Videogiochi > Silent Hill
Segui la storia  |       
Autore: Liquid King    17/06/2012    1 recensioni
In seguito a un sogno ho deciso di scrivere questa storia e vi chiedo di recensire. Walter riceve una lettera che lo porterà a compiere nuovi crudeli omicidi. Solo per fan di Sullivan.
Gli aggiornamenti avveranno ogni fine settimana.
Genere: Drammatico, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Walter Sullivan
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Walter Sullivan: Consapevolezza.


Walter, ormai si trovava a fare da badante a un piccolo ragazzo fantasma. La situazione non lo seccava ma nemmeno era piacevole visto che c’erano diversi vantaggi e svantaggi: Pro= Non sarebbe rimasto solo, avrebbe potuto usarlo come scudo umano, poteva avere delle braccia in più in combattimento, spostare cose più pesanti insieme. Contro= Il biondo era abituato alla solitudine, non era molto utile come scudo perché era più piccolo di lui, non sapeva usare le armi e non aveva abbastanza fegato da nuocere le terribili deformità che popolavano quel mondo, il ragazzo era più gracile del biondo. Risultato: Utile quando una caccola di naso.

Walter sospirò e si limitò a fissare il ragazzino.

-Walter, per piacere. Voglio essere come te!- Il ragazzo alzò le mani in preghiera.

-Perché, come fai a conoscermi?- Walter si sedette sul marmo di una bara a fianco del ragazzo.

Il ragazzino a quella domanda iniziò a frugare tra le tasche del suo vestito fino a che da una di esse, semi rotta, cacciò un ritaglio di giornale.

-Ecco.- Porse al biondo quel pezzo di carta tutto spiegazzato.

-Che è?- Il biondo prese, con leggera curiosità, il pezzo di carta e iniziò a studiarlo leggendo: -“Dieci spietati omicidi, alle vittime è stato asportato il cuore. È stato catturato il killer, è un giovane di venti anni, al momento della cattura mormorava parole incomprensibili.”-.

-La sacra assunzione, dovevo prendere i 10 cuori di dieci peccatori…- Walter ricordava in maniera chiara e lucida i volti contorti e terrorizzati delle sue vittime… sacrificali.

-Guarda dietro. - Fece notare Thomas indicando con l’indice il retro del foglio.

-“Nuove vittime, lo stile è di Walter Sullivan. Si sospetta di un imitatore, perché l’assassino vero era stato trovato morto nella sua cella con un cucchiaio ficcato in gola.”- Il biondo si passò una mano sulla gola, rammentando il forte dolore provato nel cercare di morire e separarsi dalla carne.

-Sei incredibile, sai?- Il ragazzino fissava con gli occhi carichi d’ammirazione il biondo.

Ignorandolo riprese a leggere:-“La polizia è andata a visitare la tomba dell’assassino, il corpo non è stato trovato. Il caso Walter Sullivan è stato riaperto.”- Concluse la lettura e alzò lo sguardo verso il ragazzo.

-C’è qualcos’altro che mi devi dire?- Walter non era molto lusingato di avere un estimatore, anzi.

-Sì… beh, quando sono morto, ho fatto un patto con l’entità di Silent Hill e lei mi ha assegnato te.- Spiegò il ragazzino.

-Umpf… hai la minima idea di ciò che hai fatto? Sarai peccatore anche tu… io sono solo l’esecutore.- Walter non nascose il suo sguardo di rimprovero.

-Appunto, non m’importa che mi succederà, mi basta sapere che la mia morte prematura non sia stata vana.- Il ragazzo si alzò con aria seria e decisa.

-Io, proprio non li capisco… - Mormorò il biondo, restituì il foglio a Thomas e si alzò dalla tomba.

-Allora Walter? Mi aiuterai?- Il ragazzo strinse le mani ossute del biondo, nelle sue.

-Umm… ho già un’idea.- Walter fece un piccolo sorriso sinistro.

Senza null’altro da dire, insieme s’incamminarono per la scalinata che li avrebbe condotti alla chiesa. Davanti al portone marrone, si fermarono, Thomas lesse una scritta: Preparati.

-Temo che quello che vedrai non ti piacerà, vuoi che vada in avanscoperta?- Walter lesse il turbamento del turchino attraverso i suoi occhi.

-No…- Thomas spinse con dovuta cautela il battente di legno duro e sbirciò nel suo interno, considerato che non c’era pericolo l’aprì completamente.

Quello che vide lo fece inquietare, vedeva sua sorella nuda, legata a una tavola di ferro e cinque o sei uomini con dei piatti a guisa di maschere su cui vi erano disegnate facce sorridenti che nascondevano il loro viso. Ognuno di loro, a turno, violentavano la donna. 

-Buona fortuna con i tuoi incubi personali, io devo fare un’altra cosa.- Walter, con freddezza, lo lasciò a quell’abominevole spettacolo.

Walter s’incamminò verso l’altare dove su un piano di pietra rossa era lasciato a marcire un corpo ancora in via di putrefazione. Allungò le sue braccia su quel corpo e lo trascinò giù dall’altare.

