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Autore: Cronus    24/08/2012    1 recensioni
Pensava di essere il migliore: scelto per diventare il blader numero 1 al mondo, leader degli Starbreaker, famelico fino al midollo, terrificante nel suo essere e spietato come pochi.
Il suo orgoglio era andato in frantumi dopo la seconda sconfitta a distanza di poche ore, era crollato a terra per ben due volte nello stesso giorno, messo in ginocchio da blader più forti di lui per un nulla. Ma lui non sbaglia la terza volta, rinascerà più forte di prima. E nessuno riuscirà più a domarlo, nessuno lo terrà più al guinzaglio.
Perché Damian Hart diventerà un’altra persona.
Caricate i Beyblade, signori, perché il guardiano dell’Ade non risparmierà nessuno stavolta.
3, 2, 1 prontiii…, LANCIO!!!(Beyblade metal masters)
Genere: Introspettivo, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damian Hart
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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"Quello che devi fare" disse la Scimmia " è attirare il mostro per farlo uscire dalla sua tana, ma stai attento a che sia una lotta al quale puoi sopravvivere".
Wu Cheng'en/ il viaggio in occidente .
 
 
 
- Vai così Pegasus, non lo mollare - 
 
- Forza, Nero Leone muro insormontabile! -

I Bey si scontrarono violentemente, alzando una colonna di polvere.
Ma una scheggia infuocata si intromise nel combattimento dividendo i due contendenti e sbalzandoli uno lontano dall'altro.

- Ma che diavolo...- Kyoya fu investito dalla cappa fumogena.

- Ma guarda un po' chi si rivede...-

- Chi sei?- Ginka non vedeva niente, l'aria era impregnata di sabbia.

La colonna di polvere venne bucata dai raggi del sole, fino a sciogliersi completamente.
I lineamenti di una figura si fecero sempre più limpidi.

- Da-Damian!?-

- Sono venuto a sapere che vi allenavate qui e ho pensato di fare un salto...sai com'è certe conoscenze entrano nel cuore...- una risata sfuggì alle labbra del Guardiano.

- Se sei venuto per vendicarti di qualcuno puoi anche tornartene da dove sei venuto!- il tono di Kyoya non era molto amichevole.

- Vendicarmi?Io? Lo sai che non sono il tipo che fa questo genere di cose...non pensavo dubitassi così tanto di me- disse con la voce più mielosa che gli riusciva.

- Uhm, ti metti pure a fare lo spiritoso Damian, sai non ti riesce molto bene o forse solo non ti si addice - 

- Tranquillo sono venuto solo per regolare un conto personale, niente di che...-

- Immagino...-

- Vediamo se in due riuscite a sconfiggere Kerbecs...-

- Se non ricordo male ti abbiamo già battuto...dimmi senza più procedure come hai fatto a migliorare se non sai neanche in che cosa consiste un allenamento?- 

- Ah, non mi importa!!! Non credo che serva a battervi, è molto più facile a dirsi che a farsi...-

- Fa come vuoi per l'ennesima volta ti manderemo a casa a calci, forza Ginka facciamo vedere a questo sbruffone come si gioca a Beyblade-

- Ne riparleremo tra qualche minuto...-

I Bey cominciarono ad attaccare Hades Kerbecs con tutta la potenza.

- È inutile...questi attacchi non hanno alcun effetto su Kerbecs-

- Ah sì e questi invece? Nero leone muro insormontabile!-

- Pegasus scatenatore di tempeste!-

Diretti a tutta velocità contro il Bey avversario Rock Leone e Galaxy Pegasus non avrebbero mai immaginato che Damian potesse diventare così potente in pochi giorni.

- La spavalderia può essere un arma letale per un avversario, ma anche il peggior sbaglio che avreste mai potuto commettere...- 

Sentì che una potenza disumana si impadronì del suo corpo, mentre l'adrenalina saliva alle stelle, e i suoi lineamenti si circondavano di un'aurea infuocata.

- Ti ricordi Kyoya quando mi dissi che se continuavo a farmi tenere al guinzaglio non avrei mai capito..., beh, adesso credo di aver recepito cosa intendevi quel giorno, non c'è più nessun collare a tenermi a bada, e in effetti avevi ragione, una volta lasciato libero la potenza di Kerbecs è aumentata sempre più, è incontrollabile ora, imbattibile...Sarete i primi a sperimentare sulla pelle la reale potenza di Hades Kerbecs, tenetevi pronti perché vi si spalancheranno le porte dell'Ade...-

- Ma cosa dici..-

Una mostruosa vampata di fuoco si alzò verso l'alto, il terreno tremò sotto i loro piedi, l'onda d'urto li sbalzò indietro di parecchi metri.
 
Ginka fu il primo ad aprire gli occhi dopo le fiamme si furono ritirate, la vegetazione tutta attorno non esisteva più, Desolazione era la parola che più si addiceva.
Kyoya tossì malamente di fianco a lui.

- È tutto a posto?- gli domandò.

