Un altro MUNARI..
Quando era libera dagli impegni, a Claudia
piaceva ritornare all'asilo ad attendere l'uscita della piccola Mary e
di tutti gli altri bambini. Con Carlita si era instaurato da subito un
bel rapporto, visto che le due donne erano dotate di grande dolcezza ed
umanità. Una di quelle mattine Carlita le disse: -" Senti
Claudia sabato sera c'è la rappresentazione di una tipica
"comedia brasileira" al Teatro Ambra alla Garbatella, se venite tu e
Gabriel, ci fate piacere, portate pure i vostri amici."
- "Claudia, recita anche il mio papà!"
- interruppe una Mary molto orgogliosa.
- "Sì, lui è anche il
regista."- concluse Carlita mentre le porgeva dei biglietti che erano
oltretutto validi per la cena brasileira nel dopo spettacolo.
- "Come no?! Andiamoci tutti!"- disse Gabriel
appena fu informato da Claudia -"Ad Alonso non c'è nemmeno
bisogno di dirlo e se viene lui vedrai che si tirerà dietro
anche Isaia, tu puoi invitare Giulia e Teresa...ma.."-
cambiando tono di voce - "Claudia, ti senti pronta ad affrontare un
probabilissimo incontro con..."
- "Gabriel fermati...basta...sono ormai grande e
vaccinata e poi..poi non sono io quella che dovrà
eventualmente arrossire."
Quel sabato sera, un'eterogenea truppa
italo-brasiliana era tutta schierata nei primi posti del Teatro Ambra e
quando iniziò la "comedia", Claudia, inutile dirlo, non
perdeva una parola, nè un gesto di quel primoattore che,
come gli altri, recitava avvolto in un vestito dai colori sgargianti e
per di più col trucco di scena.
La "comedia" era gradevole e il pubblico sottolineò quel pirotecnico finale con caldi applausi .
Quando Carlita invitò i nostri alla festa, ognuno di loro aveva maturato tante curiosità, in modo particolare Padre Alonso che "non si teneva più", confuso tra gli attori e le attrici che andavano e venivano in mezzo a dei tavoli ricchi di prelibatezze brasileire.
La "comedia" era gradevole e il pubblico sottolineò quel pirotecnico finale con caldi applausi .
Quando Carlita invitò i nostri alla festa, ognuno di loro aveva maturato tante curiosità, in modo particolare Padre Alonso che "non si teneva più", confuso tra gli attori e le attrici che andavano e venivano in mezzo a dei tavoli ricchi di prelibatezze brasileire.
Mary, non appena vide il padre con ancora il
trucco ed il vestito di scena, gli saltò letteralmente
addosso tanto che l'attore-regista dovette prenderla in collo ed in
quelle condizioni si avvicinò ai nostri amici.
Anzi, mentre si facevano le presentazioni, la
bimba cercava di togliere quel trucco dal volto del padre e appena
arrivò a metà dell'opera si sentì un
urlo: era Alonso che gridava a squarciagola: -"Stefano!!!" - e questi,
sentendosi chiamare a quel modo, dopo un attimo di esitazione non ebbe
nessuna difficoltà a riconoscere il padrone di quella
voce ed anche lui si mise ad urlare un : -"Negus!!!"- che ebbe
l'effetto di far voltare tutti.
Alonso facendosi largo andò ad abbracciare l'amico ritrovato.
Al colmo della gioia il Gesuita cercò di coinvolgerci anche "los amigos italianos".
Alonso facendosi largo andò ad abbracciare l'amico ritrovato.
Al colmo della gioia il Gesuita cercò di coinvolgerci anche "los amigos italianos".
- "Claudia te presiento Stefano el mas grando
actore de la comedia brasileira..."
- "Molto piacere, sono encantado .. della sua
bellezza..."
- "Babboooo! Ma non cambi mai!"- lo interruppe
Claudia, ormai sicura che dietro tutte quelle galanterie non poteva non
nascondersi "il gran fico" Munari, ovvero suo padre in carne ed ossa.
Dopo un comprensibile attimo di apnea le disse: - "Claudia ma sei proprio tu! La mia Claudia! La mia bambina! Claudia ora ti riconosco bene." - e così la farsa di prima si era trasformata in un qualcosa di più serio ma, l'Italia, lo sappiamo, è da sempre terra di commedia.
Vedendo tutto quel bailamme, il Rigido, alias Padre Isaia, era da diversi minuti che cercava di incrociare lo sguardo dell'amico Gabriel che, cogliendo un momento propizio, aiutandosi con la sua presenza, cercò di imporre un po' di silenzio. Ottenuta l'attenzione necessaria, Gabriel decise di presentarsi: - "Piacere Sig.Munari, sono Gabriel Antinori, compagno di sua figlia e come può ben vedere, Claudia è incinta, aspetta tre figli, due bambini ed una bambina."
