Anime & Manga > Death Note
Segui la storia  |       
Autore: DANYDHALIA    13/05/2012    5 recensioni
Shokoya Hime Nokanshi. /> Per chi la conosce "al di là di" noi, è una shinigami molto particolare: dall'aspetto umano ed innocuo nasconde un'animo da mietitrice senza paragoni. /> Ama la storia umana sin da piccola, è l'ultima Shinigami Traghettatrice della sua specie, assetata di riscatto d'immagine e nuovi valori per la sua gente e per se stessa, non si arrende alla noia e al nichilismo. /> Sulla terra è conosciuta come Shokoe Shimamoto, ragazza abile nella medicina chirurgica e nella sartoria, incredibilmente simile a fanciulle intraviste nelle testimonianze giapponesi e anglo-americane degli ultimi 2 secoli. /> Chi è mai per chi la conobbe, come mai Watari, Roger ed L la conoscono, cos'ha a che fare con loro, perchè dopo anni di silenzio onniscente ha stretto proprio con questi umani un particolare legame e coi loro cari? /> Quale sarà il suo scopo in questa vicenda?
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

                        Shokoya Sweet Death' Shinigami    

                                                                                                                                                     12
                                                                      
                                                                                                                                             Inizia il viaggio

Era chiaro che la mia testa fosse stata scossa troppo ultimamente; non si era mai visto uno shinigami infermiere, di 9 anni per giunta. Infatti fu arduo convincere tutti i miei simili, in primis mio padre.

Tuttavia, alla fine, stare sulla terra per un po’ venne presa come la soluzione migliore per me.                  

Data la mia mentalità avrei corso più rischi nel Mu, in balia degli yokai, che ultimamente avevano preso la pessima abitudine di tornare a tormentarci.


Così mio padre, Rem, Ryuk, Shidoh, Armonia e Dalil, decisero che sarei rimasta nel mondo umano fino a 18 anni, prima in Giappone poi in un continente a mia scelta. Per Medrea  era indifferente, non avrebbe sentito la mia mancanza e io la sua.
La sera prima della partenza, Rem avrebbe dormito da me, perché il giorno dopo non sarebbe potuta venire a salutarmi. Quando passava..le sue ossa ogni tanto facevano cadere della polvere bianca. Unito a lei, quello era un momento magico.
Eravamo sdraiate di fianco sul mio letto, e ogni tanto mi accarezzava le braccia con le dita.

S: Rem? Come fai ad avere sempre delle ossa cosi bianche?

R: Le cospargo ogni tanto con polvere di pietra calcarea e talco; le fortifica.

Lo sapevo, ma volevo sentirglielo dire per ricordarla nitidamente in futuro.

S: Mi mancherai.
R: Verrò a trovarti.                                                                                                                                                             
Ascolta Shokoe, passerai molto tempo lontana da casa, perciò voglio darti un consiglio che ti servirà sempre.  Ultimamente hai capito che il mondo è pieno di bastardi, nella vita ne conoscerai e incontrerai molti altri.  Se ti  feriscono..pensa che sia  la stupidità a spingerli a farti del male: spesso ti eviterà di comportarti nello stesso modo. Perché al mondo non c’è niente di peggio del rancore e della vendetta, esse sono la degenerazione della morte- la morte della morte stessa. In realtà non c’è niente che non si possa risolvere con un po’ di buon senso e rispetto.
Resta sempre integra e coerente con te stessa

 
 
Il giorno dopo papà, Gelous, Dalil, Shidoh e Ryuk mi accompagnarono. Non siamo molto bravi nei saluti e i più smielati preferiamo farli in privato, rovolti a una persona sola. In gruppo facciamo così: uno sguardo penetrante che dice tutto e un lieve sorriso d’intesa. Però.. lo shinigami che avevo davanti era pur sempre mio padre, e loro erano i miei fratelli, e anche se mi avrebbero visto dai portali.. chissà quanto tempo sarebbe passato prima di rivederci? Inoltre l’ultima volta non ci eravamo lasciati bene con mio padre, così solo per quella volta volli abbracciarlo davanti agli altri, così potei partire più serena. Imbarazzata ma serena.                                   
Odio lasciare le cose in sospeso.

Una volta superato il portale mi avviai sulla Terra. Avevo scelto la croce rossa non per buonismo, ma perché in questo modo, sarei stata a stretto contatto con persone che sarebbero morte comunque (avrei scritto così tanti da permettermi il lusso di non uccidere sempre, solo qualche volta, perché la mia durata vitale allungata dalle morti di quella gente sarebbe stata abbastanza lunga).
Inoltre avrei condiviso i miei interessi umani con qualcuno, perché me li avrebbe insegnati, si sarebbero interessati a ciò che mi piaceva e averi visto il mondo. So che non ha senso: potevo volare e fare un mucchio di cose che tanti si sognano e basta, però sentivo il bisogno di impegnarmi come umana, sarei ricorsa ai miei.. “trucchi” da shinigami solo se necessario.
Però c’erano molti problemi da affrontare, i contro del mio essere ernao molti più dei pro:
- farmi vedere cedere o usare troppo il quaderno    
- provvedere alle anime oltre che alle vite
- trovare una soluzione all’inevitabile dipendenza da cibo umano
- gestire il tutto senza insospettire nessuno.