- Dov'è Leone?-

I loro Bey giacevano a terra, non giravano, mentre Kerbecs ruotava vacillando.
Kyoya alzò lo sguardo, Damian era in piedi, il suo petto si alzava e si abbassava nervosamente, lo sguardo puntato al suolo, la braccia a penzoloni.
 


Riusciva a dischiudere gli occhi, ma a scatti e per pochi secondi, sentiva il fiato mancargli e la testa gli faceva male, vide Pagasus e Leone fermi a terra, poi il suo sguardo si fermò su Kerbecs, girava, girava ancora.

- Ho vinto- riuscì a sussurrare.

Poi sentì le ginocchia scricchiolare sotto il suo peso, non lo avrebbero retto ancora a lungo, la vista si annebbiò sempre più, finché il buio non prese il comando.
 


Sentirono un tonfo, Damian giaceva a terra, non si muoveva.

- Kyoya...- lo scosse per un braccio- guarda...-

Kerbecs si fermò solo in quel momento.
Si alzarono e raccolsero i loro Bey, non erano messi molto bene, ma il Bey di Damian era conciato molto peggio.
Si avvicinò e lo prese in mano, scottava ancora, ma le crepe al suo interno erano profonde e non promettevano niente di buono.

- Damian?- Ginka lo scosse per una spalla, ma il ragazzo non si mosse.

- È svenuto- Kyoya sentiva che respirava.

- Ragazzi, ragazzi!- Madoka, Benkei, Yuki e Kenta li stavano venendo in contro.

- Che è successo, abbiamo sentito un boato pazzesco e visto una colonna di fuoco alzarsi dalla foresta - Benkei aveva il fiatone.

- Ginka ma quello che hai in mano è...- Madoka non credeva ai suoi occhi.

- Hades Kerbecs!- dissero tutti all'unisono.

- Ma Damian?- domandò Kenta.

Ginka fece segno con la testa qualche metro più in là, indicando il ragazzo disteso a terra

- Non capisco- esordì Yuki - ma come...?

- Ci stavamo allenando quando si è intromesso nel combattimento e ci ha sfidato e..- Kyoya si fermò.

- Da come è ridotto Kerbecs sembra che siate voi i vincitori- disse Benkei.

Ginka e Kyoya si fissarono.

- In verità- continuò Ginka - è stato lui a vincere il combattimento, ci ha sconfitti entrambi...e poi è svenuto.-

- Vuoi dire che vi siete fatti battere da una canaglia come quella! - Kenta non credeva al racconto dei due.

- Anche se mi rode ammetterlo, Damian ha sfoderato una potenza mostruosa, è stato impossibile contrattaccare il suo fendente- 

- Ma Kyoya...-

- Ragazzi, non possiamo lasciarlo qui...- Ginka si avvicinò al ragazzo disteso.

- E cosa vuoi fare?- 

- Lo porteremo in casa, da noi, non possiamo fare altro per ora, almeno finché non si sveglia- 

- Ma Ginka, ti ricordi quello che ha fatto a Tsubasa e Yu? Io non mi sento tranquilla con un soggetto del genere in casa- Madoka puntò i piedi per terra.

- Così è innocuo- 

- Si ma quando si sveglia-

- Non credo che resterà qui a lungo!-

- E va bene...- sospirò - ma quando si sveglia mettetegli le manette, per favore!-
 
 


Dei rumori provenienti dalla stanza accanto lo svegliarono.
Sbatté più volte le palpebre, finché non fu completamente sveglio, la testa gli faceva ancora male.
Si alzò dal letto origliando alla porta.

- Accidenti questo Bey ha una ruota di fusione grandissima!-

- Ci vorrà ancora molto Madoka, per ripararlo?-

- No ho quasi finito-

- Guarda la ruota di fusione! Non ho mai visto niente del genere!-

- Kerbecs è uno dei Bey più potenti che abbia mai visto!-

Aprì la porta di scatto.

Ginka e degli altri ragazzi erano seduti intorno al tavolo, la ragazza aveva in mano Hades Kerbecs.

- Che stai facendo al mio Bey?- il tono era duro e spietato.

- Lo sto solo riparando...era conciato piuttosto male!-

- Ah, ma guarda ti sei svegliato!- Kyoya insieme e Benkei apparvero sulla soglia della porta d'ingresso.

- E quindi sei tu Damian, quella canaglia che ha fatto del male a Yu e Tsubasa- disse il ciccione.

- Non volevo farli del male, semplicemente pensavo che avrebbero retto il mio attacco, volevo spaventarli, ma probabilmente li ho sopravvalutati- le parole furono seguite da una risata malvagia.

- Ah si è, adesso ti faccio vedere io!-

Benkei scattò in avanti ma fu prontamente fermato da Kyoya.

- Fermati Benkei, ti sta solo prendendo in giro, non vedi, il suo scopo è farti andare fuori di testa! Non cadere nella sua trappola!-

- Bravo scimmione, ascolta il tuo amico, è meglio per te...-

- Basta Damian!- anche Ginka era contrariato.

Benkei si decise a mollare la preda.

