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Autore: Alex98    26/08/2012    1 recensioni
Harry & Co. tornano a scuola, ma un tenebroso segreto li attende dietro l'angolo. Lucius Malfoy vuole che suo figlio prenda i doni della morte per difendersi da quelli che vorrebbero accusare la sua famiglia, tra cui quelli del ministero che eserciteranno una vera e propria caccia agli ex-mangiamorte. Harry dovrà distruggere i doni della morte e allo stesso tempo aiutare Draco e salvare la scuola dall'attacco dei servi di Voldemort che Bellatrix Lestrange ha fatto entrare nella scuola con un incantesimo prima di morire.
Questa è la mia prima fanfiction a capitoli e spero che vi piaccia. Ho pensato che fosse carino far tornare Harry, Ron e Hermione a scuola. Per favore recensite, recensite e recensite!
Alex98 :)
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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CAPITOLO 8

LA BATTAGLIA FINALE

 

Harry prese posizione nella Sala Grande insieme a Ron, Hermione, Ginny, Neville, Luna, Draco e agli auror.

C’erano tutti i membri dell’Ordine della Fenice sopravvissuti: Harry, la famiglia Weasley (compreso Percy che si era appena aggiunto), Hermione, Fleur, Aberforth, Olympe Maxime, Dedalus Lux, Sturgis Podmore, Hestia Jones, Arabella Figg (che combatteva nonostante non avesse poteri), Elphias Doge (ormai anziano) e Dearborne Caradoc (ricomparso dopo la sparizione nella prima guerra).

Ma sarebbe bastato per fermare l’enorme esercito di Voldemort?

La McGranitt fece un potente incantesimo che si sparse in tutto il mondo magico e che avrebbe impedito ai mangiamorte di creare un portale.

Percy, proclamato ministro della magia da Kingsley Shacklebolt, decise che non avrebbero più rinchiuso i mangiamorte ad Azkaban, ma in una bacchetta.

I mangiamorte, in questo modo, sarebbero stati puniti dalla magia stessa che avrebbe deciso cosa fare di ognuno di loro.

Lucius aveva offerto la sua bacchetta e quindi si era sacrificato perché se una bacchetta assorbe così tanta energia vitale il suo padrone deve morire.

La bacchetta, in seguito, sarebbe stata distrutta, ma la magia che conserva e quindi anche i prigionieri no, ma nessuno avrebbe potuto liberarli.

L’esercito nemico continuava a lanciare incantesimi contro lo scudo, ma invano.

Nemmeno Voldemort sembrava riuscirci finché uno dei suoi incantesimi colpì il nucleo dello scudo che si distrusse.

“Uccideteli tutti. Non voglio prigionieri.” sibilò Voldemort.

I mangiamorte partirono all’attacco.

Incendiarono il campo di quidditch e iniziarono a distruggere per la seconda volta il castello.

Quel castello che per Harry e per Tom Riddle aveva sempre rappresentato una casa, una nuova vita.

“Avada kedavra!” urlò Goyle colpendo Pancy Parkinson.

Draco, vedendola morta, uccise l’assassino.

“Avada kedavra!” urlò Macnair uccidendo la professoressa Vector.

“Stupeficium!” gridò la professoressa Babbling.

Macnair parò il colpo e la disarmò, ma prima che potesse uccidere anche lei, Aberforth uccise lui.

Questa volta, i mostri della Foresta Proibita erano stati addestrati da Hagrid per combattere contro Voldemort.

Un gigante uccise Mulciber, ma fu subito distrutto da Voldemort.

“Che vi prende?! Siete un po’ fiacchi oggi!” esclamò George buttando giù da un ponte Alecto Carrow che però riuscì a smaterializzarsi in tempo.

“Avada kedavra!” urlò Travers uccidendo un gigante che per poco non colpì Dudley.

“Avada kedavra!” strillò Blaise Zabini uccidendo Vernon.

“No! Quello è mio zio, idiota!” esclamò Harry buttandolo contro il padre che cadde da un ponte e morì.

“No!” urlò Petunia vedendo suo marito senza vita.

