Ogni mese, la giudiciA ci darà un tema su cui
dovremo scrivere la nostra storia,
scegliendo il giorno in cui pubblicarla.
In teoria il mio giorno è il 26 di ogni mese,
ma questo mese davvero non ce l'ho fatta, perciò ho scelto il 30...
non ha nessun significato romantico, è solo che ieri avevo un esame xD
Il promt di questo mese è Compleanno.
(091. Compleanno nella Big Damn Table)
NOME AUTORE: Lyra_weird (forum) Lyra Snape (EFP)
TITOLO DELLA STORIA: Un buon non compeanno...a te!
PERSONAGGI: Draco Malfoy, Ron Weasley, Hermione Granger, Harry/Ginny
RATING: Verde
GENERE: Commedia
AVVERTENZE: Flash fic
NdA: sono piena di esami, perciò sono in ritardo e la storia è così corta che chiamarla one-shot davvero non si poteva. E' una flash fic in cui semplicemente si dimostra quanto Hermione si si sbagliata a credere di poter lasciare Draco da solo nelle mani dei suoi amici. Ah, ed è piuttosto stupida, quindi perdonatemi xD
Un buon non compleanno… a te!
Ron ghignò. Nonostante all’inizio ritenesse
che l’idea di Hermione di costringere tutti loro ad aiutarla
a dare lezioni di
Babbanologia a Malfoy fosse assolutamente idiota, col tempo aveva
dovuto
ricredersi. Insegnare Babbanologia a Malfoy era magnifico. Non si era
mai
divertito così tanto in vita sua, nonostante un paio di
incidenti che avevano
coinvolto un forno a microonde il cui contenuto era misteriosamente
esploso, un
pelapatate assassino e una canzoncina della bua. Inizialmente si era
chiesto
perché la maggior parte delle sue lezioni dovessero
riguardare l’ambito
culinario, ma Hermione si era limitata a scrollare le spalle e a dire
che
fargli fare le lezioni in cucina diminuiva la possibilità
che lui fuggisse.
«Non possiamo usare la magia? La Granger non
lo verrà mai a sapere e saremmo tutti più
felici» si stava lamentando Draco,
stremato.
«Nossignore! Sbrigati a montare quelle uova,
olio di gomito, su!» tuonò Ron. In
realtà aveva come il sospetto che esistesse
una cosa chiamata ‘frusta elettrica’, che avrebbe
indubbiamente reso il compito
più facile, ma guardare Malfoy mentre montava gli albumi a
mano era la cosa più
divertente alla quale gli fosse mai capitato di assistere.
Dopo parecchio tempo, lamenti e farina
rovesciata dopo, la torta fu posta trionfalmente nel forno.
«Beh, muoviti!» sbottò Ron.
«Abbiamo ancora un
milione di cose da fare! Appendi i festoni! Trova le candeline! Metti
le
patatine nelle ciotole! Spazza per terra!»
Draco eseguì gli ordini che gli venivano
imposti, borbottando ininterrottamente insulti e commenti su quanto gli
sarebbe
piaciuto dar fuoco alla testa di Ron e mettere lui sulla torta al posto
delle
candeline.
Un’ora dopo, quando tutto fu
pronto, Harry e
Ginny, che erano rimasti tutto il tempo spaparanzati sul divano a
guardare
fuori dalla finestra, balzarono in piedi. «Sta
arrivando!» strepitò Ginny
«Tutti in posizione!»
Restarono seduti nel
buio del salotto per qualche secondo,
finché Hermione non entrò ed accese la luce; a
quel punto, balzarono tutti in
piedi, urlando: «SORPRESA!»
«Ma che cavolo succede?» strillò
Hermione, che
al loro urlo aveva fatto un balzo così alto che era un
miracolo che non fosse
arrivata al soffitto.
«Mi hanno detto che è il tuo compleanno,
Granger» spiegò Draco. «Quindi ti ho
preparato la festa, senza mai usare la
magia! Ci ho impiegato quasi tutto il giorno» aggiunse, a
metà fra il
compiaciuto e l’esasperato.
«Ah, ti hanno detto così, eh?»
commentò Hermione,
lanciando un’occhiataccia ai suoi tre amici, che avevano
preso a ridere come
iene.
«Sì, perché?» chiese Draco,
guardandoli senza
capire.
«Beh, Draco…oggi non è il mio
compleanno».