Mentre elencavo tutto ciò nella mia testa per trovare una soluzione, mi chiedevo dove fosse finito Kikros. Era da un po’ che non lo vedevo, e ora avevo bisogno del mio maestro.

K: Sono qui comunque
Disse all’improvviso unendosi a me in volo.

S: Come mai non ti sei più fatto vivo? Non sei forse il mio Sensei-Shi?

K: Certo, ma ognuno ha il suo metodo. Volevo osservare come procedevi: niente male con le tue prime anime e tutto il resto, anche se con quell’ Azuko..hai rischiato si subire la fase Meifu anche tu.                            
Fortunatamente sei riuscita a reprimerla.


S: Sarebbe stato molto grave se mi fosse venuta vero?

K: Ovvio, ma l’importante, ammesso che ti torni, è come la supererai.

S: Spiegati meglio.

K: Uno shinigami, sia traghettatore che ordinario, ha a che fare col dolore tutti i giorni (sono sicuro di avertelo già detto), ogni dolore è diverso dall’altro, superarli non fa che renderli più forti.  Lo stesso vale per gli esseri umani, trovare il modo sano per elaborarli è essenziale. Specialmente per noi, che ci occupiamo di anime e spesso dobbiamo sistemare ciò che accade dopo un lutto o una scomparsa.

S: Per evitare che i problemi del fantasma abbiano ripercussioni sulla sua famiglia o su chi ne entrato in contatto.

K: Infatti. Con il tuo "investigare" poi, hai aiutato molto quel ragazzo. Non ne sono sicuro, ma se non ci fosse stato il tuo intervento, forse non sarebbe morto in pace e sarebbe diventato uno spirito vagante senza meta.

S: Grazie, ma non credo. Uchio era sensibile ma anche forte, sono certa che ce l’avrebbe fatta anche senza di me.

K: Forse, ma di sicuro senza il tuo supporto o di Hinrey sarebbe stato più difficile per lui. Non è facile metabolizzare un dolore da soli, quando stai per morire.
Le parole di Kikros, anche se mi riportavano alla mente quei ricordi terribili, mi avevano dato un po’ di soddisfazione, mi aveva ricordato che nel brutto o nel bello la morte sa unire le persone, non solo separarle.
Una delle ragioni con cui nel tempo riuscì ad accettare il mio essere.

S: Hai ragione, tutti vorrebbero un po’ di compagnia.

K: Ora spero non ti secchi se cambio discorso, ma il tuo modo di elaborare i lutti è molto..costruttivo.

S:?

K: Questo viaggetto in incognito.  Non lo stai facendo solo per diventare più brava e non essere disturbata dagli yokai. Dico bene?

S: Forse, credo di si. Secondo te sbaglio?

K: Come idea no, se lo fai senza sapere a cosa vai incontro si.     
Andrai a vivere in gruppo, il che vuol dire farti vedere da tutti,  e tu non vuoi cedere o far toccare il tuo quaderno  a nessun umano.
Poi mangiano “in gruppo”; ti serviranno pasti uguali o differenti a seconda di cosa prepareranno, sarai obbligata a mangiare, altrimenti desterai sospetti. Ma quando accadrà non potrai farti vedere nelle emergenze, in tempi lunghi durante una crisi d’astinenza.
Ti faranno le visite mediche, e capiranno che non sei una bambina normale.
Non potrai apparire o scomparire a tuo piacimento.

S : C’ è altro che devo “sapere” che non “sapessi” già?

K: Anche se non ancora ben delineati certi diritti.. per la legge umana sei minorenne e non puoi iscriverti
E qui mise un tono scherzoso e impertinente tale, che se non fossi stata seccata..avrei riso accidenti!

S : Grazie, gran parte delle cose che hai elencato, come ho detto pocanzi, le sapevo già.              
Quello che non so è come risolverle.                     
Sto andando a Kyoto, nel Kansai, per scoprirlo.


K : Davvero?! E perché proprio lì?

S : Rispondo subito alla tua domanda “retorica”. Dunque.. diciamo che voglio fare un esperimento. Kyoto assieme a Tokyo è una delle più grandi città del Giappone, nonché ex capitale. Famosa per la lavorazione delle sete e dei kimoni; voglio provare, osservando la lavorazione dei tessuti, a confezionare un tessuto per un vestito contenente fibre di pagine di death note. Se riesco nel mio intento, ogni volta che lo si sfiorerà tutti potranno vedermi e parlarmi, senza sospettare nulla.                                                                                                       
In  questo modo non avrò bisogno di cedere o far toccare il quaderno a nessuno.                                               

Inoltre ho sempre desiderato visitare quella città, e se qualcuno all’interno dei piccoli centri ospedalieri locali vorrà tenermi come aiuto-assistente accetterò. Il resto lo puoi immaginare.

K : E non hai pensato all’ideologia dell’IKI?

S : Che c’entra? Non sono interessata allo stile di vita delle Geishe, dei Samurai o alla filosofia.

