Eccomi qui come promesso ! =) finalmente un nuovo capitolo ^^ spero vi piaccia anche se ho qualche dubbio ma spero che voi da bravi lettori mi saprete dire cosa ne pensate =)
Noooo ma vaaaa ... non sto sottointendendo niente !! io ?! ma quando mai ?!?! scusatemi attimi di follia gratuiti xD
domani sera spero di mettervi su il prossimo =)
a presto, baci
Seriadel
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Mi girai di scatto nel letto quando sentii che qualcuno stava bussando alla porta, aprii lentamente gli occhi e guardai l’ora, le 7.30.
- Oh porco Merlino! – saltai giù dal letto e scordandomi di aprire la porta mi fiondai in bagno, dieci minuti dopo stavo uscendo dalla stanza litigando con i miei capelli perennemente crespi e indomabili.
Dalla fretta non notai Ginny seduta sul divano in sala comune che mi aspettava.
- Herm?! – inciampai quasi nel tappeto per lo spavento.
- Ginny, buongiorno – la salutai.
- Non hai sentito che bussavo prima ? – mi chiese mentre uscivamo dal ritratto andando a fare colazione.
- Sì, scusa se non ho aperto, ma stavo ancora dormendo. I ragazzi ? –
- Sono scesi con Dean e Seamus, cos’avete alla prima ora ? –
- Trasfigurazione con le serpi – le risposi mentre entravamo in Sala Grande, mi voltai per un secondo verso il tavolo dei Serpeverde e ripensai involontariamente alla sera prima, appena incontrai lo sguardo di Malfoy mi sorrise, io ancora persa nei ricordi gli risposi, cosa che non sfuggì a Ginny.
-Herm cosa stai facendo ? –
- Io? Niente, perché? Dai sediamoci –
Salutammo i due ragazzi che avevano già iniziato a mangiare e mentre addentavo una fetta di pane notai che Malfoy non aveva ancora distolto lo sguardo e inclinando il capo lo salutai.
Finita la colazione, salutammo Ginny e ci incamminammo verso l’aula seguiti dal gruppo dei Serpeverde.
Mentre aspettavamo la McGranitt, osservai meglio Draco, era alto con un fisico asciutto, i capelli biondi gli ricadevano scomposti sulla fronte e pensandoci bene meritava sicuramente una seconda occhiata.
- Mezzosangue non voglio annegare nella tua bava – non mi ero accorta di essere andata in fissa su Malfoy.
- Parkinson qualche problema ? –
- Stavi consumando il mio Draco e poi il tuo sguardo da mezzosangue non merita neanche di essere posato su di lui! –
- Beh se gli avessi dato fastidio me lo avrebbe detto lui no? Credo sia ancora capace di parlare o sbaglio ? – dopo aver incenerito con lo sguardo il carlino, mi voltai verso Draco.
- Per una volta sono d’accordo con te Granger, so ancora parlare –
- Di certo non lo farà durante le mie lezioni Signor Malfoy, forza in classe! –
Dopo esserci ripresi tutti dallo spavento che ci aveva fatto prendere la McGranitt entrammo e ci sedemmo ai nostri posti.
Durante la lezione la prof ci fece trasfigurare una tazzina in un pettirosso, io non ebbi problemi ad eseguire l’esercizio e osservavo Harry e Ron e il loro goffo tentativo di incantesimo.
Ad un certo punto vidi svolazzare vicino a me un altro pettirosso e allungai una mano per prenderlo, aveva un foglietto legato ad una zampa, lo staccai e lo misi sotto le mie pergamene lasciando riprendere il volo all’uccellino.
- Complimenti Signor Malfoy, insieme alla Signorina Granger siete stati gli unici a riuscire nel compito, voi altri invece vi eserciterete per domani, potete andare, voi due no però – Salutai Harry e Ron e mi alzai per raggiungere la professoressa e fui subito affiancata da Malfoy.
- Ho già avvisato gli altri due caposcuola e volevo darvi l’orario delle ronde che farete insieme fino alla fine dell’anno, spero prenderete questo incarico con la massima serietà, andate pure –
Salutammo e ringraziammo la professoressa incamminandoci poi verso l’uscita, appena usciti Draco mi abbracciò da dietro stringendomi a se.
- Carino il tuo pettirosso – sorrisi voltandomi e tirando fuori il pezzetto di carta ancora chiuso – Magari la prossima volta mandami un’aquila tanto l’effetto è lo stesso –
- Non è colpa mia se la McGranitt ha voluto elogiare entrambi dicendo che il secondo era mio, comunque lo hai letto ? – mi chiese sistemandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
- Se è ancora chiuso … - gli risposi sventolandogli il foglietto davanti.
