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Autore: Gillian_Lightman    03/07/2012    2 recensioni
Storia e conseguente finale alternativo alla 2X21...Stanno per baciarsi come prestabilito...Ma qualcosa non va.
Che conseguenze porterà ciò?
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cal Lightman, Gillian Foster
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'How Many Times*'
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Salve a tutti! Questo dovrebbe essere il penultimo capitolo se tutto va come previsto, spero vi piaccia così posso fare tacere la mia coscienza, la quale sussurra che fa schifo.

Buona lettura!

 

Capitolo secondo. Voglia di chiarimenti.

 

Passati alcuni giorni…

C: “Hei tesoro”

Cosa? Fa come se nulla fosse?

G: “Hei Cal, come stai? Sembri stanco”

C: “Bhe si, questo caso è stato stancante. Per fortuna ora un po’ di riposo!

Per te! Io ancora non riesco a dormire. Appena chiudo gli occhi mi rivedo la scena di te che mi rifiuti.

Cal evidentemente cercava di fingere che nulla fosse successo, frase azzeccata per la situazione! Ma era evidente che la cosa non fosse possibile. Con la scusa del caso era riuscito ad evitare il discorso, così sperava che passati un paio di giorni Gill non se ne ricordasse ma evidentemente questo silenzio imbarazzante e la tristezza mal nascosta della donna smentivano le sue aspettative.

Cerca di dire qualcosa, non sopporta quell’ opprimente silenzio:

“E tu, come stai?”

G: “Stanca anche io, sono un paio di notti che non dormo. Sai dall’ inizio di questo caso con la nostra missione in incognito.

C: “Capisco, mi piacerebbe trattenermi ma devo andare a casa ad…Aiutare Emily!”

G: “Emily tua figlia? Vuoi dire la ragazza di diciassette anni che ogni martedì mattina è a scuola?”

C: “Si ma oggi la vado a prendere prima per una…Visita”

G: “D’accordo, sicuro che non ci sia altro”

Cal guardò da un'altra parte:

“Niente di cui mi vada di discutere ora. A dopo Gill”

 

 

//POV GILLIAN//

 

Non piangere, non piangere non piangere! Trattieni le lacrime, almeno fino al tuo ufficio.

Arriva nel suo ufficio. Fa appena in tempo a chiudersi a chiave con le mani che tremano, mentre la sua anima e il suo cuore scoppiano in un rumoroso e devastante pianto.

 

Hai visto come mi ha trattata, hai visto?

Evidentemente è troppo sconvolta anche per tentare un dialogo con a sua coscienza. Cercando di calmare quel vortice di tristezza immensa che stava raggelando il suo cuore tenta di rimanere lucida.

Sono una scema. Insomma in questo periodo credevo che anche per lui fosse diverso! Non pensavo certo che mi amasse come lo amo io, ma pensavo almeno che iniziasse a considerarmi più di una amica! Sto morendo, giuro. E’ come se il mio cervello si fosse spento e un gelido pugnale di ghiaccio tentasse di farmi il cuore a brandelli.

Magari però cè un altro motivo…Uno che non aumenti questo mio dolore. Ma che scema e cosa potrebbe essere?! Dovrei chiederglielo, ma non ci posso riuscire! La paura di una delusione è troppo forte, la paura che l’ uomo della mia vita mi respinga…No, non potrei sopportare un simile dolore, di nuovo!

Perché deve essere sempre così? Perché mi devo far coinvolgere sempre in storie impossibili?

Un cocainomane, un agente infiltrato dell’ antidroga e ora il suo migliore amico!

Ma lui, lui era diverso da tutti gli altri. Lui non mi aveva mai delusa, MAI. Da quando ci siamo conosciuti sette anni prima la mia vita è migliorata grazie alla sua presenza.

Ricordo ancora perfettamente quando mi ha implorata di lavorare con lui. Non lo conoscevo ancora molto bene e normalmente avrei rifiutato, ma ero così stufa della vita al pentagono dove non si stringe amicizia con i colleghi e si è criticati da tutti. Lui mi ha subito fatto un’ impressione migliore, è riuscito a farmi capire che se avessi lavorato con lui non mi avrebbe mai data per scontato ed infatti non è MAI stato così. Cal mi ha sempre messo su un piedistallo. Non solo ero una sua pari a lavoro, ma mi trattava come tale anche nella vita privata come fa anche ora. Da sette anni a questa parte siamo migliori amici e lui si impegna per farmi sempre sorridere. Se mi vede triste a lavoro è capace di piombare senza preavviso a casa mia la sera stessa con un popcorn ed  un film in mano. Quando ho bisogno cè sempre, quando piango mi asciuga le lacrime; quando ho paura mi stringe forte a se e mi dice che va tutto bene. Ho sempre saputo che era un’ amicizia diversa da tutte le altre della mia vita, ma solo ora ho finalmente capito che questo è dovuto al fatto che sono innamorata di lui. Senza lui nella mia vita non sarei più la stessa, non so come andrei avanti o chi per meglio dire, perché senza Cal la Gillian Foster che tutti conoscono cesserebbe di esistere.

Eppure sapevo che era una cosa sbagliata amarlo così ho cercato per tanto tempo di allontanare questo pensiero e di mantenere l’ attuale rapporto di amicizia. Ma da un po’ mi accorgo che non ci riesco più; noto anche che adesso  Cal mi guarda in un modo diverso, con occhi che pargono nuovi. Proprio quando iniziavo a pensare che la felicità fosse dietro l’ angolo, questo: abbiamo la possibilità di baciarci senza doverne parlare e lui mi rifiuta.

