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Autore: Debbi96    30/07/2012    1 recensioni
*Storia momentaneamente incompleta*
- "Prima di trasferirsi abitava in un piccolo paesino insieme alla sua famiglia,mamma,papà e la sorellina,poi si era trasferito senza alcun problema per poter frequentare l’università ; sua madre si fidava di lui,lo aveva cresciuto bene,non fumava,non si ubriacava,non si drogava,né faceva sesso.. beh,in realtà, lo aveva fatto qualche volta con la sua ex,ma poi si erano lasciati e .. bho .. le altre non lo “attiravano”,e pagare due sguardrinelle solo per fare del sesso orale non gli pareva proprio il caso,sprecare così i soldi … se sarebbe venuta una gratis e che,magari,si fosse innamorata di lui allora ci stava! Se la sarebbe portata a letto e poi se ne sarebbe andato nel cuore della notte … bhe questo era il suo programma per quell’anno che avrebbe trascorso in città,ma il suo piano cadde quando incontrò gli occhi di lei …" [Prologo]
Ciao a tuttiiiii :))) Eccomi con una nuova storia:) Spero vi piacerà :)
bhe non dico altro... tocca a voi dire se vi piace o no... e adesso entrate nel mio racconto,immaginatevi le scene e.. sognate con me ...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Universitario
Capitoli:
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Per  Nanna_
Ma quanto ti voglio bene?

