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Autore: butterbeer95    14/06/2012    2 recensioni
Loro sono Clare Brownstone ed Elizabeth Waldorf, due ragazze diciassettenni di New York.
Loro sono i Guns n' Roses, cinque ragazzi scapestrati di Los Angeles, all'apice del successo come rock band.
Un concerto (o forse il destino?) li farà incontrare, conoscere, e..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Forbidden&Forgotten'
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Tutto era pronto. La valigia era chiusa, i Guns erano stati salutati, tutti tranne Axl, che non accennava ad uscire dalla camera. Beth le aveva detto di cercare di convincere il cantante a venire via con lei, ma Clare sapeva che tutti i suoi tentativi sarebbero risultati vani.
Aveva trovato fortunatamente un volo diretto da Atene a New York, e successivamente la sua migliore amica le avrebbe mandato la sua roba da L.A.
“Beh, Clary, allora ci sentiamo. Mi spiace che Axl sia così..”
“Così come, Izzy? Si sta solo comportando da come è fatto. Vi chiamo appena arrivo. Vi mando delle foto dell’ecografia, se volete.” La ragazza lanciò un rapido sguardo alla porta chiusa. Era il suo ultimo tentativo di dire al rosso ‘Sono qui, fermami, dimmi che affronteremo insieme questa cosa. Dimmi che non vuoi solo le foto, ma vuoi vivere la scena.’ Ma la porta rimase chiusa. Da dentro si sentiva solo silenzio.

*

New York non le era mai sembrata così orrenda. I grattacieli erano inutilmente alti, la gente gratuitamente scorbutica. E, ovviamente, pioveva. Non era più abituata all’acqua.
Trovò un telefono pubblico, da cui chiamò casa sua. Le sembrava la cosa più strana della terra chiamare la sua famiglia e sentirsi un’estranea. Rispose sua madre.
“Pronto?”
“Mamma.”
“Clarissa? Che vuoi?” D’accordo, doveva aspettarsi questo cinismo. Era stata via per mesi, senza mai telefonare.
“Dirti che sono a New York.”
Clare udì una risata dall’altra parte. Buon segno?
“E a me dovrebbe interessare? Perché non lo vai a dire a..come si chiamano? I Guns n’ Roses.”
“C’è un..problema.”
Silenzio.
“Sono incinta, mamma. E..Axl mi ha lasciato. E non sapevo dove andare. Ti prego, prendimi con te. Chiedilo a papà. Scusatemi, vi prego.”
Nessuna risposta, solo il rumore metallico di una cornetta che veniva riagganciata. Clare non poteva crederci. Era a New York, senza casa, senza soldi, senza nessuno. Era stata una stupida a contare solo sui guadagni dei Guns. Le lacrime iniziarono a sgorgarle rapide e salate sulle guance.
Aveva un numero in testa. Un numero di una persona che non sapeva come avrebbe reagito.
Lo digitò, senza pensare. Quante volte l’aveva fatto, in passato.
“Pronto?” rispose la sua voce, rauca come sempre, profonda. Non profonda come la sua, ma abbastanza per piacerle.
“Pronto, Luke, sono io, Clare. Ti devo..chiedere un favore, un enorme favore.”

*

“Vieni, entra pure. Sta attenta! Nelle tue condizioni non ti devi sforzare. Vieni, vieni, in casa non c’è nessuno.”
“Oh, menomale. Non sarei riuscita ad incontrare tua madre.” La mia voce venne strozzata dal pianto, che si trasformò subito in un attacco isterico.
“Sssh, Clare, non preoccuparti. Ci sono qui io. Vuoi qualcosa da bere? O magari, vuoi raccontarmi tutta la storia?”
In quel momento, la ragazza voleva solo andare a letto, dimenticare tutto. Ma non poteva. E Luke aveva il diritto di ottenere una spiegazione, o almeno di sentire la storia completa.
Così iniziò a raccontare del loro viaggio in Grecia per festeggiare i suoi diciotto anni e la loro vita in generale, che stava andando così bene. Raccontò dei primi giorni, di Slash e Beth, fino ad arrivare all’inferno degli ultimi. Raccontò della reazione di Axl, di come non se l’aspettasse, di quanto facilmente il loro rapporto si fosse frantumato.
Come ultima cosa, raccontò a Luke della madre. Era stata cacciata di casa, non aveva più niente o nessuno. Solo lui. In risposta, il ragazzo le si avvicinò, e le cinse le spalle con un braccio. Da quanto Clary non assaporava più il profumo di quel ragazzo? Ormai in testa aveva solo quello di Axl.
Istintivamente, senza pensarci due volte, lo baciò. Il suo era puro e semplice bisogno di distrazione. Voleva dimenticare. Dimenticare William. E Luke era lì, ed era così dannatamente familiare. Il ragazzo non si fece problemi a restituire il bacio. Prevedibile. La lingua di lui chiese di entrare nella bocca di lei prepotentemente, e Clare lo lasciò fare. Perché mai avrebbe dovuto respingerlo? Che importanza avrebbe avuto?

--

“Non rompermi i coglioni, McKagan. Ho fatto la mia scelta, avevo i miei cazzo di motivi, che ne dici?!”
“E quali sarebbero?”
“Non devo spiegarli a te!”
“Secondo a me avevi solo una paura fottuta di prenderti delle responsabilità! Hai lasciato che la tua ragazza incinta attraversasse un continente e un oceano solo perché non volevi che la tua carriera venisse rovinata. Ma che cazzo di problemi hai?”
“ORA TI AMMAZZO, DUFF!”
“PROVACI, ALMENO NON SONO UN CODARDO!”
Servirono Slash e Steven per separarli, e Izzy, a portare via Axl dalla stanza.
“Lo uccido, Jeff, vado di là e lo uccido.”
“Will, smettila. Ha solo detto ciò che pensa.”
“Quello che pensate tutti, immagino!”
Silenzio.
“Oh, fanculo. Pensate che sia un codardo? FANCULO!”
“Non ho detto questo! Solo che l’unica cazzo di motivazione che ci hai dato è stata ‘la tua carriera’, ed è un po’ egoista.”
“Ma che vi frega? È una faccenda tra me e Clarissa.”
“Clare è diventata nostra amica. E sappiamo tutti che la amavi, e la ami ancora. È per questo che ci fa incazzare il fatto che tu te ne stia qui, e lei a New York, da sola, magari nelle braccia di qualcun altro..”
“Chi? Tra le braccia di chi potrebbe essere? Mica quel fetido di Luke?”
“Non lo so, Will, non lo so. Forse, probabile. Ora è di nuovo sulla piazza.”
“Ma è incinta!”
“Ma è sempre Clary, Axl. Pensaci.”
Izzy Stradlin uscì dalla stanza. Era riuscito a calmare Axl, ma gli aveva insinuato molti dubbi nella mente. La scelta di lasciarla non era stata poi tanto brillante, alla fine dei giochi.
Fanculo alla carriera, fanculo alla fama, ai soldi, alla popolarità.
Clarissa Brownstone e il piccolo – o la piccola- Rose erano roba sua. E, questo era poco ma sicuro, sarebbe andato a riprendersela. 




Spazio autrice: 
Alloooora in realtà l'avevo pensata completamente diversa, ma poi ho voluto rendere William molto più tenero e sentimentale, spero sia di vostro gradimento! **
Il povero Luke sta diventando il ragazzo-per-dimenticare di tutte..HAHAHAHAHAHA sfigato. Ciaaao. (Grazie, come sempre, a tutte!)
   
 
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