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Autore: Glox    14/03/2007    1 recensioni
"Stava piovendo. Miliardi di goccioline cadevano sopra le centinaia di cadaveri stesi a terra. La battaglia fu dura e faticosa,ma alla fine la regione del Fuoco,del Vento e della Terra vinse contro quella dell’Oscurità,del Fulmine e dell’Acqua."ri eccomi con una nuova fic su Naruto. leggete e commentate!!^O^ può essere che piiù avanti ci sarà una lemon,cmq avviso!
Genere: Romantico, Malinconico, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Life&Death

Life&Death

Ecco il terzo Capitolo^^ leggete!!!

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-Capitolo3-

Il Sole si alzò sopra il macabro paesaggio. I raggi pian,piano illuminavano ogni albero,ogni ramo,ogni pezzo di terra. Quei fili lucenti arrivarono fino a colpire un immagine nera. La luce partì dai piedi,illuminando un paio di scarpe blu scure,andando su fino a mostrare dei pantaloni a tre quarti neri. La luce non fermò il suo cammino e continuò fino alla maglia a maniche a tre quarti con scollo a “V” dello stesso colore dei pantaloni. Alla fine i raggi arrivarono al loro obiettivo, il viso. Un viso dai tratti dolci,contornati da lunghi capelli color della sabbia. Su questo si vedevano una bocca rossa con labbra carnose,rilassate dal tepore in cui era calata la ragazza; sopra di esso,un naso un po’ all’insù divideva la bocca da due occhi con lunghe ciglia chiare. Il Sole illuminava le palpebre che infastidite da esso incominciarono ad aprirsi mostrando due bellissime iridi azzurre più del cielo. Cami guardò in su. Osservò la grande palla che in tutta la sua grandezza sovrastava il cielo azzurro. Si alzò in piedi ed incominciò a camminare. In lontananza si vedeva un villaggio. Ormai era arrivata. Un’altra ora di cammino e avrebbe varcato la soglia del paese.

-uff,finalmente sono arrivata. Incominciavo ad annoiarmi e ho piedi che mi fanno male. Questo è di sicuro il viaggio più noioso che ho fatto!-

Passò un ora e Cami varcò il portone principale del Villaggio dell’Ombra. Attraversò lo stradone principale sotto gli sguardi curiosi della gente. Andò avanti per il suo cammino senza farci caso e dopo un po’ arrivò davanti il palazzo del Kage. Aprì il portone gigantesco e tranquilla andò avanti. Arrivata davanti l’ufficio del Kage due guardie la fermarono.

Guardie: “Chi sei straniera!il Kage è occupato. Non riceve.”

C: “Occupato!?di certo non per me…spostatevi subito e lasciatemi passare.”

G: “ Allontanati!!” e l’attaccarono. Lei con due semplici pugni li sconfisse lasciandoli a terra svenuti ed entrò nella stanza del Kage.

C: “Salve Kage. penso che lei si ricorda di me. Avete pure fatto una guerra per avermi.”

K: “ Tu sei Cami Miyazaki. Cosa ti porta qui?”

C: “Sono stata cacciata dal mio villaggio e quindi sono voluta ritornare nella mia patria. Almeno adesso mi avete. Dovresti essere contento. Puoi usarmi per i tuoi scopi.”

K: “ E devo fidarmi? Non è che sei venuta come spia di Konoha?”

C: “Se non ci credi allora puoi pure mandarmi ad uccidere il loro Hokage oppure a distruggere il villaggio. Intanto non me ne importa niente.”

K: “ Va bene. Mi fiderò. Però prima devi diventare un Jonin di questo villaggio. Hai detto che sei stata cacciata da Konoha quindi non fai più parte di quel villaggio,allora non avrai problemi a diventare un ninja di questo villaggio,vero?”

C: “Certamente Kage. mi dica cosa devo fare per diventare Jonin. Lo diventerò con onore.”

K: “Ti farò scontrare con il mio ninja più forte e valoroso. Se riuscirai a sconfiggerlo sarai un Jonin a pieno merito.”

C: “Non c’è cosa più semplice di questa. I ninja forti e valorosi non ci sono. Sono soltanto favole. Ogni ninja dice di essere forte e valoroso ma alla fine è debole come un cane. Sono sicura di sconfiggerlo.”

K: “Ti vedo molto sicura. Spero che sia così,perché se non lo sconfiggi allora te ne dovrai andare. Non accettiamo gli stranieri,soprattutto se sono dei ninja di Konoha. Sai bene che fra il villaggio dell’Ombra e Konoha non scorre buon sangue.

C: “Lo so benissimo. Ma non si preoccupi,di me si può fidare. Infondo anche io sono di questo villaggio. Ci sono nata anche se non cresciuta.”

K: “Si,ed hai fatto anche una strage. Non solo durante la guerra ma anche quando eri piccola.

C: “Me lo ricordo benissimo. Non serve che sia lei a dirmelo. E comunque questi sono affari miei. Lei non si deve impicciare. Ah! Non ho un posto su cui dormire,che locanda mi consiglia?”
K: “Qui vicino c’è una locanda molto ospitale. Puoi chiedere alloggio lì.”

C: “La ringrazio. Mi congedo. Ah! Quando le sue guardie si svegliano,gli ricordi di non sbarrarmi più la strada.”

K: “Va bene. Arrivederci.”

