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Autore: martamatta    28/07/2012    4 recensioni
Questa storia è una specie di Call of duty modern warefare 3 di pura invenzione.
Allora incomincio con l'introduzione.
Chi dice che i morti non possono tornare? Cosa mai succederà se un uomo ignaro di chi sia lui stesso abbia dentro una rabbia e una vendetta di cui non ha memoria? Makarov è ancora a piede libero e la rabbia dei superstiti della task force 141 ribolle mentre il mondo è invaso dalla guerra e dalla morte. Un mondo sporcato di sangue di bugie e tradimenti. Ma che nasconde molte verità.
Buona lettura spero che vi piaccia.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Allora voi siete più informati di noi, o sbaglio? Che combina Makarov, secondo le vostre fonti?- disse Price pensieroso, mentre entrambi i soldati si sedevano nel grande salone. Fury rispose –Io credo che avrai saputo della guerra civile scoppiata in Perù, quel bastardo ha fatto incrementare una rivolta per guadagnarci sopra dei soldi sporchi di sangue; vendendo armi ad entrambe le parti! Da ciò che sappiamo adesso è che i suoi spostamenti finanziari si sono insediati in Africa, ma lui fisicamente, non sappiamo dove si trovi-.
Price parlò incerto –Capisco, che consiglia di fare generale?-, Fury stette per alcuni secondi a riflettere, poi parlò –Direi di osservare le sue azioni e elaborare una strategia. Dobbiamo studiarlo; osservarlo almeno finché non saremo in grado di prevedere quale mossa farà Makarov prima ancora che lo sappia lui, in modo da prenderlo di sorpresa. Poi inizieremo a sfoltire il suo esercito pian piano, finché non sarà rimasto solo lui. E credo anche che il tuo compagno ferito, ci tenga a essere compreso nell’azione…- .
 
Mentre parlavano, dalla porta d’ingresso entrò un soldato che interruppe il dialogo fra i due superiori; alla mano reggeva una cartella,  alla fine parlò –Chiedo scusa per l’interruzione! Ma generale ecco le informazioni che aveva chiesto- il soldato porse la cartella a Fury, ed il generale l’afferrò e disse sfogliandola –Molto bene, puoi andare soldato!-, il soldato annuì e se ne andò via sparendo dalla porta d’ingresso.
Alla fine Fury lanciò la cartella sul tavolo, che atterrò davanti a Price, e il generale mormorò –Prima mi hai detto che volevi ogni genere di informazione giusto? Questa cartella contiene i profili di ogni soldato presente in questo posto-. Price l’afferrò di corsa incuriosito e cominciò a sfogliarla, come se cercasse qualcosa in particolare. Ma arrivato alla pagina interessata, dopo averla guardata, una nota di delusione si dipinse sul suo volto; e parlò dicendo al generale –Death è il tuo uomo migliore giusto….? E allora perché a parte le sue capacità, il profilo della vita sulla cartella è vuoto?-.
Fury abbassò lo sguardo e disse –Ci sono cose che è meglio che rimangono segrete, per il momento. Sta tranquillo, presto o tardi ti rivelerò la sua vera identità, ma per il momento è meglio che tu non sappia niente!-. Price rimase di stucco a quelle parole. E disse irritato –Che cosa c’è di così importante sul passato di Death che non puoi rivelarmi?-, Fury ribatté determinato, ma anche preoccupato del fatto che il capitano potesse insistere, -Più o meno tutto! L’unica cosa che puoi sapere sono le capacità riportate sulla cartella! Niente di più!-. Price alla fine si arrese, sapeva che sarebbe stato inutile discutere, così si limitò a dire –D’accordo allora tenetevi i vostri segreti! E va bene anche il piano di osservarlo dietro le quinte. Anche se l’idea di piombare in Africa e cacciare quel bastardo come fa il gatto col topo mi stuzzica di più. Ma so anche che Soap ci rimarrebbe male se agissi senza di lui, visto che lui è desideroso quanto me se non di più di ammazzare quel bastardo!- detto questo Price si alzò e se ne andò mormorando –A proposito di lui, vado a vedere come sta…-, Fury annuì e lo guardò andarsene.
 
Dopo ciò che ebbe detto Soap, prima di svenire, Death se ne era andato pensieroso; Jackson e Sara stavano osservando Soap curiosi del significato di quella frase “sapevo che eri vivo….Roach!”.
Sara era molto affascinata da Death, più che altro voleva scoprire cosa si celava dietro quella maschera e perché la indossasse.
Ad un tratto qualcuno bussò delicatamente alla porta della camera, e Sara disse –Avanti!-, una voce rispose –Sono venuto a vedere come sta Soap-, ed entrò il capitano Price.
Si avvicinò al letto e domandò ai due medici –Come sta?-, Jackson rispose entusiasta –Sara è stata molto brava, penso che tutto sommato un paio di giorni e come minimo starà già in piedi-. Price sorrise entusiasta e si sedette proprio vicino a Soap, ad osservarlo.
-Vi lasciamo soli- disse Sara mentre usciva dalla porta accompagnata da Jackson, Price annuì –Va bene, grazie!-.
 
Rimasto solo il capitano cominciò a riflettere su Makarov, la squadra del generale Fury e soprattutto Death: Chi era veramente, cosa si cela dietro quella maschera e che nasconde il suo passato?
 
