Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: Amber_ G_ Keldridge    06/05/2012    3 recensioni
Cosa succederebbe se al dio degli inganni venisse data la possibilità di redimersi? E se lui accettasse, seppur con reticenze? Se incontrasse , per uno scherzo del destino, una persona capace di cambiargli la vita? E se quella persona, in qualche modo, avesse a che fare con lui più di quanto egli immagini?
E se tutto diventasse ancora più complicato a causa della minaccia di un nemico?
Il primo ad esser scettico è lo stesso Loki, che dovrà far fronte alle conseguenze dei propri piani di dominio su Midgard, facendo così ammenda dei danni verso la Terra.
Ovviamente, quando viene bandito da Asgard in attesa della decisiva sentenza di Odino, non si aspetta di incrociare una giovane vedova e madre dall'oscuro e triste passato, né di accorgersi che forse non è stato tutto soltanto frutto del semplice caso.
Questa storia è ambientata subito dopo gli eventi in "The Avengers" e non segue la trama di "Thor: The Dark World" etc.
Eventuale OOC: Loki
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thanos, Thor, Un po' tutti
Note: Lime, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                                      





“Vi prego, padre! Dategli un'altra possibilità!” esclamò Thor.
“Mi dispiace, figlio mio, ma la legge è chiara: Loki deve pagare con la morte per ciò che ha fatto.” gli rispose Odino, inflessibile e severo.
Thor, stringendo i pugni talmente forte quasi da conficcarsi le unghie nei palmi delle mani, gridò con le lacrime agli occhi e la voce tremante: “Ma è mio fratello! Come potete dire una cosa simile?”
“E' anche mio figlio! Ma non posso cambiare le leggi antiche, ed esse parlano chiaro!”
Il dio del tuono non cedette e continuò nell'intento di salvare la vita a Loki: “Dev'esserci un altra pena da fargli scontare per ciò che ha fatto! Voi, quando ero ancora arrogante e avido, mi mandaste su Midgard, dove imparai ad essere umile ed un saggio re. E se provaste a fare la stessa cosa con Loki? Nonostante tutto credo ancora in lui! Credo nell'idea che possa redimersi!”
Odino, che non aveva fatto altro che camminare avanti e indietro per la sala del trono, si fermò di colpo e massaggiandosi la nuca dalla frustrazione tirò un sospiro per poi rispondere: “Ci ho già pensato. Ma non possiamo rischiare che combini qualche altra sciocchezza! E non è detto che funzioni con lui! Non possiamo fidarci , sebbene mi dolga dirlo! È un criminale agli occhi sia della legge di Asgard che quella di Midgard ! E che mi dici se gli umani di quella organizzazione lo trovassero di nuovo tra di loro? Penserebbero che sia tornato per attaccarli di nuovo!”

In effetti, Thor a questo non ci aveva pensato.
Cosa avrebbe detto a Nick Fury? E se quelli della S.H.I.E.L.D avessero trovato Loki, di certo lo avrebbero ucciso.
Doveva mettersi in contatto con Fury e avvertirli, semmai suo padre avrebbe accettato la sua idea.
Deglutì: “ A questo ci penserò io. Contatterò Fury e lo avvertirò di quello che è accaduto! E per quanto riguarda l'altra questione, non è detto che non funzioni. E poi, senza poteri, non credo potrebbe mai nuocere! Gli rimarrebbe soltanto l'uso della sua abile lingua, ma senza la magia non riuscirebbe a far nulla di male.”
Odino rifletté un attimo e poi disse: “ Va bene, così sia allora. Ma semmai facesse anche solo una minima azione pericolosa nei confronti degli umani, tornerà ad Asgard e la sentenza sarà la morte!” .
Thor abbracciò il padre più forte che poté, e sussurrò pieno di felicità: “Grazie, padre! Io stesso veglierò su di lui!”
“Ora va. Domani si riunirà il consiglio, e lì pronuncerò quanto abbiamo deciso.”
Il giovane dio si recò nelle prigioni, per parlare con suo fratello.
Probabilmente Loki mi odierà a morte per un bel po' di tempo, ma sono certo che, se ciò funzionerà, un giorno mi ringrazierà. Pensò, e intanto era arrivato alle porte delle carceri.