 
Capitolo 4

Dear Grandma
 

 
Era tutto completamente buio,lui era solo,circondato dall’oscurità,voleva uscire da quella strana bolla nera
nella quale si trovava,voleva trovare la luce,perché si sentiva soffocare,non aveva più aria,sentiva solo delle voci familiari
che lo chiamavano: sua madre che piangeva e urlava il suo nome -Mamma!- urlò lui,perché sua madre piangeva?
Poi un altro urlo,questo un po’ più soffocato come se chi aveva urlato non voleva credere in qualche cosa,era una voce di ragazza,sua sorella forse?!
D’un tratto vide una bionda,le sembrò quella con la quale aveva fatto sesso un paio di giorni prima,gli chiedeva di seguirlo,ma lui non voleva farlo,
anche se tentato da quei capelli biondi e da quella voce,da quel corpo sensuale che lo attirava da morire,la ragazza rideva e correva,voleva forse portarlo da qualche parte?!
Aveva solo un asciugamano rossa che le scopriva le intere gambe “Dai,andiamo!!” gli disse sorridendo e prendendogli la mano,lui la seguì e iniziò ad intravedere un paesaggio fiorito,si!
Quello era un giardino immenso! Stava camminando su un tappeto di fiori dalle mille sfumature,ma non era come pestarli,tutt’altro! lui ci passava di sopra ma nessuno di questi si appassiva o perdeva petali o altro ancora,come se lui non pesasse,come se lui fosse leggero,come se lui stesse volando;
La ragazza si inginocchiò di lato ad un fiume prendendo un po’ d’acqua e,avvicinandosela alla bocca,beveva -E’ freschissima!-diceva -Bevi!!-  
Yato si avvicinò al fiume,ma appena toccò l’acqua,essa lo prese a se,attirandolo,facendolo affogare,quando finalmente riuscì a liberarsi ed
ad uscire dal fiume si ritrovò di fronte ad un cimitero,mentre la ragazza era sparita,c’erano alcune persone vestite di nero che piangevano,compresi i suoi genitori e sua sorella,
d’un tratto notò una ragazza: aveva i capelli legati in una morbida coda,la frangetta e due occhi verde smeraldo luccicanti,era vestita sgargiante e sorrideva,stava consolando una signora,
non riusciva a capire chi fosse,il volto era offuscato. Sebbene la ragazza fosse molto lontana,riuscì a sentire quello che disse,e quel suono parve così vicino,come se glie lo stesse dicendo all’orecchio!
-Oh signora!! Non preoccupatevi!-diceva – Pensate che adesso è in un mondo migliore! E sorride accanto al marito!!- la ragazza scomparve,apparendo appena dietro Yato
-oh sei qui!-gli disse sorridendo- Mi dispiace per tua nonna! Ma sorridi! Adesso è con tuo nonno e ti protegge in quell’altro mondo dove si trova!!- la ragazza sfiorò appena la mano di Yato quando scomparve nel nulla …
                                                  *   *   *
-Midori aspetta!!! Che significa?!!-
Yato si svegliò di soprassalto nel cuore della notte,era tutto sudato e non riusciva proprio a capire che senso
potesse avere il sogno incubo che aveva appena fatto: Sua madre,sua sorella,suo padre piangevano tutti,sua nonna era morta,una bionda voleva ucciderlo e Midori cercava di consolarlo.
Che sua nonna fosse veramente morta?! Non riuscì più ad addormentarsi dopo quell’incubo,così accese la televisione.
-Non ci sarà nulla!- disse facendo zapping con il telecomando;
A quell’ora della notte le uniche cose che trasmettevano erano film porno non adatti ai minori,infatti ogni canale girava c’era qualche scena di sesso,
anche sui canali che spesso trasmettevano cartoni animati,c’erano hentai! “fanculo!” pensò lasciando cadere il telecomando per terra,non riusciva a credere ci fosse
ancora qualcuno che si vedeva ‘ste porcherie,insomma,se sei così “in calore” vai a fartene qualcuna che eccitarti davanti ad uno schermo!
Comunque lui,per adesso,non era intenzionato a fare sesso con nessuna,anzi,aveva preso la decisione di parlare con Midori,voleva iniziare a conoscersi con lei,voleva uscire,farsi una passeggiata,prendersi un gelato,insomma,voleva una relazione seria! Niente sesso,per adesso, lei non era di certo una di quelle da “una botta e via”,doveva sudarsela dura se voleva arrivare da qualche parte con lei,ma ne era anche innamorato pazzo,ne era certo che quella non fosse solo un infatuazione!
08:00 in punto quando squillò il telefono
-Pronto?!-
-Yato!!-era sua madre e sembrava preoccupata
-Mamma !! Che è successo?!!-
-Devi venire subito qui! La nonna,stanotte,si è sentita male …-
-Cosa?! E’ grave??-
-Diciamo che,finalmente,potrà rincontrare il nonno …-
-oh vengo subito!!-
-No! Yato aspetta..-
-Dimmi-
-Vieni,dai un ultimo saluto alla nonna,e ti porti tua sorella con te-
-ok ok,arrivo in un attimo!!-
Si vestì in fretta e furia,prese il cellulare,il portafoglio,le chiavi e poi salì subito sul motorino,stava per tornare a casa …
*   *   *
Midori era già per strada quella mattina,si era data appuntamento con Ichigo di fronte la scuola per parlare di come era andato il pomeriggio passato con Yato,
era felice,l’amica si era tirata indietro –consapevolmente o inconsapevolmente che sia- la rossa aveva capito che il suo carattere un po’ troppo energetico e frizzantino
faceva innamorare chiunque e allontanare da lei la sua più cara amica.
