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Autore: Lynn Wolf    31/05/2004    12 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se un portiere, nonché capitano di squadra, e una delle sue cacciatrici si scoprissero innamorati l'uno dell'altro?!? E se questo non fosse che uno degli amori vissuti su di un campo di Quidditch!? Bene, io mi sono posta questa domanda e questo è quello che ne è venuto fuori...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Amori sul campo di Quidditch

Amori sul campo di Quidditch

-6-

 

Suo fratello doveva avere dei seri problemi, questo era poco ma sicuro!

Passare tre ore, TRE, nel magazzino di Mielandia, sarebbe stato troppo anche per quella fogna antropomorfe di George, se poi si tiene conto che era andato da solo, lasciando al castello il suo fedele doppio, compagno di mille e un’avventura, non si poteva che arrivare che alla conclusione di momentanea infermità mentale…ma in stato molto avanzato però!!!

 

“Mmmm…mi sa che forse dovrei tornare al castello…Fred si starà preoccupando, è un po’ che sono qui…comunque, ricapitoliamo, cioccolato bianco…c’è, al latte…anche, poi c’è quello fondente, con le nocciole, al caramello, con il liquore, con il biscotto, al caffè, alle rose, alle mandorle, col croccante, al whisky incendiario…e in fine…c’è anche il cioccolato all’Acquaviola…molto bene!!! Le qualità di cioccolato più raffinate e sublimi che il mondo magico abbia mai potuto concepire sono qui, nelle mie mani, alla modica cifra di…NIENTE!!!” aveva gongolato giulivo George, chiudendo il pacchettino in cui aveva riposto tutte le piccole ghiottonerie, trafugate nell’immenso e fornitissimo deposito del celebre negozio di dolciumi.

 

Bene, con questi cioccolatini farò sciogliere quell’ iceberg dannatamente bello di Alicia…gioia, gaudio e felicità, non vedo l’ora di vedere la sua faccia quando si troverà nelle mani queste squisitezze al cioccolato ghe he he…

 

State per assistere al trip mentale di un battitore quindicenne Made in Weasley con gravi scompensi ormonali:

 

Lui: bellissimo nella sua semplicità, l’aria leggermente trasandata e lo sguardo sexy del bello-simpatico-e-combinaguai…nei corridoi, al suo cammino, si levano gridolini di gioia e svenimenti di tenere fanciulle…si passa una mano in quei fili carmini, con non chalance, i ragazzi fanno largo, lui è il re, lui è figo, lui è maledettamente un dio! Tiene in mano un grazioso pacchettino, ci sono ragazze che darebbero la vita per quel sacchetto…ma solo una ne sarà degna…eccola!!! Biondissima, con due occhi azzurrissimi, come il cielo terso d’estate, due labbra rosse che popolano i sogni proibiti di metà razza studentesca (l’altra metà sono ragazze), stringe al petto- altro ispiratore di fantasie erotiche- alcuni libri. Lei lo vede, sorride, e si dirige con passo sensuale verso di lui…i ragazzi fanno a gomitate per vederla passare. Gambe lunghe e sottili spuntano dalla gonnellina piacevolmente corta  della divisa, in pochi, leggeri passi è davanti a lui, che le sorride con tutto il suo charme.

 

Lei: “Oh George, non aspettavo altro che vederti!”

Lui: “Lo so piccola, volevo darti questo…aprilo…”

Lei-sorpresa-e-commossa: “Oh George!! Sono per, me?! Ma sono dei costosissimi e deliziosi cioccolatini! Oh grazie George, come potrò mai sdebitarmi?!”

Lui con aria da non-ringraziarmi-baby-sono-solo-un-eroe-figo: “No, ti prego, nessun ringraziamento mi basta vedere il tuo splendido sorriso bambolina…”

Lei con sguardo da Sono-tutta-tua: “Oh George, ti prego, fammi diventare la tua ragazza, lo desidero con tutta la mia anima! Ti prego!”

Lui nei panni del bello-e-dannato: “Sono un pirata tesoro, non so se saprò renderti felice…”

Lei con sguardo adorante: “Mi basta poterti amare!”

 

Lui la strige per la vita e le alza il viso con una mano. Lei chiude gli occhi e avvicina quelle provocanti labbra rosse alle sue e…

 

“GEORGE!!! RAZZA DI FARABUTTO DI UN FRATELLO!!!”

 

No…non era esattamente quello che succedeva…a quel punto avrebbe dovuto fare sua la bella bionda, non doveva ritrovarsi davanti quell’avanzo di galera identico a lui, il quale aveva tutta l’intenzione di volerlo fare fuori…no…non doveva affatto andare così…

 

“Ehi, ehi, che cavolo vuoi Fred, sembra come se Gazza ti avesse beccato in piena guerra di caccabombe!”

 

“Stai zitto scellerato, rimanere tre ore nel magazzino di Mielandia e lasciare me, da solo, al freddo e al gelo! Non ci sono spiegazioni, un comportamento ignobile, non me lo sarei mai aspettato da te, mi sono offeso ecco!!” aveva esordito infantilmente l’altro, facendogli una linguaccia e dandogli le spalle.

 

“Toh ecco, prendi questo e fai il bravo” aveva detto prendendo un cioccolatino dalla piccola bustina e passandolo al fratello.

 

“In questo caso…George! Che bello rivederti caro fratellino mio, sei stato un lampo!” aveva ripetuto schiaffandosi il dolcetto in bocca.

 

Sarà pure che dei due è George la fogna umana…ma non è che Fred scherzi!!!

 

 

Tornati in dormitorio, e lasciato il fratello a chiacchierare –leggasi: tripparsi- con Angelina, l’altra peste innamorata era corsa in camera abbandonando il piccolo tesoro di cioccolato sul proprio letto, e cominciando a rovistare nel proprio baule alla ricerca di un contenitore più adeguato al regalo.

 

Non trovando quello che faceva al caso suo era corso a chiedere prima a Lee, quindi a Oliver, poi a Katie, per proseguire con Ron, Ginny e arrivando a chiederlo perfino a Percy.

Tutto inutile, nessuno aveva un bel niente per conservare cioccolatini…stava per rivolgersi anche ad Angelina, quando Hermione Granger, decisamente rotta dal tran tran del rosso, con uno sbuffo gli si era avvicinata e esordendo con un “Ma che mago sei!?!?!” aveva trasfigurato in una graziosissima scatolina tutta decorata d’oro e rosso una piuma spezzata e una pergamena accartocciata, quindi, ancora sbuffando aveva girato i tacchi e si era rituffata in un’enorme pila di libri più alti di lei.