- Allora leggilo e fammi sapere – mi disse dandomi un bacio sulla guancia.
- Occhio alla tua reputazione Malfoy, qualcuno potrebbe vederti – lo presi in giro io annuendo poi guardando il biglietto.
- Io ora devo andare, ci vediamo dopo Herm ! – lo salutai con la mano mentre si incamminava verso la fine del corridoio.
Appena ebbe svoltato l’angolo, aprii il foglio curiosa di leggere quello che aveva scritto poco fa.
“Granger, non so te, ma io sto ancora cercando di assimilare meglio quello che è successo ieri, che ne dici di trovarci dopo pranzo in biblioteca così possiamo parlare tranquillamente? Io sarò la … Bacio D.M.”
 
Sorrisi al tentativo di essere in un certo senso tenero di Malfoy e decisi che sarei andata all’appuntamento, se così si può chiamare e con questa decisione mi incamminai verso l’aula di Aritmanzia.
All’ora di pranzo incontrai Ginny e le raccontai della ronda omettendo la storia del biglietto.
-Beh, avrai una bella gatta da pelare, però dai, il lato positivo c’è –
- E quale sarebbe di grazia ? – lo sapevo bene invece ma a tempo debito le avrei detto tutto.
- Ti rifarai gli occhi senza la rompiscatole della Parkinson tra i piedi ! –
- Si beh … Anche Davis non è male … - commentai io.
- Però ti è capitato Malfoy e se fossi in te, non lo butterei via – scoppiammo a ridere ammettendo alla fine che Ginny aveva ragione.
Dopo mangiato mi incamminai verso la biblioteca “devo ripassare, domani la McGranitt di sicuro chiederà a me di fare l’incantesimo”, dopo quella frase mi resi conto che sarebbe stato difficile conciliare Harry e Ron con Draco, ma sapevo dentro di me che ce l’avrei fatta.
Lo trovai seduto al tavolo dell’altra sera, il mago di Oz in mano e gli occhi incollati alle pagine, non avrebbe sentito nemmeno un elefante se avesse camminato vicino a lui.
Feci il giro degli scaffali e mi trovai ad osservare la sua schiena, era troppo invitante per non fargli uno scherzo, cercando di fare il meno rumore possibile mi avvicinai a lui – Granger non pensare che non ti abbia sentito, è da più di cinque minuti che mi cammini intorno –
Io sbuffai contrariata – Uffa, ma non vale nemmeno ... Non c’è divertimento così – mi lamentai sedendomi vicino a lui.
- Mi hai sempre sottovalutato e sempre lo farai cara la mia Granger – lo fulminai scocciata e gli rubai il libro dalle mani – Oh, Toto … Ho sempre voluto un cane come lui ma i miei non me lo hanno mai preso … - alzai gli occhi e trovai Draco che mi fissava incuriosito – Va che non sono un essere sconosciuto e mai classificato che puoi fissare così, senza problemi … -
- Ah no ?! – si mise a ridere guadagnandosi una librata sulla spalla, però mi piacque vederlo così spensierato e allegro.
- Allora Granger, per te è fattibile come cosa ? – lo guardai interrogativa.
-Io… Te … Amici … -
- Aaaaah ! Beh ci ho pensato … E credo che sì, possiamo farla funzionare come cosa ! – dissi convinta sorridendogli e appoggiando la testa alla sua spalla.
-Se lo dici tu … No il solletico no Granger ! – avevo messo il broncio e per vendicarmi avevo iniziato un po’ titubante, era pur sempre un Malfoy, a fargli il solletico e vista la reazione avevo dato man forte alla razione iniziale e presa dal momento mi misi a ridere anche io.
- Signorina Granger, signor Malfoy, vi sembra il caso? Siamo in una biblioteca ! –
Colti sul fatto non avevamo sentito Madama Pince arrivare e ci bloccammo di colpo spaventati, ma appena se ne andò ricominciammo ma sommessamente cercando di non farci sentire.
-Per la barba di Merlino! Devo andare se no Harry e Ron mi uccidono! Devo aiutarli con un tema di Pozioni – Risposi al suo sguardo interrogativo e confuso – Ma tranquillo stasera ci vedremo, come ogni sera da oggi fino a Giugno, non sei contento ?! – feci finta di essere scocciata dalla cosa per dargli fastidio ma non funzionò molto data la sua reazione.
- Neanche un po’ Granger, neanche un po’ – mi sorrise facendomi l’occhiolino.
- Allora a stasera furetto – mi alzai lo salutai con un bacio sulla guancia e gli scompigliai i capelli con una mano guadagnandomi un’occhiataccia che si trasformò in un sorriso – Ciao Granger -