-E ora?- Walter una volta adagiato il cadavere pallido sul suolo attese il prossimo segnale, che non tardò.

Il sangue presente sull’altare si ritirò e mostrò una lettera rossa. Walter non perse tempo e la lesse con la dovuta attenzione.

-“Dove si curano i pallidi di morte? I malati d’epidemia?” Accidenti, Alessa ci vai sul pesante con i tuoi indovinelli…- Commentò il biondo, comunque capì che cosa doveva fare… portare il cadavere all’ospedale, ma quale?

“Per prima cosa mi serve qualcosa per trasportare il cadavere” Walter si guardò in giro… “Maledizione… non c’è nulla che mi può essere utile per trasportare questo peso.”

Walter, con grande sforzo, si caricò il cadavere sulla schiena e, dopo alcuni tentativi d’equilibrio, riuscì a portalo fuori dalla chiesa dove ad attenderlo c’era il ragazzino.

-Ma che fai? Cosa trasporti?- Per qualche motivo il ragazzino sembrava essersi dimenticato dell’incubo di poco fa.

-Aiutami a metterlo su una delle bare.- Walter aveva le gambe che gli tremavano per lo sforzo.

-Buttalo proprio sul marmo, i morti non sentono dolore o sì?- Fece notare Thomas.

-Giusto.- Walter si complimentò mentalmente con il ragazzino, quindi con malagrazia gettò il corpo su una delle bare.

-Secondo Alessa, dovrei portarlo in ospedale ma non so quale… - Walter si grattò il mento irto di barba.

-Ho un’idea, andiamo al centro storico di Silent Hill, lì possiamo vedere qual è l’ospedale di cui parlava quella Alessa.- Thomas prese la mano di Walter e lo trascinò con sé.

-Va bene, ma il corpo? Lo lasciamo lì?- Walter era preoccupato, qualcuno poteva smembrarlo o roba simile.

-Walter, ma che domande fai? Per essere uno spietato assassino, sei piuttosto tonto.- Thomas, comunque, per far contento il suo idolo decise di spostare la lastra di pietra e gettarvi sotto il corpo morto.

Insieme, Walter e Thomas sposarono una lastra e vi adagiarono il corpo, poi lo segnarono con alcune pietre.

-Ecco fatto, ora il morto non scappa.- Thomas si pulì le mani di polvere con l’aria soddisfatta.

-Ehm… Thomas, posso farti una domanda?- Walter si aspettava che quel ragazzino dopo quella visione nella chiesa si sarebbe fatto addosso come ogni essere umano.

-Lo so che mi vuoi chiedere: la risposta sono quei cadaveri gettati sulle panchine.- -Aspetta, mi stai dicendo che quei corpi sfigurati sono gli stupratori di tua sorella?- -Già.-.

“Questo ragazzino è più sanguinario di Pyramid Head…” Dichiarò mentalmente il biondo.

Iniziarono a incamminarsi per il centro di Silent hill…

-Thomas, ma visto che ti sei dimostrato più violento di me, perché vuoi il mio aiuto?- Walter fece quella domanda senza pensare e questo gli costo molto.

-BASTA!!!- Thomas sentendosi rivolgere la stessa domanda si spazientì.

Walter, in seguito a quella reazione inattesa alzò le braccia come per difendersi.

-Dillo chiaramente che la mia presenza ti disturba!- Il ragazzo si fermò e puntò un dito accusatore al biondo.

-No, ma…- Walter cercò di contro battere ma non trovò le parole.

-Lo vedi? Non sai stare al passo con chi ti parla! Mi deludi…- Incrociò le braccia e sbottò.

-Uff…- Walter non disse nulla ma sospirò piano.

-Non mi stupisce se la donna che ami non ti consideri!- Con queste parole si allontanò e sparì nel folto della nebbia.

Walter restò muto e abbassò la testa… ma i suoi occhi verdi erano più sbarrati che mai.

“Non stai stare al passo con chi ti ama, perciò non sarai mai amato.” Queste parole concepite dalla sua stessa mente lo ferirono moltissimo… provava una tale vergogna che s'inginocchiò sul terreno e meccanicamente prese il revolver e se lo puntò sulla tempia…

Poco prima di compiere il gesto estremo una voce interiore gli rimbombò nella testa: “Non sarai mai amato, a meno che…”.

Walter abbassò l’arma e si alzò in piedi. I suoi occhi erano più vivi del solito, qualcosa lo spinse a tentare un’ultima carta.



Quale sarà  l'ultima carta di un uomo che non ha nulla (eccezion fatta per i vestiti e l'arma)? Lo scopriremo. Per ora ringraziamo tutti coloro che hanno letto e seguito la mia storia, inoltre un ringraziamento speciale va a Fiammah Grace, che con infinita pazienza e gentilezza ha scritto una vera e propria super recensione. Invito gli altri a recensire perchè solo così posso conoscere gli altri e perchè no, passare a leggere le loro storie. Insomma non siate timidi e fate sentire la vostra voce! Alla prossima!     


   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Silent Hill / Vai alla pagina dell'autore: Liquid King