 

George probabilmente avrebbe voluto ringraziarla erigendo una sua statua, tutta di caramelle a grandezza naturale, ma vista la scarsa disponibilità della ragazzina aveva snocciolato un “Grangergrazieadioesistisenonfossecosìdovrebberoinventartimiofratelloronnoncapisceuncazzopoverino!!!!!!” correndo verso la sua stanza gongolante.

 

Bene, adesso aveva la scatola, aveva anche cosa metterci dentro, non doveva che sistemare i cioccolatini che erano sul lett-

 

“OMMIODDIO I CIOCCOLATINIIIII!!!!” aveva urlato con una maschera d’orrore al posto del viso, scoprendo che il prezioso regalo per Alicia era scomparso dal suo posto sul letto.

 

Voleva piangere, lo avrebbe fatto lì, in pieno dormitorio, se non fosse arrivato suo fratello, con aria tranquillissima, che candidamente gli aveva domandato un

“Che succede?”

 

L’altro si era voltato pietrificato…sguardo vuoto…aveva soffiato un “...tini…” con aria affranta, manco gli fosse morto il gatto…

 

Fred non avrebbe mai immaginato che i tre semplici gesti che avrebbe compiuto dopo le parole del fratello, gli sarebbero costate molto, molto, molto care.

In ordine aveva fatto questi tre –apparentemente innocui- gesti. Aveva:

-estratto la mano dal piccolo sacchetto –una volta pieno- che teneva in palmo

-infilato l’ultimo cioccolatino in bocca leccandosi poi le dita ancora sporche di cioccolata

-accartocciato l’involucro vuoto, gettandoselo dietro le spalle con noncuranza…

 

George era livido, con i pugni serrati e le nocche bianche, il capo chino e tremava, si sarebbe detto stesse ruggendo.

 

“IO TI AMMAZZOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!”

 

Quindi gli era saltato al collo e lo aveva menato, accompagnando le davvero poco amichevoli mazzate con un profluvio di:

 

-parolacce

-bestemmie

-maledizioni con e senza perdono

-“Li hai mangiati!!! Assassino!!!” “Erano il regalo per Alicia! Farabutto!!!” “Sputali, brutta merda di troll, sputali, sputali!!!”

 

Dopo il trattamento, Fred era un allegro coagulato di sangue sul pavimento…

 

 

Primo tentativo per conquistare Alicia Spinnett: FALLITO

 

 

***

 

Era emotivamente sconvolto, ma non si era arreso…George Weasley non si arrende mai!

Aveva promesso a se stesso che Alicia sarebbe diventata la sua ragazza, e lo avrebbe fatto, a costo di arrivare in groppa ad un cavallo bianco volante, vestito da principe azzurro (rabbrividiva solo all’idea).

 

Quella mattina si era alzato orribilmente presto, era sgattaiolato da solo nei corridoi ancora deserti, per raggiungere quello del terzo piano, dove aveva pronunciato, davanti alla strega gobba la parolina che solo lui, suo fratello, e adesso anche Harry conoscevano, per arrivare nel paese dei balocchi.

 

Era tornato lì, dove ieri aveva fatto incetta di dolciumi, e questa volta ci aveva riprovato, di nuovo, scelta certosina dei cioccolatini, controllo severo che tutto fosse in ordine e ritorno a scuola, il tutto nel più assoluto silenzio…almeno questa volta si era evitato il trip…

Era silenziosamente tornato nella propria stanza, aveva sistemato con cura il contenuto nella scatolina del giorno prima, e quando aveva finito si sentiva talmente orgoglioso e soddisfatto di se stesso, che aveva perfino decorato con tanti piccoli cuoricini di cioccolato il bigliettino su cui aveva scritto a grandi lettere d’oro, tutte ricci e ghirigori ‘G&A’ cerchiati da un cuore.

Alicia non avrebbe resistito a tanto romanticismo.

Aveva nascosto il dono in una tasca del mantello, progettando di darglielo dopo le lezioni…ma perché poi dopo le lezioni?!

Un nuovo piano si disegnava nella mente contorta del ragazzo: avrebbe lasciato i cioccolatini in un posto dove lei avrebbe potuto trovarli subito…nella sua stanza!!! Perfetto, allora avrebbe lasciato la scatolina nella stanza della ragazza…sul suo letto, niente di meglio!!!

Aveva sghignazzato felice, pensando a quale dei duemila modi per eludere i vari allarmi dei dormitori femminili avrebbe usato…non stava più nella pelle.

 

Le ore di lezione passarono in fretta e a pranzo colse l’occasione per attuare il proprio diabolico intento. Così, era alla fine riuscito ad entrare nella camera delle cacciatrici…

 

“Uuuhhh guarda un po’ che casino…solo un letto è bello ordinato…sarà quello della Bell…”

 

La scelta si era bloccata su due letti, tutti e due devastati, ricoperti da un bendiddio di cose indefinite fra magliette, mutande, reggiseni, calzini, pigiami e chi più ne ha più ne metta…

Qual’era il letto di Alicia?! Aveva iniziato a cercare qualcosa che ne rivelasse l’appartenenza.

 

“Mmm…calzini…ma questi li porta anche la Johnson…maglietta delle Weird Sisters…non mi dice nie- oooookkazzo!!!”

 

Aveva estratto tremante dall’ammasso di indumenti una specie di mini mutandine pressoché impalpabili, di sottile pizzo bianco decorate “proprio lì” con un piccolo cuoricino di strass…

 

“O-MIO-DIO! Questo è quella sorta di cose che mandano in svarione gli ormoni maschili...se questa è la biancheria che indossano di solito le ragazze, Alicia non vedo l’ora di mettermi con te!”

 

Poi però si era fermato a riflettere un secondo…poteva mai Alicia Spinnett indossare un indumento così provocante?! Decisamente no, anche se sarebbe stata la sua fantasia per i prossimi sei mesi probabilmente…no, quelle simpatiche mutandine non appartenevano di certo alla, sì bellissima, ma pur sempre abbastanza equilibrata Alicia, dovevano sicuramente appartenere alla ben più provocante Angelina Johnson, ergo quel letto apparteneva sicuramente alla mora cacciatrice.

 

“Quindi, questo qui è il letto dove dorme la mia bella principessa…molto bene, lasciamo questo qui…ecco così…perfetto!! Posso andare…” detto questo aveva regalato un ultimo sguardo alla graziosa scatolina e aveva tagliato la corda.

 

 

***

 

“Dai Angelina, non mi dire che Fred non ti piace perché non ci  credo nemmeno morta!!” la punzecchiò maliziosa la bionda compagna.

 

“Uff, Aly, ti ho mai detto che sei stressante quando vuoi! Non ho mai detto che è brutto o che non mi piace, ho solo detto che non mi ci voglio mettere!” aveva ribattuto l’altra palesemente seccata.

 

“Allora lo ammetti che ti piace!!”