Mentre Price si spremeva le meningi, Soap mugugno e lentamente aprì gli occhi mormorando a fatica –Ca..capitano…è lei?-, Price sorpreso si chinò su di lui e gli tenne la mano dicendo –Eccomi figliolo, come ti senti?-.
Soap cercò di tirarsi su, ma Price lo tenne fermo dicendo –Non ti sforzare, riposati-, Soap annuì, poi disse a fatica –Ero convinto che fosse solo un sogno…-, Price lo guardò interrogativo –Cosa?-.
Soap guardò il capitano negli occhi e disse –Lui è ancora vivo…l’ho visto, ho visto gli occhi di Roach dietro quella maschera! Perché….perché indossa quella maschera? Aveva paura di farsi vedere da me? Io lo riconoscerei ovunque-, Price rimase sbalordito dalle sue parole, ma disse tristemente all’amico –Soap, non può essere Roach! Ti ricordi che lui è morto per mano di Sheperd? Proprio come Ghost-.
Soap stette in silenzio, poi scosse la testa e disse a fatica –No! Mi dispiace capitano, si sbaglia, è lui! Basta guardare come si muove e come parla. In più quando sono entrati dal retro prima, quando Sara mi ha svegliato per portarmi via; quei soldati erano guidati da lui! Ho riconosciuto la strategia che ha usato, è una delle sue preferite. E poi quando prima è venuto con quel medico ho voluto accertarmi dei miei dubbi! Lo guardato negli occhi, e quegli occhi verdi e marroni li riconoscerei ovunque!- Soap cominciò a respirare profondamente.
Price lo fissò con dispiacere e si alzò dicendo –Dormi un po’ Soap! E rifletti bene su chi credi di aver visto!- detto questo il capitano uscì chiudendosi la porta della camera alle spalle.
 
Il capitano attraversò la casa fino a che non arrivò a riflettere sotto il porticato all’ingresso della casa, osservando i vari soldati che si accampavano e chiacchieravano fra di loro; ridendo e scherzando. Price pensava profondamente “Eppure ciò che ha detto Soap ha una sua logica!”. Alla fine sbuffò ed estrasse dalla giacca militare un sigaro ed un accendino. Si infilò in bocca il sigaro, ma invano tentò di accendere l’accendino. Finché qualcuno non gli allungò davanti agli occhi un fiammifero appena acceso.
Price si voltò e si ritrovò Death che gli stava allungando il fiammifero e gli disse –Ho visto che era in difficoltà, capitano…-, Price annuì ed accese il sigaro, attraverso il fiammifero, dicendo sorpreso –Grazie…anche tu fumi?-. Death alzò leggermente la maschera, scoprendo la bocca, e disse –Ogni tanto-, ed afferrò un pacchetto di sigarette dalla tasca della cintura; di quale ne prese una. Prima che il fiammifero si spegnesse del tutto, Death riuscì ad accendere la sigaretta.
La cosa che sorprese più Price, furono le ustioni che coprivano la parte scoperta del suo viso, insediate sulla sua pelle.
Death si mise la sigaretta in bocca e cominciò a fumarla lentamente, come se se la stesse gustando, e Price lo imitò.
-Hai incontrato Soap?- domando il capitano al soldato mascherato, esso si irrigidì e disse incerto –Si…sembra un ottimo soldato! Mi dispiace per ciò che è successo alla vostra squadra, mi sono informato su di voi prima della missione.  Almeno avete vendicato i vostri compagni; ma ad un bel prezzo considerato che siete quasi morti e che il tuo amico è rimasto gravemente ferito. Mi dispiace per ciò che è capitato…-, Price annuì –Anche a me!-.
Stettero in silenzio per un po’, ma alla fine il capitano parlò con decisione –Invece la tua di storia?-, Death rimase impassibile e rispose indifferente –La mia storia…poco importa…- detto questo diede due ultime tirate alla sigaretta e poi la buttò via dicendo –Mi scusi, ma adesso devo andare- e fece come detto, se ne andò senza aggiungere altro.
  
 
Nota dell’autrice:
Allora, scusate se ciò messo tanto ma fa troppo caldo e proprio non ce la faccio a scrivere. Comunque sia noto che questa storia sta piacendo a molte persone, che posso dire…GRAZIE mille!!!!!!!
È davvero bello vedere che anche le seguite aumentano come le recensioni, è magnifico vedere il proprio lavoro che viene apprezzato, anche se non tutti fanno sentire la voce.
Comunque sia vorrei che tutti mi scriveste delle recensioni perché vorrei capire bene quali sono i punti che vi sono piaciuti di più, ce l’ho in particolare con chi mi segue sempre ma non scrive mai una recensione. Chiedo scusa lo so rompo… ma non è obbligatorio scriverla comunque.
Va be tornando alla storia, i dubbi stanno davvero stressando il nostro capitano Price. E Soap è così tenero mezzo tramortito. E poi c’è Death… Chi si nasconderà davvero dietro questa maschera? Che cosa mai nasconderà Fury a Price? Seguitemi e lo scoprirete.
Un ringraziamento a tutti e a chi abbandonerà la timidezza e deciderà di scrivermi una recensione. (Ovviamente non ce l’ho con chi mi scrive sempre le recensioni!).
Baci, martamatta  
  
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