Stava per arrivare di fronte la scuola quando un motorino rosso sgargiante le sfrecciò di lato – ehi! Brutto maleducato mi pote…- non finì la frase quando lesse la targa “E’ Yato!!”
-Ehi Yato sono io!!- iniziò ad urlare,ma il ragazzo non la degnò di uno sguardo e continuò a sfrecciare sulla strada,ma che gli era preso?!
Bhe forse era di fretta e non l’aveva notata,gli avrebbe chiesto spiegazioni quando si sarebbero incontrati in biblioteca.
-Midori!!- Ichigo stava correndo verso di lei con il solito,smagliante sorriso
-Ehi Ichigo!!-
-Ho visto il tuo ragazzo andare via,ti ha forse accompagnata lui?!!- le chiese maliziosamente
Midori divenne viola – Non è il mio ragazzo!-le rispose
-Si,che lo è! Dai avanti,raccontami ogni particolare!!-
Si sedettero in una panchina del parco vicino,quello dove andavano da bambine,e Midori iniziò a raccontarle cosa avevano fatto e cosa le aveva detto,mentre Ichigo ascoltava con gli occhi a cuoricino felice,ma nello stesso tempo invidiosa per l’amica -mmmmhh quanto ti invidio Midori!!-
-Tu? Invidiare me?! Ma che dici?!?-
-Ma certo quello Yato è da far venire il sangue al naso!!-
-ahahah alla tipo “nosebleed” ?!-rise la mora – si ma tu non devi invidarmi! Tu sei molto più bella e più popolare di me trai ragazzi,ne hai avuti molti,e tanti ti fanno il filo! Non puoi invidiarmi perché ho finalmente trovato un ragazzo che mi piace,davvero davvero tanto e che ricambia i miei stessi sentimenti,bhe credo che ricambi i miei stessi sentimenti!!-
-Credi?! Ma se è cotto di te! E poi,andiamo,anche tu ne hai avuti altri!-
-Altri? Quali altri?!-le domandò cadendo dalle nuvole,che forse aveva subito qualche intervento che le aveva fatto perdere la memoria?! Lei non era mai stata con nessuno dai tempi dell’elementari!!
-Hai forse dimenticato Usui?! O Tamaki?! O quel bambino che incontrammo quando eravamo piccole?!!-
- Bhe Ichigo,Usui si stancò di me dopo solo 3 giorni,chi sa perché (?!),Tamaki lo stesso forse anche di meno,e solo dopo una settimana già  ci provava con te,mentre quel bimbo … lui era cotto di te … - Midori abbassò lo sguardo,per poco non si metteva a piangere – ehm,senti adesso devo correre in bagno,ci vediamo in classe ok?-
-oh,ehm.. come vuoi … -
La mora si alzò dalla panchina correndo e iniziò a piangere forte,possibile che non lo capisse?! Possibile che fosse così cieca?! O forse lo faceva apposta?! Quando suonò la campanella finse di stare male e si rifugiò in infermeria,almeno lì poteva stare in pace …
                                                *   *   *
Era,finalmente,tornato a casa. Riusciva a riconoscere quel profumo agognato,già, gli mancava da morire!
Rallentò un po’,voleva cogliere ogni minimo dettaglio di quel paesaggio: era un paesino di quelli tradizionali,dove in casa dovevi camminare scalzo,dove il tuo letto era un materasso appoggiato per terra,dove ogni tanto per le stradine si vedevano ragazze indossanti kimono o yukata,lì tutti conoscevano tutti,infatti per dove andavi c’era sempre qualcuno che ti salutava,un quartiere dove gli anziani,o saggi, sedevano su una sedia della veranda e parlavano di come erano belli quei tempi in cui loro erano ragazzi,dove i bambini giocavano per le strade o nei giardini di altre famiglie. Si respirava un buon odore,fresco e accogliente,non come quell’aria sporca di città. Lì era tutto diverso.
Parcheggiò e scese dal motorino,con il suo solito passo calmo e la sua aria da duro,che poi lì? Duro lui?! Lì tutti lo conoscevano come il bambinone affettuoso che era da piccolo. La porta era stata lasciata aperta,così che gli amici o i parenti potevano entrare e fare le condoglianze,si tolse le scarpe e chiamò sua madre.
-Mamma! Sono Yato!- iniziò a camminare per il corridoio,chi sa che stanza avevano allestito per il rito (?!) –Mamma!-
-La finisci di urlare!- una ragazza di più o meno 16 anni lo rimproverò
-Ehi,mocciosa non parlarmi in questo modo!-
-Ho 16 anni! Non sono più una mocciosa!-
-Non lo sei,ma per me lo resterai sempre!-
-Quanto ti voglio bene anche io fratellone!-rispose con sarcasmo
-La mamma?!-
-Di là,che piange,di nuovo … -
-E tu non piangi?!-
-Non voglio fare rattristire mamma e papà,devo essere … forte ... la nonna non … avrebbe voluto … che … - più parlava,più le lacrime le salivano agli occhi,quando,finalmente,esplose si buttò fra le braccia del fratello nascondendo il volto tra le pieghe della maglietta,Yato l’abbracciò a sua volta e non potè fare a meno di piangere anche lui …
Dopo alcuni secondi decisero di finirla con queste sceneggiate smielate-così le chiamava Yato,anche se abbracciare sua sorella lo rese più forte,gli mancava,anche lei - si asciugarono le lacrime ed entrarono nella stanza dove si sarebbe svolta la funzione,appena sua madre lo vide corse ad abbracciarlo e così fece anche il padre.
Dopo di che,la vide: era distesa nella sua bara,ed era felice,si,sua nonna sorrideva,aveva avuto una morte felice,nessun incidente,nessuna malattia,
solo morte di vecchiaia,aveva chiuso gli occhi e non li aveva aperti più,la sua anima era salita in cielo e,forse,dopo si sarebbe reincarnata in qualche altra persona,solo Buddha lo sapeva*.

