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Autore: Whiteeyes95j    29/07/2012    1 recensioni
Cosa avviene veramente a Summer dopo il suo rapimento da parte di Julian ? Lui ha detto la verità ? Ha davvero dormito per tutto il tempo ?? O è successo qualcos'altro ? E se tra i due fosse nato qualcosa, che cosa accadrebbe ?? La situazione resterebbe la stessa ?
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Lumacone  e PC       

Quando riprese i sensi, Summer avvertì un forte dolore al lato destro del capo. Aveva tutti i muscoli del corpo indolenziti e poi non sapeva nemmeno se era morta o era viva. L’unica cosa che ricordava era che si trovava in una stanza ricca di ogni tipo di spazzatura e che lei stava per morire soffocata dentro di essa. E poi non capiva il perché ma ricordava a un certo punto di aver visto due bellissimi occhi color blu ma adesso non si ricordava che tonalità, sarebbe potuto essere un blu qualunque, si ricordava soltanto che lei li aveva considerati meravigliosi.               Si mise a sedere sul pavimento, un movimento che non le costò poco dolore poiché avvertiva ancora un profondo dolore al capo. Ora che ci rifletteva la stanza non era buia anzi si vedevano chiaramente sia i mobili che le scale davanti a sé. E infatti adesso che ci faceva caso c’erano dei pezzi di vetro sul pavimento, doveva essere caduto dal tavolo lì vicino, era un tavolo in stile antico, fatto di legno scuro e aveva tre cassetti posti sullo stesso piano orizzontale. Ma quello… quello era simili al tavolo con il vaso di vetro che c’era anche a casa di sua nonna ! Com’era possibile ? No, c’era una differenza, sul tavolo di sua nonna non c’erano orologi mentre su quello si e segnava… oh no… non era vero… Quell’orologio segnava le 6:15. Il tempo stabilito per uscire da quel posto erano le 6:11, avevano perso, Julian aveva vinto e lei sarebbe rimasta lì per sempre.                                          “Tu sarai la prima a cui strapperò il cuore dal petto…”  Le tornarono alla mente le parole crudeli di Julian, cominciò istintivamente a tremare, aveva paura, che cosa le sarebbe accaduto adesso ? E poi perché si trovava da sola ? Dov’erano finiti gli altri ?? Perché non erano con lei ? Summer capì che stava per avere una crisi isterica e che sarebbe scoppiata a piangere a breve.                                                                  Poi sentì un rumore proveniente dal piano di sotto che le fece mancare un battito. Adesso si che era davvero nei guai ! Che cosa avrebbe dovuto fare adesso ? Una persona intelligente si sarebbe alzata e avrebbe comunque cercato una via di fuga, una persona coraggiosa si sarebbe alzata e sarebbe andata a verificare la causa del rumore mentre una persona stupida e codarda sarebbe rimasta lì ad attendere l’arrivo di Julian ovvero l’ora della sua morte. Purtroppo Summer a quanto pare quella sera sceglieva sempre i momenti sbagliati per fare l’eroina e quindi si alzò e cominciò ad avvicinarsi piano alle scale. Per fortuna anche il piano di sotto era abbastanza illuminato e poteva vedere i gradini delle scale. Scese piano fermandosi poi a metà scala, da lì poté distinguere chiaramente le sagome di due ragazzi, entrambi alti e grossi che le incutevano leggermente paura. Scese qualche altro gradino per cercare di vederli meglio, riuscì a distinguere i loro abiti, uno era vestito di nero con una T-shirt. Giacca in pelle e una bandana bianca in testa, mentre l’altro indossava una lunga camicia di flanella a quadri neri e blu. Chissà che erano. Uomini Ombra ? No, non erano ne belli e avevano un’espressione smarrita sul volto. Un momento, lei li conosceva, o almeno conosceva il nome di uno, uno dei due si chiamava Lumacone abitava nel suo viale e sua madre si era sempre raccomandata di stargli alla larga perché non considerava una compagnia affidabile e l’altro pure lo vedeva spesso in compagnia di Lumacone ma non riusciva a ricordarsi il nome in quel momento. Comunque quei due ragazzi erano umani e benché non si fidasse di loro, si sarebbero comunque aiutati a vicenda o almeno sperava. Scese tutti i gradini e andò in contro a quei ragazzi e poté sentire anche quello che i due dicevano.                         << PC hai idea di dove siamo ? >> chiese Lumacone                                                  << Sembrerebbe quella strana casa di ottone >> rispose PC in tono stupido                          Summer cominciò a tentennare, non era ancora troppo tardi per tornare in dietro. Stava appunto per voltarsi quando sentì chiedere da PC << Ehi ! Chi c’è là ? >>            Summer cominciò a tremare, si voltò lentamente verso i due ragazzi.                                                  << Chi sei ? >> chiesero avvicinandosi con passo minaccioso.                                              Se avesse potuto Summer sarebbe scappata via urlando ma comunque sarebbe stato inutile, loro erano in due e sicuramente sarebbero stati molto più veloci di lei. Doveva fare un tentativo, non erano bravi ragazzi come Tom, Michael o Zach ma non potevano essere nemmeno più pericolosi di Julian.                                                                            << Mi chiamo Summer, e sono rimasta bloccata in questo posto anche io >> disse Summer facendosi coraggio.                                                                                               << Sta dicendo stronzate ! >> esclamò PC.                                                                               Che linguaggio, pensò Summer con una smorfia di disgusto sul volto.                << Non sto mentendo, Lumacone tu dovresti ricordarti di me, abiti nel mio stesso viale…  >>  << Io non ti ho mai vista in vita mia nanerottola >> esclamò Lumacone con scherno                                                                                                                                                         Summer cominciò seriamente a tremare adesso. Quei due aveva la testa vuota più di un palloncino sgonfio che non aveva neanche l’aria. Ma erano comunque robusti, erano in due e adesso si che non aveva davvero vie di fuga.                       << Sicuramente lei sa qualcosa. E adesso ce la dirà se non vuole fare una brutta fine vero ? >> disse Lumacone cominciando ad avanzare verso di lei.                               << Allora Sonny… >> iniziò PC                                                                              << Summer >> lo interruppe lei.                                                                                << E’ uguale. >> disse l’altro con un tono da scemo.                                                    Summer cominciò a correre nel corridoio lì vicino seguita dai due ragazzi. Era stata una mossa stupida e azzardata e di questo Summer ne era consapevole, imboccò un altro corridoio, totalmente buio in modo che i due ragazzi non avrebbero potuto vederla in alcun modo e infatti sentì dire << Dov’è andata ? >> e << Riesci a vederla ? >> per poi cominciare a imprecare.                                                                        Se c’era una cosa che Summer non aveva mai tollerato erano proprio le parolacce, era stanca del loro parlare volgare. Tuttavia l’idea di restare ancora a lungo in quel corridoio brutto la spaventava così aspettò che quei due svoltassero qualche altra strada per poter trovare un nascondiglio più sicuro.                                                    Uscì da quel corridoio buio e cominciò a camminare silenziosamente. Fantastico, pensò, adesso non dovrò preoccuparmi solo di quello che Julian potrebbe farmi ma anche di Lumacone e PC, ma perché sempre a me ?                                                              Summer proprio non lo capiva, insomma nel mondo c’era circa 7 miliardi di persone perché doveva essere sempre lei quella a finire in situazioni come questa. Non era giusto. Cammino fino a quando si trovò davanti a una porta dove vi era segnata una specie di X che emetteva dei luccichii. Una runa, pensò. Come Uruz per esempio, quella specie di figura simile a un toro al contrario che avevano utilizzato per accedere al gioco. Chissà a cosa serviva invece quella runa.              << Eccoti qui ! Finalmente ti abbiamo trovata ! >> disse Lumacone dietro di lei.           Summer a malapena riuscì a trattenere un grido di paura, quei due brutti ragazzacci erano dietro di lei e lei non poteva più fuggire.                                                                      << Allora biondina che stavi facendo ? Che c’è lì dietro ? >> continuò Lumacone che si avvicinava sempre di più affiancato da PC.                                                                         << Guarda Luma !! Quella X segnata sulla porta brilla, sicuramente l’avrà segnata lei per una qualche ragione. Altrimenti perché avrebbe così paura ? >> esclamò PC indicando la X sulla porta.                                                                                          << No, aspettate… >> provò a dire Summer ma fu interrotta da Lumacone che le ordinò di farsi da parte e che la strattono così violentemente per il braccio che la fece cadere a terra dietro di lui. Summer istintivamente si tocco il braccio, le faceva molto male.                                                                                                                   Lumacone aprì la porta e quasi subito la X sparì. Dopo pochi secondi i tre poterono vedere chiaramente la sagoma di un ragazzo che si stava dirigendo verso l’uscita di quello che poteva essere una specie di ripostiglio. Summer lo riconobbe all’istante, capelli biondi quasi bianchi, occhi di un blu impossibile, pelle lattea, labbra rosee… Julian. Summer non seppe se rallegrarsene o meno. Insomma adesso erano tre i ragazzi contro di lei, solo che adesso il suo problema più on grande non sarebbero stati Lumacone e PC ma Julian. Chissà che cosa sarebbe accaduto adesso ? Fu la voce di Lumacone a distoglierla dai suoi pensieri.                         << PC ma lui non è… lui non è la sagoma dell’Uomo Ombra del gioco ? >> chiese con tono stupido                                                                                                             << Si è lui >> rispose PC                                                                                        << Si, sono io. Che patetico duo. O forse dovrei dire trio >> disse Julian riferendosi a Summer << Ti sei trovata un nuovo gruppo di amici mocciosa ? >>          << Lei non è nostra amica. Noi non frequentiamo nanerottole. >> PC ringhiò offeso. Julian lo guardò con sufficienza prima di dire << Siete pronti a morire scimmioni ? >> PC e Lumacone lo guardarono pieni di ira e cominciarono ad avvicinarsi minacciosamente a lui. Oddio, pensò Summer, ora cominceranno a darsele. In fondo da Lumacone e PC non ci si poteva aspettare altro. Julian rise per poi dire << Sei un idiota davvero sgradevole. Non provare a toccarmi, potresti farti molto male >> disse minacciosamente. Poi Summer vide qualcosa dietro di Julian, era un serpente e poi c’era anche un grosso lupo, Lumacone e PC cominciarono a indietreggiare fino a correre verso una porta che conduceva al giardino. A quel punto gli altri Uomini Ombra entrarono in casa e cominciarono a torturare i due ragazzi. Summer era pietrificata. Julian ne approfittò per trascinare Summer per un braccio sulle scale dove nessuno li avrebbe visti.                               << No aspetta dobbiamo aiutarli… >> disse Summer con le lacrime ali occhi                           << Dobbiamo ? >> chiese Julian scettico << Per quanto mi riguarda quei due possono rimanere benissimo tra le braccia dei miei amorevoli parenti. Non me ne importa niente di loro e neanche di te se è per questo. >>                                                                    << E allora lasciami correre ad aiutarli >> disse Summer con rabbia cercando di liberare il braccio dalla presa dell’Uomo Ombra.                                                        << Ahaha non fai ridere nanerottola, cosa potresti mai fare tu contro tutti i miei parenti ? A malapena sei riuscita a sopravvivere a degli scarafaggi. >> disse l’Uomo Ombra con disprezzo                                                                                           Julian aveva ragione. Che cosa avrebbe mai potuto fare lei ? Adesso era da sola con Julian e ancora non sapeva quello che le sarebbe potuto accadere. Vide Julian tracciare delle rune tra le quali riconobbe Uruz e la X incisa prima sulla porta. Poi lo sentì pronunciare il nome di ciascuna delle rune e poco tempo dopo si trovava in un posto a lei totalmente sconosciuto.                                                                                         << Dove siamo ? >> chiese Summer con voce tremante.                                                            Julian la guardò e poi sorrise, un sorriso davvero inquietante per poi rispondere << Benvenuta a casa mia, Summer ! >>                                          

  
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