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Autore: Felix_    12/04/2012    1 recensioni
Mi svegliai stordita nei sotterranei, era notte fonda. Mi girava la testa in una maniera incredibile. Mi alzai velocemente. Non dovevo farmi prendere dal panico. Presi la bacchetta e dissi sottovoce la formula "Lumos". Mi guardai in torno ma non c'era nessuno. Sentii un leggero bruciore sul braccio destro e sulla gamba sinistra. Avevo due enormi tagli, ma non sembravano profondi. All'improvviso sentii lievi passi venire verso di me e udii una voce familiare.
-Chi c'è? Tanto ti troverò, chi sei?!
Rimasi un po sbalordita: che ci faceva Draco Malfoy nei sotterranei in piena notte?
-Malfoy che ci fai qui?
-Mezzosangue, potrei farti la stessa domanda! Ora sei diventata una fuorilegge che sgattaiola via senza badare alle regole?
-Io, io non so nemmeno che ci faccio qui. Mi sono appena svegliata, qualcuno deve aver usato l'Incanto Imperio su di me o, non lo so. Ma tu che ci fai qui?
-Si da il caso che io sia prefetto e che Piton mi abbia dato l'incarico di sorvegliare i sotterranei stanotte.
Parlava sempre con quel suo tono arrogante, sempre il solito Malfoy. Per la barba di Merlino, ma quel ragazzo non cambierà mai!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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CAPITOLO 9