Le si avvicinò accarezzandole il volto,sorrise ripensando alle volte che la faceva arrabbiare,alle volte in cui lui mangiava da lei e doveva obbligoriatamente mangiare tutto,
e quando lei gli diceva “Bello mio,ti vedo sciupato lo vuoi un pacco di cracker?!” sorrise di nuovo a quel pensiero.
Le diede un bacio sulla fronte,quella stessa fronte che si corrugava ogni qual volta lui faceva un danno o andava male a scuola,
una volta quella fronte era calda,adesso invece la sentiva fredda e congelata,così come le mani,quelle mani che gli cucinavano sempre un pasto prelibato;
sua nonna amava le tradizioni e ogni volta che andava da lei,gli preparava un ottimo ramen e poi gli onigiri che sapeva gli piacevano tanto,certe volte si cimentava in altre cucine,come,per esempio,quell’italiana! Già! Una volta aveva provato le lasagne al forno con le polpette,di lì le aveva chiesto di fargliele ogni giorno! Senza contare la pizza,o le patatine fritte! Moriva ogni qual volta glie li preparava.
Le diede un ultimo bacio,le sfiorò la guancia cercando di trattenere le lacrime,prese sua sorella,attaccò la borsa di Sakura al motorino e partirono.
Sakura aveva i capelli biondi e gli occhi chiari,il contrario di lui! Non ne prendeva  da nessuno della famiglia dato che anche i suoi genitori erano scuri,forse ne aveva preso da qualche parente lontano,bho! Non l’aveva mai capito! Infatti quando erano piccoli si divertiva a prenderla in giro e a dirle che era stata trovata nella spazzatura,e lei che ci credeva si metteva a piangere in un angolo della casa,tutta raggomitolata su se stessa!
-Dove abiti?-
-Nel mio appartamento!-
-Da solo o con qualche tuo amico,o amica?!-  chiese e nel suo tono non mancò un pizzico di maliziosità
- Da solo! Non mi piace la compagnia!-
-E io dove dormo in questi giorni?!-
-Sul divano,o se preferisci,per terra!-
-Per terra ci dormi tu!-
Lungo tutto il tragitto non fecero altro che litigare o mandarsi a quel paese a vicenda,sua sorella,a volte poteva essere insopportabile!
-Ti odio!-
-Io di più!-
E dire che qualche ora prima si erano abbracciati e consolati a vicenda.
Arrivarono all’appartamento,Yato fece entrare sua sorella e la condusse nel salotto dove avrebbe dormito.
-Io non ci dormo qui dentro!!- disse guardandosi attorno,c’era un divano-letto,una mensola con alcuni libri e una lampada,un mobile pieno di scartoffie e una portafinestra che conduceva al terrazzino,bhe fin qui non c’era nulla di male,se non vi soffermate a guardare la sporcizia e la polvere che c’era ovunque,cuscini lanciati uno a destra e uno a sinistra,un paio di boxer lasciati involontariamente sulla mensola e un pacco di “Durex” vuoto per terra,chi sa da quanto tempo era lì (?).
Sakura si avvicinò e prese il pacchetto – e questo che ci fa qui?!- chiese alla Sharlock Holmes con sguardo non del tutto malizioso
-E a te che te ne frega?! Dammi qua!- gli sfilò il pacchetto dalle mano,che fece volare dalla finestra,lanciandolo dritto dritto sui panni della signora di sotto,andò a raccogliere i boxer e uscì dal salotto.
-Io ho fame! Con il fatto della nonna … non ho fatto colazione – stava per mettersi a piangere di nuovo,tirò su col naso e continuò –L’hai fatta la spesa almeno?!-
                                             *   *   *
Era quasi l’una e lei era ancora in infermeria,nessuno si era recato il disturbo di andarla a cercare,nessuno! Neanche Ichigo,che normalmente saltava le lezioni per stare un po’ con lei a chiacchierare in infermeria,era andata! Forse pensavano che se ne era tornata a casa,o forse se ne ne erano solo dimenticati tutti (!) Intanto lei era coricata su sul suo lettino,nascosta bene dietro la tenda che separava lei da un altro lettino-vuoto- e da un altro ancora. Ad un tratto sentì aprirsi la porta “forse è la signora Mariko” pensò,ma subito dopo si dovette ricredere sentendo la voce familiare di un ragazzo.
-Avanti Ichigo! Che te ne fotte? Qui non ci vede nessuno!-
