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Autore: elieli9090    03/05/2012    4 recensioni
cosa sarebbe successo se Draco Malfoy ad undici anni fosse stato smistato a Grifondoro anzichè a Serpeverde? Come sarebbe stato il suo rapporto con Harry e Ron? e soprattuto con Hermione?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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 CAPITOLO 6

Hermione era nervosa. Dieci giorni a casa sua, solo loro due in camere adiacenti e non era successo assolutamente nulla tra loro. Nove notti sveglia ad ascoltarlo russare, entrare di soppiatto in camera sua, usare un incantesimo Tacitante per avere un po' di silenzio e guardarlo dormire per qualche istante. Trattenersi dalla voglia di accarezzargli il viso e baciarlo come se fosse un bambino innocente. Avevano passato il capodanno accoccolati sul divano a mangiare Api Frizzole e a guarda un film romantico (aveva faticato non poco a convincere Draco che il televisore non lo voleva uccidere.). Alla mezzanotte quando le loro labbra si stavano per incontrare per il tradizionale bacio di buon augurio, un’enorme civetta era entrata della finestra per portare gli auguri di Harry e rovinare così l’atmosfera che si era creata tra loro. Verso le tre si erano addormentati abbracciati ma il giorno dopo si era svegliata nel letto dei genitori, doveva averla portata in braccio. Hermione ormai era ormai rassegnata: Draco la vedeva solo come un’amica, una sorella. Che delusione!

Draco era nervoso. Dieci giorni a casa di lei, solo loro due in camere adiacenti e non era successo assolutamente nulla tra loro. Nove notti in cui, dopo che lei era entrata a scagliargli contro l’incantesimo Tacitante, restava sveglio, aspettando che si addormentasse per ascoltare quel respiro regolare. Qualche volta era anche entrato in camera di lei a guardarla dormire, accoccolata in posizione fetale con il groviglio di capelli sparsi sul viso e sul cuscino. Ripensò a quella meravigliosa notte di capodanno in cui i loro occhi si erano incontrati, quando si erano fissati in quel lungo momento che precede il bacio. Con il senno di poi, Draco si era insultato per averlo fatto durare così a lungo. Quando mancavano pochi centimetri, ed era sicuro che lei non si sarebbe tirata indietro, la civetta de quel maledetto Potter aveva rovinato tutto. Un paio di ore dopo lei si era addormentata con il viso sprofondato nel suo collo. L’aveva riportata in braccio nel letto, sfiorandole le labbra con la punta delle dita. Draco era ormai rassegnato: Hermione lo vedeva solo come un amico, un fratello. Che delusione!

Hermione spalancò la porta della sua camera nel dormitorio femminile di Grifondoro. Calì e Lavanda stavano rimettendo i vestiti nell’armadio chiacchierando e raccontandosi come avevano passato le vacanze. Lavanda esibiva una collana nuova con una grossa e pacchiana R che luccicava così tanto da accecare.

“Ciao Calì andate bene le vacanze?” Chiese Hermione quando Calì si voltò nella sua direzione per prendere il grosso cerchietto che aveva appoggiato sul suo letto.

La giovane Grifondoro si girò continuando a riordinare i vestiti come se non l’avesse sentita. Hermione ci rimase male e si rivolse a Lavanda.

“Ciao Lavanda e a te come sono andate?” Anche lei la ignorò ma le rivolse uno sguardo di disprezzo.

“Ragazze? Va tutto bene?” Silenzio. Nessuna risposta. Le due ripresero a ridere tra loro come se fossero sole, ignorando completamente la compagna di stanza che, ferita, cominciò a disfare i bagagli cercando disperatamente di trattenere le lacrime.

“Perché ce l’avete con me?”

Nuovamente le due la ignorarono e continuarono a ridere tra loro. Hermione ebbe la sgradevole sensazione che stessero ridendo di lei. Calì le lanciò un’occhiata di vero odio, dietro di lei, Lavanda spalleggiava l’amica.

Hermione scappò dal dormitorio alla ricerca di Ginny, se conosceva l’amica probabilmente era con Harry a sbaciucchiarsi in Sala Comune.



Contemporaneamente nel dormitorio maschile di Grifondoro…


“Draco, devi stare vicino ad Hermione in questi giorni.”

Draco, che stava disfacendo i bagagli, si voltò verso Neville guardandolo interrogativo.

“Che vuoi dire?”

Neville prese un respiro piuttosto a disagio all’idea di parlare all’amico di cose così personali e di cui, in realtà non voleva impicciarsi. Ma doveva farlo, per lealtà verso i suoi amici.

“Draco noi siamo amici giusto? E io credo di conoscerti abbastanza bene. Credo che sia abbastanza palese che Hermione ti piaccia. È assolutamente evidente.”


“Davvero?” chiese Draco sconvolto. Era convinto di essere stato bravo a dissimulare i suoi sentimenti per la ragazza.

