- ah! Bene!- disse George iniziando a sorridere felice

 

- dove andremo di bello?-

 

 

- avevo pensato ad una gita al laghetto qui vicino…sempre se a te va bene-

 

- certo! Più che bene…potremmo fare anche un pic-nic. Che ne dici?- chiese estasiata Verity

 

 

- perfetto! Elizabeth ascolta…-

 

 

- Verity, preferisco-

 

 

- Verity- disse George sorridendo- volevo dirti che…beh ecco…sei bellissima-

 

 

- G-Grazie George-

 

 

- allora…domani mattina?-

 

 

- ehm…George io vado a scuola domani mattina-

 

 

- ah!- disse il rosso assumendo un’espressione triste. Poi tornò il sorriso-  Facciamo il pomeriggio?-

 

 

- perfetto. Allora facciamo alle 15?-

 

 

- sì. Allora a domani, stella-

 

 

- a domani-

 

George se ne andò con un sorriso felice stampato in faccia.

 

Tornò a casa Weasley, in cui l’unico presente era Fred, i lsuo gemello.

 

- Togliti quel sorriso da ebete, fratellino!-

 

 

- che sorriso ebete, Fred?-

 

 

- scommettiamo: hai   chiesto a quella babbana di uscire e lei ha accettato-

 

- come hai fatto?- chiese George stupito

 

 

- magia!- disse misterioso e malizioso il gemello

 

- smettila di scherzare. Comunque.. pensa per te, scusa! Tu e quella Verity del negozio!! Pensi che non vi avessi visti, due giorni fa…nel camerino del personale…avvinghiati come due piovre…che vi cacciavate la lingua in gola l’uno dell’altra??!!-

 

- ah…allora…mi sa che siamo pari- disse Fred sorridendo maliziosamente

 

- ah! È così…- iniziò George sedendosi nella sua poltrona preferita e chiudendo gli occhi per rimembrare quel viso tanto adorato

 

- ti prego! Non sono ancora arrivato a voler ricordare perfettamente i lineamenti di quella Verity-

 

- quindi…no dimmi!...tu sapevi il suo nome e non me lo hai detto??-

 

- beh…tu non me lo hai chiesto!-

 

- ma..ma…-

 

- touchè fratellino! Touchè!!- rise fred

 

- questa me la paghi!!-

 

- sì sì. Con l’andatura che ti ritroverai ci metterai anni luce. Piuttosto dove la porti di bello domani?-

 

- come fai a sapere che…no! Meglio non saperlo. Comunque ho intenzione di portarla al laghetto qui vicino. E GUAIA A TE SE CI SEGUI; CAPITO??!!-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel laghetto vicino casa Weasley

 

- allora,che te pare?-

 

- stupendo!!! Come fa ad esserci un paradiso del genere a così pochi passi dalla cittadina??-chiese stupita Verity guardando estasiata il laghetto illuminato dal sole luminoso, con delle anatre che nuotavano, con gli uccelli che cinguettavano e si appoggiavano a terra a pochi metri dai ragazzi.

 

E lì sul prato verde e ben tagliato ( tagliato magicamente, naturalmente…e da George…nd_a), su una coperta stesa, erano seduti due ragazzi.

 

George e Verity.

 

I due avevano parlato del più e del meno, finché gli argomenti finirono.

Ora si dedicavano ad ammirare il panorama che la natura illuminata offriva loro e vi si persero, tanto era la bellezza innaturale, così lontano dalla frenesia della, seppur piccola, cittadina.

 

Senza rendersi conto, i due si avvicinarono guardando un pettirosso zampettare in giro.

 

 I due si trovarono a pochi centimetri, le loro mani erano così vicine che sarebbe bastato solo un movimento -anche impercettibile- e si sarebbero intrecciate.

 

Se ne accorsero e arrossirono tutti e due.

 

George si fece coraggio e pian paino toccò la mano della ragazza con la propria. Lei intrecciò le dita con quelle del ragazzo, guardando di nuovo le acque del laghetto azzurro.

 

Pian piano, George eliminò la distanza tra loro e le alzò il mento con la mano.

 

Si guardarono negli occhi.

 

Le labbra a pochi centimetri…le mani intrecciate…i capelli della ragazza che, sfiorati dal vento, toccavano la guancia destra di George…le ginocchia che si toccavano…l’atmosfera romantica fornita dalla lontananza della caotica cittadina…

 

Delle anatre si alzarono in volo lasciando le acque crespe del laghetto…ed il loro movimento rovinò totalmente l’atmosfera romantica.

 

 I due ragazzi si allontanarono, imbarazzati…anche se sarebbe meglio affermare che la prima a staccarsi fu proprio Verity.

 

Deluso George iniziò a chiedere informazioni sulla vita della ragazza

 

- quanti anni hai, Verity?-

 

- 17…e tu?-

 

- 19. Hai una famiglia numerosa?-

 

- sono figlia unica purtroppo. Tu? Hai fratelli e sorelle?-

 

- 1 sorella e 5 fratelli-

 

 

- cavolo!!fortunato-

 

- vieni a vivere anche solo un giorno a casa mia e poi ne riparliamo!-

 

- magari venisse a passare almeno un giorno da noi! O MIO DIO!! Ma cosa penso?? Io sono un mago…loro non devono sapere del nostro mondo!!- pensò subito George

 

- beh…ci farò un pensierino-

 

A questa esclamazione George rimase a bocca aperta inducendo la ragazza ad avvicinarsi e a chiudergliela lei.