“Ichigo!!”
-Forse c’è Midori da qualche parte- era la voce della rossa
-Se c’era l’avremmo già vista!- rispose il ragazzo
Midori non fece alcun rumore,alzò un attimo –infinito di attimi- la tendina per vedere cosa stava succedendo,lei era sicuramente Ichigo,ma quello?
Il ragazzo aveva appoggiato le sue labbra su quelle dell’amica che aveva risposto con passione,molta passione;
La rossa circondò il collo di lui con le sue braccia,mentre lui le circondò la vita,infilandole una mano nella maglietta,vide le mani di Ichigo scivolare sulla schiena di lui e infilarle nei suoi jeans sbottonandoli,Usui -perché Midori aveva capito fosse lui – aveva sfilato la maglietta alla rossa e continuava a baciarla sotto al collo e scendendo un po’ di più al seno, Midori non ci poteva credere! Ma perché non faceva qualcosa?! Se li avrebbe interrotti la rossa se la sarebbe presa a morte con lei chiedendole perché non aveva detto prima di essere ancora lì,ma se rimaneva a guardarli –o sentirli che sia – le sarebbe venuto qualche trauma infantile!
“Che faccio?Che faccio?!” pensava mentre sentiva i gridolini dell’amica,adesso con le spalle contro il muro e con il corpo di Usui contro il suo.
Ad un tratto ci fu un tonfo,alzò di poco la tendina e notò che i due si stavano rivestendo,la porta si aprì ed entrò la signora Mariko
-Ehi! Voi due! Che ci fate qui?!-
- Bhe … - iniziò a balbettare Ichigo
-Ah,ho capito siete venuti a vedere come stava Midori vero?!-
-Mi … Midori?!- chiese Ichigo,Usui le strattonò un piede -ahi!-
-Certo signora! Adesso come sta?!-
-Controllate voi stessi! Io vado a ripulire il danno che ho appena fatto!!-
Midori si coricò di fretta nel lettino e chiuse gli occhi facendo finta di dormire,sentì la tenda aprirsi.
-Era qui!- disse Ichigo – Pensi che ci abbia sentiti?!-
-Non ti creare tutti questi problemi!- rispose Usui
Ichigo non rispose,ancora rossa in volto per quello che era successo,il suo colorito era diventato come quello dei suoi capelli!
-Senti,tu se vuoi,resta con lei! Io torno in classe! Grazie- le fece l’occhiolino – Ti amo!- le schioccò un bacio a stampo ed uscì dall’infermeria.
Passarono alcuni secondi quando Ichigo disse – Midori adesso puoi anche finirla di fare finta di dormire!- Ma quanto la conosceva bene?!
-Come hai fatto a capirlo?!- le chiese sedendosi sul lettino
-Beh,tu non dormi a pancia in su,ma ti metti su di un lato e certe volte rimani con la bocca aperta!- rise lei sedendosi accanto all’amica
-Io non dormo con la bocca aperta!!-
-Come dici tu!- rimasero un po’ in silenzio poi la rossa disse – Scusa,per nn avertene parlato!-
-Oh,ma dai! Non c’è niente da scusarsi!-
-Si invece! Pensavo che tu provassi ancora qualcosa per lui,ma poi ho visto che avevi iniziato a frequentare quello Yato,così avevo deciso di dirtelo,ma non ne ho avuto modo,poi tu sei scappata in quel modo…-
-Ah già … scusa,per essermene andata!-
-Facciamoci una promessa!-esordì la rossa
-Che promessa?!-
-Che se una delle due si innamorerà,l’altra non dovrà immischiarsi! Niente di niente,ma promettiamoci anche che un ragazzo non riesca a dividerci!-
-Ok,ci diamo consigli a vicenda eccetera eccetera ma mai immischiarsi!!-
-Ti prometto che sarà tutto diverso,non farò la stupida,ok?!-
-ok!-sorrisero e si abbracciarono.
Come Midori sapeva,Ichigo non era cattiva,ma le voleva un mondo di bene,forse era solo un po’ ingenua,ma non era cattiva,non c’era stato bisogno di dirle nulla,l’aveva capito da se … e forse,adesso,le cose sarebbero cambiate …
                                             *   *   *
Cara nonna,
mi manchi,mi manchi da morire,
sono un egoista,ti volevo tutta qui solo per me,un giorno invece la tua anima si reincarnerà in un'altra persona,vero nonna?! Sarai la nonna di qualche altra bambina,di qualche altra ragazza, renderai felici altri ragazzi con la tua cucina all’italiana,mi mancherai,da morire
ti voglio bene.
Sakura.”
 
