Questo capitolo partecipa al contest "Oltre il velo" di Violet Acquarius

Personaggi: George Weasley

La Morte

Ho osservato molto questo ragazzo negli ultimi sessant’anni della sua vita. Osservo sempre coloro che mi capita di sfiorare col mio tocco.
E sfiorai George Weasley proprio sessant’anni fa, quando chiamai a me il suo gemello. Ebbi l’occasione, allora, di averli entrambi. Quando Fred varcò le porte della mia dimora, il dolore di George fu così grande che richiamò la mia attenzione.
Per chi se lo stesse chiedendo, si può morire di dolore. George non sarebbe stato il primo, ma Fred mi supplicò di non chiamarlo a me, non ancora. Non so neppure perché acconsentii.
Forse ero curiosa di scoprire come Vita e Morte possano convivere nella stessa persona.
Negli ultimi sessant’anni, George Weasley ha vissuto, ma non è stato completamente vivo. La sua ombra è sempre stata qui, a farmi compagnia, assieme al gemello. Mi ha portata nel proprio cuore.
In questi ultimi sessant’anni, George Weasley ha pianto, ha riso, ha trovato l’amore, è diventato marito, padre, ed infine nonno. È stata una bella vita, tutto sommato, seppur incompleta.
Ma adesso è finalmente qui.
Lo osservo ancora, mentre avanza spaesato, in questo vuoto dove tutto è terribile o meraviglioso a seconda del cuore di chi ne varca i confini.
George è confuso.
Sa di essere morto, non è questo a confonderlo.
Sta semplicemente domandando a se stesso come può essere morto e sentirsi così bene.
Io so il perché.
Ora è completo, ora George si è finalmente ricongiunto con la parte di lui che era morta quando chiamai a me Fred.
Per George Weasley, io sono colei che dopo sessant’anni gli ha donato gioia, completezza, rinascita.
In questo momento, concedo a Fred la possibilità di andargli incontro, di rivederlo, di riabbracciarlo, di farsi raccontare da George stesso quello che ha potuto solo osservare da qui, accanto a me.
Per George Weasley, la Morte è stare nuovamente con Fred. Non è una cosa brutta, terribile e dolorosa. È naturale.
Poiché, in parte, George ha vissuto, Fred è contento, e di conseguenza lo è anche il gemello. La Vita non è mai qualcosa da disprezzare, è un dono prezioso, nonostante non sia l’unico.
La verità, forse, è che senza George a fargli compagnia, neppure Fred era morto davvero. Né io, la Morte, né la mia compagna, la Vita, abbiamo avuto veramente i gemelli Weasley durante la loro separazione.
Prima della morte di Fred, è stata la Vita ad averli completamente entrambi. Ora, con la morte di George, tocca a me.
“Grazie…”.
È un sussurro, che mi arriva dal nuovo arrivato. Non lo ha pronunciato a voce alta, ma dal suo cuore.
“Grazie di avermi finalmente preso con te”.
Sorrido, contenta che qualcuno capisca che non sempre sono simbolo di dolore e distruzione, e che agisco secondo precisi criteri, per il bene delle persone.
“Prego, George”.