Libri > Il Gioco Proibito
Segui la storia  |       
Autore: Whiteeyes95j    06/08/2012    1 recensioni
Cosa avviene veramente a Summer dopo il suo rapimento da parte di Julian ? Lui ha detto la verità ? Ha davvero dormito per tutto il tempo ?? O è successo qualcos'altro ? E se tra i due fosse nato qualcosa, che cosa accadrebbe ?? La situazione resterebbe la stessa ?
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il bosco delle ninfe
Summer cominciò a tremare, quello situazione non le piaceva e aveva una gran voglia di tornare a casa sua, dai suoi genitori e da suo fratello minore Cam. Ora che si guardava bene intorno, si trovava in una foresta che a detta di un cartello lì vicino doveva essere…  “Nympharum silva”, lei non conosceva molto bene il latino ma nonostante ciò riuscì a capire che quello doveva essere “il bosco delle ninfe”.                                                                                                                                                      << Si, hai tradotto egregiamente, siamo nel bosco delle ninfe ! >> disse Julian con tono stranamente allegro                                                                                                      << E che razza di posto sarebbe ? >> chiese Summer in preda al panico di non sapere se doveva aspettarsi altre “fantastiche sorprese” o meno.                                                    << E’ una foresta come un’altra con la sola differenza che qui abitano le ninfe>>                                                                 << Dato che nel tuo mondo niente è come si crede che sia, le ninfe sono anche qui delle semidee o sono degli esseri diabolici che cercheranno di attentare alla mia vita ? >> chiese Summer un po’ spaventata                                                                                      Julian trattenne a stento una risata e disse << Non preoccuparti, anche qui le ninfe sono delle bellissime fanciulle immortali, e stai tranquilla non cercheranno di non ucciderti, non se gli dai quello che vogliono almeno >>                                               << Cosa vorresti dire con questo ? >> chiese la ragazza colta da un improvviso attacco di panico                                                                                                                   << Rilassati, non preoccuparti, non sono cattive è solo che è necessario pagare un pedaggio per far sì che esse ti lascino attraversare la foresta >>                                        << E tu sai più o meno quello che potrebbero volere in cambio ? >>                                                      << Ce lo diranno non appena le incontreremo >>                                                                               Detto ciò, l’Uomo Ombra cominciò a camminare verso il sentiero indicato dal cartello seguito da Summer che continuava a non essere tranquilla. Voleva saperne di più.                                                                                                                                     << Julian… ma perché richiedono un pedaggio per attraversare la foresta? E poi perché sono qui ? Io credevo che qui abitassero solo gli uomini ombra >> chiese Summer con curiosità                                                                                                                 << Chiedono un pedaggio per sapere se sei degno di attraversare la loro foresta, sono molto amichevoli ma anche di poca fede, vivono qui perché sanno che qui avranno protezione >> rispose Julian                                                                             << In che senso sono qui perché sanno di avere protezione ? >> chiese Summer confusa                                                                                                                                            << Nei tempi antichi, le ninfe abitavano insieme agli umani nei boschi, nei fiumi, nei mari e in altri posti, i racconti omerici o i testi latini e greci che narrano di queste meravigliose fanciulle non sono racconti inventati, sono veri e sono narrati da chi ha avuto la fortuna di incontrarle di persona. Purtroppo però, quando nacque il cristianesimo e la donna fu vista come creatura o incarnazione del demonio, le donne considerate come ninfe furono quasi tutte uccise. Le poche che si salvarono cercarono rifugio negli altri mondi. Per questo loro abitano qui, gli Uomini Ombra danno loro protezione e in cambio loro sorvegliano la foresta. Qui ne abitano tre e le incontrerai tra poco >>                                                                                    Suo malgrado Summer era rimasta affascinata dal racconto. Continuarono a camminare per circa altri dieci minuti. Poi Julian si fermò davanti a un grosso albero, dalle foglie color verde smeraldo, Summer rimase affascinata, accanto a loro c’era un laghetto e attorno a lei c’erano fiori di tutti i tipi e dai colori che lei non avrebbe mai immaginato di vedere. L’albero poi era completamente illuminato dalla luna che emanava una luce argentea.                                                            A un certo punto si udì un canto :
O hominis invenit                                        Oh uomo che ci trovò
Cum nobis canit                                           Canta con noi
Sub clara luna                                              Sotto la splendente luna
Quod hoc silvam illuminat                         Che illumina questa selva
 
