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Autore: Learning    27/07/2012    0 recensioni
Beatrice non è innamorata, sabato ha rovesciato coca-cola sul vestito verde e deve studiare latino che il debito incombe.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il vero amore è
Made in CHINA*


Invito, per dove?

Ero seduta, tranquilla, serena. Poi parli del diavolo ed ecco, spuntano le corna.
Giuseppe mi chiede: - Posso parlarti un attimo? -
Sto per rispondergli "Perchè non ci sposiamo?" ma mi trattengo, accennando ad un 'sì' con la testa. Poi la mia gola s'infiamma: - Ma tu non stavi parlando con quella della F? -
Giuseppe mi prende la mano e mi trascina fino alla fine del corridoio, facendomi entrare nella sua aula, completamente deserta. Chiude la porta, piano, senza dare nell'occhio. Io comincio a ridacchiare per togliere l'imbarazzo, chiedendo:
- Cosa c'è? -
Lui mi fissa un po', sorridendo, sembra divertito. Poi dice: - No, niente, volevo vederti. -
- Come scusa, niente? Mi hai trascinata nella tua bellissima - è sarcastico, ovviamente - aula, per poi dirmi che non c'è niente? Anzi, non cambiamo discorso ... Chi era quella con cui parlavi? E' della F? -
Lui ride, coprendosi la faccia con la mano destra.
- Sì, perchè? Sei forse...gelosa? -
A sentire quella parola mi infurio. Cioè, sì, diciamo che mi importa, però ... "gelosa" mi sembra un tantino esagerato. Okay, diciamo pure che se la trovo sotto mano le spezzo le unghie finte da sgualtrina che si ritrova, ma niente di che.
- Io? Gelosa? -
Lui mi cinge i fianchi con le mani e mi fissa, ridendo.
- No, comunque - continua Giuseppe - non è che mi fai un favore? Potresti prendermi qualcosa da mangiare dalle macchinette? Eddaai, ti do i soldi! -
Ah, bene. Mi ha chiamata per le macchinette. Ottimo.
- Cioè, tu mi avresti chiamata solo per scroccare? Sei davvero pessimo - ma, con un sorriso così, non posso fare a meno che ubbidirgli. Esco dalla classe e prendo una merendina. Quando rientro lui non c'è più, ma sul banco dov'era seduto prima trovo una striscietta di carta, probabilmente una ex-pagina di diario, su cui c'è scritto: "Martedì sera, 7:30. Sei mia!"

Non aveva questo grande lato romantico ma accettai la proposta tanto ambita,senza farmi domande. Come il muro si stesse ricomponendo piano piano, io non lo seppi mai.



* N.B.: La storia è ambientata in un liceo classico, quindi le classi sono nominate secondo la seguente maniera:
1a superiore = 4a ginnasio

2a superiore = 5a ginnasio
3a superiore = 1a liceo
4a superiore = 2a liceo
5a superiore = 3a liceo.

Alla fine di ogni capitolo, metto sempre una frase simbolica, che presenta un significato nascosto. Rifletteteci.
  
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