Sentivo di voler fare tante domande, a quel’ angelo che così gentilmente mi stava accanto senza volere niente in cambio.
Mi sforzai nel cercare di sporre a lui i miei dubbi, ma fu inutile.
Percepivo, dentro me una strana sensazione che mi bloccava ogni mia volontà, avevo l’ impressione che domandare, fosse un errore e questo causava in me della confusione…
Strinsi ancora più fortemente a me il libro e pensai :” Chi sa se prima di finire in coma ho avuto mai la possibilità di conoscere, persone splendide come Lorenzo?!
Anche se non so niente di lui, ed è comparso improvvisamente davanti ai miei occhi, posso affermare con assoluta certezza che non è una persona malvagia…
Lui sostiene di essere un angelo e ne sono convinta anch’ io di questo…
Il suo corpo risplende, la sua voce è dolce, i suoi atteggiamenti sono così graziosi mi fanno credere che è davvero una persona fantastica .
Se lui non fosse con me io sono sicura che mi sentirei sola in questo luogo freddo e buio.”
-Lorenzo :” C’è forse qualcosa che non va?” Mi domandò con tanta gentilezza.
Io feci finta di niente, ma proprio in quel istante che rinnegai a lui le mie preoccupazione sentì, il libro muoversi tra le mie braccia.
Iniziai ha stringerlo ancora più forte ma fu inutile mi scivolò verso l’ alto .
Ebbi l’ occasione di poterlo osservare molto bene mentre fluttuava nel’ aria, aveva una copertina molto spessa argentata, c’ èrano cinque raffigurazioni di lucchetti al centro di essa.
Notai, che pure Lorenzo lo fissava con attenzione…
I nostri sguardi erano sospesi verso l’ alto.
-Lorenzo :” Non negarmi la verità dei tuoi pensieri e delle tue preoccupazioni. “
Mi afferrò la mano con tanta delicatezza .
Gli mentì nuovamente negandoli ogni cosa…
-Lorenzo :” Per favore, si sincera con me …”
Non riuscivo a comprendere come fosse in grado, di capire che stavo mentendo.
Feci un grosso respiro e gli dissi :” E vero sto mentendo… Ho tante domande da farti ma non ci riesco…
Non so spiegarti quello che provo.”
-Lorenzo :” Non è facile ma non temere, tu non sei sola.”
Emma:” Pur troppo sono sola in me stessa , io non mi conosco… Non so ne meno che aspetto ho…
Quando ho ricevuto quel libro, da quella che si faceva chiamare
Il mio riflesso è andato i frantumi davanti ai miei occhi e nello stesso istante non ho più ricordato quel volto che avevo visto , ho dimenticato chi sono…”
Alle mie parole il libro che era sospeso a mezz’ aria , scese giù nuovamente tra le mie braccia.
Notai che al posto di un lucchetto c’ èra una raffigurazione di una mela.
Mostrai subito il libro a Lorenzo che si rivolse a me :” Complimenti hai trovato la tua prima parola chiave”
Stenti a crederci, mi domandavo come potesse esser possibile tutto ciò…
-Lorenzo :” La mela è il frutto della conoscenza … Il tuo stato d’ animo casualmente ti ha portato nel’ aprire il primo lucchetto .”