“Expelliarmus!” urlò Ron buttando Amycus Carrow nell’incendio intorno al campo di quidditch.

“Avada kedavra!” urlò Tiger (il mangiamorte) uccidendo Arabella Figg.

“Stupeficium!” urlò Vincent facendolo saltare in aria in modo tale che Dedalus Lux potesse ucciderlo.

“Avada kedavra!” gridò Selwyn uccidendo la professoressa Sprite.

“No!” gemette Neville stordendo il mangiamorte per qualche minuto.

Quando tutti i mangiamorte riuscirono a penetrare nel castello, scoppiò l’inferno.

“Sir Nicholas! Ordini a tutti i fantasmi di agire! Cercate di confondere i mangiamorte!” ordinò la McGranitt.

Nick-Quasi-Senza-Testa ubbidì e da quel momento in poi i fantasmi cercarono di impedire ai nemici di attaccare gli studenti indifesi.

“Avada kedavra!” urlò Yaxley uccidendo Kreatcher.

Elphias Doge lo travolse con un incantesimo, ma Yaxley non mollò e uccise anche il povero Doge.

Intanto, si stava svolgendo un duello tra Travers e Mundungus.

Travers disarmò Mundungus, ma Dearborn Caradoc lo salvò prima che venisse ucciso e disarmò il mangiamorte mentre Mundungus recuperava la bacchetta.

Travers uccise Caradoc, ma Mundungus lo vendicò immediatamente.

Ginny e Luna inseguirono Alecto Carrow nell’aula di divinazione dove la mangiamorte fece fluttuare tutte le sfere di cristallo e le lanciò contro le due maghe che mentre erano impegnate a schivarle, la lasciarono scappare.

Tuttavia, mentre scendeva nella sala grande, fu uccisa da una sfera di cristallo della professoressa Cooman.

“Avada kedavra!” strillò Selwyn colpendo in pieno Mundungus.

“Levicorpus!” gridò Luna.

Selwin volò in aria e si schiantò a terra.

“Stupeficium!” urlò Ginny terminando il lavoro.

“Avada kedavra!” esclamò Hestia Jones uccidendo Rabastan Lestrange.

“No! Avada kedavra!” tuonò Rodolphus.

Fulmini e saette scaturirono dalla bacchetta del mangiamorte che uccise sia Hestia Jones che Sturgis Podmore.

Stan Pichetto, che lo scorso anno aveva combattuto insieme a Voldemort perché era sotto la maledizione Imperius, riuscì a disarmare Yaxley, ma quest’ultimo rubò la bacchetta a uno studente del quarto anno e lo uccise.

Pius O’Tusoe, che l’anno scorso era stato ipnotizzato come Stan Pichetto, uccise definitivamente il mangiamorte.

“Expelliarmus!” urlarono Ron e Hermione disarmando e scaraventando a terra Rodolphus.

“Vieni qua, Harry Potter!” esclamò Zabini inseguendo Harry.

Harry entrò nella stanza delle Necessità e si nascose, ma Zabini lo trovò e continuò a lanciare delle maledizioni, in preda alla follia.

“Lascialo stare!” urlarono Draco e Tiger.

“Bene, bene. Chi si vede? Il codardo e i suoi scagnozzi…oh, scusa, lo scagnozzo.” sibilò Zabini.

“Stai zitto! Expelliarmus!” urlò Draco.

“Stupeficium!” strillò Tiger.

Zabini schivò i colpi e si allontanò dal trio.

Loro lo inseguirono e Zabini inondò la stanza con un’acqua magica che distruggeva gli incantesimi degli avversari.

Harry e Draco presero le scope e quest’ultimo aiutò Tiger a proseguire.

L’acqua era sotto di loro, perciò ora potevano attaccare.

“Stupeficium!” urlarono insieme.

Zabini cadde in acqua, ma prese una scopa e li raggiunse.

“Avada kedavra!” sibilò uccidendo Tiger che sprofondò in acqua.

“No! Expelliarmus!” urlò Draco.

Zabini spinse Harry giù dalla scopa, ma questi riuscì ad afferrarla e a risalirci.

