la tua testolina” mi disse sincero accennando ad un sorriso.
Sembrava meno teso, era solo questione di spezzare la tensione.
“Comunque, la Parkinson non si è più fatta vedere in giro sai?” ci scherzò su, facendomi ridacchiare.
“Oh, immagino che quando mi vedrà scapperà come una furia, e le conviene” aggiunsi io ridendo.
“Già..già” continuò lui, trasformando la sua risata in un lieve sorriso e fermandosi a guardarmi.
‘Ma che ha oggi Louis?’ pensai mentre sentivo le mie guance arrossire, sentendomi osservata.
“Tornando a noi. Ti volevo dire che sono stato io ad inviarti quelle rose, in infermeria” mi disse, non guardandomi negli occhi, ma osservando tutto tranne che me.
‘Come? Lui? E io che mi ero andata a pensare solo lontanamente che fosse stato Malfoy! Oh, al diavolo!’
“Me le hai inviate da amico, giusto?” sperai io.
Un attimo di silenzio calò tra noi, spezzato poi da lui.
“A dire il vero..no” ammise lui, sempre guardando intorno a me.
“Non ci posso credere..tu? Perchè? E perchè proprio io? Da quanto? Oh per Merlino mi stai facendo impazzire!” dissi tutto d’un fiato, non rendendomi conto che così facendo avrei offeso Louis.
“Non è colpa mia se mi piaci okay? E se proprio lo vuoi sapere, mi piaci dal quarto anno” confessò Louis, liberandosi anche dell’ultimo mattone sul petto.
“Scusa Louis, non volevo offenderti..cosa hai detto? Dal quarto anno? E che aspettavi a dirmelo?” chiesi sempre più sorpresa.
“Come sai, non sono un ragazzo che lo sventola ai quattro venti! E poi, sarebbe stato peggio, insomma, ci sarebbe stato dell’imbarazzo tra noi. Io vorrei solo che l’amicizia tra noi non cambi, ecco”.
“Louis, sei un ragazzo dolcissimo, simpatico e divertente, ma non credo che tra noi..ecco quello che voglio dire è che, hai..hai capito insomma” sintetizzai io non riuscendo a trovare le parole giuste.
“Si si, l’ho capito già da un pezzo che non siamo fatti per stare insieme. Solo vorrei continuare a frequentarti, da amico si intende” i suoi occhi sembravano implorare e si sa, io non resisto mai.
“Ma certo Louis, come potrei non accettare?” ammisi sorridendogli.
“E per quanto riguarda a un secondo fa, scusa per il poco tatto che ho avuto nei tuoi confronti” mi scusai per la terribile figura e lui come sempre mi perdonò.
“Scuse accettate Hermione” e ci abbracciammo amichevolmente.
‘Ecco quel profumo dove l’avevo già sentito..era il suo!’ riflettei mentalmente.





NOTA DELL'AUTRICE

Buongiorno a tutti i miei cari lettori!!
Come avrete notato questo capitolo è molto corto rispetto agli altri..anzi, è corto e stop.
Ho deciso di inserire questo come un capitolo a parte, anche perchè non sapevo come collegarlo agli altri capitoli che sono nel mio pc!
Mi scuso veramente con quelli che hanno aspettato un mio aggiornamento, è che con la scuola e l'altra ff horror alla fine non ho avuto tempo per continuare questa, mi scuso ancora.

Beh? Comunque, che vi pare di questo mini-capitolo? :D

Oh, stavo dimenticando lo spoiler, che sbadata!

"Devo vedere il professor Silente, è urgente per favore!" entrai correndo nell'ufficio della McGranitt e mi precipitai davanti alla sua scrivania dove lei stava tranquillamente leggendo un libro.
"Potter, come mai tutta questa fretta?" si affrettò a rispondere la McGranitt.
"Professoressa non c'è tempo per le spiegazioni, me lo chiami immediatamente per favore" continuai io, con il fiatone che iniziava a farsi sentire.
"Ma Potter temo che ora-"
"Voldemort sta per attaccare la scuola, mi chiami il Preside!"


Che succederà? Leggete per scoprire! 
Baci, Felix_





 

   
 
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