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Autore: silvia_arena    01/05/2012    4 recensioni
Loki cade sulla Terra ed entra nei sogni di una giovane donna chiamata Isobel. Che cosa vuole da lei?
Eventuale Loki/OOC, Captain America/OOC.
Warning: NO SPOILER; TRADUZIONE.
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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HAUNTED BY A GOD


La giornata passò abbastanza tranquilla. Lo strano uomo non si fece vedere, nemmeno quando mi sono addormentata durante la lezione di filosofia. Lydia mi raggiunse per il pranzo, e andammo giù al bar insieme.

Nessuna strana visione oggi? –

Le sorrisi e le schiaffeggiai la mano. – No, se n'è andato da ore. –

Le diedi la mia mousse al cioccolato, e lei ci si tuffò immediatamente.

 

Non crederai a ciò che Clarkson ci ha fatto fare! Siamo dovuti stare alla lavagna, cercando di spiegare la teoria di Einstein o come-si-chiama! –

Tossii per camuffare la mia risata, e lei mi diede il suo “sguardo malefico”.

Te lo giuro, quell'uomo è malvagio! Non mi sorprenderebbe se fosse l'incarnazione di Loki, il Dio del Male! –

 

Come diamine sei riuscita a rimanere sveglia durante la lezione? Suppongo che Clarkson era nel suo solito stato d'animo... –

Lei sorrise e annuì.

Ha buttato fuori Andrew e Carly quando erano nel bel mezzo di una dimostrazione su come utilizzare un vibratore! –

Mi soffocai con l'insalata, e lei mi dovette colpire la schiena, mentre rideva fortissimo.

 

Senti, hai ancora quel libro sulle divinità norrene? –

Lei annuì e mi guardò.

Ho bisogno di darli un'occhiata quando torniamo a casa. –

Misi il piatto vuoto su una tavola e tornai al tavolo, aspettando che lei finisse.

Spero che questa lezione passi velocemente. –

 

Tutto sembrava normale quando aprimmo la porta dell'appartamento. Ma c'era qualcosa nell'aria. Un sentimento di estrema paura strisciò sotto la mia pelle e si aggrovigliò ai miei nervi. Qualcosa era molto sbagliata lì.

Mi avvicinai al tavolo della cucina. C'era una nota sulla cima della biancheria dispiegata, la lettera era stata accuratamente ripiegata.

Aprila – sussurrò Lydia, la sua voce tremava.

 

Le mie mani tremavano tremendamente, ho dovuto chiuderle a pugno per almeno mezzo minuto. Aprii la nota... e quasi urlai.

Non avere paura di me, Isobel. – Era scritto in una calligrafia ordinata.

Iz, che cos'è? –

I miei occhi si chiusero per un solo momento.

Qualcuno è stato qui, Lydia. Qualcuno è stato qui. –

Le diedi la nota, e lei trasalì.

Chi può essere stato? Non è stato toccato niente, e non c'è segno di irruzione. –

 

Lydia impallidì. – Non so tu, ma io chiamo mio zio. –

Suo zio? Di chi stava parlando?

Tirò fuori il suo cellulare, premette alcuni pulsanti, e attese.

Accidenti, non risponde. Non ci resta che aspettare. –

Aspettare per chi?

Lydia, di chi stai parlando? –

Lei mi prese per mano e mi fece sedere sul divano.

Solo... resta lì, okay? –

 

Entrambe saltammo quando il telefono squillò.

Ciao zio Phil. – Sembrò sollevata.

Ti ho chiamato solo per sapere come stavi... Oh, andiamo! Va bene, ho bisogno di una cosa... –

Uscì nel corridoio, lasciandomi sola. Accesi la radio e aspettai il suo ritorno.

Sì, è qui. – Saltai appena lei mi diede il suo telefono.

Mio zio vuole parlare con te di questo strano uomo che hai visto all'università. –

 

Salve, sono Isobel Andersen. Con chi sto parlando? –

L'uomo dall'altra parte aspettò che finissi.

Signorina Andersen, sono l'agente Coulson dello S.H.I.E.L.D. Mia nipote Lydia mi ha detto che aveva qualcosa di cui parlarmi. –

Sospirai. Chi avrebbe mai detto che avesse tali collegamenti?