Che razza di idiota, quel Thor! Pensò Loki.
Come faceva a dire simili assurdità che rispondevano ai nomi di perdono e redenzione?
Cosa poteva importargli di esser perdonato o redimersi?
E se anche l'avesse fatto, non sarebbe cambiato nulla, ormai il fatto di non appartenere alla famiglia di Thor era chiaro come il sole e doloroso, e tornare a casa sarebbe stata una ridicola e fallimentare recita.
Solo il ripensare alla delusione negli occhi di Odino lo riempiva di amarezza e rabbia.
E poi, avrebbe dovuto abitare di nuovo sotto lo stesso tetto con Thor…

Whoah! Non se ne parla neanche, preferisco decisamente la morte che condividere solo un altro minuto della mia esistenza con quell'essere che si trova sulla linea di confine tra un babbeo e un animale!
Nulla poteva cancellare ciò che Loki aveva fatto e chi lui era!
Lo avevano chiamato 'mostro' e lui si era comportato come tale!
Poi tutto a un tratto spunta fuori il signor 'Tuoni e fulmini dei miei stivali' con quella sua faccia da cane bastonato e il cuore pieno di sciocchi e schifosamente buoni propositi nei miei confronti, e mi chiede di cambiare e tornare quello di un tempo?! Be' ci ha pensato tardi, il piagnucolone, a farmi la predica! Io ho intenzione invece di peggiorare sempre di più, perciò possono anche sottopormi a tutte le torture che vogliono o quant'altro, ma mai mi piegherò! 
Diede un pugno al muro, più forte che poté. Poi un altro, e un altro ancora. Non poteva fare diversamente per scaricare la rabbia. Si nascose la testa fra le mani, nella quale sentiva un dolore atroce.
Perfetto, ora mi è venuta anche l'emicrania! Peggio di così non può andare poco ma sicuro…

In preda a una forte stanchezza e al dolore alla testa, cadde in un sonno agitato e privo di bei sogni.
La sua mente rievocò alcune immagini della battaglia contro i Vendicatori.
Quanto odiava quel gruppetto di pagliacci in calzamaglia!
Bramava vendetta, questo era poco ma sicuro. E per avere un'occasione avrebbe venduto il suo cuore, pur di vedere finalmente quei bambocci stramazzare ai suoi piedi implorando di aver salva la vita, e lui da magnanimo avrebbe posto fine alle loro sofferenze.
Se solo avesse avuto ancora il Tesseract e quel dannato scettro…
Mentre si trovava in una condizione di quasi dormiveglia, venne destato ancora dallo stesso rumore di quella stessa mattina.
Se è di nuovo Thor, stavolta giuro che lo prendo a calci, dovessi spezzare queste catene!
Quando entrò Thor nella cella, avrebbe voluto gettarsi da un dirupo, pur di non trovarsi di fronte quell'allocco.
Perfetto, proprio quello che mi ci voleva come visione ristoratrice! In questo momento preferirei trovarmi al cospetto di Thanos in persona!
Thor non disse nulla, e si limitò ad appoggiarsi alla parete, di fronte a Loki, con le braccia conserte e uno sguardo indecifrabile negli occhi azzurri.
Lo fissò per un po', finché infastidito dalla sua presenza Loki sbottò con tono acido e di sfida: “Insomma, sono anche bello, ma se sei venuto qui per rimirarmi penso proprio tu abbia scelto il luogo e il tempo sbagliati, sai? Che ne dici di ritornare… diciamo… mai?”
Il biondo incurvò la bocca nel suo solito sorrisino beffardo, da volerlo prendere a schiaffi: “La tua lingua tagliente vedo che non si è arrugginita affatto!” osservò e poi tornò serio, “Abbiamo preso una decisione.”
“Perfetto, era anche ora!” commentò sarcastico Loki, “Quindi?” lo incalzò scocciato ed impaziente.
Thor fece un respiro profondo eppure appena percepibile: “Quindi, fratellino caro, domani ci sarà la sentenza ufficiale, ma per evitarti un'intera notte in preda all'ansia, te lo dirò in anticipo…”
“Oh, che tenero che sei… vi ringrazio, sire, della vostra benevolenza! E di grazia, potreste allora rivelarmi codesta decisione? Siate magnanimo!” lo prese in giro Loki, più incattivito che mai.
Per un attimo Thor sembrò, per l'ennesima volta forse, amareggiato da quel tono di scherno, ma non lo diede a vedere più di tanto. Da un lato il suo orgoglio ruggiva e gli ripeteva di non dare alcuna soddisfazione all'ego ferito e velenoso dell'altro. Dall'altro pensava che se non avesse fatto a quel modo, di certo lo avrebbe raggiunto e preso a schiaffoni fino a farlo rinsavire, avesse dovuto continuare fino alla fine dei tempi. “Ebbene, domani all'alba verrai portato al cospetto di Odino, e da lì verrai mandato da lui stesso su Midgard. In esilio per un tempo imprecisato, o almeno fin quando non metterai la testa a posto e la pianterai con i piani di distruzione e conquista! E non è tutto, sarai privato di tutti i tuoi poteri, e con essi l'immortalità: vivrai come un essere umano. Perciò cerca di accantonare i discorsi sulla superiorità e altre idiozie, non ti sarebbero d'aiuto laggiù. Come hai già potuto constatare coi tuoi stessi occhi, mal tollerano la gente che si ritiene superiore o, addirittura, un dio sceso in terra.”