- Cambiando discorso- Madoka riconsegnò i Bey a Ginka e Kyoya - Ho finalmente capito quali sono state le modifiche apportate ai vostri Bey, Leone ha una ruota di fusione che può essere usata anche alla rovescia, mentre Pagasus ha delle nuove alette seghettate che si scoprono a comando.-

- Quindi i nostri Bey sono diventati più potenti dopo che il frammento di stella li ha colpiti-

- Di cosa state parlando? Il frammento di stella?- Damian era perplesso.

- Oh è una storia lunga...sai com'è Kyoya e Ginka e Yuki sono dei blader 
leggendari perché i loro Bey posseggono al loro interno un frammento di stella!-  si vantò Benkei.

- E come è successo?-

- Siamo stati investiti da una luce proveniente dal cielo e poi...-

- E poi il vostro Bey ha iniziato a luccicare, vero?-

- E tu come fai a saperlo?- Benkei si fece scuro in viso.

- È successo anche me l'altra sera...-

- Cosa?- gridarono tutti.

- Quindi anche tu sei un legend blader...- la voce di Kenta era rotta dallo stupore.

- Ecco perché sei diventato così forte in poco tempo…-

- Ecco, ho finito!- mormorò Madoka – Hades Kerbecs è pronto!-

-  Scusa, ma se anche Damian è un legend blader allora anche Kerbecs dovrebbe essere stato modificato.-

- E’ vero Ginka ha ragione, ma io non ho notato niente di strano durante la riparazione…-

Damian si avvicinò al tavolo prendendo il suo Bey, e fece per andarsene.

- Ehi, aspetta un attimo, dove vai?-

- Lontano da qui- lo liquidò.

- E dove, scusa?Non c’è niente su quest’isola, solo mare e vegetazione, questa è l’unica abitazione- Ginka cercò di farlo ragionare.

- Andiamo Damian, potresti allenarti con noi se resti…-

Si fermò sulla soglia.

-Tutto sommato non è una cattiva idea- ammise Kyoya - anche tu sei un blader leggendario se resti saremmo in quattro, ci si potrebbe allenare bene-

- Kyoya…- lo ammonì Benkei che non sembrava molto contento all’idea.

- Anche se ci rode, ragazzi, dobbiamo ammettere che sarebbe molto comodo avere un altro forte blader tra noi, sarebbe molto utile e costruttivo- poi si girò verso Damian e con tono aspro disse - sempre se qualcuno è disposto ad accettare le regole che vigono in questa casa-

- Resterò solo a una condizione- iniziò - io mi voglio allenare da solo, non ho bisogno del vostro aiuto, quindi…voi continuate pure a fare i vostri giochetti inutili, mentre io mi allenerò in disparte…-

-Ah, ma sentilo, ha anche il coraggio di fare il superiore davanti ai 2 blader che l’hanno umiliato pubblicamente…cosa c’è non li credi all’altezza di allenarsi con te?- Benkei gli si era avvicinato, aveva impugnato la catena dell’armatura e ora a un palmo dal suo naso lo scrutava imbestialito.

-Cosa c’è palla di lardo, hai forse paura che mandi in coma anche i tuoi 2 amichetti proprio come ho fatto con Tsubasa e Yu, stai attento perché anche tu non faresti una bella fine- il ragazzone non si era neanche accorto di avere il lanciatore puntato sullo stomaco.

-Ma come ti permetti!?- gli urlò in faccia facendosi più vicino e sentendo la forma del lanciatore sul ventre, sulle labbra di Damian comparve un sorrisetto sarcastico. Poi il rumore del filo che veniva tirato… cercò di coprirsi istintivamente.

Il lanciatore girò a vuoto.
Il leader degli Starbreaker scoppiò a ridere.

- Stai attento palla di lardo- disse tra una risata e l’altra - perché la prossima volta potrebbe essere carico…!-

Ripose il lanciatore e uscì correndo.
Stava per girare l’angolo della casa quando si scontrò con una persona, caddero a terra entrambi.

- Accidenti, ma ti è saltato il cervello? Guarda un po’ dove vai la prossima volta!- una ragazza coi capelli castani si massaggiava la fronte, un cestino di vimini giaceva rovesciato al suolo, e tutti i frutti che avrebbe dovuto contenere erano sparpagliati lì intorno.

La voglia di risponderle a tono era tanta, ma tacque perché sapeva di avere torto.
Fu il primo ad alzarsi e le tese la mano per aiutarla ad alzarsi.
Lei la prese, sempre tenendosi una mano sul viso e iniziò a raccogliere i frutti per terra.
Lui la aiutò.
Stava per raccogliere l’ultimo, una pesca rossa, quando anche lei fece lo stesso.
Le mani si sfiorarono in un tocco leggero, e subito i due sguardi si incrociarono. 
Rimasero li a guardarsi per un attimo che sembrò non finire mai.
Poi  lui, alzandosi, le porse la pesca.

-Ma tu chi sei?- gli chiese prendendo il frutto.

Il tempo di abbassare lo sguardo per posarlo nel cestino e lui era già troppo lontano, stava correndo via verso la foresta.
Riprese in mano la pesca che gli aveva dato, fissandola intensamente, rivedeva il suo sguardo riflesso sulla pelle del frutto, lo sguardo più bello che avesse mai visto. 
  
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