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Autore: Ya_mi    07/09/2012    1 recensioni
Angelica, esorcista da pochi mesi, ha alzato un pò il gomito. Lavi deve cercare di gestire la situzione mantenendo il suo proverbiale autocontrollo. Ce la farà? Leggere per sapere!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Rabi/Lavi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2 - Ce la faranno i nostri eroi?

E allora eccoli lì, a salire faticosamente le scale per raggiungere la stanza di Angelica e recuperare le sue cose.

Già, faticosamente, visto che lei si reggeva in piedi a mala pena e Lavi doveva trascinarla su tenendola sotto le ascelle.

 

-A che piano sono le stanze?-

 

chiese Ann, appoggiando la testa sulla spalla di lui, che si trascinò con fatica sul gradino successivo tirandosi dietro anche lei.

 

-La tua al secondo, la mia e quella di Yuu al quarto.-

 

Angelica ridacchiò debolmente.

 

-E perchèèèèè?-

 

strascicò lievemente la voce sull’ultima lettera.

Lavi sospirò.

 

-Perché Komui è un completo idiota. Fa così quando ci mandano in missione con Lenalee, dice che si sente più sicuro se tra noi e lei ci sono due o tre piani di distanza. Per riflesso lo fa anche con te, evidentemente.-

 

a quel punto la risatina si fece più forte.

 

-Già, è proprio un idiotaaaaaa! Insomma, cosa pensa? Che mi saltate addossoooooooo?!-

 

e ricominciò con quella sua risata da fuori di testa totale, abbandonandosi pesantemente sul braccio del compagno.

Lavi gemette leggermente per il carico aggiuntivo di peso e staccò la mano dal corrimano per aiutarsi a sostenerla.

 

-Cosa ne dici di camminare con le tue gambe, Ann?-

 

mormorò tra i denti.

Lei riacquistò un po’ di equilibrio, senza smettere di ridere.

Nel frattempo erano riusciti a raggiungere il secondo piano. Lavi riuscì a farsi passare la chiave e ad entrare nella stanza.

Vide che, per fortuna, la valigia era rimasta intatta, così non dovette fare altro che prenderla con la mano sinistra (con la destra stava ancora sorreggendo la sua compagna) uscire e richiudere la porta. Fin qui tutto bene. Ricominciarono l’ascesa verso il quarto piano.

Verso metà della prima rampa di scale, però, Angelica si afflosciò contro la spalla di Lavi, tanto che lui dovette mollare la valigia sugli scalini e tenerla con entrambe le braccia.

 

-E adesso cosa c’è?-

 

sospirò lui.

 

-Non ce la faccio piùùùùù...-

 

la voce della ragazza era affannata, ma non si capiva se fosse vero o se stesse facendo apposta.

 

-Forza, manca poco. Sono sicuro che puoi salire ancora un pò.-

 

cercò in tutti i modi di rimetterla in piedi, ma lei non volle sentir ragioni.

 

-Non ce la faccio...lasciami qui, non ce...la faccio più...-

 

Lavi sospirò per l’ennesima volta.

Riprese la valigia con una mano poi si aiutò con le braccia e la sollevò di peso, ricominciando a salire.

 

-Si, certo...lasciarti qui...chissà cosa combini, poi...-

 

mugugnò.

Finalmente, dopo una salita che parve lunghissima (ma mai quanto la notte che li aspettava!) raggiunsero il quarto piano.

Lavi aprì a tentoni la porta, ci entrò dentro e la richiuse con un calcio.

Buttò per terra la valigia senza tanti problemi e cercò di rimettere in piedi Angelica, che nel frattempo si era quasi addormentata.

 

'Nota mentale da tenere a mente per il futuro numero 1: Ann non regge l’alcol!'

 

la scosse un po’ per le spalle e le mormorò:

 

-Ann? Cosa ne dici di tirare fuori il pigiama e di dormire?-

 

la risposta fu un movimento quasi impercettibile della testa, ma lui lo interpretò come un si.

La aiutò ad aprire la valigia poi distolse lo sguardo. Era pur sempre la roba di una ragazza, dopo tutto.

Quando capì che aveva trovato la aiutò ad alzarsi e la accompagnò in bagno.

 

-Tu cambiati, io aspetto fuori. Se hai bisogno di qualcosa chiamami.-

 

con queste parole la lasciò e si chiuse la porta alle spalle.

 

'Dio, ti prego, fa che non abbia bisogno di niente!'

 

considerò l’imbarazzo di dover entrare in quella stanza e di doverla aiutare a vestirsi...no, non voleva nemmeno pensarci!!

Mentre la aspettava si tolse la bandana dai capelli e si massaggiò le tempie. Sperava davvero che si addormentasse in fretta, perché era molto stanco e non aveva voglia di farle da badante per tutta la notte.

Si tolse gli stivali e la giacca della divisa, che buttò su una sedia che c’era nella camera, poi aprì il suo bagaglio e cominciò a rovistarci dentro.

Ben presto si accorse che mancava qualcosa.

 

'Nota mentale da tenere a mente per il futuro numero 2: ricordarsi sempre, sempre, il pigiama!'

 

Certo, non poteva prevedere una cosa simile. Ma come faceva adesso?

Si risolse a tenere i pantaloni dell’uniforme e a togliere maglietta e cintura.

Aveva appena sistemato i vestiti in ordine quando sentì dei rumori provenire dal bagno:

 

Tump! -Ow!-

 

sospirò e bussò alla porta del bagno.

 

-Ann? Va tutto bene?-

 

lo raggiunse una voce flebile.

 

-No...vieni ad aiutarmi?-

 

Ecco, quello che temeva. E adesso?

Author corner: rieccoci! Già, due capitoli in un giorno, ma non sempre sarò così buona...sempre che ci sia qualcuno che li legge, ovvio!! ^^" Povero lavi, ha davvero una bella gatta da pelare, vero?? Ho cercato di migliorare l'impaginazione (in effetti era molto pesante...^^”), spero che questa sia migliore! Daaaai, fatemi sapere cosa ne pensate! 

   
 
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