C: “Arrivederci.”

Cami uscì dal palazzo del Kage e si diresse verso la locanda consigliata. Ci arrivò dopo pochi minuti. Il posto era molto accogliente. Appena entrati un largo atrio illuminato da un grosso lampadario in cristallo ti lasciava a occhi spalancati. A destra c’era un salottino con dei sofà in pelle rossa e un tavolino basso al centro. Davanti ai sofà c’era una grande vetrata da cui si vede l’esterno,che dava come spettacolo un giardino ben curato. A sinistra dell’atrio c’era la sala da pranzo. Una stanza gigantesca piena di tavoli e di persone che facevano colazione. Davanti all’atrio c’era la reception. Cami andò lì,e chiese una stanza. un ragazzo sulla trentina con addosso un uniforme rossa le consegnò la chiave. Lei dopo aver ringraziato andò su per le scale e arrivata al secondo piano entrò nella stanza numero 32. La camera non era molto grande,però molto ospitale. A destra della porta c’era il bagno. Non tanto spazioso. Il bagno era contornato da piastrelle bianche e azzurre. Dentro di questo c’erano un lavandino bianco con pomelli in oro,un water bianco e una vasca con piastrelle bianche e azzurre come il muro. Usciti dal bagno si percorreva un mini corridoio e davanti a sé c’era un letto a baldacchino con lenzuola azzurre. La stanza era tutta bianca a parte il soffitto,su cui c’erano delle immagini ottocentesche. Affianco al letto c’era un comò in legno di quercia,con due cassetti,e davanti al letto un cassettone in legno con sopra uno specchio. La camera era splendida. Cami,appena la vide,rimase a bocca aperta. Non si aspettava niente del genere in un villaggio come quello.

C: - Si vede che riescono a tenersi bene. Questa locanda così regale deve essere unica in tutto il villaggio. Il Kage mi ha consigliato bene.-

La ragazza aprì il borsone e ne tirò fuori una maglietta viola scuro uguale a quella che aveva addosso e dei pantaloni lunghi neri. Andò in bagno a sciacquarsi la faccia e poi si buttò nel letto e dormì fino all’ora di pranzo.

Durante il pomeriggio andò a fare una passeggiata. Visitò tutto il villaggio. Di certo sarebbe stata bene.

Girò dentro una via e si trovò davanti una casa ormai disabitata. Appena la vide si fermò. Dei ricordi le tornarono alla mente. Quella casa la conosceva.

C: - Questa casa….era mia….ci abitavo insieme ai miei genitori prima che….non pensavo fosse ancora in piedi. Non ci abita nessuno. L’hanno lasciata così come è. Chissà se dentro ci sono ancora tutti i mobili.- entrò dentro la casa. – Tutto è rimasto come 12anni fa. Non è stato toccato niente.- un sorriso amaro le salì per le labbra – Se ripenso ancora a quella volta sto male. Aveva ragione Sarutobi,sono pericolosa. Si, però in questi 12 anni mi sono allenata sul trattenere lo spirito. Riesco a comandarlo bene adesso…..adesso….12 anni fa avevo solo 6 anni….non potevo riuscirci…e per colpa di questo i miei genitori sono morti…e non solo loro,anche altri cittadini sono morti. Per colpa mia. Sono io la colpevole. Io li ho uccisi. Mi sono lasciata comandare dallo spirito e ho provocato un massacro. Anche adesso devo stare attenta.- dopo aver fatto un altro giro uscì dalla casa e continuò a camminare per la sua strada.

La sera tornò alla locanda e cenò,poi andò in camera sua e si mise a dormire. Era stanca. La fatica del viaggio e quella giornata l’avevano sfinita.

La luce della luna entrò per la finestra ,coprendola col suo bagliore. Cami coperta da quel tepore si lasciò cullare dalle braccia di Morfeo,ed entrò in un sonno profondo fatto di sogni veritieri che la fecero viaggiare nel tempo.

-fine capitlo3-

Salve o miei cari lettori^^ è passato un po’ di tempo dall’ultima volta che ho postato. In questi giorno ho avuto molto da studiare e poi non avevo molta ispirazione per questo capitolo. Neanche oggi. Infatti non mi è venuto bene. Spero comunque che vi piaccia.

Passo ai ringraziamenti:

Lupus: Ciao mio cognatino preferito!! Che bello vedere un tuo commento**sono felicissima quando li leggo** sono contenta che ti piaccia. Continua a seguirla! Un bacione-one-one.

Queen-Of-The-Sharingan-91: grazie per il commento^^ e già,l’ho fatta parecchio cattiva,ma più avanti capirai il perché. Un bacio

Sweetdark: Cami ti ha spaventata?allora sono riuscita nel mio intento muahahahahah!XD già,già è bella cattiva ma si capirà la ragione di questo cambiamento più avanti. Continua a leggerla! Un bacione.

Ringrazio anche gli altri che hanno commentato ma che non scrivo per colpa della mia memoria. Non mi ricordo i nomi. Scusatemi!!

E ringrazio anche chi ha letto ma non commentato….anche se doveva farlo….

Bene,adesso vi lascio. Ci vediamo nel prossimo capitolo.

Un bacio.

Glo-glo

Ps:COMMENTATE!!! Sia critiche positive che negative,almeno so se continuarla e almeno so cosa ne pensate.

   
 
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