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Autore: Disadattata    30/05/2012    2 recensioni
Mi ero abbandonata ai boschi, ero cresciuta lì. Ma decisi di ritornare al mio distretto. Il Distretto 12, il povero Distretto 12. E decisi di ammazzarmi, come? Hunger Games. Per chi? Non per me.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Gale Hawthorne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THG3                                                                                                    Il Viaggio

Il treno che ci porta a Capitol City è estremamente elegante, così elegante che mi sembra maleducato starci dentro. Non sono abituata a tali raffinerie. A dirla tutta non mi piacciono nemmeno. Impazzisco solo per il cibo : focaccine al formaggio, anatra al succo d'arancia, frittelle alla marmellata di fragole e così via. Afferro un frittella e la '' sbrano ''. E lo stesso fa Gale . In mezzo a quel ben di Dio, mi ero quasi dimenticata a che cosa andavo incontro. La fame mi passa e decido di andare a coricarmi. Saluto a tutti e mi dirigo verso la mia camera. Anche questa super accessoriata. La odio. 
Mi distendo sull'enorme letto e penso. Ma che cavolo avevo combinato? Gli occhi mi si chiudono da soli prima che iniziassi a piangere.
Il giorno dopo la sveglia è impostata per le 7. E' un duro risveglio il mio. Vivendo nei boschi, ero abituata ad alzarmi quando volevo e se volevo. Ora sono solo schiava del tempo e del destino. E ormai di tempo non me ne rimaneva molto. Mi alzo , con tutto il sonno che posso racimolare da una notte insonne, e raggiungo gli altri solo dopo essermi vestita comodamente e pettinata sistemandomi i capelli in un due treccie. Stanno tutti facendo colazione e appena metto piede nella stanza Haymitch , il mio mentore, mi guarda con superficialità. Non sono Katniss, lo so. Non pronuncio parola, faccio un semplice cenno con la testa. Mi metto a mangiare di tutto e di più: uova, bacon, pagnotte alla marmellata. Incrocio lo sguardo di Gale e lui sorride. Amo il suo sorriso. Cerco di non arrossire però ormai è troppo tardi. Lui ridacchia e io imbarazzata mi alzo dalla tavola e mi dirigo nuovamente in camera con il piatto in mano. 
Mi esce un mezzo grido quando mi spunta  Katniss davanti. Mi abbraccia in lacrime. Non so che fare. Ricambio certamente l'abbraccio senza aggiungere parole.
< Devi proteggerlo! Mi hai capito? Quest'anno gli 'Hunger Games' saranno diversi..molto diversi dai precedenti anni. Ci sarò pure io nell'arena. E lui non lo deve scoprire. Mi hanno nascosto in camera tua dall'inizio del viaggio. Ti prego non gli dire niente e aiutalo! > mi dice tra i singhiozzi e nel frattempo afferra un po' di bacon dal mio piatto e lo divora.
< Ma di che stai parlando , Katniss? Tu hai già partecipato! E allora Peeta? >
< Lui è pure nascosto sul treno. Il presidente Snow ha cambiato le regole degli Hunger Games per sempre. E... > corre subito a nascondersi sotto il letto e solo quando vedo entrare Gale capisco il perché.
< Sei spaventata , Deirdre? > Si siede sul letto. E io lo fisso, quasi sbavando. Riprendo coscienza e mi siedo accanto a lui.
< Abbastanza. Sono destinata ad una morte orrenda, ne sono sicura > Lo guardo.
< Perché ti sei offerta volontaria, allora? > Non lo so. O forse sì.  Ma non ho intenzione di dirglielo.  Scrollo le spalle senza dare risposta. < Ho paura Deirdre. Tantissima. E so che non sono il tipo da essere spaventato ma lo sono. Ho paura di perdere per sempre la mia famiglia e peggio ancora la persona che amo: Katniss > Mi manca il fiato. Ama Katniss? In quel momento mi sarei presa a pugni in faccia se solo lui non fosse lì. Se solo lei  non fosse lì.
Gli do una pacca sulla spalla. < Hey, Gale! Non ti preoccupare. Sono sicura che te la caverai benissimo e tornerai presto da i tuoi familiari e da...Da Katniss! Lei lascerà Peeta per te e poi vivrete felici insieme per il resto della vita, eh? > Scherzo su cose serie. Scherzo perché sono furiosa. Sono tutti attratti da Katniss e io mi sento un' emarginata. Sono un tributo, come lei. Che si è offerta volontaria, come lei. Allora guardatemi come guardate lei. Esco dalla stanza lasciando solo Gale nella sua disperazione. Ho bisogno di stare sola con me stessa. Cosa impossibile su un treno pieno di inservienti e persone mai viste in vita mia. Mentre corro cerco di trattenermi le lacrime. La vista è offuscata da un denso pianto e non so dove sto mettendo piede. Mi scontro con qualcuno, non so chi precisamente. Mi asciugo con la manica della mia tuta le lacrime che mi rigavano il volto e noto Peeta. Il ragazzo sopravvissuto insieme a Katniss. Ci guardiamo per un istante e poi scappo via nuovamente. Non sapendo dove andare, mi distendo in uno dei tanti divani del treno e mi addormento. Velocemente e profondamente. 
  
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