Allora il modo in cui mi guarda, in cui mi stringe a se erano tutte una presa in giro? O addirittura sono io che mi sono presa in giro da sola vedendo quello che volevo? 

Basta non ce la posso fare! Con tutto quel che ho pianto si potrebbe riempire un pozzo, per oggi è troppo meglio che asciugo gli occhi e me ne vado a casa!

 

Nello stesso momento…

 

//POV CAL//

Cal si chiude nel suo ufficio furioso con se stesso come non lo è stato mai con nessuno.

TESTA DI CAZZO! Si dice Cal mentre da un calcio alla scrivania così forte che per poco non si spacca un piede e ribalta la scrivania.

Ma che diavolo mi è saltato in mente? Quanto sono scemo?!? Stupido, stupido, stupido!

Scommetto che ora sta piangendo…No dannazione non posso sopportare che pianga a causa mia!

Mi ero ripromesso di non farla mai piangere, almeno io!

A già sofferto abbastanza per quello schifoso cocainomane dell’ ex marito e quello stronzetto di Burns. Avevo giurato a me stesso di non fare soffrire nemmeno una volta quella creatura così pura ed era riuscito a fallire anche in questo, il suo compito più importante.

Mi ricordo la prima volta che la ho vista, quando sono entrato nel suo ufficio: anche se sposato e innamorato la avevo trovata una bellissima donna e non solo, mi sembrava anche una brava persona; insomma una di cui ci si può fidare.

Nemmeno quella volta il mio istinto aveva fallito, tanto che, meno di sei mesi dopo, le chiesi chiesto (diciamo pure la implorai) di lavorare con me: la scelta migliore della mia vita.

Da quel momento le mie giornate avevano una marcia in più, perché sapevo che le avrei passate con la donna più meravigliosa del mondo: Gillian Foster.

Mi rendo conto che i sentimenti verso di lei sono mutati e aumentati ogni giorno; ora non posso più definirla solo come la mia migliore amica, perché mentirei a me stesso: non la trovo bella, ma la donna più bella del mondo. Il suo sorriso non è carino, è il mio sole come il suo pianto è la mia tortura. E che bel masochista visto che sono stato proprio io a farla soffrire!

La amo talmente tanto che per paura di perderla faccio cazzate assurde come questa e ci va di mezzo lei, la donna della mia vita!

Da quanto tempo la amo senza ammetterlo? Certo all’ inizio ho cercato di respingere i sentimenti per preservare la fantastica amicizia che cè tra noi ma ora non ce la faccio più, ciò che provo è troppo forte! Senza contare che mi era sembrato di notare qualcosa di diverso in come mi guarda…Mi starò illudendo, io non la merito e lei non potrebbe comunque mai interessarsi ad uno come me, quindi lasciamo perdere. Farò finta che nulla sia successo.

Ma non posso farlo! Lei è triste e si vede benissimo, non posso prolungare le sue sofferenze perché non ho il coraggio di essere uomo. Tanto è chiaro che la nostra amicizia, quella che amavamo tanto, se ne è andata e non torna indietro quindi restano due possibilità: mi respinge e cessa tutto oppure il più grande sogno della mia vita si avvera e la nostra amicizia potrà essere consolidata dal rapporto sentimentale più gratificante che io abbia mai avuto.

Ho una paura inimmaginabile che lei mi possa respingere, ma non posso farla soffrire per le mie paure!

Ho deciso, prima di ripensarci le parlo, ora o mai più!

 

 

Gillian si è asciugata le lacrime, sebbene i segni del pianto siano ben visibili sul suo dolce viso. Prende la borsa, la giacca e si avvia all’ uscita, ma prima deve passare per un corridoio dove si trovano tanti uffici, tra cui…

Proprio mentre sta passando davanti alla porta Cal esce dall’ ufficio. I loro sguardi si incontrando, mentre la distanza tra i due è meno di un braccio. Lui nota subito i segni di un lungo pianto sul viso della donna amata ed una fitta al cuore lo travolge. Ma lei sta per andarsene, deve parlarle.

C: “Gillian…Possiamo parlare?”

G: “Veramente sto andando a casa”

La prende per mano e la guarda negli occhi:

“E’ molto importante”

I due entrano nell’ ufficio dell’ uomo, mentre chiunque sul pianeta terra sarà sicuramente assordato dall’ incessante battito dei loro cuori.

 

Lo do già, è abbastanza breve e fa schifo :( Tuttavia mi piacerebbe, anche se critica, una recensione da parte di voi lettori, per favore :)

Colgo l’ occasione per avvisare gli stessi che sarò in vacanza dal 4 al 10, dove non disporrò di mezzi informatici per comunicare, quindi in tale periodo non aggiornerò nessuna FF, ne tantomeno potrò recensirne. Vi sarei comunque grata se, in caso aggiungeste storie o capitoli, me ne rendeste partecipe tramite posta elettronica, in modo che l’ 11, al mio rientro, possa essere già a conoscenza delle nuove Callian da leggere. Quello stesso giorno inizierò ad aggiornare le mie per rimediare al tempo mancato.

Ringrazio tutti coloro che lo faranno e che recensiranno questo capitolo.

A presto,

Jenny

  
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