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Autore: BambolaMorta    16/05/2012    3 recensioni
Era una settimana che Harry si comportava in modo strano e tornava sempre a casa molto più tardi del solito.
Non che Draco fosse mai stato una checca gelosa, intendiamoci, però...però Harry non gli aveva mai dato modo di esserlo prima, ecco.
Adesso invece - e se ne rendeva conto - era diventato quasi paranoico.
Anche se tra Harry e Ginny Weasley era finita già da un pezzo, lui non aveva potuto fare a meno di notare le occhiate maliziose che lei gli riservava nei corridoi del ministero ogni volta che si incrociavano[...]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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drarry
Lies in your eyes


Seduto nel morbido divano di pelle, Draco Malfoy sbuffò.
Erano quasi le dieci e mezzo di sera e lui non era ancora a casa, per l'ennesima volta.
Francamente si era rotto le palle di sentire le scuse campate per aria di Harry quando rientrava a mezzanotte passata: una volta erano gli straordinari, un'altra volta era quell'incompetente di Weasley che non era capace di fare qualcosa e lo tratteneva al lavoro molto più del dovuto, poi contrattempi di natura ignota...Draco sbuffò di nuovo.
Era una settimana che Harry si comportava in modo strano e tornava sempre a casa molte ore dopo che il suo compito al Ministero della Magia doveva essere finito.
Non che Draco fosse mai stato una checca gelosa, intendiamoci, però...però Harry non gli aveva mai dato modo di esserlo prima, ecco.
Adesso invece - e se ne rendeva conto - era diventato quasi paranoico.
Anche se tra Harry e Ginny Weasley era finita già da un pezzo, lui non aveva potuto fare a meno di notare le occhiate maliziose che lei gli riservava nei corridoi del ministero ogni volta che si incrociavano.
Il ragazzo piluccò con le lunghe dita sottili da una scatola di cioccolatini e ne scelse uno ripieno di fragola e Grand Marnier.
Avrebbe parlato con la Granger, decise, lei di sicuro avrebbe potuto illuminarlo sul presunto tradimento del suo ormai più che ufficiale fidanzato.
Oddio, si, stava proprio diventando paranoico.

Rimase almeno mezz'ora fuori dalla porta dell'ufficio di Hermione Granger prima di decidersi a bussare.
Quando si accomodò alla suo scrivania, poi, si sentì addirittura un buffone.
Lui, un Malfoy, che si sentiva un buffone?! Misericordia, no!
Draco cercò di non pensarci, tirando un profondo sospiro.
"Okay, Granger, mi sento un perfetto idiota ma...", esordì lisciandosi imbarazzato la cravatta di seta azzurra sulla camicia nera, "ma...ecco...insomma..."
Stava per farsi scappare un "voglio che tu mi dica se Harry si sbatte ancora la piccola Weasley" ma cercò di non perdere così tanto la faccia davanti alla rossa, visto che davanti a sè stesso l'aveva già persa da un pezzo.
"No, non ti sta mettendo le corna", fece pacata Hermione mentre con gesti rapidi si riacconciava l'elegante chignon sopra la testa con un sobrio elastico nero.
"Non...ah...okay...ma Granger, hai imparato a leggere nel pensiero o cosa?!"
"No, Harry mi aveva già detto che probabilmente mi avresti fatto questa domanda"
Draco si rabbuiò. "Quindi non mi hai detto la verità..."
"Malfoy", sospirò la Granger, "Harry non è un tipo che tradisce e tu che sei il suo compagno dovresti saperlo. Fidati di lui".
Hermione aveva un sorriso così incoraggiante che a Draco quasi sembrò lo stesso sorriso di un medico che prima ti annuncia che dal tuo check-up non è risultato nulla di grave e subito dopo ti dice che ti rimangono sei mesi di vita.
Alzò le mani in segno di resa.
"Okay Granger, grazie per la disponibilità"
Appena il ragazzo fu uscito dal noioso ufficio di Hermione sentì il bisogno di fumarsi una sigaretta.
Erano pochi mesi che aveva inziato a fumare le sigarette babbane, prima scroccandole ad Harry - che tanto ne fumava una ogni due giorni e soltanto in casi di estremo nervosismo - e poi comprandosi pacchettini da dieci che nel giro di due giorni o anche meno erano già finiti.
Soffiò fuori il fumo della sua sigaretta appena accesa con un sospiro leggero.
Aveva fatto una delle più grandi figure di merda della storia, andando da Hermione a parlare dei suoi problemi di coppia.
Aveva messo da parte l'orgoglio per niente, e che cazzo! Non aveva ottenuto che la classica risposta stereotipata alla domanda "che tu sappia il mio ragazzo mi tradisce?" e quindi...quindi non poteva essere sicuro di niente.
Certo, certo, doveva fidarsi di Harry come aveva sempre fatto, solo che...che non era certo di fare la cosa giusta.
Cioè, Harry non gli aveva mai dato modo di dubitare di lui ma...
Draco buttò la sigaretta, schiacciandola con la punta della scarpa lucida.
Non erano da lui tutte quelle paranoie, cazzo.
Si era davvero innamorato così tanto?

Le chiavi di casa tintinnarono quando le inserì nella toppa del portone.
Tre rampe di scale e sarebbe stato pronto a passare un'altra cazzo di serata da solo.
Sbuffò.
Aprì la porta di casa con uno spintone secco e, in fretta si liberò della camicia firmata e della cravatta di seta, abbandonando entrambe sull'appendino dell'entrata.
Sicuramente Harry non era a casa.
Si infilò in cucina per prepararsi una cena veloce e quando alzò lo sguardo per poco non si soffocò con la sua stessa saliva.
Sul tavolo rotondo della cucina c'era una piccola crostata di fragole, con ventiquattro candeline sopra.
E, illuminato dalla luce delle candeline e seminascosto da un grosso pacco regalo c'era Harry, con il sorriso più stupido e divertito che Draco gli avesse mai visto dipinto in faccia.
"Hermione mi ha detto che sei andato da lei, stamattina"
Draco si limitò a grugnire un "mpf", distogliendo lo sguardo.
"Non ho un'amante, Draco. Mi sono solo fatto in quattro per far si che questa festa fosse perfetta. Ginny e Ron hanno preparato la torta e Hermione mi ha aiutato a scegliere un regalo per te. E' per questo che tornavo sempre a casa tardissimo con la scusa degli straordinari, non hai idea di che fatica abbiamo fatto a spulciare ogni sito web per cercare il tuo regalo", ridacchiò Harry. "Però ne è valsa la pena", disse scuotendo leggermente il pacco.
Draco scosse la testa.
"Ma vaffanculo, Potter", ridacchiò, prima di baciarlo lì in mezzo alla cucina.
Che stupido che era stato: era stato così occupato a farsi inutili seghe mentali che si era persino dimenticato del suo compleanno.




Angolino Cimitero:
Buonasera a tutti!
Inizio subito mettendo le mani avanti perchè è un anno e mezzo che non scrivo fanfictions e quindi sono arrugginita, abbiate pietà .-.
Per chi non ne dovesse avere, il banco "ortaggi marci" è infondo a destra e l'autrice si munirà di obrellone parasole per proteggersi da pomodori e cespi d'insalata volanti.
Beh, in ogni caso BambolaMorta is back (per la gioia di Xhesi eheheheh) e quindi...leggete e recensite, grazie, mi farebbe molto piacere cosa pensate di quest'ultima storia :)
xoxoBM
 
  
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