Dopo un comprensibile attimo di apnea le disse: - "Claudia ma sei proprio tu! La mia Claudia! La mia bambina! Claudia ora ti riconosco bene." - e così la farsa di prima si era trasformata in un qualcosa di più serio ma, l'Italia, lo sappiamo, è da sempre terra di commedia.
Vedendo tutto quel bailamme, il Rigido, alias Padre Isaia, era da diversi minuti che cercava di incrociare lo sguardo dell'amico Gabriel che, cogliendo un momento propizio, aiutandosi con la sua presenza, cercò di imporre un po' di silenzio. Ottenuta l'attenzione necessaria, Gabriel decise di presentarsi: - "Piacere Sig.Munari, sono Gabriel Antinori, compagno di sua figlia e come può ben vedere, Claudia è incinta, aspetta tre figli, due bambini ed una bambina."
Queste ultime parole furono sommerse da uno
scroscio di applausi e di complimenti che durarono giusto il tempo che
Carlita impiegò per liberare il marito dal trucco e dai
vestiti di scena, facendogli riacquistare un dignitoso aspetto di padre
e se vogliamo anche di ingegnere, perché tale era la sua
professione, che spesso lo faceva viaggiare tra l'Italia ed
il Brasile.
- "Claudia, in Brasile, con il teatro ho
conosciuto Carlita e meno male che a lei ho rovinato solo la carriera
artistica, perché dopo un po' è nata questa Maria
Claudia, poi ci siamo sposati ed per motivi inerenti la mia
professionbre eccoci qui, a Roma e il resto te lo puoi immaginare.."
E riprese: -"Se allora fu il Sessantotto
ed il suo malessere sociale a dividerci, ora, dopo tutti questi anni,
una sola cosa poteva farci rincontrare l'AMORE che, ci offre
sempre nuove opportunità come ho compreso dall'incontro con
Carlita e dalla nascita di tua sorella Mary. Poi mi è
bastato incrociare i vostri sguardi, il tuo e quello di Gabriel, per
capire il sentimento che vi lega: di fronte a Dio siete già
sposati! Però non ho ancora arguito come avete fatto a
conoscere il Negus, cioè el meo amigo Padre Alonso. Tanti
anni fa in Brasile era chiamato il NEGUS perché per un certo
periodo ha portato una barba che lo rendeva simile al vecchio
Imperatore d'Etiopia."
- "Vecchio sarai tu, claro!?" - si
risentì subito Alonso, come era solito fare quando gli
veniva appioppata quella parolina - "Ma questa, Hermano,
è tutta un'altra historia.."
Ed allora se le cose stavano così non
c'era altro da dire, se non andare tutti a tavola!
L'indomani a casa di Claudia, i tre Gesuiti
ebbero finalmente modo di illustrare a Carlita il pericolo che correva
la piccola a causa di Serventi e della sua banda.
- "Anch'io, Gabriel, sono a rischio," - disse la
donna - "ma mi basterebbe avere una sua foto oppure un suo
oggetto o indumento personale."
- "Ho solo una foto, che lo ritrae insieme al
padre di Eugenio Muster"- diceva Gabriel mentre frugava dentro la borsa
che portava sempre con se' - "Eccola qua" - disse depositandola sopra
il tavolo. Immmediatamente Mary smise di guardare la TV e, come ebbe
girato lo sguardo, si mise ad urlare: - "Mamma!!! Mamma!!!
C'è un cane là sopra!!!"- indicando con il ditino
proprio quella foto.
- "Anche per me cara" - le diceva accarezzandola
la madre, e rivolgendosi a Gabriel : - "Vedi, questa è
troppo vecchia, c'è come un velo, sembra che si stia
ammalando, ma se è possibile," - disse rivolgendosi
ai tre Gesuiti - "tornate in quella villa e vedete di trovare quello
che vi ho detto prima, ma non andate da soli, portatevi un Padre
esorcista. Ah se potessi avere qualcosa di suo!"-
- "Cosa faresti ?" - chiese Isaia.
- "Cosa faresti ?" - chiese Isaia.
- " Lo sistemerei per le feste!" - disse con
insolita durezza Carlita e il suo sguardo gelò la schiena
del Rigido.
Il giorno successivo, sul presto, "cantum galli",
i quattro Padri Gesuiti cominciarono a setacciare la villa che era
stata l'ultima dimora di Serventi, avvolti in un grande silenzio.
Gabriel si dedicava al piano terra ed al
giardino, Alonso era in perlustrazione al primo piano, Isaia curava il
secondo, mentre Padre J.Blandish, un irlandese di circa trent'anni,
rovistava le mansarde e i sottotetti, con qualche affanno a causa della
sua stazza di oltre cento chili, distribuiti però in un
metro e novanta di altezza, ma questo non gli impediva di essere un
bravo e potente esorcista di Santa Romana Chiesa.