 

Ho fatto un sogno la scorsa notte riguardo un uomo che appare nella mia casa. Credevo fosse niente ma solo un sogno, ma lui mi è apparso di nuovo mentre ero a scuola oggi. Questo non è affatto normale. Potrebbe avere qualcosa a che fare con l'incidente in New Mexico? –

Coulson espirò lentamente.

Credo di sì. Abbiamo notizie di un incidente a New York, una coppia ha trovato un uomo apparentemente ferito in un gigantesco cratere. Abbiamo trovati i loro resti pochi giorni fa. –

Oh Dio.

 

Signorina Andersen, potresti descrivermi che aspetto aveva quest'uomo che hai visto? –

Dal telefono provenne del rumore e aspettai che finisse.

Era alto, molto alto. Circa un metro e novanta, credo. Aveva i capelli neri che arrivavano fino alle spalle e gli occhi verde giada. Era anche molto magro e vestito con una strana sorta di uniforme nera, verde e dorata. – Presi un respiro.

Accidenti. – Coulson sembrava spaventato.

Grazie per le informazioni, signorina Andersen. Non esitare a contattarci se appare di nuovo. –

 

Riattaccai e guardai Lydia. – Non mi hai mai detto che tuo zio è un agente dello S.H.I.E.L.D. –

Lei sorrise. – Affari di famiglia. Nessuno dovrebbe saperlo a parte noi. –

Mi buttai nel divano. – Dio, sono così stanca! –

 

(ESTERNO)

 

All'interno della base dello S.H.I.E.L.D., Nick Fury era nel bel mezzo dell'esaminare delle foto scattate da un satellite. La forma di un uomo adulto era proprio nel mezzo di una tempesta apparsa fuori New York.

Cosa diamine è successo? – sussurrò a sé stesso.

 

Alzò lo sguardo quando Coulson entrò nella stanza.

Signore, abbiamo avuto un altro incidente. –

La mente di Fury andò in allerta.

Ricorda mia nipote, Lydia? – Fury annuì. – Si è scoperto che la sua amica, Isobel Andersen, ha avuto delle visioni di qualcuno che la seguiva, e abbiamo il sospetto che sia Loki, il fratello di Thor. –

La mente di Fury andò fuori pista. Se Loki era caduto, qualcosa era successo ad Asgard.

 

Coulson, da dove veniva chiamata? – Colsuon si strinse nelle spalle.

L'abbiamo rintracciata a Londra, perché? –

Fury prese la cartella con le informazioni su Asgard e i suoi abitanti e si avviò verso la porta.

Andiamo a Londra. Se Loki vuole qualcosa da questa ragazza, siamo più che sicuri di trovarlo lì. –

 

(LOKI)

 

La vidi parlare al telefono, sembrava sollevata. La sua amica camminava avanti e indietro in cucina. Entrambe hanno escluso un'aria di profonda paura. La conversazione era finita, e lei si gettò sul divano.

 

Fu talmente difficile per me non manifestarmi a lei. Il mio desiderio non era di spaventarla. Potevo sentire il suo respiro rallentarsi, stava dormendo.

Sussurrai – Oh Isobel, mia dolce Isobel, perché mi temi tanto? –

Scattò in piedi. La sua amica corse verso di lei.

 

(ISOBEL)

 

Qualcosa di simile a una leggera brezza giunse ai miei occhi. – Oh Isobel, mia dolce Isobel, perché mi temi tanto? –

Scattai in piedi, e Lydia arrivò correndo.

Qual è il problema, Iz? – Stavo tremando.

 

Mi ha parlato, l'ho sentito parlare, è qui da qualche parte. –

Guardai fuori dalla finestra, e la mia bocca si aprì quando lo vidi in piedi alla luce del sole con un sorriso troppo compiaciuto sul volto.

 

Ed ecco il terzo capitolo! Vi sta piacendo la storia?

C'è una cosa che vorrei dirvi... in inglese, Loki è chiamato GOD OF MISCHIEF, che vuol dire più o meno “malizia, danno, birichinata”.

In italiano è chiamato in millemila modi: Dio del Male, dell'Inganno, della Malizia, dell'Astuzia, del Caos...

Io di solito uso “Dio dell'Inganno”, perché il Loki dei fumetti/film è molto ingannevole (?). Questa volta però ho preferito Dio del Male, visto il contesto.

Comunque, vi ringrazio per star seguendo la mia (che non è proprio mia) storia. Grazie anche a quelli che recensiscono!

Un bacio!

   
 
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