Ero nella Foresta Proibita, circondata da Lethifold.
Come potevano i Lethifold essere qui, nella Gran Bretagna, posto freddo e umido?
Erano circa una ventina, disposti in cerchio attorno a me.
Si avvicinavano lentamente e i mantelli strisciavano appena sopra il suolo della foresta.
Stavo per morire, decisamente.
Urlare in quel caso non mi avrebbe salvata, sarei stata già digerita da uno di quegli esseri ora che fosse venuto qualcuno a salvarmi.
Cercai di fare spazio nella mia mente per escogitare un piano che potesse funzionare in modo rapido ma, purtroppo, non mi venne in mente nulla.
Proprio quando un Lethifold era praticamente “faccia a faccia” con me, di mio istinto, evocai il mio Patronus. Miracolosamente la mia lontra argentea e piena di lucentezza scacciò via non solo quel Lethifold, ma tutti i Lethifold che si stavano avvicinando a me.
‘Quindi l’Incanto Patronus serviva anche a scacciare i Lethifold, bell’informazione!’ pensai, mentre guardavo tutti i Lethifold svanire nel nulla intorno a me.
Appena la lontra svanì nel nulla, voltata verso di me quasi per salutarmi, mi svegliai.
Ero nel dormitorio delle ragazze di Grifondoro. Quello era stato solo un incubo, ma poteva essere che l’Incanto Patronus funzionava veramente anche contro i Lethifold? Sarei andata a controllare meglio in biblioteca.
Guardai l’ora: l’orologio da polso che mi aveva regalato la signora Weasley segnava le 6.40.
Troppo presto, ma oramai ero sveglia.
Mi preparai con moltissima calma, tutto quel tempo lo avrei usato per fare un resoconto degli ultimi mesi. Quando finii il tutto, Ginny si svegliò e mi guardò sbalordita.
-Herm che ci fai già in piedi? E già vestita! Te sei tutta matta cara mia..
-Mi ero svegliata quindi tanto valeva svegliarsi pimpante, no?
Ironizzai subito e lei ridacchiò.
-Beh, ho fatto anche un sogno strano..
-Incubo? Quale?
-Ho detto sogno, non incubo. Merlino, tu sei tutta addormentata è ovvio che non capisci quando parlo.
-Ah si spiritosa,- interruppe la frase per iniziare uno sbadiglio che contagiò anche me.
-Stavo dicendo, che i sogni strani il più delle volte sono incubi. O perlomeno, i miei si.
Concluse Ginny alzandosi dal letto e barcollando un momento.
-I miei non sono tutti incubi, anche se questa volta ci hai azzeccato.
Ammisi io.
-Racconta!
-Più tardi, ora vestiti se no fai tardi a lezione.
-Si, mamma.
Alzai gli occhi al cielo e sorrisi a Ginny che mi faceva la linguaccia.
La seguii con lo sguardo, quando sentii la sua voce dal bagno.
-A proposito, che è successo ieri sera tra te Malfoy e Ron?
-Ronald mi aveva invitata al ballo, solo che il termine invitata non è molto corretto, sai già com’è andata la storia. Avevo avvisato Draco e lui all’inizio aveva detto che non veniva. Poi durante il ballo Ron mi ha baciata e..quando mi sono voltata c’era Draco che ci fissava. Era sconvolto dalla faccia che aveva. Così si era avvicinato a Ron e gli ha mollato un cazzotto sul naso dicendo che non doveva toccarmi mai più.
-Malfoy ci tiene proprio a te a quanto pare, eh? Ah e, mio fratello è un vero cretino. Quando Madama Chips gli avrà sistemato il naso glielo romperò nuovamente io.
Si mise a ridere ma poi mi lasciò continuare.
-Comunque, Gin ti devo avvertire di una cosa. Ieri la McGranitt mi ha detto che nel castello..ci sono nascosti dei Dissennatori. Lei e Silente controlleranno tutte le aule, i sotterranei, la torre di astronomia, per tutto il castello e anche il perimetro della scuola. Sospettano che non siano entrati di loro volontà ma che qualcuno li abbia portati qua. Ti prego, non girovagare da sola per il castello. Stai attaccata ad Harry se è necessario, lui è bravissimo ad evocare il Patronus. Oh e un’altra cosa: non devi dirlo a nessuno, si scatenerà il panico se tutta la scuola lo venisse a sapere.
Il suo volto era sconcertato, ma mi annuì debolmente, tornando in sé.
-Okay. Grazie per l’avvertimento.
Sorrisi per tranquillizzarla e quando finì di vestirsi scendemmo nella sala comune e aspettammo Harry.
Sulla poltrona vicino al camino, una ragazza mi fissava con odio. Ben messa, con capelli ricci e lunghi legati da un nastro che l’avvolgeva con un mega fiocco, Lavanda Brown.
Era gelosa di me da quando si era presa una cotta per Ronald.
Harry arrivò, ci salutò e prese per mano Ginny e insieme ci incamminammo per la Sala Grande.
Nella solita disposizione dei professori e professoresse, ovviamente tutti impeccabili anche la mattina, intravidi la professoressa McGranitt che mi fece un cenno con la testa. Istintivamente ricambiai quel cenno aggiungendo anche un lieve sorriso. Subito dopo questo scambio di occhiate, le mie pupille cercavano disperatamente una chioma bionda nel tavolo dei Serpeverde.
La ricerca non durò molto visto che c’era solo lui e un gruppetto del terzo anno.
Il suo sguardo era già su di me probabilmente da quando avevo varcato la soglia della sala.
-Harry, Ginny, voi andate avanti intanto. Vi raggiungo subito!
Senza aspettare alcuna risposta da loro mi voltai e mi diressi verso Draco.
Lui mi aspettò sulla sua panca e quando arrivai mi fece cenno di sedermi accanto a lui.
-Ciao Draco.
Non sapevo di preciso come salutarlo, voglio dire, magari sotto sotto ce l’aveva ancora con me..
-Ciao anche a te Hermione.
Mi disse dandomi un bacio a fior di labbra.
Mi sciolsi nuovamente e dopo quel bacio mi avvicinai al suo orecchio.
-Spero che tu non ce l’abbia ancora con me.
Gli sussurrai fiocamente.
Lui rispose iniziando a baciarmi la guancia, arrivando alle mie labbra che aspettavano di essere accarezzate.
-Certo che no..
Chiusi gli occhi per qualche secondo, godendomi ogni carezza e ogni bacio che mi conservava.
Mi staccai e lo guardai negli occhi.
-Meno male, perché ero un tantino preoccupata sai?
Gli confessai.
-Oh beh, diciamo che ti è servito da lezione.
Ammise Draco, lasciandomi di stucco.
-Come? Credi ancora che sia colpa mia?
-No, ci sei cascata e stavo scherzando.
Oh Merlino, quando la smetterà di prendermi in giro?
-Ah ah ah, sei divertentissimo, guarda come rido.
Per ripicca mi alzai dalla panca e raggiunsi di fretta Harry e Ginny che avevano cominciato a far colazione.
Mi sedetti di fronte a loro due, dando la schiena a Draco.
Recitai un incantesimo non verbale e agitai la bacchetta in aria formando delle lettere che comparivano davanti a Draco.
Dopo erbologia ti devo parlare
Mi voltai un attimo verso la sua faccia che si era appena girata verso me con un espressione interrogativa.
Gli rivolsi un sorriso e gli feci cenno che non centrava lui.
Lui annuì, mi sorrise e si girò nuovamente.
Lo imitai, iniziando a mangiare una fetta biscottata con marmellata e un buon bicchiere di succo di zucca, mentre ascoltavo Ginny che parlava con Harry.





 

   
 
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