 

“Che rompicoglioni! Se se, lo ammetto Fred Weasley è un bel ragazzo…”

 

“…e tu sei una scema che non ne approfitti” aveva concluso quella scuotendo la testa color del grano. “Se capitasse a me di avere, che ne so, George ai piedi non aspetterei due minuti…”

 

“Eheh…ma allora qui qualcuno fa preferenze…di la verità, George è sempre stato il tuo preferito , così pacioccone e sempre famelico, un grazioso cucciolo perennemente affamato” adesso era Angelina a beffare…

 

Alicia non aveva risposto si era limitata ad arrossire confermando le teorie dell’amica.

 

“Ah-ahhhhh ed ecco che si scoprono tutti i segreti!! La fredda e impenetrabile Spinnett alla fine dichiara la sua passione per il bel Weasley!!! Applausi!”

 

“Piantala!! Certo è che se tu hai Fred non vedo perché io non possa avere George!”

 

“Punto uno, io non ho proprio un bel niente, punto due, nessuno arroga diritti sui due gemelli quindi la cara fognetta combina guai è tutta tua!” aveva infine concluso la mora con un’alzata di spalle, aprendo la porta del dormitorio.

 

 Subito l’attenzione delle due era stata catturata da un grazioso cofanetto d’oro e carminio adagiata sul letto di…Angelina.

 

“Guarda Angie, un regalo!!”

 

“Chi può avermelo mandato?”

 

“Aprilo, sono curiosa di sapere cosa contiene…conosco solo una peste che avrebbe il coraggio di portartelo fin in camera, sfuggendo agli allarmi…ohhh è così romantico!”

 

“Mmm cioccolatini! Aspetta, c’è un bigliettino…”

 

Lo aveva aperto incerta e imbarazzata, e quello che aveva visto non le era piaciuto per niente…due lettere scritte a caratteri elaborati con inchiostro dorato, erano cerchiate da un cuore…Erano una A e non una F, come sarebbe stato più facile pensare…ma una G.

George.

 

Aveva alzato lo sguardo, con un’espressione strana sul volto, un misto fra lo sconsolato e il compassionevole, ma di sicuro questo bastò a far perdere l’espressione allegra e sognante di Alicia, che preoccupata dal quel repentino cambiamento nella compagna si era alzata e le aveva preso il piccolo pezzettino di carta dalle mani…

 

G&A…cerchiati da un cuore…George&Angelina…

 

Era stato come se l’avessero accoltellata alle spalle, uno strano pungolo all’altezza del cuore, uno strano pizzicore le aveva preso gli occhi…che stava facendo? Perché aveva voglia di piangere?

Aveva sentito la mano della cacciatrice dai capelli color inchiostro posarsi sulla sua spalla, l’aveva guardata dritta negli occhi,, quei bellissimi pozzi d’ossidiana, e vi aveva visto una tristezza immensa. Doveva sforzarsi di apparire normale, anche se avrebbe significato fingere.

 

“Ehi…guarda un po’…che combinazione…tutti e due i fratelli Weasley innamorati di te Ange…adesso si che hai un bel problema, non vorrei essere nei tuoi panni!!” aveva mormorato tentando di sembrare spensierata o quanto meno apparentemente non interessata a quello che c’era scritto sul biglietto.

 

“Alicia…io…”aveva tentato di spiegare l’altra, cercare di consolarla…non era certo piacevole scoprire che il ragazzo che ti piace ama la tua migliore amica.

 

“Dai Angy, perché quella faccia!? E’ solo un ragazzo dopotutto, ne posso avere quanti ne voglio se mi ci metto! Tranquilla è tutto ok!” sorrideva, ma lo faceva con la tristezza nel cuore, cercando di trattenere quelle liquide perle che sapeva a momenti sarebbero sgorgate a fiumi.

 

Angelina aveva abbozzato un sorriso, non si aspettava che anche George si fosse innamorato di lei, ma doveva rifiutarlo, e per quanto sapesse che avrebbe molto probabilmente perso un amico, e detestasse quel pensiero, doveva farlo, per il bene che voleva ad Alicia.

 

***

 

Le lezioni di Ruf erano quanto di più noioso al mondo potesse capitare ad uno studente, lente, lentissime e altamente soporifere, che lasciavano solo due vie d’uscita: o dormivi o ti facevi i fatti tuoi. Così mentre un buon 50% della classe schiacciava un pisolino, con la ninnananna della rivolta dei folletti del ’57, l’altro 50% si faceva i benemeriti cazzi propri.

George si poteva dire appartenere a quest’ultima categoria intento com’era a decorare il proprio quaderno, inutile per prendere appunti, con un numero equivalente alle cifre dopo la virgola in un periodico di G e A e cuoricini e “TI AMO” e tante altre cosine molto sdolcinose, che avrebbero fatto venire il diabete ad un ipoglicemico…

 

Chissà se ha trovato i cioccolatini…speriamo di si…

 

Pensava candidamente gettando qualche occhiata alla bionda chioma che sedeva al primo banco, apparentemente molto attenta alla lezione.

 

La campanella aveva messo fine all’ora di pisolin…err…Storia della Magia; aveva svegliato Fred con una gomitata, beccandosi un grugnito seccato e un “’zzo rompi?” impastato di sonno.

Era troppo allegro perfino per mandare a quel paese suo fratello così aveva esordito con un

 

“Fredduccio caro, dovresti moderare i termini, non si risponde così al tuo fratellino adorato che ti vuole tanto bene e che ti sveglia perché se non alzi il culo, Piton ci toglie 200 punti a capoccia!” aveva detto con vocina mielosa e cinguettante.

 

Il gemello lo aveva guardato perplesso, alzando un sopracciglio, borbottando un “Sei troppo allegro per aver subito un ora di Ruf e per prepararti a due di Piton…non mi piace…” quindi si era alzato affrettandosi ad uscire dall’aula seguendo il flusso di studenti. Non si era accorto del blocco lasciato sul banco dal gemello.

 

Alicia aveva aspettato fossero usciti tutti, voleva rimanere un po’ in disparte, non avrebbe avuto il coraggio di guardare in faccia George.

Aveva salutato rispettosa il fantasma che le faceva da docente e si era avviata verso il fondo dell’aula, ma il suo sguardo era stato catturato da un quaderno, abbandonato su un banco. L’aveva preso, in alto sul bordo della copertina c’era un nome. Grafia pessima e piena di curve…George Weasley.

Quando lesse quel nome ebbe un tuffo al cuore, affrettandosi ad uscire dall’aula dirigendosi verso i sotterranei di pozioni, aveva aperto il quaderno un po’ incuriosita. George non aveva certo l’aria di essere uno che sta attento alle lezioni di Storia della Magia!