Si pro te vis                                                   Se invece vuoi proseguire 
Vis oportet ostendere                                la tua forza devi mostrare 
Si test excedit                                              se la prova supererai      
Te tum itinerem permanebit                   il tuo viaggio proseguirai    
Sed si no                                                      se invece fallirai
Tu hic cum nobis                                        qui con noi resterai
Inutile dire che Summer non aveva capito niente e che cominciava seriamente a preoccuparsi adesso. Poi a un certo punto da un ramo di un albero comincio ad apparire una sagoma che avanzava lentamente vero di loro. Una ninfa, pensò. E infatti aveva ragione. Dovette ammettere che era molto carina, aveva un viso molto dolce, la pelle chiara ma le guance erano colorite, aveva dei capelli mori e ondulati e aveva delle ali a forma di foglie e adesso stava sorridendo. Poi apparve un’altra ninfa, stava su un’altalena appesa a un altro ramo dell’albero, anche questa ninfa era molto bella, aveva lunghi capelli mori e aveva un nastro che le circondava la testa, indossava un lungo vestito che però lasciava scoperte le spalle con le ali argentate e in fine apparve l’ultima ninfa. La più bella, secondo Summer. Aveva i capelli ricci e bianche che alla luce della luna emanavano riflessi argentei e decorati con dei fiori, la pelle totalmente bianca e le ali anche esse che brillavano di luce argentea. Ora che ci rifletteva bene, la terza tra le mani stringeva anche un flauto di legno, molto probabilmente era lei che prima suonava la musica mentre le altre cantavano. Summer si voltò verso Julian che invece era rimasto indifferente dalla bellezza delle tre ninfe.                                           << Salve Julian ! E’ tanto tempo che non ti vediamo qui ! >> disse la prima ninfa in tono cordiale                                                                                                                         Julian si voltò verso di lei sorridendole anch’agli con cordialità e la salutò << Ciao Melite >>                                                                                                                                        << E lei chi è ? >> chiese la seconda ninfa con stizza                                                               << Dinamene ha ragione Julian ! Chi è questa bella fanciulla bionda ? >> chiese Melite sorridendo a Summer                                                                                                                                         << Mi chiamo Summer >> disse Summer ricambiando il sorriso della bella ninfa                           << Che nome insulso ! >> giudicò con asprezza Dinamene                                                      Summer si rabbuiò, Julian la fulminò con lo sguardo e Melite le lanciò uno sguardo di rimprovero. La terza ninfa invece rimase in silenzio ad osservare l’intera scena.                                                                                                                                     << Melite, Dinamene, Astoria >> disse Julian chiamando tutte e tre le ninfe <<Vorrei rimanere qui a godere ancora della vostra compagnia però temo che io debba proseguire >> concluse in modo educato.                                                                      Wow, quindi in fondo le conosce anche lui le buone maniere, pensò Summer con ironia.                                                                                                                            << Ma certo caro ! Solo che come ben sai, attraversare la nostra foresta costa un pedaggio. Dovrai affrontare una prova, un indovinello oppure dovrai farci un dono. >> disse Melite sorridendo con dolcezza                                                                                        << E per dono, noi desideriamo una fiala di sangue della tua amica >> disse ghignando Dinamene                                                                                                                Summer impallidì. Una fiala del suo sangue ? Quella ninfa non le piaceva anzi cominciava a farle paura. Julian pure rimase sorpreso, di solito non chiedevano mai doni così… esagerati. Persino Melite rimase sorpresa dalla crudeltà dell’altra ninfa quindi cercò di convincerla a cambiare idea.                                                                                      << Oh mia dolce sorella, non ritengo necessario il sangue di quella ragazza come dono >> disse in tono soave                                                                                                                            Oh mia dolce sorella ??? Quella ninfa non era dolce anzi era più aspra del succo di un limone, pensò Summer.                                                                                        << No, io ritengo che invece un pegno così alto dia la grinta giusta per riuscire a superare l’indovinello >> rispose l’altra con fermezza                                                                Melite sospirò sconfitta, rivolse un sorriso di incoraggiamento ai due giovani per poi illuminare un sentiero alla sua destra facendo cenno ai due ragazzi di seguirla. 
                                                                                 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Gioco Proibito / Vai alla pagina dell'autore: Whiteeyes95j