La faccia di Loki rimase impietrita, il volto già pallido normalmente divenne d'un bianco spettrale quasi trasparente, gli occhi verdi lucidi come vetro, e un sussurro spezzato sulle labbra: “C-cosa?!” balbettò, credendo di aver capito male, molto male. Decisamente male.
Thor sollevò un po' il viso come a voler imporre pure con i gesti la propria volontà: “Hai capito benissimo, Loki”.
Quest'ultimo, dopo essersi ripreso, disse infuriato: “Vuoi forse dirmi che dovrò stare in mezzo a quegli esseri?! Io con quegli esseri più che inferiori?! Quella feccia! L'anello mancante tra la razza di esseri intelligenti e le comuni bestie! Io non mi ridurrò a essere un mortale come loro, meglio la morte di sicuro!”
“Come non detto sulla questione della superiorità.” borbottò tra sé Thor passandosi due dita sugli occhi, poi schiarì la voce, “Ehm-ehm… peccato comunque che quelli ad avere il coltello dalla parte del manico siamo noi e non tu. E per giunta, sei un prigioniero ormai. Pertanto, di te possiamo farne quello che vogliamo. Dunque non pensare di farla franca! In nessuna maniera. Vale a dire…” e si mise a contare con le dita il seguente elenco, “… Niente inganni, niente violenze, di nessun tipo. Io stesso ti controllerò quasi sempre, quindi non fare nulla di sbagliato o pericoloso per te e chi ti starà intorno; tieni pure bene a mente che ci saranno gli altri Vendicatori a controllarti! E lo S.H.I.E.L.D. Quindi ti converrà comportarti bene, imparare le buone maniere e mettere la testa a posto. Sennò verrai riportato ad Asgard e condannato a morte o reclusione a vita. Penso di esser stato abbastanza chiaro e meticoloso nell'esporre il concetto, vero fratellino?” e si avvicinò al viso del fratello, a pochi centimetri di distanza.
Loki sentì una rabbia bollente salirgli fino in gola, come un ruggito, e disse in tono minaccioso, un sibilo nell'aria umida della cella: “Questa me la paghi, Thor, insieme a tutto il resto! Vedrai! Tornerò anche contro la vostra volontà, e di certo non mi sarò pentito di nulla! Quel giorno, della vostra gloriosa Asgard rimarranno solo macerie, e tu diverrai il re dei miei stivali! E per l'ultima volta: non sono tuo fratello! Mettitelo bene in quella tua sentimentale e vuota testa!”
Thor si limitò a sorridergli. Poi disse, in procinto di andare via: “Vedremo come farai a tornare senza i tuoi poteri e la tua immortalità. Ti ricordo che potrai riaverli solo quando avrai cambiato atteggiamento. E ora, se non ti dispiace, devo andare ad avvertire Heimdall di sorvegliarti, una volta atterrato su Midgard. Sogni d'oro, Loki!”
Detto ciò, uscì dalla cella, lasciando il dio degli inganni a crogiolarsi nella rabbia e il senso di impotenza.
Quella era la pena peggiore che sarebbe potuta capitargli.
Razza d'imbecille babbeo! Ti detesto, Thor!

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Amber_ G_ Keldridge