Aveva sfogliato un paio di sottili pagine…solo per ritrovarsi avanti ad uno spettacolo che le aveva mozzato il fiato: pagine e pagine piene di George ama A. e G & A  e un’infinità di cuori e Ti amo che non fecero altro che confermare i sospetti che le aveva istillato quel maledetto bigliettino: George Weasley era follemente innamorato di Angelina Johnson.

 

 

Le lezioni erano infine terminate, e George, nonostante la giornata pesante, era un potenziale surrogato di una qualche sostanza energetica, in quanto scoppiava di entusiasmo e saltava qua e la come un capretto…

Angelina Johnson si era alzata mordendosi nervosamente il labbro inferiore, le dispiaceva perdere l’amicizia del battitore, ma almeno non avrebbe illuso lui e Alicia.

 

“Ehm…George, potrei parlarti per favore?” aveva pronunciato sommessamente.

 

“Ovviamente si madamigella, desidera qualcosa?!” aveva risposto l’altro allegro come sempre.

 

“Io…non so davvero come dirtelo…” le faceva male vederlo così allegro, non voleva ferirlo “…vedi, apprezzo molto il gesto che hai fatto, ma non credo di volere nulla che vada oltre la semplice amicizia, sai, non fraintendermi, tu mi sei molto simpatico, davvero ma-”

 

“Alt alt…time out…rallenta…respira…rilassati…ok adesso dimmi: di-che-cazzo-stai-parlando?!” aveva sillabato lentamente, come di solito si fa con gli idioti o con Tiger e Goyle –degni esemplari della razza- guardando assolutamente perplesso la ragazza mora che le stava davanti.

 

“Ma…dei cioccolatini no? Il biglietto eccetera eccetera, di che vuoi che stia parlando?!” era sbottata confusa la giovane.

 

“Che vuoi dire, io non ti ho mai regalato dei cioccolatini Angelina, me ne guardo bene dal farlo se non voglio ritrovarmi i coglioni tagliati per conto di…err…amici!!!” aveva risposto il rosso con una sottile nota di preoccupazione, mentre i suoi peggiori timori si facevano largo nella mente.

 

“Che vuol dire che non mi hai regalato cioccolatini?!?! George Weasley, la sottoscritta questo pomeriggio ha trovato sul proprio letto, della pertinente camera questa scatola, contenente dei cioccolatini, con questo biglietto. Ora lei mi viene a dire che questi non erano per me?!” aveva ringhiato fra l’isterico e il disperato, cacciando fuori dal mantello la confezione rosso e oro, sventolandogli il bigliettino sotto al naso.

 

Il battitore aveva sgranato gli occhi sconvolto; ora guardava la scatolina ora la giovane, ora la scatola ora la giovane, scatola giovane, scatola giovane.

 

“…n..on…può…ess…re” aveva soffiato pietrificato, mentre realizzava che i suoi peggiori sospetti si erano verificati.

 

“George, credo che tu mi debba delle spiegazioni!” aveva infine dichiarato dispotica la giovane cacciatrice dalla nera coda.

 

 

Secondo tentativo per conquistare Alicia Spinnett: FALLITO

 

***

 

 

 

“…e poi sei arrivata ed è successo tutto sto casino…” aveva concluso il giovane Weasley ancora visibilmente scioccato, ma mai quanto la bella cacciatrice che lo fronteggiava, indecisa se picchiare il ragazzo che adesso la guardava con sguardo preoccupato, prendere a pugni se stessa per la figura di merda e le conclusioni affrettate a cui era giunta, o picchiare Alicia per il semplice fatto che non centrava nulla, ma doveva centrarci qualcosa!

 

“N-no…fammi capire, quindi, adesso quella povera disgraziata della Spinnett sta versando tante di quelle lacrime da poterci affogare mezza Hogwarts con tanto di dissennatori, solo perché il suo amore è corrisposto?!?!? MA QUESTA E’ L’APOTEOSI DELL’ILLOGICITA’!! George, per l’amor di dio fa qualcosa, parla, esprimiti!!!” aveva urlato la ragazza in preda ad una crisi di stress da equivoci, prendendo per il colletto della camicia il giovane rosso e scuotendolo come un bambolotto.

 

“Waahhahhaa, Angeeeeeeliiiiiinaaaaa, per fovoreeee ora voooomitooo!!”

 

“Giusto…scusa…bene, so quello che ci vuole! Weasley, scatta il piano B!” aveva intimato con fare militare e autoritario.

 

“Piano- cosa? Angelina, ma di che parli?!” aveva chiesto per nulla convinto il ragazzo dai capelli vermigli.

 

“Silenzio recluta! Io sono per te il comandante Johnson intesi!?” aveva risposto camminando avanti e dietro sotto il naso del ragazzo che ci capiva sempre meno e cominciava a pensare a quanto potesse essere labile il confine fra sanità e pazzia.

 

“Ho detto intesi?!”aveva sbraitato rivolta al gemello, che temendo il peggio aveva assunto una posizione di saluto urlando “Sissignore, signore!!!”

 

“Molto bene Weasley, il piano B prevede una contromanovra, bisogna attaccare frontalmente il nemico e annullare le proprie difese!” ormai Angelina era completamente immersa nella parte del comandante belligerante.

 

“Non capisco, Signore.” aveva dichiarato George sempre mantenendo l’aria militare, anche lui sempre più convinto che dovesse scendere in campo più che dichiararsi.

 

“E’ semplice Weasley, tu le comprerai un mazzo di fiori, e glielo darai!” aveva continuato in tono imperante.

 

“Comprare Signore?!”  al Comandante Johnson non era sfuggita la nota vagamente inquieta nel pronunciare la parola ‘comprare’, quindi aveva continuato, sempre andando avanti e indietro come se stesse soppesando le capacità del soldato “Esatto Weasley, comprare! Le comprerai dei fiori, e glieli darai di persona! E bada bene che il piano non abbia intoppi!” aveva infine affermato puntando minacciosa l’indice in mezzo agli occhi del ragazzo il quale aveva deglutito il vuoto.

 

“E’ d’accordo con me Weasley!?” aveva poi concluso con un tono che aveva tutta l’aria di voler dire TuProvaADireDiNoEIDissennatoriAvrannoQualcunoACuiDareIlBacioDellaBuonaNotte

 

“Sissignore signore!!!” aveva infine risposto rassegnato il ragazzo.

 

“Quanto mi piace essere democratica!!! Bene Weasley, ed ora scattare, domani dovrà COMPRARE dei fiori, e si preoccupi che siano decenti se non vuole pagarne le conseguenze!”

 

Era impressionante quanto quella ragazza fosse convincente!