K : C’entra coi kimoni, e in generale un abito dice molto di una persona: i suoi gusti, il suo carattere e status sociale. Fino a un certo punto, ma lo dicono.  E dato che non sei una persona che parla molto con la gente questo dettaglio potrebbe aiutarti.
Se vuoi vedere il mondo e curare le persone, prelevarle quando moriranno, capire questa dimensione per convivere meglio coi tuoi simili nel tuo regno,  devi capire qualcosa di questi umani al volo e imparare a non temere i contatti diretti senza coinvolgerti troppo. Quella “filosofia” non può che farti bene; prima di curare gli altri cura un po’ te stessa.

S : Non sono malata, né dentro né fuori. Sto cercando un alternativa, uno stile di vita più elastico, quella..corrente di pensiero è dedicata a donne simbolo, emblemi di grazia-eleganza-etichetta.                 
Affascinante quanto vuoi, ma ti impedisce d’avere una vita vera. Il nostro regolamento è abbastanza severo di suo, non voglio passare da un estremo particolare a un estremo alternativo.


K : Inoltre se diventassi geisha smetteresti di esserlo solo se ti sposi, e tu non vuoi.

S : Infatti, non voglio sposarmi.

K : Ti sto solo dicendo di provarci, osservare e imparare ti riescono benissimo.

S : Ma ci impiegherei troppo tempo, hai idea di quanto siano lunghi quegli studi?

K : Si.. per gli standard umani, ma tu impari in fretta. Secondo me, entro meno di due anni sarai esperta sia di IKI che d’infermieristica. Anche di sopravvivenza visto che sul campo di battaglia le volontarie sono molto occupate. Ma detto fra noi..sopravvivere nel Mu o nel Giappone di oggi è già un impresa ardua, e sicuramente lo sarà di più in quello futuro.
Riflettei e mi decisi.

S : D’accordo Kikros-sensei,  ci proverò. Ah..sensei? Hai saputo anche tu di Hinrey?

K : Si.. e mi è dispiaciuto tanto.

S : Eravate molto amici, potevi parlarne sin dall’inizio se ti avrebbe fatto sentire meglio.

K : Non l’ ho fatto per lo stesso motivo per cui non l’hai fatto tu per prima, e l’ ho rispettato.

S : Grazie

K : Di nulla      

Dopo esserci salutati, continuai il mio volo da sola, chissà che ci trova a comparire di sorpresa il mio Sensei-Shi? Di solito è a Ryuk che piace farlo..forse sono telepatici tra di loro quei due? No..non divaghiamo.

Continuai il mio volo diretta nel Kansai, lasciandomi immergere nel paesaggio verdeggiante e montuoso che caratterizza questo luogo. Di tanto in tanto giravo la testa per capire in che zona fosse meglio stabilirsi.
Improvvisamente notai il sole che tramontava, era bellissimo, molti umani lo danno per scontato a forza di vederlo tutti i giorni in ogni sua fase. Ma se vedessero il Mu, anche una volta sola, non darebbero niente per scontato nel loro mondo. Non sanno di essere così fortunati.
Non capivo bene dove fossi di preciso, ma la zona campestre dove mi ero fermata era vicino alla periferia della città. Dato che praticamente ero arrivata, volli concedermi più tempo per immergermi in quel piccolo momento di paradiso e quiete in cui mi ero imbattuta.                                                                                             
 Il cambiare delle sfumature del cielo e della campagna tra il tramonti e la sera era così bello che decisi di passare la notte all’ aperto, su un albero lì vicino.                                                                                                          
Prima di addormentarmi volli ripassare un po’ di regole che avevo inserito negli appunti del mio quaderno, sfogliavo e leggevo tranquillamente..quando all’improvviso mi accorsi che due pagine vuote, alla fine erano state strappate..e anche male.

Quando era successo e chi era stato?    

Mi arrovellavo nelle mie preoccupazioni. Ignorando che due loschi individui mi stessero osservando.

Odan : A quanto pare la piccola Traghettatrice si è cacciata nei guai sin dall’inizio del suo viaggio! Eh eh!

Loc : Credi che dovremmo darle un piccolo.. incentivo, come al suo amico, per aiutarla ad ambientarsi un po’? Eh eh.

O : Um..no..lasciamola fare, ho l’impressione che i suoi problemi saranno sempre più grandi ogni anno che passerà fra gli umani, la sotto.
E i piccoli devono imparare sulla propria pelle certe cose, dai loro errori soprattutto.


L : E se avrà bisogno d’aiuto, noi gli e lo daremo..certo?!

O : Certo.

L- O : Ah, Ah ah!!!!!!!!!
 
  
 
 
 
 
 
Riuscirà Shokoe ad adattarsi alla vita umana, o sarà vittima delle angherie degli yokai Loc e Odan?            
Supererà le difficoltà che il nostro mondo le porrà dinnanzi? Questo viaggio la farà veramente diventare una Shinigami esperta?
Quali saranno i suoi amici o nemici in questa dimensione?

Lo scoprirete nella seconda parte della storia Shokoya Sweet Death’ Shinigami, “Tra due mondi”.
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: DANYDHALIA