Zabini uscì dalla Stanza delle Necessità e loro lo seguirono fino alla capanna di Hagrid a cui diede fuoco.

“Stupeficium!” urlò Harry.

Zabini cadde dalla scopa e precipitò tra le fiamme.

“Avada kedavra!” urlò Bellatrix cercando di colpire il nipote.

“No! Expelliarmus!” strillò Arlene Wilson.

I due incantesimi si scontrarono e vinse quello di Bellatrix.

Harry e Draco rientrarono nel castello in tempo per fermare Rodolphus prima che uccidesse Ron e Hermione.

I due maghi scesero dalle scope e continuarono a combattere, ma Rodolphus non era morto e per vendicarsi si smaterializzò insieme a loro e li portò nella Camera dei Segreti con Ron e a Hermione.

Rodolphus trasformò le statue in veri serpenti e anche Salazard Serpeverde tornò in vita.

Lucius e Narcissa raggiunsero il figlio e lo abbracciarono, nel tentativo di proteggerlo.

Lucius uccise Rodolphus, ma Serpeverde attaccò Narcissa mentre i serpenti si avvolgevano attorno a Harry, Ron, Hermione e Draco.

“Finite Incantatem!” urlò Lucius.

Tutto tornò come prima, perfino la botola della camera che Harry riuscì ad aprire.

Quando tornarono nella Sala Grande, notarono che la situazione era più grave del previsto.

“Avada kedavra!” urlò Bellatrix uccidendo la professoressa Babbling.

La professoressa Cooman le lanciò una sfera di cristallo, ma lei la distrusse e scaraventò a terra l’insegnante di divinazione.

Voldemort e la McGranitt duellarono fino allo sfinimento.

“Expelliarmus!” urlò Dedalus Lux.

Voldemort parò il colpo e fu travolto da un incantesimo della McGranitt.

“Avada kedavra!” urlò Bellatrix uccidendo Dedalus.

“Avada kedavra!” urlò Pius cercando di colpire Bellatrix.

“Avada kedavra!” tuonò Voldemort.

I due incantesimi si scontrarono e vinse quello di Voldemort.

Bellatrix rise e attaccò la McGranitt che si difese molto bene, nonostante la mangiamorte continuasse a sghignazzare.

“I tuoi tentativi sono inutili!” ridacchiò Bellatrix.

“Sei una stolta assetata di potere e rimarrai tale per sempre!” ribatté la McGranitt.

Bellatrix la scaraventò contro una vetrata del castello.

Se si fossero trovate a un piano più alto, la preside sarebbe morta.

Invece, raccolse le ultime energie e tornò a combattere.

“Stupeficium!” urlò Neville mentre Bellatrix era distratta.

La mangiamorte sbatté la testa contro la gradinata della Sala Grande e morì.

“Neville Paciock! Tu hai ucciso la mia serva più fedele! Avada kedavra!” sibilò Voldemort.

“Expelliarmus!” urlò Hannah Abbott disarmandolo.

Voldemort indietreggiò e si avvicinò a Luna, la sua prossima vittima se non fosse stato per Rolf Scamandro che lo fece saltare in aria.

Un mangiamorte prese la bacchetta del Signore Oscuro e la lanciò al suo padrone, ma prima che quest’ultimo potesse usarla, Harry urlò:

“Expelliarmus!”

“Avada kedavra!” sibilò Voldemort.

La potenza dell’incantesimo di Harry spinse il nemico fino a un ponte della scuola, pieno di mostri che lo attaccarono senza alcun effetto perché furono uccisi dall’impatto tra i due incantesimi.

Harry usò tutta la sua forza per raggiungere l’avversario.

Stava per svenire quando gli incantesimi di Ron, Hermione, Ginny, Neville, Luna, Draco, Arthur, Molly, Bill, Charlie, George, Fleur, Audrey, Angelina, McGranitt, Hagrid, Vitious, Lumacorno, Silente, Cooman, Maxime e di tutti gli studenti e degli auror si unirono al suo.

Voldemort fu scaraventato a decine di metri dal ponte, ma tornò subito all’attacco con un poderoso incantesimo.