 

 

Il giorno dopo, George, aveva mandato un gufo ad Hogsmeade, dove aveva comprato un mazzo di rose, tanto belle quanto care…

 

“Sigh…maledetti fiori mi siete costati un occhio, se non si mette con me giuro che divento piromane! Ma perché alle ragazze non piacciono, che ne so, le caccabombe?!” aveva piagnucolato tornando quatto quatto in dormitorio, dove lo aspettava una furtivissima moretta, che come lo vide, subito gli fu appresso.

 

“Allora, ce l’hai?”

 

“Eccolo”

 

“Benissimo, rose rosse, perfetto”

 

“Lei dov’è?!”

 

“Il bersaglio scenderà le scale fra quattro, tre, due, uno, zero secondi”

 

Alicia era apparsa in quel momento dai gradini che portavano al dormitorio, guardandosi intorno.

 

“Bene Weasley, sai cosa devi fare, adesso, all’attacco!!!” aveva sussurrato la mora, spingendo fuori dall’angolo dove erano nascosti il povero George, che fece un bel respiro, e un po’ imbarazzato si era diretto verso la biondina.

 

L’aveva visto sbucare quasi dal nulla con in mano un…enorme e bellissimo mazzo di rose rosse, che avrebbero fatto la felicità di qualsiasi ragazza con un minimo di romanticismo nel cuore…purtroppo sapeva che quel mazzo non era affatto per lei, ma per la sua compagna, la Pantera Johnson…benissimo, qualcuno davvero l’odiava lassù, non solo era riuscita in due giorni a scoprire che il ragazzo per cui aveva una potente cotta, sbarellava dietro la sua migliore amica, le regalava cioccolatini, le aveva riempito un quaderno con scritte dolci dolci, le comprava dei fiori…non bastavano tutti questi schiaffi morali, no no, il destino la voleva vedere alla stregua di una strisciante lumaca bavosa e allora aveva fatto si che proprio lei fosse presente ogni sacrosanta volta…se non fosse assurda come idea avrebbe pensato ad un potente attacco di Colui Che Non Deve Essere Nominato!! Di bene in meglio, non solo doveva sopportare in silenzio lo smacco nel vedere che il ragazzo che LEI amava regalava dei fiori alla SUA amica, adesso veniva anche verso di lei con tanto di sorriso da SBAVO MODE: ON pretendendo chissà cosa?!

 

Tu-sai-chi, se ci sei, allora lanciami un’Avada Kedavra prima che quel figo da paura di George venga qui, tipregoseciseibattiuncolpo!!!

 

Ormai Alicia era in pieno panico e George l’aveva ormai raggiunta con tanto di mazzo in bella vista.

 

“Spinnett! Cercavo proprio te!”

 

“Weasley…buonasera” ostentare freddezza…calda come la calotta polare artica!!!

 

“Ehm…senti Alicia…io…beh…tu…vedi…ho...questi fiori…e…dovrei…ehm…” aveva balbettato completamente rosso in volto, imbarazzato “…tu…ehm…vorresti…cioè…io dovrei…ma…”

 

La ragazza si stava scocciando, aveva iniziato a battere nervosamente un piede a terra e aveva incrociato le braccia, e adesso lo guardava con un sopracciglio alzato e uno sguardo seccato.

 

“…ma cosa Weasley? Uff…lascia stare ho capito!!” aveva infine sbuffato ostica la bionda, strappando dalle mani del rosso i bei fiori e commentando con un “Se glieli devi dare ad Angelina, potresti farlo di persona, visto che non ti sei mai fatto problemi a dire o fare cose in faccia alle persone, per questa volta ti farò un favore, ma sappi che non sono la servetta di nessuno, ne tanto meno la segretari a della Johnson!!!” che rasentava la schizofrenia. Quindi aveva girato i tacchi e più nera di un ippogrifo preso per il culo, si era diretta nei dormitori salendo le scale con la grazia di un falegname sbronzo.

 

Terzo tentativo per conquistare Alicia Spinnett: FALLITO

 

 

***

 

George non aveva affatto una bella cera, e non sarebbe certo stato sorprendente visto che la sera prima il suono del suo cuoricino spezzato era risuonato in tutta la Sala Comune.

Era stancamente appoggiato sulle braccia, accasciato sul banco, senza energie. Alla fine dell’ora si era alzato con fatica da quella posizione e sempre con lo sguardo passivo era uscito mogio mogio dall’aula. Angelina si era avvicinata timorosa al giovane e gli aveva gentilmente posato una mano sulla spalla.

 

“Ehi…come stai?” aveva pigolato comprensiva.

 

“Come un riccio investito da un treno” aveva commentato tristemente il ragazzo.

 

“Mi dispiace, ma ho provato a parlarle, ma non vuole sentire ragioni, dice che lo faccio per tirarla su, che non è vero che è tutto un equivoco e così via!!!” aveva spiegato la mora.

 

“Tranquilla…non importa *sob*” stava per allontanarsi quando la sua attenzione era stata catturata da una strana scenetta che aveva come protagonisti proprio la bella biondina di cui era pazzo e…MARCUS FLITT?!?!

 

 

 

“Senti Flitt, te l’ho già detto mille volte, non mi va di uscire con te, al momento vorrei rimanere sola, non te la prendere, ma davvero non mi va…” ecco cosa faceva il mal d’amore, non aveva più nemmeno la forza di mandare a cagare il capitano dei Serpeverde, che da settimane la torturava chiedendole un appuntamento.

 

Il giovane verde argento si era rabbuiato “E’ solo perché sono un Serpeverde…se fosse qualcun altro a chiedertelo avresti già accettato!”

 

La Grifondoro stava per rispondergli ma la sua attenzione fu attratta da un rosso battitore, per cui aveva perso la testa, impegnato a parlare con la sua migliore amica, la quale gli aveva poggiato, amichevole, una mano sulla spalla. Il vederli così vicini e in sintonia le aveva provocato un fitta al cuore. Non poteva fare a meno che constatare che quei due insieme sarebbero stati davvero bene, un inusuale gioco di contrasti…l’inchiostro di lei con il fuoco di lui, la pelle scura della prima e quel bronzo appena accennato dell’altro…una combinazione strana, ma nella sua stranezza perfetta…

Un moto di gelosia l’aveva colta, e spiazzata…aveva di nuovo guardato il ragazzo che le stava davanti, supplicante…era un bel ragazzo Marcus, non c’è che dire…

 

“Va bene Flitt, mi hai convinta, dopotutto non credo mi dispiacerà tanto uscire con un Serpeverde!” aveva esordito apprezzante la cacciatrice, mentre l’altro ragazzo s’illuminava contento e stabiliva luogo e ora dell’appuntamento. Si erano salutati e si era diretta verso l’aula di Difesa contro le Arti Oscure.