Appassionato come era di films di guerra aveva
escogitato un sistema di comunicazione con gli altri tre confratelli
che si rifaceva nientemeno a quello che i soldati alleati avevano messo
in atto durante lo sbarco in Normandia!
Quando risuonò quel gracchiare di
rana, i tre che si trovavano negli atri piani, capirono che l'idea di
Padre Blandish era stata talmente semplice ed efficace che li fece
precipitare subito nel sottotetto dove li attendeva l'irlandese che,
tutto soddisfatto, esibiva come un trofeo il bastone di Serventi,
quello con l'impugnatura in argento.
- "John dove l'hai trovato?" - chiessero
esterefatti i tre.
- "Proprio lì, dove ora siete voi."
- "Fratelli, fratelli, "- disse sottovoce Isaia -
"guardiamo meglio, vediamo se riusciamo a trovare dell'altro."
Alonso, che non si era perso in discussioni,
aveva individuato un grande scaffale da muro che conteneva centinaia di
libri ,una vera parete di carta che fece accorrere anche gli altri tre.
- "Fermi tutti ! Non muovetevi!" - fece Alonso
allargando quelle braccia lunghe come la paletta del fornaio: -
"Hermani fermi, questo è affar mio, claro?!"
La sua mente era tutta in subbuglio, quelle
rivolte ai libri non erano occhiate ma radiografie. Il suo grande amore
per i libri fece il resto o, se volete, un piccolo miracolo, infatti
proprio laggiù, in fondo a quello scaffale,
solo Alonso, come fa il grande chirurgo quando con un colpo da
maestro estirpa il malanno, era stato capace di tirar fuori tre grossi
libri, immuni da polvere e ragnatele.
Una volta aperto il primo uscirono delle foto
che ritraevano Gabriel molto piccolo, che teneva in braccio un gattino,
poi delle altre che si riferivano a dei momenti importanti della sua
vita come il Seminario, l'Ordinazione sacerdotale, fino ai giorni
nostri, quando era stato immortalato, a sua insaputa, col il giubbetto
nero da motociclista accanto alla sua Honda. Dal secondo libro uscirono
foto di Clara, Sebastiano, Demetrio...
Finalmente l'ultimo rivelò quelle di
un Serventi, molto narciso, dall'abbigliamento "old british",
soddisfatto di poter esibire quel bastone, per lui un autentico vezzo.
La pesca indubbiamente era stata abbondante,
oltre le previsioni, e pertanto, i "pescatori" come erano
giunti filarono via in grande silenzio.
Questa volta, vista l'importanza di tutto quel
materiale, si dettero appuntamento nella sala del Direttorio alla
Congregazione. Insieme ai quattro c'erano anche Mons.Sartori e Mons.
Rossini, ma tutti non staccavano lo sguardo dalla Sig.ra
Diaz-Munari, anche lei seduta a quel lungo tavolo, in quella enorme
stanza.
Vedendo le foto di Serventi, Carlita non ebbe
alcun dubbio: - "Il cane è ammalato, ha perso molto del suo
potere, anche se tutt'ora è una minaccia!"
- "E cos'altro vedi Carlita?" - le chiese Alonso.
- "Come posso dire, leggo nel suo sguardo tanta
aggressività e tanta rabbia, che solo Gabriel o
Padre Blandish potrebbero affrontarlo."
- "Signora Diaz, possiamo conoscere le cause di
questa malattia?" - chiese Mons.Sartori.
- "Di sicuro c'è una forte anemia di
cui questo cane non si cura affatto, perché sento in lui un
forte delirio di onnipotenza che lo porta a credere di essere al di
sopra delle umane debolezze; è questo, come dite voi, il
suo achille, ehm ..il suo tallone di Achille."
- "Basterà il Crocifisso e l'Acqua
benedetta?"- chiese Padre Blandish.
- "Sì Padre, a patto che il suo animo
sia puro come acqua di fonte e l'aiuto che potranno darle Alonso e
Padre Morganti sarà decisivo, non avrà scampo!"
- "E cosa volete farne di questo bastone? "-
chiese Mons.Rossini.
- "E' stato minuziosamente analizzato
all'Università" - disse Gabriel - "sottoposto ad esami e
tests di laboratorio ecc. Leggo poi, in questa relazione che il legno
è di carpino e l'impugnatua in argento con decori nemmeno
tanto originali."
- "Aspettate un attimo." - disse Isaia - "Ora con
l'aiuto di Padre Blandish e di Alonso lo sottoporremo "all'esame
più difficile." - e, senza pensarci due volte, i tre
Gesuiti, preso gli spersori, incominciarono ad irrorare il bastone con
getti di Acqua benedetta, recitando le formule di rito.
Nello stesso istante a circa 40 Km. in un paesino
del litorale laziale, Serventi, mentre stava camminando lungo una
strada, sentì improvvisamente che.......