Molti studenti mollarono e persero la vita.

Percy non partecipò al duello perché immobilizzò i mangiamorte prima che riuscissero a smaterializzarsi.

Solo allora si unì alla sua famiglia.

Sembrava una metafora che rappresentava la sua vita.

L’impatto fu così forte che metà del castello crollò.

Anche il ponte stava per cedere.

Sir Nicholas e il professor Rüf guidarono i fantasmi contro Voldemort.

Harry e il suo esercito si allontanarono dal ponte e questo costò un grande sforzo a Riddle.

Alla fine Harry vinse e Voldemort fu disarmato.

Saltò in aria e fu scaraventato a terra parecchie volte finché Harry prese al volo la sua bacchetta che lanciò la maledizione contro Voldemort stesso.

Voldemort cadde a terra senza vita e crollò insieme al ponte.

 

“Harry! Harry!” urlarono Ron e Hermione, seduti sul suo letto nell’infermeria.

Harry si svegliò con un sorriso stampato sul volto.

“Abbiamo vinto, allora?” domandò.

“Sì, Harry. E’ tutto finito.” rispose Hermione.

“La cicatrice non mi fa più male! E sento che non so più parlare con i serpenti!”

“Benvenuto nel nostro mondo!” esclamò Ron.

“Venite, ragazzi! E’ tutto vostro!” urlò Hermione.

Tutti gli studenti irruppero nell’infermeria.

“Bravissimo, Harry!” urlarono.

“Harry!” gridò Ginny abbracciandolo.

“Il castello!” disse Harry uscendo dalla scuola e notando che era stato tutto ricostruito.

“Wow! Pensa se ci fosse stato un nono anno!” esclamò Ron pensando a tutto quello che avevano passato.

Tutti erano felici tranne i familiari dei defunti.

E Draco era uno di quelli: suo padre si era sacrificato per la salvezza del Mondo Magico.

E insieme alla felicità per la fine della guerra e al dolore per i caduti, tutti quelli del settimo anno pensavano a quanto sarebbe stato triste lasciare Hogwarts e tutti i compagni.

“Alla prossima, Malfoy.” mormorò Harry abbracciando il suo rivale/amico.

“Alla prossima, Potter.” lo salutò Draco salendo sul treno.

“Ciao Harry!” lo salutarono in coro Neville e Luna.

“Ciao!” esclamò lui.

“Ci vediamo, Harry. Hai trovato una sistemazione?” gli chiese Ginny. “Altrimenti posso convincere mio padre a ospitarti.”

“Ritorno dai miei zii, ma verrò a trovarti appena posso.” rispose Harry.

Ginny lo baciò e salì sul treno.

“Addio, Potter.” mormorò la McGranitt cercando di non piangere.

“Addio, professoressa.” la salutò Harry abbracciandola.

“Ciao Harry. Questo è un regalo per te.” disse Hagrid asciugandosi le lacrime.

Era un album fotografico delle sue partite di quidditch in quei magici otto anni.

“Grazie, Hagrid. Non ti dimenticherò mai.” lo ringraziò Harry abbracciandolo, le lenti degli occhiali appannate dalle lacrime.

“Non fare così! Altrimenti piango di nuovo!” esclamò Hagrid. “Ora vai.”

Harry salì sul treno insieme a Ron e Hermione.

“E’ strano lasciare Hogwarts.” disse Ron.

“E’ solo la fine di un viaggio e l’inizio di un altro.” ribatté Hermione.

“Devi sempre fare la precisina!”

Harry rise e si sedette insieme a loro gustandosi delle gelatine Tutti i Gusti+1 mentre una cioccorana si buttava giù dal finestrino e il treno si dirigeva al binario 9 e ¾ .

 

FINE

 

Nota dell’autore:

Siamo giunti alla fine, a quanto pare!

Ringrazio Fantarocchettaro per aver recensito la storia, biancalupin, PervincaBlack e ancora Fantarocchettaro per averla segnata come seguita e tutti i lettori anonimi che hanno continuato a seguirla!

Alex98 ☺

   
 
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