Purtroppo il suo cammino era stato intralciato da un ostacolo non facile da superare: George Weasley.

 

“Spinnett, mi puoi spiegare cosa facevi con Flitt, quella carogna della peggior specie?!”

 

“Quella carogna della peggior specie, Weasley, mi ha chiesto di uscire con lui, e si da il caso io abbia accettato, ergo se non le dispiace, la pregherei di moderare i termini e di lasciarmi passare, grazie!”

 

“COSA?! Tu esci con quello sporco Serpeverde?! Spinnett, ma ti ha dato di volta il cervello!?” aveva ruggito il battitore.

 

“No! Piuttosto, Weasley vedi di prenderti i cazzi tuoi, perché non sei mia madre e non hai il diritto di chiedermi dove o con chi passo le mie serate! E ora se non ti dispiace…” aveva risposto acida la bionda, aggirando il ragazzo, visibilmente scosso e avviandosi verso la prossima lezione.

 

 

***

 

“Bwaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, Alicia esce con quella cacca di troll di Flitt!!! Bwaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa”

 

Se non avessero risolto in fretta quella questione, sicuramente sarebbero diventati sordi per mano di quel disgraziato di George che si stava disperando da quel fatidico discorsetto con Alicia.

Katie gli accarezzava maternamente la testa mentre ‘il piccolo’ tirava su col naso abbracciando il cuscino. Angelina, Fred, Lee e Oliver intanto discutevano animatamente sul da farsi, calcolando minimamente la fontana che era accucciata sul letto.

 

“Ma se Flitt fosse veramente innamorato di lei?” aveva dichiarato Angelina dubbiosa.

 

“Johnson, qui non si tratta più solo di questioni sentimentali, stiamo parlando di Marcus Flitt alias GiocoSporcoSempreEConTuttiAncheConMiaMadreLImportanteECheOttengoQuelloCheVoglio! Non mi sorprende che lo faccia con una cacciatrice, guarda caso Grifondoro, casa con cui dovrà disputare la Coppa del Quidditch!” aveva sentenziato Oliver risoluto.

 

“Oliver ha ragione, quel farabutto non ci penserebbe due volte a fare una meschinità del genere” lo aveva appoggiato convinto Lee.

 

“Il punto è che noi lo sappiamo, ma la Spinnett no, ed è risaputo quanto sia dura di comprendonio…” aveva continuato Fred.

 

“Lo so, effettivamente anche io ho subito pensato al doppio gioco di Flitt, non si spiega in altro modo, un Serpeverde convinto, che chiede di uscire ad una Grifondoro! Non si è mai visto! Purtroppo però il problema rimane, Alicia è una testarda matricolata, non darà retta a nessuno e quando si convincerà sarà troppo tardi…” aveva sospirato la mora.

 

“Lo devo picchiareeeeee, vi prego, deve morire quel bastardo , vi supplico, vendetta vendettaaaaaaaaaaaa!!” era intervenuto George in uno scatto d’ira, prendendo a pugni il povero cuscino, mentre Katie, continuava ad accarezzargli il capo e a sussurrargli di calmarsi.

 

“No George, purtroppo passeresti tu dalla parte del torto, è stata Alicia ad accettare e per adesso Flitt non ha ancora fatto nulla di male…” aveva riflettuto la ragazza dalla chioma color della notte.

 

“Angelina ha ragione, certo, anche a me piacerebbe rifilargli un cazzotto su quel brutto muso, ma non sappiamo se quello che pensiamo sia effettivamente la realtà!” l’aveva sostenuta Lee.

 

“Certo che è così!” avevano affermato convintissimi Oliver e i gemelli in coro.

 

Angelina si era sbattuta una mano in faccia esasperata.

 

 

 

George camminava distrattamente nei corridoi verso la classe di pozioni, era incazzato nero e questo lo si capiva dalla frequenza di monellate che lui e suo fratello -convinto che il proprio doppio dovesse sfogarsi- combinavano per la scuola, facendo impazzire Gazza.

 

Stava giusto meditando su una possibile crudeltà attuabile su Flitt, quando sentì delle risate sguaiate provenire da un corridoio attiguo; passando vide che si trattava di un gruppetto di Serpeverde, fra i quali riconobbe due scimmioni, la cui massa muscolare e adiposa era inversamente proporzionale alla dimensione dell’encefalo –leggasi Tiger e Goyle- , il biondino sputasentenze Malfoy e, coincidenza Marcus Flitt, intento a pavoneggiarsi con il resto della cricca –a detta sua di stronzi-.

 

Aveva deciso di tirare dritto, dato che la sola vista di quell’essere abominevole gli provocava l’orticaria, ma aveva cambiato idea sentendo il nome di Alicia chiamato in causa…stavano parlando di lei. Si era appostato dietro un angolo e aveva teso le orecchie.

 

Uff…dovrebbero inventare qualcosa per origliare più comodamente porca miseria, ora come ora mi servirebbe tantissimo…

 

“Che schifo Marcus, fartela con una Grifondoro, preferirei baciare un cesso piuttosto!”

 

Malfoy…gentile come sempre, un giorno o l’altro lo meno, e insieme a lui anche quel maledetto Mangia Morte di suo padre!

 

“Stai calmo Malfoy, ti ricordo che stiamo parlando di una delle ragazze più popolari di Hogwarst, non di quel rutto della Parkinson!” aveva ribattuto il captano zittendo per un momento il biondino, che però era tornato immediatamente alla carica affermando schifato un “Rimane sempre una sporca mezzosangue! E comunque, andiamo, non ci credo che tu ti sia davvero preso una cotta per una tipa del genere, cosa c’è sotto?!”

 

“Ma come, Draco osi dubitare del mio sincero e puro amore per quella interessantissima cacciatrice dei Grifondoro?!” aveva pronunciato con finta innocenza l’altro scoppiando poi a ridere e con lui trascinando anche tutti gli altri.

 

Stupido idiota, cos’hai in mente?

 

“Mi sembra ovvio Malfoy, io, con una, puah, cacciatrice Grifondoro?! Mi Avada Kedavrerei da solo pur di evitare, anche se effettivamente, prima un bel giro di scopa con quella bionda me lo farei, mi avete capito no…eheheh”

 

Maledetta merda, ora lo uccido, ora lo impicco per i coglioni e salvo tutta la razza femminile da un simile pericolo! La sta solo usando…

 

“Ho intenzione di estorcerle un paio di interessanti notizie sui loro schemi di gioco, poi, quando l’avrò spremuta ben bene a suon di complimenti e galanterie, la manderò a quel paese, e con lei ci andranno tutti i Grifondoro alla Coppa del Quidditch!!Ahahah”

 

Aveva sentito fin troppo, era saltato fuori dal  suo nascondiglio e era praticamente saltato addosso al capitano, cominciando a prenderlo a pugni, con una forza e una violenza dettata solo dall’ira.