“Sta tranquillo. È evidente per me.”

Draco si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo. Neville era una tomba, sapeva che non si  sarebbe lasciato scappare con nessuno un suo segreto, specie una cosa così privata ed importante.

“Sai che non ti farei domande se non lo ritenessi rilevante. È vero che tu ed Hermione vi siete baciati?”

“E tu come lo sai?”

“Rispondi!”

“Si è vero. Ma era solo un bacio sotto il  vischio. Non so se per lei avesse avuto una gran importanza. Ma tu come lo sai?”

“Calì vi ha visti. Ed è venuto fuori che lei ha un’enorme cotta per te. Ha detto a sua sorella, che ha detto a Luna, che ha ritenuto importante dirlo a me, che né lei né Lavanda hanno più intenzione di rivolgere la parola ad Hermione. E se Lavanda non rivolge più la parola ad Hermione…”

“Di sicuro non lo farà più nemmeno Ron e probabilmente Harry e Ginny li imiteranno.”

“Esattamente."

Draco si tolse velocemente i vestiti babbani che aveva usato per tornare ad Hogwarts e cercò una camicia della divisa pulita. Indossò i vestiti con lo stemma di Grifondoro.

Doveva assolutamente parlare con Calì. Non voleva che Hermione dovesse passare così tanto tempo emarginata dai suoi amici.

Sala Grande, poco dopo…

Ginny ed Harry erano coinvolti in un bacio mozzafiato quando Hermione li interruppe. Era scarmigliata – più del solito cioè – e le lacrime agli occhi.

“Ginny ti devo parlare.”

La ragazza si staccò di malavoglia dalle labbra di Harry e si volse verso l’amica.

“Di cosa esattamente Hermione? Dell’aver baciato Malfoy?”

Hermione impallidì e prese a balbettare cercando di giustificarsi ma venne a scontrarsi con l’espressione arcigna dei suoi amici  che non parevano assolutamente propensi a perdonarglielo. Hermione  sconvolta si chiese il perché di quella reazione quando solo un paio di settimane prima Harry fomentava il suo rapporto con Draco.

“Calì ha una cotta per Draco. E vi ha visti. Come hai potuto baciarlo davanti a lei? Ma non hai un po' di cuore?”

Hermione si chiese con che diritto difendesse Calì quando Lavanda aveva fatto la stessa cosa con lei l’anno prima, quando le piaceva così tanto Ron, e nessuno l’aveva spalleggiata.

“Ma io non lo sapevo!”

“Hanno intenzione di non rivolgerti più la parola. Mi dispiace. Ma se mi chiederanno da che parte schierarmi… Ron è mio fratello, devo stare dalla sua parte o Lavanda non glielo perdonerà.”

Hermione ci rimase veramente male.

“Io sono dalla tua parte Hermione. Non è colpa tua.” Disse Harry dandole un buffetto sulla guancia.

“Non ti preoccupare. Vedrai che tra un paio di settimane avrà una cotta per qualcun altro.” Cercò di farsi perdonare Ginny per essere stata troppo dura con l’amica. In cuor suo sapeva che Hermione era molto più vittima di Calì. Ma soprattutto perché il suo ragazzo aveva dato ragione a lei.

“Io vado a cercare Draco.” Sussurrò Hermione allontanandosi dalla coppietta che riprese a baciarsi con trasporto.



Sala Comune di Grifondoro…

“Calì possiamo parlare?”  chiese Draco avvicinandosi alla ragazza che stava spettegolando allegramente sul divanetto in sala comune con la sua migliore amica.

Calì e Lavanda si guardarono. E scoppiarono in una scrosciante cascata di risatine fastidiose. La giovane si alzò sorridendo e seguì il compagno di casa in un angolo più appartato della sala comune.
“Calì tu devi smetterla!”

Il sorriso della ragazza sparì dalle sue labbra impiastricciate di lucidalabbra. Draco pensò alla sua bella Hermione con quel suo dolce sorriso e il viso acqua e sapone.

“Tu sei una ragazza carina. Ma non sono interessato a te. Mi spiace.”

Gli occhi della Patil si riempirono di lacrime. Vide entrare Hermione in sala comune e presa dall’invidia, pensò che se non lo poteva avere lei, non l’avrebbe potuto avere nemmeno Hermione. Allungò la mano verso la nuca di Draco e lo attirò verso di lei dandogli un bacio mozzafiato davanti a tutti. Avvinghiata com’era a lui ci mise qualche secondo più del dovuto a staccarsi da lei.

Con la coda dell’occhio vide un’Hermione lasciare la sala comune in lacrime.

“Cosa hai fatto Calì? Perché?”

“Ora sarà lei a non volerti.” Disse perfida la Grifondoro raggiungendo l’amica che, dal divanetto, le sorrideva.
 
  
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