Sakura richiuse la lettera,uscì sulla terrazza e la fece volare,aveva lasciato quella lettera in balia del vento,l’avrebbe portata lontano,e,forse,un giorno,la nonna l’avrebbe trovata e l’avrebbe letta,magari non si sarebbe neppure ricordata di lei,ma almeno le sarebbe arrivata …
-Sakura!!- Yato la chiamava dal piano di sotto – adesso mangiamo,poi non voglio essere disturbato che devo studiare e alle 4 devo uscire!-
-Dove devi andare?-gli chiese apparendo in cucina dal nulla
-Non penso che ti debba interessare-
-Si,invece! Sei mio fratello! Devo saperlo!-
-In biblioteca,non so a che ora tornerò-
-In biblioteca?! Ma se tu è già tanto che riesci a scrivere!-
-Ma sta un po’ zitta!-
-Perché in biblioteca?! E’ un posto noioso!-
-Non mi interessa quello che pensi! Muoviti lavati le mani!- le disse appoggiando le bacchette sul tavolo accanto al tovagliolo.
Sakura tornò in cucina dopo essersi lavata e iniziarono a mangiare: Yato aveva ordinato del bento al ristornate di fronte e un po’di ramen
-Non ci sono gli onigiri?!!-
-Zitta e accontentati!-
Finirono di mangiare,Sakura salì di sopra a sistemare un po’ quello che doveva essere un salotto,mentre lui cercò di studiare un po’ ma non fece altro che pensare a quella ragazza che gli faceva venire i palpiti al cuore.
 
*Mi sono ricordata  che la storia era ambientata in Giappone con personaggi giapponesi solo dopo aver scritto “la nonna è salita in cielo” o cose simili,perciò ho cercato di adattarmi così,la sua anima prima sale in cielo e poi si reincarna in un'altra persona,non so se ho reso l’idea^^
 
 
Spazio autrice:
Konnichiwaaaa !! Vorrei scusarmi con voi per aver fatto ritardo,anche oggi!! Gomen! *si inchina in segno di rispetto* !! 
Vorrei ringraziare chi ha messo la mai storia tra le preferite,seguite o ricordate,vorrei ringraziare anche chi soltanto legge!
Un ringraziamento speciale va a tutte quelle che recensiscono,soprattutto a Sony22!! Harigatou Gosaimas!! Non so come fare senza le vostre recensioni! Bhe ditemi che ne pensatee ^^
Bye and kiss
Sana96
 
 
 
 
 
 
 
 
 
                     
                         
  
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