Di lì a poco si era scatenato l’inferno, una torma di studenti chi di una casa chi dell’altra tentava di fermare i due rissosi, altri li incitavano a continuare.

 

Notando quel casino Alicia, si era avvicinata curiosa per vedere cosa accadesse ed era rimasta scioccata nel constatare che era una rissa e che i due contendenti erano Marcus e George.

Si era messa in mezzo tentando in  qualche modo di separarli prima che Madama Chips avesse da fare gli straordinari, beccandosi un inaspettato “Levati di mezzo troia, gli apro il culo a quel coglione” proprio da Marcus.

Stava per rispondergli quando una voce era risuonata, potente nel corridoio.

 

“Che cosa sta succedendo?!”

 

Subito la folla si era in gran parte dileguata, facendo comparire un nervosissimo Piton, la cui sola vista era riuscita a fermare i due attaccabrighe.

 

“Cosa diavolo succede qui, pretendo una spiegazione a questo comportamento a dir poco animalesco!” aveva pronunciato categorico l’uomo.

 

“Professore, Weasley mi ha attaccato, io non avevo fatto nulla lo giuro!” si era difeso il giovane Serpeverde, scatenando così le ire del rosso che aveva tentato di mollargli un cazzotto, per fortuna bloccato da Alicia, la quale si era trovata coinvolta suo malgrado.

 

“E’ vero professore, il capitano stava tranquillamente chiacchierando con noi, quando questo, pazzo, lo ha assalito!” era intervenuto Malfoy, appoggiando il capitano.

 

“Bene, signor Flitt, vada subito in infermeria.” Aveva ordinato al giovane il cui naso perdeva fiotti di sangue. Quindi rivolto ai due Grifondoro “Quanto a voi due, sarei tentato di espellervi seduta stante per un comportamento sì riprovevol-”

 

“Professore, veramente io passavo di qui e-”

 

“Spinnett! Non mi sembra di aver chiesto spiegazioni da te, venti punti in meno a Grifondoro e sarai punita anche tu per non aver impedito ad un tuo compagno di malmenare un altro studente! Ora, seguitemi dal preside.”

 

 

Molto dopo, Piton era uscito dalla presidenza nero in volto, consapevole che nessuno studente sarebbe stato espulso, tuttavia rincuorato da una salata punizione affibbiata ai due giovani.

 

Quella stessa sera, una contrariatissima cacciatrice dai capelli color dell’oro e un ben più mite battitore coperto di lividi, si erano diretti nella torre di astronomia, per scontare la loro punizione:

avrebbero dovuto lucidare TUTTI i telescopi della torre, e senza l’aiuto della magia!

 

 

Erano quattro ore che pulivano quei maledetti telescopi, e lo avevano dovuto fare già tre volte, perché secondo quel mentecatto di Gazza, che finalmente aveva deciso di liberarli dalla sua presenza, non erano abbastanza splendenti! Per di più Alicia non la smetteva di lamentarsi a suon di “Ma io non centravo niente” e se il compagno le chiedeva qualcosa non rispondeva, ringhiava.

Erano distrutti, stanchi e con le braccia indolenzite, grazie a quel rospo del custode avevano, per giunta, un mal di testa da primati oltre che una fame da lupi.

 

George si era stancamente abbandonato su una panca dell’aula. Alicia lo aveva guardato severamente, mentre puliva per la quarta volta la lente di uno dei tanti strumenti.

 

“Mi terrai il muso per molto ancora?” le aveva domandato il ragazzo dai capelli rosseggianti.

 

“Stai zitto, grazie a te mi ritrovo a dover scontare una punizione che non meritavo!”

 

“Mi dispiace ma non è colpa mia se Piton è un concentrato di stronzaggine!”

 

La biondina era ritornata a spolverare, consapevole che il ragazzo, dopotutto, non aveva tutti i torti.

Gli aveva rivolto una sbirciata con la coda dell’occhio, e avvertendo la stanchezza si era seduta anche lei sulla panca, anche se leggermente distante dal compagno.

 

Erano rimasti in silenzio per un po’, con la sola compagnia delle stelle. Era una notte bellissima, sarebbe stata perfetta per fere lezione di astronomia, il cielo era terso e privo di nuvole e non tirava un filo di vento.

 

Ad un tratto quel piacevole silenzio era stato interrotto da un flebile sussurro, quasi chi lo aveva pronunciato non volesse violare quel momentaneo stato di calma.

 

“Perché lo hai fatto? Perché hai fatto a pugni con Marcus?”aveva soffiato la cacciatrice dalla serica chioma, alzando lo sguardo al cielo stellato.

 

Dal canto suo il ragazzo non aveva smesso di fissare un attimo un punto indefinito sul pavimento di pietra, rispondendole semplicemente con un “Perché è uno stronzo.”

 

“E di grazia, la sottoscritta potrebbe saperne il perché?”

 

Mi sembra ovvio Malfoy, io, con una, puah, cacciatrice Grifondoro?! Mi Avada Kedavrerei da solo pur di evitare, anche se effettivamente, prima un bel ‘giro in scopa’ con quella bionda me la farei… Ho intenzione di estorcerle un paio di interessanti notizie sui loro schemi di gioco, poi, quando l’avrò spremuta ben bene a suon di complimenti e galanterie, la manderò a quel paese, e con lei ci andranno tutti i Grifondoro alla coppa del quidditch!…passavo dal corridoio mentre diceva questo.”

 

La ragazza era rimasta visibilmente turbata da quelle parole.

 

“U-un oggetto?! E’ questo che sono?!” aveva pronunciato con una smorfia di dolore e disprezzo sul viso, sarebbe scoppiata in lacrime “Che stupida, che stupida che sono stata! Credere che Flitt…dio mi fulmini per tanta leggerezza! Che merda, che merda! E magari io avrei anche accettato di…” una lacrima le aveva rigato la guancia, si sentiva un’idiota.

 

George la guardava in silenzio, completamente colto alla sprovvista, avrebbe voluto consolarla, ma temeva avrebbe solo peggiorato le cose. Fu sorpreso quando con voce rotta dal pianto, Alicia gli sussurrò

 

“Grazie…”

 

“Eh?” non era certo di aver capito il motivo di tali scuse…

 

“Ti sei preoccupato per me…dopo tutto quello che ti ho detto…dopo che ti ho trattato da schifo, perché sono maledettamente gelosa, e non riesco a sopportare di saperti innamorato di Angelina, eppure tu ti sei preoccupato per me, nonostante ti piaccia un’altra ragazza! Mi faccio schifo, non dovrei nemmeno parla-”

 

 

Alicia non poté più pronunciare alcunché, perché George le aveva fermato le labbra con le proprie…

 

 

 

 

 

Continua…

 

 

 

^o^ BENEEEEEEEEEEEEE, ed ecco che ho sistemato anche quel simpaticone di George!!! [*-* graaazieeeeeeee NdGeorge]. Ohohohoh (<-risata sadica) come vi è parso sto capitolo? Credo più attivo dei due precedenti che secondo me sapevano davvero di poco…

Giusto per la cronaca cmq, la scena del bacio, quell’unico rigo finale, mi è costato due giorni, perché non riuscivo a dargli una soluzione decente…poi alla fine, è uscito!

 

Ah, volevo scusarmi con tutti i fan dei Serpeverde, non ho davvero niente contro quella casa, anzi, ritengo che Piton sia davvero una brava persona quando vuole [°-° è pazza NdTUTTI]…il fatto è che scrivo dal punto di vista di un Grifondoro, e si sa che fra queste due case non corre buon sangue!

Quindi, vi prego non me ne vogliate se a volte insulto qualche verde-argento u.u’’’.

 

IMPORTANTISSIMO: vi consiglio di visitare questo sitoà http://peachan.altervista.org  dove troverete alcuni miei...errr…disegni di Harry Potter…il sito è bello tutto e vale la pena guardarlo da cima a fondo, poi fatemi sapere che ne pensate delle mie Fan Art…(Sezione Other FanArt  ^-^)

 

Dunque, rispondiamo alle recensioni che vedo sono aumentate rispetto al 4° chap [NON BASTANO!!!  è.é NdFred] [Se per quel bacio non ricevo minimo 10 recensioni, non vedrete più ne me, ne la mia Alicia NdGeorge] [ehm…George, Alicia può benissimo decidere da sola, grazie! NdLynn]

 

 

Angèle87: °-° Lee?! Ommioddio hai sollevato un dubbio Amletico (si può dire o ho detto una scemata?)…lo faccio mettere o non lo faccio mettere?! Ehum…su due piedi ti direi che non fa parte effettiva della squadra di Quidditch, anche se mi rendo conto che forse gli ho dato discreta importanza nella storia…il fatto è, con chi lo concerto? E se dopo averne viste di tutti i colori preferisce rimanere single?!?! °-° questo si che è un problema, mettiamola ai voti!

 

Sondaggio: chi vuole vedere anche il caro Lee Jordan bello e sistemato con una dolce fanciulla alzi la mano, anzi no, lasci una recensione ^^!!!

 

Kurogane: eccoti accontentat…a? O sei un ragazzo? (miiiii che deficiente di autrice!!! =.=’’’’)…lasciamo perdere…cmq, ecco il nuovo chap, continua a seguirmi e a recensire nonostante l’autrice (cioè io!) sia una deficiente!!!

 

Phoenix46: Ed ecco la mia lettrice fedele, contenta di questo chap? O l’ultima scena la trovi spoetizzante? Mi sono impegnata taaaaanto per farla come volevo io, ma non so se ai lettori piace, tu che ne pensi? Non è che sono uscita dal personaggio di George?! (°-°**me terrorizzata da questa possibilità). Ho tentato di fare le scene di depressione di George, comunque un minimo comiche (non ce lo vedo depresso e apatico povero il mio George!!!), ma non so quanto ci sono riuscita (ma perché sono così limitata?!?!?! =°°°) vabbuò, non ti dico di recensire perché so che tanto lo farai sicuramente, ti dico solo di non prendertela per eventuali mega strafalcioni!!!

 

George Weasley: °-° * George?! Mi recensisci anche tu? Anzi, ti auto recensisci da solo?! Ok, chiudiamo la parentesi mononeuronica che ci sono Tiger e Goyle che si stanno divertendo (segno che sto pericolosamente superando la soglia della decenza e della sanità psichica)…mi fa piacere avere nuovi lettori, spero che continuerai a seguirmi e a recensireeeeeeee ^O^!!!

 

Selphie: *.* altra lettrice nuova (me feliiiiiiiiiiiceeeeeeeeeeeee XD) [ noi puuuuuureeeeeee ^^ ^^ ^^ ^^ ^^ ^^ ^^ [ndFred George Alicia Angelina Katie Oliver e Lee] come hai visto uno dei due scavezzacollo è finalmente riuscito a dichiararsi (cori angelici si aprono e la pace divina scende sull’autrice!)…continua a seguirmi e a recensire, perché manca ancora un coppia all’appello!!!

 

Pea: Webmistress dei miei sogni! Finalmente mi onori con la tua recensione, mini mini, da donna impegnata come sei! Graaaaaaaazieeeeeee un botto! E ricorda che io sono la potenza che fa girare le sfere!!!! (XDDDDDDDDDDDD). [x gli altri lettori: lasciate stare,quella di prima è filosofia aristotelica 2004 by Pea…NdLynn]

 

Ale: Eheheh…intanto goditi, per quanto te ne sarà possibile (ma dubito si possa godere dei miei capitoli ù.ù) questo bacio, metodo inusuale per zittire la gente, ma come avete visto efficacissimo!

Comunque, visto che notoriamente sono una sadica, non credo che Fred si dichiarerà ad Angelina…bwahahahah poi vedrete! Mi raccomando recensisci!!!

 

Roby-chan: err…diciamo che l’ultima coppia è palese [Qual è? °v° NdFred] [Quella di tua nonna FRED!!! NdLynn]. Per quanto riguarda Harry, mi dispiace ma come ho già detto del caro Potter parla la Rowling, e io mi inchino al suo volere! Ergo, Harry si arrangia (me molto schietta)!! Lo so che l’ ho fatto un tantino tonno, ma c’è una ragione, che spiegherebbe il perché io parli poco e niente di lui. Semplicemente credo che la Rowling scriva il suo libro attraverso gli occhi del giovane cercatore (non vorrei dire baggianate, ma per la maggiore, mi sembra sia così…), perciò tutto quello che vede Harry, la Rowling scrive. Quindi, per farla breve se dovessi far comparire Harry molto più spesso e fargli vedere molte cose, doveri attenermi maggiormente al testo e la cosa non mi va…Il mio è un dietro le quinte…Già quando ho scritto il 2° chap mi sono sentita male a scrivere qualcosa dove Harry c’era, ma sul libro non compariva affatto (il pianto di Katie insomma…). Non so se ci avete capito niente, ma spero di aver risposto ad alcune domande^^! Cmq…passando ad altro, davvero ti sono piaciute le scene di F&G (D&G?!) versione Cuccioli bisognosi d’affetto?! Me provvederà a disegnare qualcosa^^, per il resto, ecco Crazy George all’opera, NEVER GIVE UP!!! Continua recensirmi ti prego^^!!!

 

 

 

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